Serviva un segnale per tenere accesa la fiammella della speranza. O meglio, esprimendoci in maniera più pratica, serviva una vittoria. E la vittoria è arrivata, a più di un mese di distanza dall'ultima, l'epico 2-1 in rimonta al Leicester del 14 febbraio: l'Arsenal passeggia sul campo dell'Everton, si impone con un 2-0 che forse non dice tutto del divario tra le due contendenti e torna a -8 dalle Foxes, in campo contro il Crystal Palace. I gol di Welbeck e Iwobi, arrivati entrambi nel primo tempo, tagliano quasi subito le gambe a un avversario troppo brutto per essere vero. E con pochissimi stimoli, se è vero che l'attenzione dei Toffees è ormai unicamente rivolta alla semifinale di FA Cup di aprile. Ottimi segnali, per il contestato Wenger e per la sua squadra, che ha ancora tanta strada da fare per recuperare i punti persi lungo il cammino ma che pone la prima pietra una costruzione che non dovrà presentare cedimenti. È iniziata la rimonta? Avvio fulminante: nei primi 120 secondi Coleman sfiora il gol da azione d'angolo e Welbeck, nell'azione susseguente, colpisce il palo esterno dopo un rimpallo fortunoso. Il vantaggio dell'Arsenal arriva al 7', e a firmarlo è proprio l'ex Man United: gran palla filtrante di Sanchez, Robles saltato secco e tocco vincente a porta vuota. È il terzo centro in Premier League per Welbeck, protagonista dopo il rientro dall'infortunio. Iwobi e Özil cercano il raddoppio, ma pure Ospina deve sudare, dopo 23 minuti, per ammortizzare il destro dal limite di Lennon. Il finale di tempo è totalmente di marca ospite: Sanchez reclama un rigore per un netto sgambetto in area di Besic ignorato da Clattenburg, ma il 2-0 arriva lo stesso, a 3' dall'intervallo, con un contropiede bruciante di Iwobi, alla prima firma in Premier League. Ritmi più bassi dopo l'intervallo, con l'Arsenal che controlla abbastanza agevolmente i (deboli) tentativi di riportarsi in partita da parte dell'Everton. Martinez inserisce Stones per Besic, passando alla difesa a 3 e regalando maggior libertà a Coleman e Baines, ma cambia ben poco. Anzi, sono i Gunners ad andare vicini al tris soprattutto con Welbeck. La reazione dei padroni di casa arriva a metà ripresa, ma produce il classico topolino: solo qualche mischia, un paio di buone occasioni per Lukaku e Cleverley e qualche tentativo più di cuore che di testa. L'unica, vera occasione per i Toffees arriva al 69': Ospina (acciaccato dopo uno scontro con Lukaku) sbaglia l'uscita, ma Jagielka lo grazia inzuccando fuori. Per il resto, il finale è tutto sommato tranquillo. Con l'Arsenal che protesta per un altro rigore non concesso (sgambetto di Funes Mori su Giroud) e sfiora il tris al 93' con una botta mancina di Giroud sull'esterno della rete. Ma il 2-0 basta e avanza. da https://it.sports.yahoo.com
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Everton : Robles 5.5; Coleman 6, Jagielka 6, Funes Mori 5, Baines 5.5; McCarthy 5.5, Besic 6 (Stones 45mins, 6); Lennon 6, Barkley 6 (Deulofeu 74 6), Cleverley 6.5; Lukaku 5.5
Subs not used: Howard, Galloway, Osman, Kone, Niasse
Arsenal: Ospina 6; Bellerin 6.5, Koscielny 7, Gabriel 6, Monreal 6; Coquelin 6.5, Elneny 6.5; Iwobi 7 (Chambers 86), Ozil 7 (Gibbs 74 6), Sanchez 8; Welbeck 7 (Giroud 74 6)
Subs not used: Macey, Chambers, Mertesacker, Walcott, Campbell
Goals: Welbeck 7, Iwobi 42
Referee: Mark Clattenburg 5
Man of the match: Alexis Sanchez (Arsenal)
Attendance: 39,270
Table. 66. Leicester, 58. Tottenham, 55. Arsenal, 51. Manchester City, 50. West Ham, 47. Manchester United, 46. Stoke.....
Table. 66. Leicester, 58. Tottenham, 55. Arsenal, 51. Manchester City, 50. West Ham, 47. Manchester United, 46. Stoke.....
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