lunedì 4 maggio 2015

PL HULL CITY-ARSENAL= 1-3



Chissà come avremmo commentato questa partita se nelle prime 12 partite di campionato i Gunners non avessero offerto la peggior partenza dalla stagione 1982/83. Più vicini alla zona relegation che al Chelsea capolista, Wenger sotterrò di fatto lì le sue chance di titolo. E chissà quanta rabbia, di nuovo, tra i tifosi dell’Arsenal, per quella serata storta di Champions League contro il Monaco; quell’1-3 in casa costato ambizioni e sogni di gloria in serate come queste potrà sembrare ancor più amaro. L’excursus sulla stagione è quasi doveroso. Sì perché con 9 vittorie e un pareggio – col Chelsea – nelle ultime 10 partite, in questo momento in Europa non esiste (Barcellona escluso) squadra in maggior salute dell’Arsenal di Wenger. Anche stasera i Gunners hanno confermato il loro momento magico al KC Stadium, condannando l’Hull City a una sconfitta che tiene i Tigers al quart’ultimo posto e li lascia in piena lotta per non retrocedere. Sanchez e Ramsey, invece, hanno trascinato a suon di combinazioni vincenti l’Arsenal verso un successo che riporta i londinesi al secondo posto. Per quest’anno ormai toccherà accontentarsi di quello… con la speranza che “la lezione”, nella prossima stagione, servirà a qualcosa.
Esattamente come contro il Liverpool lunedì scorso l’Hull di Bruce prova a partir forte: aggressione alta, pressing e linee compatte. Il piano funziona qualche minuto ma l’Arsenal non è il Liverpool altalenante di Rodgers e già al 20esimo a tenere in mano le redini della partita ci sono i Gunners. Quando poi, nel giro di 6 minuti, l’Arsenal firma l’uno-due con la coppia Sanchez – da punizione deviata – e Ramsey –girata dopo gran controllo (anche questa deviata) – la serata va in ghiaccio.
I Gunners, forti del risultato, si esaltano con combinazioni velocissime nello stretto e chiudono i conti già nel recupero di primo tempo con la doppietta di un Sanchez tanto per cambiare ispiratissimo. Un risultato che l’Hull prova a contrastare con orgoglio a inizio ripresa e che permette addirittura a Quinn di accorciare le distanze. Ma è un gol illusorio. La partita, infatti, non si riapre mai. Sono anzi a Gunners a proseguire il loro show e a sfiorare più volte il gol del poker. Insomma, una sola squadra al comando.

da https://it.eurosport.yahoo.com
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HULL CITY (3-5-2): Harper 6.5; Chester 5, Dawson 5, McShane 5; Elmohamady 6.5, Livermore 5 (Meyler HT, 6.5), Huddlestone 6, Quinn 7 (Jelavic 83), Brady 6; Aluko 4 (Robertson 65, 6), N'Doye 4.5.
Subs not used: McGregor, Rosenior, Bruce, Hernandez.
Booked:: N'Doye, Livemore
Goal: Quinn 56 
Manager: Steve Bruce 6
ARSENAL (4-2-3-1): Ospina 6; Bellerin 6, Mertesacker 6, Koscielny 6, Monreal 6; Coquelin 6, Cazorla 7; Ramsey 6.5 (Wilshere 67, 6.5), Ozil 6, Sanchez 7.5; Giroud 6 (Walcott 85).
Subs not used: Szczesny, Gibbs, Gabriel, Rosicky, Flamini.
Goals: Sanchez 28, 45, Ramsey 33 
Manager: Arsene Wenger 7
Man of the Match: Alexis Sanchez
Referee: Lee Mason 6
Attendance: 23,628
Table. 83. Chelsea, 70. Arsenal, Manchester City 65. Manchester United, 61. Liverpool, 58. Tottenham, 57. Southampton...

mercoledì 29 aprile 2015

Thierry Henry, spiega: "Ai Gunners servono almeno quattro acquisti per vincere".

E' stato uno dei migliori giocatori che abbiano vestito la maglia dell'Arsenal, un fenomeno che ha trascinato i Gunners per otto stagioni a suon di goal e che con il club londinese ha vinto tutto in Inghilterra e sfiorato il titolo di campione d'Europa. Thierry Henry, intervistato ai microfoni di Sky Sports, ha spiegato cosa serve all'Arsenal per tornare ad essere una squadra da titolo: "Credo che servano almeno quattro giocatori. Servono un portiere, un nuovo difensore centrale, un centrocampista che partecipi all'azione e temo anche un attaccante al top".
L'ex fuoriclasse francese ha usato il Chelsea come termine di paragone: "L'anno scorso i Blues hanno lottato per vincere la Premier ma nonostante questo hanno continuato a comprare aggiungendo alla rosa giocatori come Courtois, Matic, Fabregas e Diego Costa. Non è un caso che in questa stagione siano vicini a vincere il campionato". Henry ha anche bocciato il connazionale Giroud: "Penso che stia facendo bene ma secondo voi si può vincere un campionato con lui? Secondo me no, non si può vincere un campionato con Giroud".
da http://www.goal.com/

domenica 26 aprile 2015

PL ARSENAL-CHELSEA= 0-0




Finisce con John Terry che esulta e abbraccia i compagni come se avesse vinto la partita. E il capitano dei Blues ha le sue buone ragioni: si scrive infatti 0-0, ma si legge “Chelsea campione”. Probabilmente non sarebbe cambiato nulla nemmeno con una vittoria dell’Arsenal – il calendario da qui alla fine sorride infatti a José Mourinho –, ma con un +10 in classifica che rimane invariato e solo 5 partite da giocare da giocare la matematica parla chiaro: due vittorie e per il Chelsea sarà titolo. I Blues sono riusciti oggi grazie alla solita e solida prestazione collettiva a mettere i freni a un Arsenal scatenato soprattutto nel primo tempo. Una sintesi perfetta della stagione dei Blues che, pur non incantando nessuno – almeno, non nel 2015 – hanno dimostrato di essere la squadra più solida. E quindi anche la più forte. Nove vittorie consecutive facevano dell’Arsenal qualcosa in più di uno spauracchio. La rincorsa incredibile iniziata dopo la sconfitta nel derby col Tottenham aveva portato i ragazzi di Wenger dal quinto posto fino a cullare ambizioni da titolo. Ambizioni che il Chelsea aveva con fatica contrastato nelle ultime quattro, quando soffrendo con Hull, Stoke, QPR e Manchester United, era comunque sempre riuscito a vincere. Ecco perché il primo tempo dell’Emirates ha raccontato di una squadra con il sangue negli occhi – l’Arsenal, appunto – capace di imporre un ritmo folle alla gara. Ritmo che però il Chelsea è riuscito a gestire, proteggendo la porta di un Courtois praticamente mai costretto a interventi super. Un muro su cui si sono pian piano spente le ambizioni di un Arsenal costretto sempre ad andare a sbattere sulla diga Terry-Cahill, e che ha permesso ai Blues di Mourinho di prendere in mano persino le operazioni nella ripresa. Quando i Gunners hanno infatti concesso il fisiologico calo fisico, i Blues hanno addormentato la gara, portando il match verso il naturale 0-0 che per Mou era risultato più che gradito. Qualche polemica da un lato e dall’altro per i due rigori in area non concessi – e che potevano starci – ma un risultato sostanzialmente giusto. A Wenger non riesce la prima vittoria con Mourinho… ed ecco perché, in fondo, il titolo, è anche giusto che finisca nel sud-ovest di Londra. da https://it.eurosport.yahoo.com
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Arsenal (4-2-3-1): Ospina 6.5, Bellerin 7, Mertesacker 7.5, Koscielny 7, Monreal 6.5, Coquelin 7 (Welbeck 75, 6.5), Cazorla 6.5, Ramsey 6.5, Ozil 7.5, Sanchez 6.5, Giroud 6.5 (Walcott 82, 6.5)
Subs not used: Szczesny, Debuchy, Gibbs, Wilshere, Flamini
Booked: Coquelin, Ramsey, Monreal, Cazorla
Goals: NONE
Manager: Arsene Wenger 6
Chelsea (4-2-3-1): Courtois 6.5, Ivanovic 7, Cahill 7.5, Terry 8, Azpilicueta 7, Ramires 6.5, Matic 7, Willian 6.5 (Cuadrado 90, 6), Oscar 6 (Drogba 46, 6), Hazard 6, Fabregas 6 (Zouma 90, 6)
Subs not used: Cech, Luis, Mikel, Loftus-Cheek
Booked: Fabregas, Ivanovic, Willian
Goals: NONE
Manager: Jose Mourinho 7
Referee: Michael Oliver (Northumberland) 6.5
Table. 77. Chelsea, 67. Arsenal, Manchester City 65. Manchester United, 58. Liverpool, Tottenham, 57. Southampton...