Chissà come avremmo commentato questa partita se nelle prime 12 partite di campionato i Gunners non avessero offerto la peggior partenza dalla stagione 1982/83. Più vicini alla zona relegation che al Chelsea capolista, Wenger sotterrò di fatto lì le sue chance di titolo. E chissà quanta rabbia, di nuovo, tra i tifosi dell’Arsenal, per quella serata storta di Champions League contro il Monaco; quell’1-3 in casa costato ambizioni e sogni di gloria in serate come queste potrà sembrare ancor più amaro. L’excursus sulla stagione è quasi doveroso. Sì perché con 9 vittorie e un pareggio – col Chelsea – nelle ultime 10 partite, in questo momento in Europa non esiste (Barcellona escluso) squadra in maggior salute dell’Arsenal di Wenger. Anche stasera i Gunners hanno confermato il loro momento magico al KC Stadium, condannando l’Hull City a una sconfitta che tiene i Tigers al quart’ultimo posto e li lascia in piena lotta per non retrocedere. Sanchez e Ramsey, invece, hanno trascinato a suon di combinazioni vincenti l’Arsenal verso un successo che riporta i londinesi al secondo posto. Per quest’anno ormai toccherà accontentarsi di quello… con la speranza che “la lezione”, nella prossima stagione, servirà a qualcosa.
Esattamente come contro il Liverpool lunedì scorso l’Hull di Bruce prova a partir forte: aggressione alta, pressing e linee compatte. Il piano funziona qualche minuto ma l’Arsenal non è il Liverpool altalenante di Rodgers e già al 20esimo a tenere in mano le redini della partita ci sono i Gunners. Quando poi, nel giro di 6 minuti, l’Arsenal firma l’uno-due con la coppia Sanchez – da punizione deviata – e Ramsey –girata dopo gran controllo (anche questa deviata) – la serata va in ghiaccio.
I Gunners, forti del risultato, si esaltano con combinazioni velocissime nello stretto e chiudono i conti già nel recupero di primo tempo con la doppietta di un Sanchez tanto per cambiare ispiratissimo. Un risultato che l’Hull prova a contrastare con orgoglio a inizio ripresa e che permette addirittura a Quinn di accorciare le distanze. Ma è un gol illusorio. La partita, infatti, non si riapre mai. Sono anzi a Gunners a proseguire il loro show e a sfiorare più volte il gol del poker. Insomma, una sola squadra al comando.
da https://it.eurosport.yahoo.com
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HULL CITY (3-5-2): Harper 6.5; Chester 5, Dawson 5, McShane 5; Elmohamady 6.5, Livermore 5 (Meyler HT, 6.5), Huddlestone 6, Quinn 7 (Jelavic 83), Brady 6; Aluko 4 (Robertson 65, 6), N'Doye 4.5.
Subs not used: McGregor, Rosenior, Bruce, Hernandez.
Booked:: N'Doye, Livemore
Goal: Quinn 56
Manager: Steve Bruce 6
ARSENAL (4-2-3-1): Ospina 6; Bellerin 6, Mertesacker 6, Koscielny 6, Monreal 6; Coquelin 6, Cazorla 7; Ramsey 6.5 (Wilshere 67, 6.5), Ozil 6, Sanchez 7.5; Giroud 6 (Walcott 85).
Subs not used: Szczesny, Gibbs, Gabriel, Rosicky, Flamini.
Goals: Sanchez 28, 45, Ramsey 33
Manager: Arsene Wenger 7
Man of the Match: Alexis Sanchez
Referee: Lee Mason 6
Attendance: 23,628
Table. 83. Chelsea, 70. Arsenal, Manchester City 65. Manchester United, 61. Liverpool, 58. Tottenham, 57. Southampton...