martedì 9 aprile 2024

CL ARSENAL-BAYERN MUNCHEN= 2-2





Goals. 12'Saka, 18'Gnabry, 32'Kane(p), 76'Trossard,
Arsenal. Raya; White, Saliba, Gabriel, Kiwior (Zinchenko 46); Jorginho (Gabriel Jesus 67), Rice; Saka, Odegaard, Martinelli (66' Trossard), Havertz (Partney 89).
Subs. Ramsdale, Smith Rowe, Nkietah, Tomiyasu, Vieira, Nelson, Elneny, Hein,
Manager. Mikel Arteta
Bayern. Neuer; Kimmich, De Ligt, Dier, Davies; Laimer, Goretzka; Sané (Coman 66), Musiala, Gnabry (Raphael Guerreiro 70); Kane.
Subs. Upamecano, Kim, Choupo-Moting, Zaragoza, Peretz, Muller, Ulreich, Tel, Mazaroui, Pavlovic, 
Manager. Thomas Tuchel
Booked. 
Davies, Kane, Partney,
Referee. Gleen Nyberg (Svezia)
Attendance. 60.221
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Tutto ancora da decidere nel quarto di finale di Champions League tra Arsenal e Bayern Monaco, l’andata all’Emirates Stadium di Londra termina 2-2. Avvio roboante dei Gunners, che stappano la partita al 12’ con il colpo da biliardo di Saka. Grande reazione dei bavaresi, che ribaltano il risultato con l’ex Gnabry (18’) e con il rigore di Kane (32’). Nella ripresa la squadra di Arteta la riprende grazie a Trossard (76’), qualificazione ancora in bilico.
Gara spettacolare all’Emirates Stadium, termina 2-2 la sfida tra Arsenal e Bayern Monaco. Gli uomini di Arteta cominciano subito con la solita forte pressione, cercando di rubare palla nella trequarti avversaria. Martinelli prova a spaventare gli ospiti con un tiro da fuori dopo pochi minuti, ma il vantaggio inglese non tarda ad arrivare: al 12’ Havertz e White recuperano un ottimo pallone vicino all’area avversaria, apparecchiano per Saka che fa partire il sinistro a girare perfetto all’angolino, per l’1-0. I Gunners giocano sulle ali dell’entusiasmo, sprecando però clamorosamente proprio con White a tu per tu con Neuer. Dopo pochi istanti i bavaresi riescono a trovare l’inaspettato pareggio: brutta uscita dell’Arsenal (con Raya che esce di molto dalla sua area di rigore), con Goretzka che si inserisce e manda in porta Gnabry. L’ex della gara non perdona, riesce a colpire quasi in scivolata e infila il portiere spagnolo per l’1-1. Verso la mezzora i tedeschi riescono clamorosamente a ribaltare il risultato: accelerazione fantastica di Sané, che entra in area e viene sgambettato da Saliba, con l’arbitro che fischia il calcio di rigore. Dal dischetto Kane è freddissimo e insacca il 2-1, al 32’. I Gunners tornano a premere verso la fine della prima frazione di gioco, ma all’intervallo sono comunque sotto di un gol. Nella ripresa l’incontro è più fisico e più lento. L’Arsenal prova a cambiare inserendo Gabriel Jesus e Trossard, e i cambi di Arteta ottengono l’effetto sperato: al 76’ grande giocata dell’attaccante brasiliano, che ondeggia in area e confeziona l’assist per il piattone del trequartista belga, che vale il 2-2. Nel finale le due squadre attaccano quasi alla disperata, con gli ospiti che vanno vicinissimi al 3-2 all’89’: sull’azione di Kane e Musiala, Coman prova il tocco sottomisura e colpisce il palo. Nel recupero non ci sono ulteriori sussulti (salvo le proteste dei londinesi per un contatto tra Saka e Neuer allo scadere), con la sfida che tramonta in parità. Con questo 2-2 tutti i discorsi sulla qualificazione sono rimandati alla gara di ritorno, in programma all’Allianz Arena di Monaco il 17 aprile alle 21.00. da https://www.sportmediaset.mediaset.it

sabato 6 aprile 2024

PL BRIGHTON-ARSENAL= 0-3



Goals.  33'Saka(p), 62'Havertz, 86'Trossard,
Brighton. Verbruggen; Lamptey, Van Hecke, Dunk, Estupinan; Baleba, Gross; Adingra, Moder (Buoananotte 63), Enciso (Pedro 63); Welbeck (Fati 76).
Subs. Do Santos, Lallana, Barco, Steele, Veltman, Peupion,
Manager. Roberto De Zerbi
Arsenal. Raya; White, Saliba, Gabriel, Zinchenko (Tomiyasu 72), Odegaard (Vieira 89), Jorginho, Rice, Saka (Martinelli 64), Havertz (Nketiah 89), Jesus (Trossard 64).
Subs. Ramsdale, Partney, Smith Rowe, Kiwior,
Manager. Mikel Arteta
Booked. Saliba, White, Baleba,
Referee. John Brooks
Attendance. 31.677
Table. 71.Arsenal. 70.Liverpool,Manchester City, 60.Aston Villa, 57.Tottenham, 48.Manchester United,West Ham,47.Newcastle, 43.Chelsea,Brighton...
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Il Manchester City chiama, l’Arsenal risponde. E sorpassa, perché il 3-0 in casa del Brighton di De Zerbi vale ai Gunners il primo posto in classifica a quota 71, un punto più dei campioni in carica (che nel primo match di giornata avevano battuto il Crystal Palace) e del Liverpool, che gioca domani a Old Trafford contro lo United. La squadra di Arteta ha fatto quello che doveva: vincere per mantenere il ritmo, sapendo che serve un passo falso altrui per il titolo. Anche all’Amex Stadium, l’Arsenal però ha mostrato tutta la solidità che la rende una delle protagoniste della volata per la Premier più incerta degli ultimi anni: ha controllato e segnato tre gol, non ne ha presi per la terza partita di fila, ha centrato il 10° successo nelle 11 gare di Premier giocate nel 2024, l’unica eccezione rappresentata dallo 0-0 imposto al City il giorno di Pasqua. Il Brighton non avrebbe meritato una sconfitta così pesante contro quella che De Zerbi ha definito "la miglior squadra della Premier", ma oltre alla differenza di talento ha pagato ingenuità individuali costate la seconda sconfitta nelle ultime 3 gare, una sconfitta che complica la corsa all’Europa dei Seagulls.
L’Arsenal ha meritato di vincere. Non ha fatto una partita fenomenale e i tre gol di scarto sono una differenza più netta di quanto si è visto in campo, ma la squadra di Arteta è una corazzata che sbaglia poco o niente e sa come punire gli errori avversari. Come l’evitabile fallo con cui Lamptey al 31’ ha steso Gabriel Jesus in area, causando il rigore poi trasformato nell’1-0 da Bukayo Saka (14 gol stagionali in Premier, record personale eguagliato). O come il buco a sinistra in cui si è infilato Jorginho per servire l’assist del 2-0 prima di metà ripresa, raccolto da Havertz (9 gol stagionali, record personale in Inghilterra) passando in mezzo alla coppia di centrali Van Hecke-Dunk. O come il pallone perso da Gross a centrocampo da cui è partito il contropiede per il 3-0 di Trossard all’86’. L’Arsenal ha costruito di più e controllato di più, mostrando perché ha la miglior difesa del torneo, ma almeno fino al 2-0 il Brighton ha giocato alla pari con una delle tre pretendenti al titolo, probabilmente aumentando i rimpianti di De Zerbi su quello che la sua squadra avrebbe potuto essere senza gli infortuni che l’hanno tormentata. L’Europa resta una chance, per quanto difficile, da inseguire nelle ultime 7 partite (comprendono anche la visita del City il 25 aprile), le stesse che ha l’Arsenal per provare a vincere la volata per il titolo con City e Liverpool. da https://www.gazzetta.it

mercoledì 3 aprile 2024

PL ARSENAL-LUTON TOWN= 2-0



Goals. 24'Odegaard, 44'Og.Hashioka,
Arsenal. Raya, White, Saliba, Gabriel, Zinchenko (Tomiyasu 74), Odegaard, Partey (Rice 67), Smith Rowe (Jorginho 85), Nelson (Martinelli 75), Havertz (Nkietah 66), Trossard.
Subs. Ramsdale, Jesus, Kiwior, Fabio Vieira,
Manager. Mikel Arteta
Luton. Kaminski; Kabore, Mengi, Hashioka, Doughty; Clark, Barkley, Ruddock (Chong 53); Townsend (Berry 81), Morris, Onyedinma (Woodrow 75).
Subs. Shea, Krul, Johnson, Chigozie, Nelson, Piesold,
Manager. Rob Edwards
Booked. Onyedinma. Havertz,
Referee. Craig Pawson
Attendance. 60.262
Table. 68.Arsenal. 67.Liverpool,Manchester City, 59.Aston Villa, 57.Tottenham, 48.Manchester United, 45.West Ham,44.Newcastle, 43.Brighton...
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Niente magie, solo tanto impegno e disciplina. È così che l’Arsenal ha steso il Luton, messo sotto con due gol nel primo tempo e domato senza problemi nella ripresa. La vittoria è l’ennesima prova di maturità dei Gunners, che in campo per primi nella sfida a tre per la Premier hanno giocato la carta che dovevano, quella della vittoria che costringe le altre due a mantenere il ritmo. Arteta per una volta ha chiesto aiuto alla panchina, con Zinchenko, Partey, Smith Rowe e Nelson che hanno dato respiro a Kiwior, Jorginho (entrato nel finale), Rice (in campo a metà ripresa al posto di Partey) e a Saka, il più bisognoso di riposo. Al contrario di quanto accaduto in passato, l’Arsenal non ha risentito delle modifiche alla formazione: ha giocato a modo suo, con Zinchenko più centrocampista che terzino in fase di impostazione e Smith Rowe determinato a mostrare ad Arteta che può dare una mano anche in questo finale di stagione pieno di partite pesanti e bravo a mettere lo zampino in entrambi i gol, iniziando l’azione che ha portato al 24’ all’1-0 di Ødegaard e fornendo l’assist per il 2-0, un autogol di Hashioka. La difesa si è confermata il gioiello della corona dei Gunners: con Saliba e Gabriel a spegnere ogni velleità offensiva del Luton come avevano fatto a Pasqua contro Haaland, l’Arsenal non ha preso gol in Premier per la terza volta nelle ultime quattro partite. Il Luton aveva segnato nelle ultime 18: la corsa alla salvezza della squadra di Edwards, votato recentemente da un tabloid il tecnico più sexy della Premier, non passa certo per l’Emirates, ma gli Hatters non vincono dal 30 gennaio e ora hanno perso 7 delle ultime 10 partite. Il 17° posto, quello che vale la salvezza, ora è distante tre punti. L’Arsenal sblocca la gara dopo 24’ di sterile possesso con Ødegaard, che raccoglie a centro area un assist di Havertz. Il Luton rimane schiacciato nella propria area e il raddoppio della squadra di casa arriva poco prima del riposo, quando Hashioka per anticipare Nelson devia nella propria porta un cross di Smith Dove. I Gunners cominciano la ripresa avanti 2-0 e riprendono a controllare il match: il Luton si accontenta di non affondare, la squadra di Arteta non infierisce nonostante i cambi e mette senza problemi in cassaforte la vittoria che vale la vetta momentanea. da https://www.gazzetta.it