E' una sconfitta che sarà ricordata negli annali del calcio l'8-2 subito dall'Arsenal contro lo United. Ieri la squadra di Arsene Wenger è stata surclassata dai Red Devils e, in tre partite di campionato, ha raccolto appena un punto. La stampa inglese se l'è presa con l'allenatore, ritenuto il responsabile della crisi dei Gunners. Ma lui si difende: 'Non mi dimetto - ha dichiarato al termine del match -. Certo, fa male perdere in questo modo, è umiliante. Ma abbiamo giocato appena tre partite e si dovrebbe darmi più tempo per dire se ho sbagliato del tutto'.
In particolare al manager dell'Arsenal vengono imputate le strategie di mercato: con le cessioni di Samir Nasri e di Cesc Fabregas, la squadra è stata notevolmente ridimensionata. 'Stiamo lavorando per trovare altri giocatori - ammette Wenger - ma è difficile se ci sono squadre che sono disposte a spendere di più. Lo so che in Premier, quando si perde, gli acquisti sono sempre la migliore soluzione'. Intanto i pareri si dividono. C'è chi vuole mandare a casa Wenger, come l'ex capitano dei londinesi Paul Merson ('Una squadra di Serie B avrebbe giocato meglio', questo il suo aspro commento), e chi invece lo difende, come Josep Guardiola che ha detto: 'Dobbiamo ricordarci che l'Arsenal in questi anni ha espresso il miglior calcio'.
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