domenica 15 agosto 2010

PL LIVERPOOL-ARSENAL= 1-1

Calcio inglese allo stato puro. Intensità, botte, gol... Insomma, emozioni. Ad Anfield l'esordio in campionato del nuovo Liverpool di Roy Hodgson vive sull'incredibile capacità di non mollare dei Reds, costretti ad arrendersi di fronte al fato proprio al 90', quando ormai pregustavano l'impresa. Wenger lascia a casa Fabregas e schiera dal primo minuto il giovane Wilshere nel centrocampo dell'Arsenal, che si fa preferire nelle battute iniziali e va vicino al gol con Vermaelen, difensore belga sempre pericolosissimo grazie alle sue doti aeree. Dopo la mezz'ora, però, il Liverpool cresce decisamente: Jovanovic spreca una buona occasione con il sinistro, Glen Johnson si vede respingere un tiro dal limite da Almunia e Clichy poi salva sulla linea sul colpo di testa di N'Gog. La buona verve dei padroni di casa, però, sbatte contro il cartellino rosso sventolato in faccia a Joe Cole a seguito di un brutto intervento a forbice su Koscielny. La ripresa si apre quindi con i Reds in inferiorità numerica, ma sembra quasi il contrario. Dopo pochi secondi, infatti, Mascherano innesca David N'Gog in area e l'attaccante francese gira a rete con il destro: un bolide che Almunia non riesce nemmeno a sfiorare prima che si insacchi sotto l'incrocio sul primo palo per l'1-0 del Liverpool. L'Arsenal subisce il colpo psicologico e non reagisce, rischiando il tracollo sui colpi di testa di Skrtel e N'Gog, che non trovano lo specchio della porta. Wenger quindi è costretto a cambiare e lo fa all'ora di gioco, inserendo Walcott e Rosicky per Eboue e Wilshere. I Gunners provano quindi a gettarsi in avanti ma continuano a faticare negli ultimi 16 metri, con Reina impegnato solamente da una punizione dello stesso Walcott al 73'. Gli ultimi 5 minuti, però, sono da cardiopalma. All'86' Pepe Reina risponde con un miracolo a Tomas Rosicky, liberatosi al tiro di destro dopo uno scambio splendido con il neoentrato Van Persie, ma la fortuna volta le spalle al portiere spagnolo al 90', quando un tocco di spalla dfi Ckamakh fa carambolare il pallone sul palo e quindi addosso all'estremo difensore dei Reds, che infila il pallone nel sacco per il più clamoroso degli autogol. In pieno recupero Almunia respinge in tuffo la punizione di Gerrard e Koscielny finisce anzitempo sotto la doccia per due gialli nell'arco di pochi secondi. Sono gli ultimi fuochi d'artificio in una partita di rara intensità, conclusasi con un pareggio che non può soddisfare né Hodgson né Wenger, anche se per motivi diversi. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol: 46 Ngog, 89 aut. Reina,
Liverpool: Reina, Carragher, Agger, Skrtel, Johnson, Gerrard, Cole (sent off 46), Mascherano (Lucas, 79 ) , Kuyt, Ngog (Torres, 74 ) , Jovanovic (Rodriguez, 66 ) Subs not used: Babel,Aurelio,Cavalieri,Kelly,
Arsenal: Almunia, Vermaelen, Clichy, Sagna, Koscielny(sent off 90), Arshavin, Eboue ( Walcott, 59 ) , Nasri, Diaby ( van Persie, 76 ) , Wilshere ( Rosicky, 60 ) , Chamakh Subs not used: Song, Fabianski, Vela, Gibbs,
Bookings: Gerrard (Liverpool) Koscielny , Rosicky , Wilshere (Arsenal) Attendance: 44722
Referee: M Atkinson (W. Yorkshire)

sabato 14 agosto 2010

Wenger-Arsenal, la storia infinita

Il tecnico ha rinnovato il suo contratto fino al 2014. Il club lo ringrazia per quello che ha fatto finora e lui replica giurando amore eterno ai Gunners. Arsene Wenger si lega a vita con l'Arsenal. 61 anni da compiere tra qualche mese, il tecnico dei Gunners proseguirà il suo percorso all'Emirates Stadium fino ai 65, avendo prolungato il suo contratto fino al 2014. Legato alla società di Londra dal 1996, Wenger è il tecnico più vincente nella storia della della società di Holloway. Lo stesso club, nel dare il comunicato, vuole rimarcare questo aspetto. "L'Arsenal Football Club è oggi lieto di annunciare che il suo manager di maggior successo, Arsene Wenger, ha firmato un prolungamento di tre anni del contratto in essere, portando la sua appartenenza al club a giugno del 2014", si legge nella nota. Wenger stesso lo aveva detto in fase di trattativa: l'ipotesi di andarsene c'era, ma moralmente il tecnico si sentiva legato alla panchina dei Gunners. "Il mio cuore appartiene all'Arsenal e il mio desiderio è vedere questo club vincere dei trofei - conferma il tecnico - Il mio impegno e la mia guida sono ancora forti e freschi, esattamente come prima. Firmare un nuovo contratto vuol dire che posso vedere questo gruppo ricco di giocatori talentuosi trasformare il proprio potenziale. Credetemi, sono pronti a raggiungere i loro obiettivi. con il mio staff e i miei giocatori ci troviamo di fronte a una sfida interessante e guardiamo avanti, alla conquista di tanti successi". da http://it.eurosport.yahoo.com/

Come detto..

Sul blog del mio amico Silvio Di Fede è stata fatta un'analisi su tutte le squadre della Premier League, quella sull'Arsenal, mi pare azzeccatissima.. A meno di venti ore dal primo match di campionato contro il Liverpool.
Punti di forza: In fase offensiva la squadra continua ad avere una grande quantità di soluzioni e sembra capace di garantirsi contro le squadre di medio-bassa classifica un numero sufficiente di punti per rimanere tra le prime tre/quattro in classifica, anche in caso di assenza di qualche titolare. Van Persie è sembrato particolarmente a suo agio nel 4-3-3 di Wenger, mentre in Nasri i Gunners hanno un regista potenzialmente efficace e brillante per affiancare o sostituire Fabregas, anche se il francese potrebbe trovare più spazio da esterno. Arshavin è atteso alla stagione della maturità: sa di non potersi permettere i pisolini della scorsa stagione e di diventare il crack dell’anno. Song è ormai diventato un mediano di grande livello, mentre Vermaelen sembra avere poco da invidiare ai grandi difensori della Premier League.Punti deboli: A poche ore dall’inizio della Premier League, il titolare in porta è ancora Manuel Almunia: è davvero da kamikaze puntare ancora su estremi difensori di così basso livello, che poi finiscono per costare punti su punti. Wenger forse non ricorda che nella stagione degli Invincibili ci fu Jens Lehmann capace di sigillare punti su punti, garantendo pareggi importanti o mantenendo vittorie in match non chiusi dai Gunners. Come se non bastasse, la fase difensiva è assolutamente tragica: Wenger sembra diventato incapace a garantire un meccanismo che possa funzionare, con la squadra che diventa sempre molto fragile. In particolare, la linea difensiva molto alta è una vera e propria roulette: se esce nero i Gunners si salvano, se esce rosso l’attaccante avversario può puntare tranquillamente la porta. A tutto ciò si aggiunge una mancanza di determinazione nel liberare situazioni complicate. In seconda battuta, l’Arsenal non sembra avere la forza fisica necessaria per battere Chelsea e Manchester United nei big match: le bocciature della scorsa stagione parlano chiaro e nulla è stato fatto da Wenger in tal senso. L’Arsenal poi ha una serie di giocatori mentalmente fragili o semplicemente etichettabili come “mezzi giocatori”: vedi Denilson, vedi Walcott, vedi Diaby. Dopo il lunga tira e molla (con il Barcellona piuttosto scorretto nel mettere pressione ai Gunners anche utilizzando le dichiarazioni dei giocatori), Fabregas è rimasto: ma visto che la sua testa sembra altrove, quale sarà il suo coinvolgimento alla causa, in particolare nelle partite in cui bisognerà utilizzare l’elmetto e lottare? Infine, un manager incapace di leggere le difficoltà difensive (e quindi di trovare un rimedio sul mercato) e apparentemente a corto le idee è una variabile che potrebbe colpire negativamente il corso della stagione. Può bastare per annunciare una nuova “trophyless season” per i Gunners?
Movimenti di mercato: L’attacco ha una soluzione in più con Chamakh che sembra abbastanza funzionale per gli schemi dell’Arsenal. Non è però arrivato nessuno per aumentare la forza fisica del centrocampo. Il disastro però è in difesa: sono andati via tre difensori centrali (più Senderos) ma è arrivato solo Koscielny e Wenger sembra faticare ad ingaggiare gli altri due difensori che servono assolutamente (un titolare e un buon rimpiazzo), oltre al non riuscire ad ingaggiare ancora un portiere di livello. Le cose possono cambiare in queste due settimane, ma finora il mercato è pessimo. Voto: 2
Possibile formazione tipo (4-3-3): Almunia; Sagna, KOSCIELNY, Vermaelen, Clichy; Fabregas, Song, Diaby; Arshavin, Van Persie, Nasri --- (Fabianski; Ebouè, Djourou, Nordtveit, Gibbs; Rosicky, Denilson, Wilshere; Walcott, CHAMAKH, Bendtner)
Alternative tattiche: Il 4-3-3 può diventare spesso e volentieri un 4-2-3-1 con l’avanzamento del centrocampista creativo di turno (il Fabregas o Nasri della situazione). Da capire anche se e come Wenger proverà ad inserire nel modulo d’attacco sia Chamakh che Van Persie, considerando che sembra improbabile il ritorno al 4-4-2: sarà Van Persie a giocare largo?Obiettivo stagionale: Nonostante il crollo finale, la scorsa stagione ha portato una discreta crescita con una posizione guadagnata in classifica e con l’aver ridotto il margine rispetto alle prime due in classifica. Con questa difesa sembra impossibile raggiungere Chelsea e Manchester United e (a meno di grossi investimenti nelle ultime due settimane di mercato) al momento l’obiettivo più realistico sembra il mantenimento della posizione piuttosto che un ulteriore avanzamento: qualcuno però pensa che questa sia la stagione decisiva per giudicare il progetto sui giovani di Wenger.