Dalle urne di Nyon per gli accoppiamenti dei preliminari di Champions i friulani hanno pescato l'Arsenal: l'andata si giocherà a Londra, all'Emirates Stadium, mentre il ritorno allo Stadio Friuli. Sarà una grande vetrina per i ragazzi di Guidolin contro una squadra che ha sempre eliminato le italiane nel doppio confronto con la sola eccezione della finale della Supercoppa 1994 contro il Milan. Il presidente Pozzo è ottimista nonostante tutto: «È una sfida stimolante e affascinante, siamo come chi non è mai andato a New York e ha voglia di vedere la grande città. Affrontiamo un club storico e importante, ci fa piacere farlo, sarà difficile, ma a questi livelli tutte le partite sono dure. Forse sarebbe stato meglio il Benfica, ma attenzione perché noi abbiamo affrontato lo Sporting in un recente preliminare e siamo passati a fatica». Non è d'accordo Francesco Guidolin: Nella mia scaletta di preferenze sul playoff l'Arsenal l'avrei evitato, ma qualsiasi sfida sarebbe stata dura». da http://www.iltempo.it/
L'Udinese pesca dall’urna Champions l’Arsenal: peggio, forse, c’era solo il Bayer Monaco. Del resto nonostante i litigi presidenziali, il mercato che potrebbe far perdere Nasri e Fabregas, la tensione di non vincere nulla dal 2005, la squadra amata da Nick Hornby (e milioni di fans insieme a lui nel mondo) è un colosso al quale “Davide Udinese” può opporsi, lo deve fare, ma inevitabilmente senza avere i favori del pronostico. Certamente dopo un annodi sacrifici ritrovarsi ora nelle condizioni di doversi giocare l’ingresso in Champions contro una squadra data tra le favorite e con un’Udinese smantellata nel suo asse centrale non era previsto nemmeno da Guidolin. Il quale, in silenzio si è stretto con i suoi per far fronte alle difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti e non occorre rimarcare. Da oggi è tempo di lasciar da parte le proprie posizioni su quanto fatto dalla società per il bene più grosso: la squadra, che di colpe se il mercato è stato deludente non ne ha e, inoltre, ha il dovere di rendere meno impegnativo l’impatto con questa realtà ai nuovi, non fenomeni a quanto pare, ma oramai parte degli errori che devono fare l’impresa. Per cui forza ragazzi. Certo è che una considerazione va fatta: non vorremmo che questo sorteggio diventi un paravento sulle mosse di mercato. Perché le critiche si basano anche, e soprattutto, sui metodi: troppe promesse non mantenute. Oggi, intanto, è tornato a parlare Gino Pozzo al Messaggero Veneto: “Io non sarei così pessimista - insiste Gino Pozzo - , cerchiamo di mettere in campo le nostre armi e le nostre qualità. Vi ricordate il preliminare Uefa di tre anni fa? Pescammo il Borussia Dortmund, ovvero il peggio del peggio, eppure passammo noi”. Rimane il rammarico per una rosa che tutti sanno che doveva essere completata e c’era tutto il tempo di farlo, visto che da marzo qualcuno già conosceva il destino dei tre big venduti. Amen: i tifosi amano la maglia e ora la seguiranno in modo massiccio a Londra, in una trasferta che potrebbe superare per numero quella di Barcellona 6 anni fa. La squadra, intanto, oggi proverà nell’ultima amichevole prima dell’impegno Champions i suoi meccanismi. Dopo che col Cadice sono stati risparmiati gli attori principali, oggi ci attendiamo che Guidolin faccia una sorta di test generale. Il tecnico riguardo il sorteggio dice una cosa che abbiamo già rimarcato: “Da qualche giorno sapevo che questo sarebbe stato il mio gruppo. Ho la massima fiducia in questi ragazzi per come si comportano dal primo giorno di allenamento: non mollano un attimo e questo è un aspetto importantissimo”. Vero l’impegno non è mai venuto meno, rimangono però i problemi di un attacco che deve sperare troppo in Totò Di Natale, in una mediana senza regista e in una difesa tutta da oliare. Per questo il 4-4-1-1, a oggi, appare la soluzione migliore: contro gente come Van Persie, Arshavin, Walcott non si può regalare nulla. E non basta la concentrazione: serve una fase difensiva perfetta, sperando in un contropiede micidiale. A Londra non vediamo altra partita che un Arsenal pressante col 4-2-3-1 e un’Udinese che non può pavoneggiarsi troppo. Wenger ammette che “dovremo giocare al meglio. Contro una squadra italiano non sarà facile ma dobbiamo e vogliamo passare il turno. Non parlerò più di mercato e Fabregas”. In effetti anche a Londra le polemiche quest’estate non sono mancate così come il malumore dei tifosi. Questo appuntamento diventa quindi già un primo banco di prova da non fallire, pena l’inasprimento di una situazione già complicata. La sensazione è che i due uomini chiave sul mercato (Nasri e Cesc), possano non essere impiegati: se lo faranno addio Champions con City e Barcellona. Comincia dunque l’operazione Italian Job: come nel film serve anche molta astuzia per fare il miracolo. Consapevoli di una cosa su tutte: abbiamo una garanzia in panchina e uomini importanti in campo. Pinzi, Di Natale, Domizzi si giocheranno la loro ultima possibilità di disputare la Champions, almeno a Udine: dopo i sacrifici dell’anno passato venderanno cara l’anima, ne siamo certi. E con le buone o con le meno buone la faranno vendere cara anche a chi appare con la testa altrove o a chi non si è ancora ambientato e non capisce bene dove è arrivato.
da http://www.ilfriuli.it/La prima partita sarà giocata a Londra il 16 agosto ore 20.45, il ritorno in friuli il 24 agosto.
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