Brutto Natale per la Manchester del calcio: dopo il k.o. dello United in casa con il Norwich e Van Gaal a rischio esonero, ecco, nel Monday Night, la sconfitta del City, superato da un Arsenal a tratti spettacolare, ma cinico nella capacità di trovare due gol nei primi due tiri in porta. Il verdetto dell’Emirates è chiarissimo: sono i Gunners gli anti-Leicester: 38 punti la squadra di Claudio Ranieri, 36 per quella di Arsene Wenger. Il City torna a casa con i rimpianti: nell’ultimo quarto d'ora ha messo alle corde l’avversario e dopo la rete all’82’ di Yaya Touré, assoluto protagonista dell’assalto finale, ha avuto il pallone del 2-2 con Bony, ma l’ivoriano ha sbagliato. Il secondo posto alla vigilia di Natale porta bene all’Arsenal: quasi sempre, dati alla mano, è l’anticamera del titolo a fine stagione. I numeri del match sono fuorvianti: 67% possesso palla City, 33% Arsenal. Cifre che ribadiscono un concetto: la gestione del gioco diventa un manifesto della sterilità se non è accompagnata dalla praticità. I Gunners, al terzo successo di fila in campionato, hanno colpito nel modo giusto al momento giusto. L’Arsenal è andato in gol al primo tiro scagliato contro la porta di Hart, al 33’ del primo tempo, un minuto dopo un’occasione divorata da De Bruyne su lancio geniale di Aguero, al rientro dopo quattro partite vissute da spettatore per il solito infortunio. Il belga, fino a quel momento il migliore del City, ha commesso un peccato di egoismo cercando la gloria personale e ha ignorato Silva, libero come il vento. Ripartenza dell’Arsenal e sul servizio di Ozil, grande numero di Walcott: sventola precisa, Hart senza colpe. Il bis è maturato nel recupero del primo tempo: rilancio della difesa, movimento perfetto di Ozil e nuovo assist, il quattordicesimo in questo campionato e il numero 29 in assoluto in Inghilterra per il tedesco: controllo di Giroud, sinistro implacabile. La ripresa ha riproposto il copione del primo tempo, con l’unica differenza che Pellegrini ha inserito Sterling al posto di Delph. L’uscita di Aguero, dolorante dopo un colpo in testa, ha riproposto al centro dell’attacco Bony. L’Arsenal ha sprecato molto nelle ripartenze e all’82’, improvviso, il gol di Yaya Touré, un tocco perfetto ad infilare il pallone all’incrocio dei pali. Il City si è lanciato all’assalto, ma la difesa dell’Arsenal, stremato, ha retto. Wenger sorride, Pellegrini torna a casa scornato con la terza sconfitta nelle ultime cinque partite. Guardiola è sempre più vicino al City. da http://www.gazzetta.it/
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Arsenal: Cech 6.5; Bellerin 7, Mertesacker 8, Koscielny 7.5, Monreal 7.5; Ramsey 8, Flamini 7.5; Walcott 8.5 (Chambers 88mins, 6), Ozil 9 (Oxlade-Chamberlain 76, 6), Campbell 7 (Gibbs 70, 6); Giroud 8.
Subs not used: Ospina, Gabriel, Iwobi, Reine-Adelaide.
Manchester City: Hart 6; Sagna 6, Otamendi 6, Mangala 5.5, Kolarov 6; Fernandinho 6, Toure 7, Delph 5 (Sterling 46, 6); De Bruyne 7, Silva 6 (Navas 73, 6); Aguero 5.5 (Bony 63, 6).
Subs not used: Caballero, Clichy, Demichelis, Iheanacho.
Booked: Silva, Otamendi.
Goals: Walcott 33, Giroud 45. Toure 82.
MOM: Mesut Ozil.
Ref: Andre Marriner, 6.5.
Att: 60,053
Table. 38. Leicester, 36. Arsenal, 32. Manchester City, 29. Manchester United, Tottenham, Crystal Palace, 28. Watford, 25. West Ham..
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