Thierry Henry e l'Arsenal. Un'accoppiata vincente in grado di regalare anni di emozioni, gioie e successi ai tifosi dei Gunners. Come per ogni cosa però, il tempo passa e con esso cambiano molte altre cose. Henry, per esempio, dopo una breve carriera da commentatore, è diventato assistente di Roberto Martinez nella nazionale belga. E l'Arsenal, soprattutto negli ultimi anni, è in affanno, in apnea, incapace di tornare ai vertici del calcio mondiale.
E se adesso Henry e l'Arsenal si incontrassero di nuovo? Nelle ultime ore si è fatta strada la possibilità che la prossima estate, con il possibile addio di Wenger dopo 21 anni, alla guida del club londinese arrivi proprio la leggenda Thierry Henry. Lui ovviamente non si sbilancia sull'argomento, preferisce rimandare ogni discorso. Non che qualcuno lo abbia già contattato e gli abbia proposto una bozza di contratto, ma lui fa dietrofront, non si ritiene ancora pronto per un ruolo di tale importanza e responsabilità.
Ho sentito fare il mio nome per il dopo Wenger, ma al momento sono solo parole ed è una cosa che non dipende da me. L'Arsenal è la squadra del mio cuore e ho il massimo rispetto per tutti lì, per Wenger in particolare. Non so se sono pronto, né che cosa succederà in futuro, ma io sto imparando ancora e ne avrò per molto tempo. Questo è un lavoro duro, che mi piace ma che devo imparare bene. Non farò sicuramente l'assistente per tutta la vita.
Così Henry ha commentato la vicenda. Al momento la possibilità di diventare il nuovo allenatore dell'Arsenal lo lusinga ma lo mette anche davanti a un bivio importante: continuare l'apprendistato alle spalle di Martinez o ascoltare il cuore e tentare subito la fortuna? da http://www.foxsports.it
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