Goals. 60'Martinelli, 70'Neto,
Chelsea. Sanchez, Colwill, Fofana, Cucurella, Gusto (James 82), Palmer, Lavia (Fernandez 68), Caicedo, Jackson (Nkunku 88), Neto, Madueke (Mudryk 68).Subs. Jorgensen, Adarabioyo, Badiashile, Veiga, Felix
Manager. Enzo Maresca
Arsenal. Raya, Saliba, White, Gabriel, Timber, Partey, Odegaard, Rice (Merino 71), Saka (Jesus 81), Martinelli (Trossard 71), Havertz.
Subs. Neto, Kiwior, Zinchenko, Lewis-Skelly, Jorginho, Nwaneri,
Manager. Mikel Arteta
Booking. White, Havertz, Colwill, Neto, Madueke, Cucurella,
Referee. Michael Oliver
Attendance.
Table. 28.Liverpool, 23,Manchester City, 19.Nottingham,Arsenal,Chelsea,Brighton, 18.Newcastle,Fulham,Aston Villa..
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Un punto ciascuno. Ed è giusto così, anche se per Chelsea e Arsenal il Liverpool capolista resta 9 punti avanti. L’1-1 di Stamford Bridge nel derby di Londra che manda la Premier alla sosta di novembre però è il risultato più corretto: due squadre sicuramente grandi, ma che nell’umido pomeriggio nello stadio dei Blues si sono annullate, producendo una partita al di sotto delle attese. Le uniche fiammate vere sono state i gol. Quello di Gabriel Martinelli per l’1-0 Gunners del 60’ è la conseguenza di una palla deliziosa di Martin Ødegaard, tornato titolare dopo due mesi e confermatosi la creatività mancata all’Arsenal nelle ultime partite. L'1-1 che Neto segna dieci minuti dopo invece è un pezzo di bravura personale, un tiro imparabile da fuori (complice la difesa avversaria che gli ha lasciato spazio) che gli vale il primo gol in Premier per i Blues.
Ai punti esce meglio il Chelsea. I Blues, sempre più vicini a come li vuole Maresca, hanno dato l’impressione di essere più pericolosi. Ma peccano ancora di ingenuità, come quando al 32’ si dimenticano Havertz in un posizionamento difensivo, salvati dalla VAR che toglie per fuorigioco al tedesco quello che sarebbe stato il gol del vantaggio. L’Arsenal col ritorno del suo capitano (aveva riassaggiato il campo in Champions con l’Inter, ma si era fermato a inizio settembre in nazionale) e il recupero di Rice, assente a Milano, è praticamente quello titolare, ma le ultime due sconfitte erano conseguenza anche di una condizione che non c’è e che non è stata recuperata. Ai punti vince il Chelsea perché il terzo posto in condominio (a quota 19 ci sono anche Gunners e le sorprese Forest e Brighton) è un risultato brillante per una squadra che sta cominciando un percorso, un risultato parziale che conferma a Maresca di essere sulla strada giusta. Per l’Arsenal, andare alla sosta di novembre a -9 dal Liverpool capolista, invece, è un campanello d’allarme, un ruolino di marcia al di sotto delle attese. Come questo derby giocato senza brillare a Stamford Bridge.
Il gol che la Var toglie a Havertz al 32’ è l’emozione più grande di un primo tempo equilibrato, con una grande parata per parte (Raya al 3’ su Havertz, Sanchez al 27’ su Martinelli) ma senza reti. Il match si sblocca al 60’, quando Martinelli infila il non incolpevole Sanchez dà una clamorosa idea di Ødegaard su cui la difesa del Chelsea è impreparata. Come è impreparata quella dell’Arsenal quando dieci minuti dopo Neto riceve indisturbato sulla trequarti e fulmina Raya con un imparabile tiro da fuori. Ci provano entrambe, l’Arsenal con più convinzione, ma il risultato non cambia più. da https://www.gazzetta.it
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