Robin Van Persie ha trascorso le ultime due settimane in Serbia, sotto le cure della specialista Mariana Kovacevic, sottoponendosi a infiltrazioni di placenta per curare la caviglia infortunata il 14 novembre scorso, nel corso dell'amichevole giocata contro l'Italia. Il metodo innovativo della dottoressa Kovacevic è già stato testato positivamente su diversi giocatori di Chelsea e Liverpool, risultando, nella maggior parte dei casi, particolarmente efficace per ridurre i tempi di recupero per infortuni con interesse dei legamenti: nel caso di Van Persie, però, i tanto sperati progressi non sono arrivati, e nuovi esami medici, più approfonditi, hanno rivelato che l'infortunio subito dall'attaccante olandese è molto più grave del previsto. Van Persie sarà operato la prossima settimana ad Amsterdam, e dovrà osservare 5 mesi di stop, una brutta tegola per l'Arsenal, che aveva trovato nell'olandese un uomo da 8 reti e 8 assist nelle prime 15 gare stagionali.
"Se lo avessi saputo prima - il commento di Van Persie - mi sarei fatto operare immediatamente. Stavo vivendo un periodo molto positivo con l'Arsenal: le prime indicazioni dei medici mi davano fuori per sei settimane, e io avrei cercato di ridurre quel periodo di stop a quattro... ma i legamenti della caviglia sono completamente rotti, ed è questo il motivo per il quale il trattamento cui mi sono sottoposto in Serbia non aveva alcun effetto".
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