Dialogo a distanza, e nemmeno troppo amichevole, fra Podolski e Wenger. Alle parole del tecnico dell'Arsenal ("ho parlato conPodolski, gli ho consentito di andare all'Inter"), la replica del tedesco che attraverso il Sun ha precisato che al momento della scelta-Inter, il tecnico francese non l'ha degnato di un saluto. "Wenger non mi ha detto niente, non mi ha chiamato e neanche salutato. Non è che volessi dei fiori o un bacio, però credo che salutare sia una questione di rispetto. Giocavo poco? Se avessi fatto cinque o dieci partite e avessi giocato veramente di merda allora avrei potuto dire: ok, non sono bravo abbastanza. Ma ho dato tutto quello che avevo per l'Arsenal e non credo di aver fatto niente di male, non mi sono mica ubriacato in un club!".
Quando è maturata l'idea dell'addio? Podolski chiarisce: "In Champions, contro il Galatasray, avevo giocato benissimo (con doppietta, ndr), però poi sono tornato in panchina. Lì ho capito che dovevo andare via", dice il neo attaccante interista. E subito dopo, ecco la replica di Wenger: "Smentisco categoricamente. Ho parlato spesso con lui su un suo trasferimento e non dimenticate che per andar via ha avuto bisogno del mio permesso, altrimenti sarebbe rimasto. Non ha avuto molte opportunità di giocare, lo riconosco, per questo gli ho permesso di andarsene. Ho molti giocatori nel suo ruolo ma solo 11 possono scendere in campo. Quando un calciatore con le sue qualità non gioca abbastanza, l'eccessiva concorrenza gli fa perdere sicurezza e fiducia, è normale con tutti i giocatori. Non ha nulla a che fare con la sua qualità, ma solo sul numero di giocatori. E comunque è un prestito di sei mesi senza opzione di riscatto, alla fine tornerà da noi".
da http://www.sportmediaset.mediaset.it/
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