Il vero tabù per Messi è l'Argentina, perché col Barcellona non ha limiti. Non aveva mai superato Cech, lo fa 2 volte in Arsenal-Barcellona, andata degli ottavi di Champions League. A Londra finisce 0-2: se i campioni di tutto non si addormenteranno al Camp Nou, il 16 marzo passeggeranno tranquilli verso i quarti di finale.
Primo tempo senza gol, ma ugualmente di alto livello. Il Barça non sa cosa sia la parola "timore", né fa distinzione tra casa e trasferta: il vecchio adagio secondo cui le squadre inglesi vadano lasciate sfogare nel primo quarto d'ora è pronto per andare in soffitta. Nei minuti iniziali, però, a dire il vero i Gunners hanno le due occasioni migliori: prima Ramsey e poi Oxlade-Chamberlain possono colpire a botta sicura da centro aerea, ma mancano di incisività. Poi è quasi solo Barcellona: la "MSN" si mette in funzione, Neymar inizia a saltare uomini, Messi si procura punizioni e Suarez sfugge alla guardia di Mertesacker e Koscielny. Il Pistolero ha due chance prima dell'intervallo: la migliore gliela serve sulla testa Daniel Alves, ma il pallone sfiora il palo.L'Arsenal non sfigura, regge a lungo il confronto, ha qualità sufficiente per uscire in palleggio e ripartire quando recupera palla. E' uno dei motivi per cui, pur senza azionare spesso Ozil, Sanchez e la punta Giroud, va negli spogliatoi in parità. E in avvio di ripresa resta a galla perché Cech indovina il tempo giusto per fermare Neymar lanciato a rete. Per fare l'impresa col Barça, però, servirebbe qualcosa in più, una svolta favorevole. Invece si ricomincia la musica del primo tempo: Wenger quasi esulta per una zuccata di Giroud disinnescata da Ter Stegen, mentre dall'altra parte i tre fenomeni blaugrana sbagliano mira, peccando al momento di finalizzare azioni che paiono destinate a miglior sorte.Così fino al minuto 71. Poi arriva il momento che spacca in due la gara e indirizza la qualificazione. Neymar fugge via a sinistra e sa già che Messi ci sarà, al centro dell'area. Che sarà presente, puntuale all'appuntamento con la storia, l'ennesimo. La Pulce controlla e fa secco Cech col sinistro: non aveva mai battuto il portiere ceco in 6 precedenti. Una soddisfazione che vale la pena bissare una ventina di minuti più tardi, quando un disastro in area della coppia Mertesacker-Flamini gli regala il più solare dei rigori. Esecuzione perfetta e 2-0. Neymar potrebbe dilatare il vantaggio nel finale, ma può bastare così. Chi li ferma, i fenomeni di Luis Enrique? da http://www.gazzetta.it/
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Arsenal: Cech 7, Bellerin 6.5, Mertesacker 5.5, Koscielny 6, Monreal 7, Coquelin 7 (Flamini, 81, 4), Ramsey 7.5, Oxlade-Chamberlain 5.5 (Walcott, 50, 6), Ozil 6, Sanchez 7 Giroud 5.5 (Welbeck, 73, 6.5)
Subs not used: Ospina, Gibbs, Chambers, Campbell.
Booked: Monreal
Manager: Arsene Wenger, 6
Barcelona: Ter Stegen 7, Alves 7, Pique 6.5, Mascherano 6.5, Alba 6, Rakitic 6, Busquets 7, Iniesta 7, Messi 8, Suarez 6.5, Neymar 7.
Subs not used: Bravo, Munir, Sergi Roberto, Adriano, Aleix Vidal, Vermaelen, Mathieu.
Scorers: Messi, 71, 83 (pen)
Booked: Pique
Manager: Luis Enrique, 7
Referee: Cuneyt Cakir (Turkey), 5.5
Attendence: 59.889
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