Goal. 64'Ake,
Man City. Ortega, Lewis (Walker 58), Akanji, Stones (Laporte 49), Ake, Gundogan, Rodri, Mahrez (Alvarez 58), De Bruyne (Bernardo Silva 75), Grealish, Haaland.
Subs. Dias, Phillips, Joao Cancelo, Ederson, Palmer,
Manager. Pep Guardiola
Arsenal. Turner, Tomiyasu, Holding (Saliba 46), Gabriel, Tierney (Zinchenko 66), Vieira, Partey (Lokonga 46), Xhaka, Saka (Odegaard 74), Nketiah, Trossard (Martinelli 66)
Subs. Ramsdale, White, Odegaard, Kiwior, Alencar,
Manager. Mikel Arteta
Booked. Holding, Zinchenko, Gundogan,
Referee. Paul Tierney
Attendance. 51.694
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La festa è del City, ma il dubbio che l’Arsenal sia più forte resta. La squadra di Guardiola si prende 1-0 il primo incrocio stagionale, quello nel quarto turno di FA Cup deciso da una perla del migliore in campo, Nathan Aké. I campioni d’Inghilterra vanno avanti, la capolista di Premier esce da una coppa a cui tanto tiene con la sensazione di essere all’altezza di quella che Arteta continua a definire “la squadra più forte del mondo”. Perché il tecnico ha ceduto alla tentazione coppa e ha stravolto i Gunners, eppure la squadra si è mossa a memoria dentro quel canovaccio che l’ha resa speciale e per tutto il primo tempo ha giocato meglio dei campioni, cedendo solo in una fiammata nella ripresa. Il prossimo confronto è il 15 febbraio, ma sarà Premier League e si giocherà all’Emirates: potrebbe essere la prima occasione per un responso vero.
Il match lo ha deciso l’uomo che ha giocato meglio. Aké è stato un colosso nella difesa multiforme di Guardiola, annullando Saka, una delle frecce dell’Arsenal capoclassifica. Al 64’ ha aggiunto il tocco vincente, un tiro a girare degno di De Bruyne su cui Turner non ha potuto nulla. Il City ha confermato che gli manca qualcosa per essere quella squadra tritatutto che ha vinto 4 delle ultime 5 Premier: Guardiola sostiene sia una questione di testa, di effetto pancia piena, di mancanza di quella cattiveria che invece l’Arsenal ha. Lo si è visto anche a Etihad: mancavano pezzi importanti come Ødegaard, Zinchenko, Saliba e Martinelli (degnamente rimpiazzato da Trossard, nuovo acquisto al debutto dal primo minuto) eppure l’Arsenal per tutto il primo tempo ha giocato da Arsenal, muovendosi all’unisono e mettendo in difficoltà i campioni. Perdere Partey a inizio ripresa per una botta al costato è stato troppo e mostrato perché i Gunners sono alla disperata ricerca di un centrocampista (ma potrebbero volerci 80 milioni per convincere il Brighton a lasciar partire Caicedo, obiettivo numero 1). Resta la convinzione che, nonostante la sconfitta, la squadra di Arteta abbia qualcosa in più dei campioni. Sarà la Premier a dirlo, visto che la coppa ormai ha emesso il suo verdetto inappellabile: al 5° turno ci va il City. da https://www.gazzetta.it
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