Finisce con John Terry che esulta e abbraccia i compagni come se avesse vinto la partita. E il capitano dei Blues ha le sue buone ragioni: si scrive infatti 0-0, ma si legge “Chelsea campione”. Probabilmente non sarebbe cambiato nulla nemmeno con una vittoria dell’Arsenal – il calendario da qui alla fine sorride infatti a José Mourinho –, ma con un +10 in classifica che rimane invariato e solo 5 partite da giocare da giocare la matematica parla chiaro: due vittorie e per il Chelsea sarà titolo. I Blues sono riusciti oggi grazie alla solita e solida prestazione collettiva a mettere i freni a un Arsenal scatenato soprattutto nel primo tempo. Una sintesi perfetta della stagione dei Blues che, pur non incantando nessuno – almeno, non nel 2015 – hanno dimostrato di essere la squadra più solida. E quindi anche la più forte. Nove vittorie consecutive facevano dell’Arsenal qualcosa in più di uno spauracchio. La rincorsa incredibile iniziata dopo la sconfitta nel derby col Tottenham aveva portato i ragazzi di Wenger dal quinto posto fino a cullare ambizioni da titolo. Ambizioni che il Chelsea aveva con fatica contrastato nelle ultime quattro, quando soffrendo con Hull, Stoke, QPR e Manchester United, era comunque sempre riuscito a vincere. Ecco perché il primo tempo dell’Emirates ha raccontato di una squadra con il sangue negli occhi – l’Arsenal, appunto – capace di imporre un ritmo folle alla gara. Ritmo che però il Chelsea è riuscito a gestire, proteggendo la porta di un Courtois praticamente mai costretto a interventi super. Un muro su cui si sono pian piano spente le ambizioni di un Arsenal costretto sempre ad andare a sbattere sulla diga Terry-Cahill, e che ha permesso ai Blues di Mourinho di prendere in mano persino le operazioni nella ripresa. Quando i Gunners hanno infatti concesso il fisiologico calo fisico, i Blues hanno addormentato la gara, portando il match verso il naturale 0-0 che per Mou era risultato più che gradito. Qualche polemica da un lato e dall’altro per i due rigori in area non concessi – e che potevano starci – ma un risultato sostanzialmente giusto. A Wenger non riesce la prima vittoria con Mourinho… ed ecco perché, in fondo, il titolo, è anche giusto che finisca nel sud-ovest di Londra. da https://it.eurosport.yahoo.com
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Arsenal (4-2-3-1): Ospina 6.5, Bellerin 7, Mertesacker 7.5, Koscielny 7, Monreal 6.5, Coquelin 7 (Welbeck 75, 6.5), Cazorla 6.5, Ramsey 6.5, Ozil 7.5, Sanchez 6.5, Giroud 6.5 (Walcott 82, 6.5)
Subs not used: Szczesny, Debuchy, Gibbs, Wilshere, Flamini
Booked: Coquelin, Ramsey, Monreal, Cazorla
Goals: NONE
Manager: Arsene Wenger 6
Chelsea (4-2-3-1): Courtois 6.5, Ivanovic 7, Cahill 7.5, Terry 8, Azpilicueta 7, Ramires 6.5, Matic 7, Willian 6.5 (Cuadrado 90, 6), Oscar 6 (Drogba 46, 6), Hazard 6, Fabregas 6 (Zouma 90, 6)
Subs not used: Cech, Luis, Mikel, Loftus-Cheek
Booked: Fabregas, Ivanovic, Willian
Goals: NONE
Manager: Jose Mourinho 7
Referee: Michael Oliver (Northumberland) 6.5
Table. 77. Chelsea, 67. Arsenal, Manchester City 65. Manchester United, 58. Liverpool, Tottenham, 57. Southampton...