giovedì 16 agosto 2012

Wenger: "Volevo vendere van Persie all'estero"

Arsene Wenger ha parlato per la prima volta dopo l'ufficialità della cessione di Robin van Persie al Manchester United e l'ha fatto al programma Telefoot di TF1, partner francese di Eurosport. Wenger ha espresso tutto il suo rammarico a seguito dell'addio di un'altra grande stella del suo Arsenal.  "Robin van Persie è un grande giocatore ed è sempre triste perdere questo tipo di fuoriclasse - le prime parole del manager francese dei Gunners - .Ma c'è da considerare il fattore economico e la volontà del giocatore stesso: se non si riesce a raggiungere l'accordo per il prolungamento entro un anno dalla scadenza, non c'è altra possibilità se non quella di lasciarlo partire". "È una situazione triste perché [van Persie] ha giocato otto anni con noi: è arrivato 21enne, se ne va a 29, è un boccone amaro da buttare giù - sottolinea Wenger, riferendosi anche alle precedenti partenze di Adebayor, Fabregas, Nasri e Touré, solo per citare gli ultimi -. Ce ne sono stati tanti altri e siamo sempre riusciti a rialzarci, ma chiaramente questa volta sarà dura perché si tratta di un giocatore che ha segnato 30 gol in un anno, praticamente uno a partita. Non è facile sostituire un giocatore così". "La parte economica è l'unica soddisfacente - prova a consolòarsi il manager dell'Arsenal -,ma in campo non si gioca con i soldi, c'è bisogno della qualità tecnica. Sicuramente ci saranno più possibilità per Giroud, perché se hai a disposizione van Persie lui è ovviamente il primo nome nella lista per la formazione. Ora c'è il suo vuoto da colmare". "Un altro punto negativo è l'aver rafforzato un club rivale. Volevamo evitarlo ma non è stato possibile. Avremmo preferito venderlo all'estero, ad esempio al Paris Saint-Germain... Il Manchester United purtroppo lo conosce bene, sa che tipo di qualità possiede: è un giocatore unico, davvero". Proprio queste ultime parole di Wenger evidenziano di riflesso l'incapacità della Juventus di inserirsi nella trattativa per arrivare a van Persie, un affare che evidentemente è stato (almeno dal lato bianconero) esclusivamente mediatico.

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