Quando la posta in palio è troppo alta, a volte è necessario splittare. Possiamo racchiudere in questa massima pokeristica l’esito fornito dal super Monday Night tra Arsenal e Chelsea. Con una vittoria di entrambe, infatti, oltre alla vetta della classifica sarebbe arrivato – e sarebbe stato stato sicuramente più significativo – uno segnale decisamente forte per la Premier. Nessuna delle due squadre è stata però in grado di lanciarlo - con il Chelsea arcigno ma ancora sterile là davanti e l’Arsenal bello a tratti ma poco efficace -, confermando più che mai lo straordinario equilibrio che il campionato di Sua Maestà sta mettendo in luce in questa stagione: 5 squadre in 2 punti e due capoliste. A sorridere di questo 0-0 c’è dunque il Liverpool, che raggiunto dall’Arsenal a quota 36 chiude prima di Natale in vetta alla Premier. Stando alle statistiche questo potrebbe essere un segnale importante per i Reds: negli ultimi 4 anni chi ha chiuso prima del 25 dicembre in vetta ha poi vinto il titolo. A Liverpool, Arsenal permettendo, sono già partiti gli scongiuri. Anche se tutto sommato quelli durano ormai dal lontano 1990… Evidente, come accennato, che con una posta in palio del genere i tatticismi siano esasperati. E soprattutto da parte di quel volpone di Josè Mourinho, che con una squadra cortissima – impedire l’ingresso in partita di Ozil la missione primaria – e con Mikel a dare grande equilibrio prima delle ripartenze, alla fine costruisce l’azione più pericolosa dei primi 45 minuti: ribaltamento offensivo guidato da Hazard, assist delizioso al minuto 32 per Lampard, collo destro volante del centrocampista del Chelsea e traversa piena. Insomma, ancora una volta piuttosto indicativo “il legno” dei Blues, soprattutto se a termine di 32 minuti sornioni, dove un Arsenal bello solo a tratti aveva come al solito gestito il possesso palla. Ma il Chelsea è anche questo e il finale legittima ancora una volta la pericolosità dell’undici di Mou: altra ripartenza in contropiede ma destro a giro debolissimo – da ottima posizione – per Willian. E la ripresa tutto sommato non cambia un granché. L’avvio palla al piede del Chelsea è infatti illusorio, e nonostante porti qualche brivido iniziale a un Arsenal raffreddato dall’intervallo non porta a reali occasioni da rete. I Gunners tornano a fare allora il loro gioco fatto di possesso, ma la vena di Ramsey, la corsa di Walcott e la fantasia di Ozil non sono quasi mai innescate. L’occasione d’oro però l’Arsenal l’avrebbe anche… A dieci dal termine Ramsey trova l’unico lampo della sua serata scucchiaiando un pallone delizioso per Giurod che, però, solo davanti a Cech, spara fuori. Pari e patta. Un punto a testa e testa già al Boxing Day.
da http://it.eurosport.yahoo.com
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Arsenal: Szczesny 6, Sagna 7, Mertesacker 7, Vermaelen 7, Gibbs 7, Arteta 7, Ramsey 6, Walcott 6, Ozil 6, Rosicky 6, Giroud 6.
Subs not used: Podolski, Monreal, Cazorla, Flamini, Fabianski, Bendtner, Jenkinson.
Booked: Walcott, Rosicky.
Chelsea: Cech 6, Ivanovic 7, Cahill 8, Terry 8, Azpilicueta 7, Ramires 6, Mikel 6, Lampard 7, Willian 5 (Oscar 77), Torres 6 (Luiz 87), Hazard 7 (Schurrle 73 6).
Subs not used: Cole, Mata, Schwarzer, Eto'o.
Booked: Ramires
Man of the match: John Terry
Attendance: 60,039
Referee: Mike Dean 5
Table. 36. Liverpool e Arsenal, 35 Man City, 34 Chelsea e Everton, 30 Newcastle e Tottenham, 28 Man United..