mercoledì 3 dicembre 2014

Wenger: "Henry tornerà"

Thierry Henry non è stato certo un giocatore come tutti gli altri per l’Arsenal, i tifosi non lo hanno mai dimenticato e a dimostrarlo c’è una sua statua, che giganteggia all’esterno dell’Emirates. Insomma, una storia d’amore senza fine. Il francese ha annunciato ieri, con un post sul proprio profilo Facebook, di aver terminato la sua avventura americana, in forza ai New York Red Bulls. Dopo 4 anni e mezzo nella MLS, il futuro dell’ex stella dei Gunners risulta ora incerto. E’ stato proprio lui, infatti, a dire di voler riflettere sulla strada che prenderà la sua vita e se ritirarsi o meno dal calcio giocato. A tal proposito è intervenuto oggi anche Arsene Wenger, vero e proprio 'padre' calcistico di Henry. Il tecnico dell’Arsenal si è espresso così: "E' giusto che voglia riflettere sulla decisione da prendere. L’ho fatto esordire io a 17 anni e ora ne ha 37. Inoltre qui ha vissuto i momenti più belli e importanti della sua carriera". Poi apre le porte verso un suo ritorno: "Sono certo che un giorno tornerà qui a Londra, non so in che veste, ma tornerà". Parole che fanno seguito ad altre dichiarazioni rilasciate qualche settimana fa sempre dallo stesso Wenger, con le quali aveva fatto capire di intravedere un futuro da allenatore per il transalpino. I rumours dilagano, e si fanno sempre più insistenti le voci che vogliono il francese di ritorno all’Arsenal, magari non come giocatore ma come assistente proprio di Wenger. E chissà che un giorno l’allievo possa prendere il posto del maestro.
da http://www.goal.com/

sabato 29 novembre 2014

PL WEST BROMWICH-ARSENAL= 0-1

Sbadigli allo stadio e ‘pennichelle’ in poltrona. E’ soprattutto questo ciò che regala il primo tempo dell’uggiosa – a livello meteo ma anche di football – WBA-Arsenal. I Gunners non trovano mai realmente il cambio ritmo e persino dopo i primi 20 minuti dove si auto-rinchiudono in un’inspiegabile fase difensiva, anche nella seconda parte di primo tempo – dove provano a piantare le tende nella metà campo dei Baggies – non combinano nulla. E’ così emblematico, quindi, che le due semi-occasioni dei Gunners nascano da due follie individuali dei giocatori del WBA: la prima un dribbling di Foster su Giroud non sfruttata poi dal francese e la seconda un tentativo di uscita palla al piede di Mulumbu nella sua area conclusa con palla persa e calciata poi a fil di palo da Ramsey. Il resto è un gigantesco nulla. Una noia che grossomodo prosegue anche nel secondo tempo, ma che viene scossa solo in occasione del gol e del mini-assedio finale del West Bromwich Albion. A regalare il successo ai Gunners è un’azione personale di Cazorla che a sinistra si fuma Wisdom e mette poi al centro un pallone morbido che l’imperioso stacco di Welbeck trasforma in rete: la complicità di Foster però, decisamente sulla traiettoria, è evidente. L’Arsenal si accontenta da lì di gestire il consueto possesso palla, ma nel finale rischia grosso: prima Berahino coglie una traversa con uno stacco di testa e poi Gardner prova il colpaccio da fuori. Alla fine è 0-1… ma come accennato già sopra, di positivo, per Wenger, ci sono solo i 3 punti. da https://it.eurosport.yahoo.com
----------------------------------------------
West Brom: Foster, Wisdom, Dawson, Lescott, Pocognoli (Gamboa, 74), Mulumbu (Anichebe, 65), Gardner, Dorrans, Sessegnon (Samaras, 76), Brunt, Berahino. Subs not used: Baird, Ideye, Myhill, McAuley.
Booked: Dorrans, Gamboa.
Arsenal: Martinez, Chambers, Mertesacker, Koscielny Monreal (Gibbs, 23), Ramsey, Flamini, Sanchez, Cazorla, Welbeck, Giroud (Oxlade-Chamberlain, 78). Subs not used: Rosicky, Podolsk, Campbell, Bellerin, Macey. 
Goal: Welbeck, 60. 
Booked: Oxlade-Chamberlain  
Referee: Chris Foy.

mercoledì 26 novembre 2014

CL ARSENAL-BORUSSIA DORTMUND= 2-0

Due dei top team più in crisi di tutta Europa si scontrano all’Emirates, in una partita decisiva soprattutto per gli uomini di Wenger. I Gunners sanno che solo con una vittoria potrebbero insidiare il primo posto in classifica dei giallo-neri e Wenger, dopo la sconfitta in casa contro il Manchester United, ha l’obbligo di mettere a tacere le tanti voci che lo vorrebbero lontano dal Nord di Londra. L’Arsenal parte allora fortissimo e, dopo un minuto e dieci secondi, trova già la rete del vantaggio: Cazorla si insinua in area di rigore e, in stirata, serve Sanogo che solo davanti a Weidenfeller supera il portiere tedesco in uscita. Il replay mostra chiaramente come il francese, sull’intelligente tocco di Cazorla, fosse oltre l’ultimo difensore del Dortmund; arbitro e assistenti però non se ne accorgono e i Gunners possono così festeggiare la rete del vantaggio.
Il Borussia, falcidiato dagli infortunati, una volta subita la rete non riesce a reagire e, all’8′, rischia di subire il 2-0 ancora da Sanogo, lanciato a rete dal solito Cazorla sul filo del fuorigioco; il francese però, al momento della conclusione ci pensa troppo, perdendo l’attimo per il tiro a rete e facendosi rimontare dai centrali giallo-neri. L’Arsenal, man mano che passano i minuti, legittima il vantaggio; i ragazzi di Wenger riescono a giocare con più velocità, sullo stretto e tutte le volte che ripartono creano problemi per la grande velocità dei propri terminali d’attacco; il Dortmund sembra invece spaesato e, di fatto, costruisce solo una chiara palla- goal in tutto il primo tempo: Gundogan serve con un bel lob Piszczek, palla per Mkhitaryan e tiro di prima, che trova però la pronta risposta del giovane Martinez. Nella ripresa il Borussia prova a partire con un piglio diverso ma i Gunners ne hanno di più e tra il 51′ ed il 54′ costruiscono altre due nitide occasioni per il raddoppio. Sulla prima Sanchez, dai venticinque metri, è bravissimo ad accentrarsi dalla sinistra calciando un bolide che trova però pronta la manona di Weindenfeller; sulla seconda Chamberlain riesce a controllare un pallone impennatosi sulla trequarti e, dopo aver contato i rimbalzi, calcia a rete. Weindefeller questa volta è superato ma l’urlo di gioia dell’Emirates viene strozzato dalla traversa, baluardo invalicabile. Il Dortmund non riesce però a ripartire e, al 56′, subisce il meritato raddoppio dei Gunners. Mertesacker a centrocampo ferma Immobile, palla per Arteta che con due tocchi riesce a trovareSanchez sulla sinistra, a meno di cinque metri dalla linea dell’area di rigore; il Nino Maravilla controlla e, dopo aver dato un’occhiata al posizionamento di Weidenfeller, trova una conclusione a giro dolcissima che porta i suoi avanti di due.
Trovato il raddoppio l’Arsenal si mette a gestire la partita; il Dortmund riesce così ad alzare di un poco il proprio baricentro ma dalle parti di Martinez non ci arriva quasi mai. Unica, ed ultima, emozione al 91′: Piszczek dalla trequarti mette un bel pallone al centro area su cui si fionda Ramos; il tocco a rete del colombiano è pregevole ma Martienz dimostra, a dispetto della giovane età, di essere già un buon portiere e coi piedi chiude la porta all’attaccante del Dortmund. da http://www.maidirecalcio.com/
------------------------------------------------
Arsenal: Martinez 7, Chambers 7, Mertesacker 6.5, Monreal 6.5, Gibbs 6.5, Arteta 6.5 (Flamini 66' 6.5), Oxlade-Chamberlain 7 (Campbell 89'), Ramsey 7, Cazorla 8, Sanchez 7.5, Sanogo 7 (Podolski 78'). Subs not used: Huddart, Koscielny, Rosicky, Bellerin.
Booked: Arteta 
Goal: Sanogo 2', Sanchez 57'
Borussia Dortmund: Weidenfeller 6.5; Piszczek 6.5, Subotic 7, Ginter 6.5, Schmelzer 6.5; Gundogan 6.5, Bender 6.5; Grosskreutz 6.5, Immobile 5.5 (Kagawa 60, 6), Mkhitaryan 6.5; Aubameyang 6 (Ramos 60, 6). Subs not used: Langerak, Hornschuh, Kehl, Durm.
Booked: Piszczek, Subotic 
Manager: Jurgen Klopp - 6 
MOM: Cazorla
ATT: 59, 902
Referee: Viktor Kassai - 7
Table: 12 Dortmund 10. Arsenal 5. Anderlecht  1. Galtasaray