Domani alle 17 (17 maggio 2014) inglesi nel Nord Ovest di Londra in un Wembley Stadium sold out Arsenal e Hull City si daranno battaglia per alzare al cielo la prestigiosa FA Cup, una vittoria che significherebbe molto per entrambe le squadre, ne scopriremo il perché. La Football Association Cup fu fondata nel 1871 e cominciò nel novembre dello stesso anno. E’ la competizione calcistica riconosciuta più antica del mondo. Nella prima edizione ne presero parte 15 squadre e a trionfare furono i Wanderers di Londra. 43 club possono vantare almeno un trofeo nella loro bacheca; in testa all’albo d’oro troviamo il Manchester United con 11 trionfi,. Il “premio” di peggior finalista va all’Everton che è stata sconfitta in finale ben 8 volte, vincendo questa competizione 5 volte, l’ultima nel 1995. Il valore e l’importanza di questa coppa resta altissimo, seppur non ai livelli del passato. Come già detto un trionfo nella FA Cup 2013/14 sarebbe di fondamentale importanza sia per i Gunners, sia per le Tigers, per diversi motivi. L’Arsenal non mette un trofeo in bacheca dalla stagione 2004/05, proprio quando vinse la FA Cup. Per una squadra del genere sono troppe 8 stagioni senza una vittoria importante. L’Hull City, invece, ha concluso una stagione decisamente positiva con la salvezza ottenuta grazie ai 4 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, più la qualificazione alla prossima Europa League. Le pressioni saranno tutte sull’Arsenal, ma una vittoria del genere farebbe entrare nella storia questa stagione delle Tigers. Se sarà sconfitta o vittoria, per l’Hull, lo scopriremo domani. Quel che è sicuro è che questo è già il miglior risultato in una coppa per la squadra di Kingston upon Hull. Nel 1930 raggiunsero la semifinale e, guarda caso, a sbatterli fuori fu proprio l’Arsenal con una vittoria per 1-0 dopo il pareggio per 2-2 dell’andata. Quell’Arsenal vinse poi la competizione contro l’Huddersfield Town, fu la prima vittoria che portò alle altre 9, per un totale di 10.
I Gunners hanno un’ottima tradizione nella FA Cup e domani potrebbero raggiungere i Red Devils in cima all’albo d’oro. Per i londinesi dopo la vittoria del 1930 seguirono quelle del 1936, 1950, 1971, 1979, 1993e 1998 arrivando alle più recenti del 2002, 2003 e 2005. L’Arsenal nella stagione dell’ultima FA Cup schierava giocatori come Lhemann, Kolo Touré, Ashley Cole, un giovanissimo Fabregas, Patrick Vieira, Gilberto Silva, Pirès, Bergkamp, Henry, Sol Campbell e Ljungberg, tra gli altri. La casa dei tifosi era ancora Highbury, insomma, sono cambiate tantissime cose, tranne l’allenatore. L’Hull, per poter varcare l’entrata dell’imponente Wembley Stadium, ha affrontato un percorsoabbastanza fortunato, senza nulla togliere alla squadra, si possono incontrare squadre decisamente più forti lungo la strada, le Tigers non hanno trovato nemmeno una squadra della Premier League. Dopo la vittoria contro il Middlesbrough in trasferta nel 3° turno le Tigers hanno dovuto superare un ostacolo decisamente alla portata come il Southend United della League Two. Vittoria al replay (dopo l’1-1 in trasferta) contro il Brighton grazie ai goal di Davies e Koren nel 5°. 3-0 netto al Sunderland nel 6° turno e brivido nella semifinale contro lo Shieffield United.Dopo essere stati in svantaggio per 0-1, e poi per 1-2, l’Hull ha conquistato la finale con 4 goal nel secondo tempo vincendo 5-3 di fronte ai 70,000 di Wembley. Diverso il discorso per l’Arsenal che ha superato senza problemi gli ostacoli difficili, rischiando di cadere in quello più facile. Vittoria nel derby per 2-0 contro gli Spurs nel 3° turno, reti di Cazorla e Rosicky. Dopo il poker al Coventry i Gunners hanno buttato fuori le due di Liverpool. 2-1 ai Reds con le reti di Chamberlain e Podolski, e 4-1 all’Everton nel 6° turno, reti di Giroud (doppietta), Ozil e Arteta su rigore. Nella semifinale contro il Wigan la squadra di Wenger ha rischiato di gettare via tutto andando in svantaggio al 63′ per un rigore realizzato da Jordi Gomez. Dopo il pareggio di Mertesacker all’82′ l’Arsenal ha raggiunto la finale ai rigori trasformandone 4 su 4, a differenza del Wigan che ha sbagliato i primi 2. Adesso i discorsi non contano più nulla, così come il passato. Conta solo la partita di domani. E’ chiaro che per le qualità in campo la bilancia pende verso la squadra allenata da Wenger, tuttavia l’Hull City avrà il compito di fare lo scherzetto, e non sarebbe di certo una novità in una coppa abituata a riservare molte sorprese. I due allenatori, Arsène Wenger e Steve Bruce hanno già parlato in questi giorni. Bruce ha parlato chiaramente: “se riusciamo a tenere la gara sul pari nella prima ora di gioco poi può succedere di tutto”. Wenger si è concentrato su altre cose: “Il risultato di sabato non influirà sul mio futuro. Sono qua da 18 anni, non sarebbe ridicolo basarmi su un singolo match?” confermando poi il fatto che sarà il manager dell’Arsenal anche nella prossima stagione. L’allenatore francese deve affrontare le assenze di Chamberlain, di Walcott e di Vermaelen, ma con il resto della squadra titolare a disposizione. L’Hull City disputerà un match difensivo senza fretta di segnare, come ha fatto capire Bruce, saranno quindi fondamentali gli spunti di fantasia di giocatori come Ozil, Ramsey e Wilshere. Insomma, l’Arsenal non può fallire anche questo appuntamento, altrimenti saranno giorni duri per Wenger. da http://www.eatsport.net/