Massimo risultato. Minimo sforzo. Si traduce così il secondo impegno consecutivo in trasferta dell’Arsenal in questa settimana, che grazie a un calcio di rigore di Arteta all’ora esatta di gioco riesce ad espugnare il DW Stadium del Wigan raggiungendo momentaneamente il terzo posto in classifica. Da portare a casa, per Wenger, oltre ai 3 punti, c’è però ben poco. L’Arsenal gioca sotto ritmo tutto il primo tempo e trovato il vantaggio nella ripresa non si fa praticamente più vedere dalle parti di Al-Habsi. Per un buon Wigan invece l’ennesima beffa con una sconfitta arrivata grazie all’unica ingenuità in fase difensiva. Lunedì non è sabato. Il Wigan non è il Reading. L’Arsenal non è l’Arsenal. Bastano 5 giorni per distruggere le certezze di Arsene Wenger e riportare sulla terra il suoi Gunners. Chi credeva che la bella prestazione di lunedì sera sul campo dei Royals avesse finalmente dato la scossa ad un Arsenal in fase decisamente di difficoltà, si è sbagliava di grosso. Almeno questo per quanto riguarda il primo tempo. Al DW Stadium di Wigan è infatti la squadra di Roberto Martinez a rimettere subito in chiaro le cose, con un primo tempo compatto e gagliardo, attendo e ordinato, ma giocato a ritmi ben lontani dagli standard della Premier League. E questo, certamente, è un demerito dell’Arsenal che con Walcott spostato ad esperimento prima punta e il trio Podolski-Chamberlain-Cazorla ad agirgli alle spalle non combina praticamente nulla. In fase di possesso – a rilento – il Wigan non trova difficoltà nel difendersi; in fase di non possesso il pressing è un significato pressoché sconosciuto permettendo non solo ai Latics di non andare mai in difficoltà, ma di creare anche l’unica vera grande occasione dei primi 45 minuti: Di Santo trova la verticalizzazione per Kone che dopo aver bruciato Mertesacker in velocità strozza il pallone quando è davanti a Szczesny. Insomma, nel mezzo di tutto questo un dato chiarisce meglio il concetto del match giocato sotto il diluvio di Wigan: un possesso palla “splittato” al 50% tra una squadra da sempre alle prese con la relegation e una che, di fatto, ha uno dei migliori tassi tecnici d’Inghilterra. Il merito dell’Arsenal è però quello di cambiare atteggiamento – leggermente, non certo radicalmente – al momento giusto ed affrotare un avvio di ripresa piuttosto postivo. Dopo pochi minuti Al-Habsi è costretto a superarti su un Walcott ben servito da Chamberlein – quest’ultimo di gran lunga il migliore in campo dei Gunners – ma, al 60’, deve inchinarsi. Walcott duetta ancora con il giovane Chamberlein e dopo aver subito un ingenuo tocco da dietro cade in area. L’arbitro fischia il rigore e Arteta spiazza per il portiere dei latics per l’1-0 che varrà i tre punti. Da quel momento i Gunners vanno in gestione controllata dell’incontro e ci riescono per un buon quarto d’ora abbondante. La reazione finale del Wigan è infatti in co-partnership con l’improvvisa paura di Wenger che leva Chamberlain e Podolski per fare spazio a Ramsey e Coquelin. Il baricentro si abbassa, il Wigan ci prova nonostante debba giocare in 10 per 6 minuti a causa dell’inspiegabile scelta dell’arbitro Moss, che impedisce a Di Santo di rientrare in campo finché il pallone non finisce fuori (non si era mai vista una cosa del genere!), ma l’assalto dei Latics non porta i risultati sperati anche perché Kone si addormenta al 91’ su un pallone vagante in area che corrisponde alla più grande chance della ripresa. A festeggiare è dunque Wenger che infila 6 punti dopo l’incredibile sconfitta il coppa di Lega. Non sarà molto, ma per lo meno è una reazione. E visto lo stato di salute delle altre concorrenti alla zona Champions…
da http://it.eurosport.yahoo.com------------------------------------------------
Wigan: Al Habsi, Stam, Figueroa, Boyce, Beausejour, Maloney (Gomez 89), McArthur, McCarthy, Jones, Di Santo (McManaman 70), Kone.
Arsenal: Szczesny, Sagna, Mertesacker, Vermaelen, Gibbs, Arteta, Wilshere, Oxlade-Chamberlain (Ramsey 75), Cazorla (Koscielny 90), Podolski (Coquelin 79), Walcott.
Goal: Arteta 60 (pen)
Referee: Jon Moss
Table. 42 Man United, 39 Man City, 30 Everton, Arsenal, Tottenham, West Brom, 29 Chelsea, 25 Norwich, Stoke...
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