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venerdì 5 gennaio 2018

Arsenal, Wenger squalificato 3 giornate

L'ultimo turno di campionato ha lasciato pesanti strascichi in casa dell'Arsenal. Sono, infatti, state inflitte tre giornate di squalifica per il tecnico dei Gunners Arsene Wenger al termine dell'ultimo match di campionato contro il West Bromwich Albion.
E' questa la decisione ufficiale della Football Association per le dure accuse rivolte all'arbitro Mike Dean dopo la sfida di domenica scorsa. Il tecnico dei Gunners si era addirittura introdotto a fine gara nello spogliatoio del direttore di gara per protestare contro il rigore assegnato ai locali all'89' (1-1 il risultato finale del match), rincarando poi la dose in conferenza stampa. da https://sport.virgilio.it

martedì 2 gennaio 2018

Wenger: "Sanchez e Ozil via? Al loro posto due top"

L'allenatore dell'Arsenal, Arsene Wenger, è stato messo sotto inchiesta dalla Football Association per le dure accuse rivolte all'arbitro Mike Dean, 'colpevole' ai suoi occhi di aver concesso un rigore inesistente al West Bromwich Albion nell'ultima partita di campionato dei Gunners. Il francese, ormai decano della Premier League con 811 panchine, non ha mai perso la sua vena polemica che spesso lo ha messo nei guai e anche questa volta rischia una lunga squalifica.
Lo scorso gennaio fu tenuto lontano dalla panchina per quattro turni per aver criticato con troppa foga un altro arbitro. Domenica sera, dopo il match, Wenger si era introdotto nello spogliatoio del direttore di gara contestando il suo operato e nella successiva conferenza stampa aveva rincarato la dose, mettendo in dubbio la preparazione dell'intera classe arbitrale inglese. Secondo la Fa, "il comportamento e il linguaggio usati dal tecnico dell'Arsenal sono stati offensivi e impropri". Wenger avrà tempo fino a venerdì per fornire la propria versione prima che il caso venga esaminato.
Intanto però il tecnico francese deve preoccuparsi del mercato in uscita, con Sanchez e Ozil che non sembrano aver intenzione di rinnovare il contratto in scadenza a fine stagione: "Al momento non hanno firmato nulla, non c'è alcuna firma e quindi non possiamo dire granché - ha detto Wenger nella conferenza stampa alla vigilia del match contro il Chelsea prima di promettere che - Se dovessero andar via verranno rimpiazzati da elementi di grandissimo livello. Comunque noi non abbiamo ancora ricevuto alcuna offerta per i nostri giocatori. Arsenal interessata a David Luiz? No, solo voci". da http://www.premiumsporthd.it

mercoledì 6 dicembre 2017

#WENGEROUT: come una protesta è diventato un fenomeno di costume


Era nato come civile, ma ferma, forma di protesta da parte dei tifosi dell’Arsenal, stanchi di stagioni anonime e convinti che l’allontanamento del proprio allenatore avrebbe fatto il bene dei Gunners. E infatti l’hashtag #WengerOut si è pian piano diffuso tra i supporter della squadra londinese e, ciclicamente, viene riproposto ogni qual volta Sanchez e compagni perdono una partita. Anzi, diciamo che succede spesso anche se l’Arsenal raccoglie i tre punti. Si è dunque creato un movimento di opinione che chiede le dimissioni o l’esonero di Arsene Wenger. Che è il tecnico più vincente della storia dei Gunners, ma che sulla panchina dell’Emirates pare davvero aver fatto il suo tempo. Ma, come succede spesso in questo pazzo mondo del calcio, ormai legato a doppio filo ai social network e a ogni forma di comunicazione, la cosa è sfuggita un po’ di mano. Al punto che i cartelli con su scritto #WengerOut si sono moltiplicati a vista d’occhio. E non solo durante le partite dell’Arsenal o comunque nelle immediate vicinanze dell’Emirates. L’hashtag si è trasformato in un meme. In un fenomeno culturale, ammesso che possa passare come tale. E quindi ci sono improbabili richieste di allontanamento di Arsene durante partite di altre squadre, raduni politici e addirittura durante le manifestazioni durante il recente colpo di stato in Zimbabwe. Gli unici a supportare il tecnico dell’Arsenal, oltre a qualche tifoso dei Gunners che non si rassegna alla fine dell’era Wenger, sono chiaramente i cugini del Tottenham, che da quando è nata la protesta hanno puntualmente risposto con il loro #WengerIn sia a White Hart Lane che in trasferta. Ma per il resto, #WengerOut si è diffuso come un virus. È apparso un cartello a febbraio durante le proteste per la visita di Trump a Londra, ce n’era uno in bella evidenza durante Wrestlemania 33 e, probabilmente l’apparizione più strana, viene inquadrato uno striscione con l’hashtag durante lo spot di una nota bevanda. Ma sono solo alcuni degli esempi. Volendo ci sarebbe il campionato finlandese di hockey, un corteo studentesco a Belgrado o un concerto dei Coldplay a Singapore. E Arsene, come la vive? Continua il suo lavoro, conscio della difficoltà di gestire una squadra ed una tifoseria ormai giunte ad un punto di non ritorno. Il manager dell’Arsenal sta tentando di trattenere Sanchez e Ozil a Londra, ma entrambi hanno il contratto in scadenza a giugno 2018 e non sono intenzionati a rimanere all’Emirates. Nonostante ciò, grazie a Wenger, i Gunners hanno comunque una buona base, che gli permetterebbe di sopperire, seppur con difficoltà agli addii delle due stelle conclamate. Del resto rimarrebbero calciatori del calibro di Lacazette, Bellerin, Mustafi e Xhaka. In teoria, ci sarebbe tutta la possibilità per far ripartire un ciclo e ben poco da cambiare. Forse, solo l’allenatore… da http://ilposticipo.it

venerdì 24 novembre 2017

Wenger consiglia il suo erede all'Arsenal

Dall'Inghilterra arrivano nuove voci sul ventilato addio di Wenger all'Arsenal. Secondo il Daily Star, il tecnico francese, in scadenza nel giugno 2019, avrebbe individuato il suo successore: si tratta dell'olandese Giovanni van Bronckhorst. Pare che il francese sia rimasto colpito dal 42enne allenatore del Feyenoord e abbia consigliato alla dirigenza londinese proprio l'ex centrocampista del Barcellona come prossimo manager dei Gunners.In carica dal 2015, l'olandese ha condotto il Feyenoord alla vittoria della KNVB Cup nella prima stagione, mentre lo scorso anno il club di Rotterdam ha trionfato nel campionato olandese dopo 18 anni. Van Bronckhorst ha vestito la maglia dell'Arsenal dal 2001 al 2003, conquistando la Premier League e la FA Cup, prima di passare al Barcellona.
L'alternativa all'olandese è Eddie Howe, tecnico del Bournemouth. da http://www.calciomercato.com

domenica 22 ottobre 2017

Wenger: ''Il ritiro mi spaventa, dopo c'è l'ignoto''

Di smettere oggi non vuole ancora saperne ma sa che quel giorno non è poi così lontano e il solo pensiero gli fa già paura. Arsene Wenger, 68 anni, ha rinnovato con l'Arsenal fino al 2019 prolungando così un'avventura iniziata 21 stagioni fa, e si prepara a tagliare il traguardo delle 400 panchine in Premier League. "Ho iniziato questo lavoro a 33 anni, per cui sono 35 anni che non mi fermo, nessuna pausa, 35 anni di completa concentrazione e impegno nel calcio - racconta agli inglesi di Sky Sports - Perché continuo? Perché amo farlo, perché è un lavoro dove penso si possa avere un'influenza positiva, sulle vite delle persone, sui risultati, sulla dimensione di un club, sui valori, perché un club è prima di tutto una questione di valori, cosa che oggi tendiamo spesso a dimenticare. E' come se fosse una missione la mia, portare avanti questi valori per questo club perché penso che l'Arsenal sia rispettato in tutto il mondo per i valori che porta avanti generazione dopo generazione".
Wenger allontana lo spettro della pensione ma ammette che "il ritiro mi spaventa perché davanti a ogni fine c'è l'ignoto e l'ignoto può un tantino fare paura. Ma non sono troppo spaventato, voglio solo fare quello che faccio finché penso di poterlo fare bene e ho la motivazione per farlo. Su questo nessun dubbio. Detto questo, quel giorno arriverà, magari presto, magari no, ma ad oggi resto completamente concentrato e dedito al mio lavoro".
Wenger si descrive come un tipo cocciuto ma senza vederlo come un difetto, anzi. "C'è una sottile linea di confine fra l'essere testardo e l'essere stupido ma se molli troppo presto non farai niente nella vita. La persistenza è una qualità sottovalutata: se andiamo a vedere le persone di successo, la maggior parte di loro ha una determinazione costante nel fare quello che vuole ed è pronta a impegnarsi in modo assoluto".
Nonostante la lunga esperienza, a 68 anni Wenger soffre per le sconfitte come quando era più giovane. "E' un incubo quello che succede al cuore e alla testa di un allenatore dopo una sconfitta, è orribile e non va meglio con l'età". E sul fatto che l'Arsenal rischi un'altra stagione deludente, il tecnico francese resta ottimista. "Il calcio è questione di momenti. Quello che sembra inarrestabile a ottobre, magari non lo è a dicembre. Ma questo può succedere solo se le altre squadre continuano a credere nelle proprie qualità".
da http://www.repubblica.it

mercoledì 13 settembre 2017

Arsenal, Mourinho ai tifosi: "Wenger? Sono in pena per voi"

Non sono mai stati amici e forse non lo saranno mai. Anche quando le loro squadre non si affrontano sul terreno di gioco, la rivalità sopravvive grazie a nuove e ripetute polemiche, alimentante dai due protagonisti attraverso conferenze stampa e interviste. Stiamo parlando di Arsene Wenger e José Mourinho, due dei personaggi più influenti e discussi dell'ultima decade della Premier League. 
Recentemente lo Special One non ha perso tempo e incalzato da un giornalista ha voluto rimarcare per l'ennesima volta la sua antipatia per l'allenatore francese, lanciando un messaggio (neanche tanto velato) ai tifosi dell'Arsenal. Tutto accade la scorsa settimana quando ai grandi magazzini di Harrods, nel pieno centro di Londra e poco lontano dalla residenza del portoghese, il celebre Piers Morgan, conduttore TV e giornalista sportivo inglese, incontra il tecnico del Manchester United. 
Dopo i saluti formali, Mourinho è stato interrogato seduta stante, senza neanche avere un minimo preavviso di quello che stava accadendo. In quella che sembrava molto più una chiacchierata tra amici che una vera e propria intervista, l'ex manager del Chelsea ha svelato alcuni nuovi dettagli sulla "Guerra Fredda" in corso tra lui e Arsene Wenger. 
C'è una cosa che ancora non ho capito: com'è possibile che dopo tutto questo tempo sia ancora al suo posto? Intendiamoci, spero vivamente ci rimanga ancora a lungo ma sono in pena per i tifosi dell'Arsenal. Davvero. Ho tanti amici Gunners e anche loro concordano con me. Sapresti darmi una spiegazione?  Questa una parte del contenuto della conversazione tra Piers Morgan e José Mourinho. I due non tiferanno la stessa squadra (il giornalista è un tifoso dell'Arsenal) ma restano comunque grandi amici. Alla sfida tra Wenger e lo Special One in Premier League manca ancora tanto tempo (il 2 dicembre si giocherà l'andata all'Emirates), ma la tensione sembra essere già alle stelle. da https://www.foxsports.it

lunedì 4 settembre 2017

Wenger ammette: "Ho pensato di lasciare l'Arsenal"

Quella appena iniziata è la ventunesima stagione di Arsène Wenger sulla panchina dell’Arsenal e nonostante la vittoria dei Gunners nel Community Shield, il rapporto dell’allenatore francese con la maggior parte della tifoseria sembra essere ormai compromesso.
I sostenitori della società inglese non pensano più che Wenger sia il tecnico adatto per tornare a vincere la Premier League, sia per la gestione tecnica della squadra che per le sue decisioni in sede di calciomercato. Nonostante i dubbi di tifoseria e dirigenza però, il francese è rimasto anche quest’anno all’Emirates. Oggi però è lo stesso allenatore a rivelare un retroscena secondo il quale durante questa sessione di mercato sarebbe stato molto vicino a lasciare l’Arsenal. E non perché avesse bisogno di una pausa dal calcio, ma per via di un’offerta da parte del Paris Saint-Germain.
Premier League, Wenger: "Ho pensato di lasciare l'Arsenal"
Ospite del programma televisivo transalpino Telefoot, Wenger ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato della situazione del calcio francese. Per prima cosa, l’allenatore ha voluto parlare del trasferimento di Mbappé al Paris Saint-Germain.
Stiamo parlando di un ragazzo che fa la differenza. La carriera del 90% dei giocatori dipende dai club che scelgono, Mbappé rientra nel gruppo dell’altro 10%.
Per Wenger il prezzo dell’ormai ex giocatore del Monaco è in linea con le sue enormi potenzialità, arrivando addirittura a dire che il classe '98 avrebbe le qualità per diventare il nuovo Pelè. Ha solo 18 anni ma segna molto e sa creare chance per i suoi compagni. Queste sono le qualità di un grande giocatore: se avrà le giuste motivazioni arriverà lontanissimo. Non ha limiti, può essere il nuovo Pelè. Infine, è arrivata la rivelazione: pochi mesi fa, Wenger ha pensato di lasciare la Premier League. Dati i cattivi risultati della scorsa stagione in cui l’Arsenal non si è neanche qualificato per la Champions League, il francese ha meditato l’addio anche perché il Paris Saint-Germain si sarebbe fatto avanti per lui.
Dopo 20 anni ho pensato di lasciare l'Arsenal per via causa delle grosse difficoltà a cui siamo andati incontro nella passata stagione. Possibile allenare un club diverso? Sì, ci sono stati dei contatti quest’estate con il PSG.
Wenger ha poi deciso di rimanere all’Arsenal dove la vittoria del Community Shield non è bastata a far digerire ai tifosi il pessimo inizio in campionato. Ma nonostante le difficoltà, il francese è ancora convinto che la sua squadra possa ancora vincere la Premier League.
da https://www.foxsports.it

lunedì 28 agosto 2017

Arsenal, Wenger umiliato dal Liverpool: si torna a parlare di esonero

Eppure la stagione era iniziata come meglio non poteva: vittoria ai rigori nel Community Shield contro il Chelsea e poi il successo 4-3 in rimonta contro il Leicester City nella prima giornata di Premier League. Il rinnovo di contratto arrivato in estate sembrava aver dato nuova linfa ad Arsene Wenger, che si preparava a una nuova stagione da protagonista. 
Ma la storia è andata diversamente. L'Arsenal, infatti, dopo i tre punti nel primo turno di Premier, ha totalizzato due sconfitte esterne senza segnare neanche un gol. Prima l'1-0 sul campo dello Stoke City, successivamentela batosta rimediata ad Anfield contro un Liverpool in stato di grazia. Addio bel gioco, addio concentrazione, addio buoni propositi: i Gunners sono di nuovo al punto di partenza. 
Il primo imputato, come di consueto ormai, è Wenger, reo secondo molti tifosi di aver perso qualsiasi tipo di connessione con la spogliatoio e di conseguenza incapace di trasmettere alla squadra le proprie idee di gioco. Al di là del risultato, la partita contro i Reds ha evidenziato i reali problemi di una squadra come l'Arsenal: nessuna identità di gioco, calciatori svogliati, quasi rassegnati. 
La situazione però non sembra preoccupare più di tanto Wenger, che nel post partita di Anfield ha commentato in maniera schietta il momento del suo Arsenal. I cori dei tifosi e gli striscioni comparsi nel settore ospiti nel corso dei 90 minuti, li ha fatti passare per episodi marginali, che fanno parte di vicende come quella che sta travolgendo l'ambiente del club londinese. 
Siamo stati un avversario troppo facile per il Liverpool. Non c'è stato nulla che sia andato bene: fisicamente, tatticamente, tecnicamente e mentalmente. Non ci sono scuse ma neanche saprei dire il perché di questa disfatta. Le proteste dei tifosi fanno parte del calcio e di questo contesto in generale. Se sono io il problema, allora sono io il problema. Semplice.
Henry: "Volevo lasciare lo stadio"
Nel post partita, a condannare l'operato del manager francese, ci ha pensato anche Thierry Henry, che nel corso di uno dei suoi interventi televisivi ha ammesso: 
Volevo lasciare lo stadio. Ho dovuto dare le spalle al campo. Puoi perdere, ma non così. Non hanno dimostrato interesse, voglia e passione per la maglia. È brutto per i tifosi vedere questo, dai giocatori ci si aspetta tutt'altro tipo di prestazione. Penso tutto ciò sia vergognoso per un club e una squadra come l'Arsenal.  Un'altra stoccata a un allenatore che sembra non avere il controllo della situazione. Ora le voci di un possibile esonero tornano a farsi insistenti, ma anche lo scorso anno, nonostante si fosse toccato il fondo, alla fine Wenger era rimasto. Riuscirà anche stavolta a scamparla? da https://www.foxsports.it

giovedì 17 agosto 2017

Arsenal, Dangote tratta l'acquisto del club e annuncia "Caccerei subito Wenger"

La stagione dell'Arsenal si è aperta in maniera positiva con la conquista della Community Shield ai danni del Chelsea e con la rocambolesca vittoria alla prima giornata di campionato contro il Leicester: eppure c'è chi resta convinto dell'idea che Arsene Wenger debba farsi da parte dopo 21 anni alla guida dei 'Gunners'.
Il tecnico francese è il più longevo d'Europa ma molti tifosi londinesi hanno chiesto la sua testa in virtù delle ultime deludenti stagioni, tra cui soprattutto l'ultima che si è conclusa con il mancato accesso al playoff di Champions League.
Ad essere fermamente convinto di ciò è anche Aliko Dangote, miliardario nigeriano considerato l'uomo più ricco d'Africa: a breve dovrebbe presentare la sua offerta per l'acquisto dell'Arsenal, così come anche diversi altri uomini d'affari interessati a rilevare la maggioranza del club. Lo stesso Dangote ha spiegato a 'Bloomberg' i propri piani futuri in caso di successo dell'operazione, facendo intendere il suo scarso feeling con Wenger:"La prima cosa che farei è quella di cacciarlo subito. Ha fatto cose molto buone ma è arrivato il momento che anche qualcun altro possa avere la sua fortuna".
Per l'offerta bisognerà però aspettare la costruzione di una raffineria a Lagos:"Sono sicuro che in caso di buoni argomenti l'acquisto del club sarà più che possibile. Parliamo di una grande società che però potrebbe essere gestita ancora meglio, in ogni caso ci proverò". da http://www.goal.com/

martedì 30 maggio 2017

Arsenal, accordo per Wenger: resterà per altri due anni

Arsene Wenger proseguirà la sua avventura come manager dell'Arsenal. Secondo la BBC, l'allenatore francese avrebbe raggiunto un accordo verbale con il proprietario Stan Kroenke al termine dell'incontro avuto nella serata di ieri. Dunque, la vittoria in FA Cup deve aver convinto i dirigenti dei Gunners a voler proseguire con lui. La stagione dell'Arsenal, infatti, è stata salvata solo dal successo nella Coppa d'Inghilterra dopo che in campionato i Gunners erano giunti 18 punti dietro il Chelsea campione, al quinto posto, per la prima volta fuori dalla top four dal 1996. Il contratto di Wenger sarebbe scaduto al termine di questa stagione dopo 21 anni trascorsi alla guida del club del nord di Londra. da http://sport.sky.it

domenica 28 maggio 2017

Wenger rimanda sul suo futuro: "Si deciderà la prossima settimana"

L'Arsenal si aggiudica la FA Cup battendo in finale il Chelsea per 2-1. Successo arrivato grazie al goal nel finale di Ramsey, che ha ristabilito subito le distanze dopo il provvisorio pareggio di Diego Costa. In conferenza stampa Arsene Wenger celebra il successo: "Sono molto orgoglioso per il modo in cui abbiamo vinto. Abbiamo battuto il Manchester City in semifinale ed il Chelsea in finale, non poteva essere più dura. Siamo stati bravi ma, soprattutto, una squadra". L'allenatore non riesce a digerire il mancato successo in Premier League:"Abbiamo vinto 7 delle ultime 8 partite e fino a dicembre eravamo imbattuti da 20 gare. Peccato per il black-out fatale di marzo". Infine Wenger si sofferma sulla sua situazione: "E' ridicolo pensare che dopo 20 anni il mio futuro all'Arsenal possa dipendere da una partita. La prossima settimana ne sapremo di più. L'importante è il bene del club, per questo bisognerà vedere se sono ancora l'uomo giusto". da http://www.goal.com/

lunedì 22 maggio 2017

Clamoroso, Wenger resta all’Arsenal

Incredibile ma vero. Wenger, salvo imprevisti, continuerà la sua avventura sulla panchina dell'Arsenal. Secondo Sunday Times, dopo la finale di FA Cup (contro il Chelsea), verrà annunciato il prolungamento dell'accordo con il tecnico francese per altri due anni. Niente PSG quindi per Wenger che, nonostante le tante difficoltà avute quest'anno (e i fischi di diversi fan nei suoi confronti), resterà al suo posto. Si parla di una vera e propria rivoluzione a livello di giocatori. In pochi verranno confermati. da http://www.sportal.it/

Paradosso Arsenal, niente Champions ma crisi societaria prima che tecnica

Dopo 18 partecipazioni consecutive alla Champions League l’Arsenal quest’anno non è riuscita a centrare l’obiettivo. Nella prossima stagione la squadra – che nel week end gioca la finale di FA Cup contro il Chelsea potendo vincere la terza coppa nazionale in 4 anni – giocherà l’Europa League venendo declassata.

CF – calcioefinanza.it aveva ampiamente analizzato i conti del club nei mesi scorsi sostenendo come di fatto il club gestito da Stan Kroenke in qualità di azionista di maggioranza si sia in questi anni distinto per aver soprattutto messo davanti alle priorità la stabilità economica più dei risultati ovvero delle vittorie e dei trofei fini a se stessi. Nel frattempo ha costruito e ripagato uno stadio nuovo che gli garantisce di essere la prima società europea nella classifica parziale dei ricavi da stadio. Ma il flop, se così lo vogliamo chiamare, pur con tutti i distinguo del caso, di quest’anno – come già riportato nelle scorse settimane – potrebbe non essere solo sportivo. L’Arsenal rischia ora anche il primo rosso dal 2002 ad oggi. E il paradosso arriva proprio qui. Via l’allenatore? Tutt’altro. Wenger sembra solido al suo posto, soprattutto perchè – a prescindere da quel che accadrà tra una settimana o poco più a proposito della sua posizione – quel che è certo è che il suo eventuale addio sarà consensuale con il club. Nessun licenziamento, quindi. Ad essersi scatenato, piuttosto, è un conflitto interno che riguarda i principali azionisti.Come già riportato nei giorni scorsi il miliardario russo Alisher Usmanov avrebbe recentemente fatto un’offerta da 1,8 miliardi di euro per rilevare tutta la quota di Kroenke nel club. Ma come noto l’americano ha sempre detto di non volersi disimpegnare ed anzi, di voler mantenere il pacchetto di maggioranza, indicando così indirettamente il figlio Josh, già coinvolto nelle questioni del club, come futuro plenipotenziario. Ma da Usmanov (patrimonio stimato in 11,2 miliardi di dollari) che al momento detiene il 30% delle quote contro il 67% degli americani, è arrivata una critica su tutta la linea, con l’intento di rivedere radicalmente le politiche di investimento del club. In particolare sono i tifosi i destinatari dei messaggi del russo, che parla apertamente di necessità di lottare apertamente per il titolo. Negli ultimi anni, del resto, Usmanov ha continuato a crescere, ed ora è pronto a sferrare l’attacco decisivo.
Arrivato nel 2007 con il 14,6% a fronte di un investimento da 87 milioni di euro, è recentemente arrivato al 30% rilevando la quota di Farhad Moshiri, imprenditore anglo iraniano che nel frattempo si è concentrato sull’Everton di cui detiene ora il 49,9% con la sua Blue Heaven Holdings Limited. Una battaglia intestina che – dopo l’uscita allo scoperto di Usmanov – rischia di segnare l’immediato futuro dell’Arsanel, società che invece avrebbe bisogno oggi come non mai di una guida sicura, augurandosi per i gunners che i Kroenke, decidendo di rimanere, possano garantire al club una svolta immediata e convincente a partire dal prossimo mercato. da http://www.calcioefinanza.it/

domenica 21 maggio 2017

Wenger: Per amore dell'Arsenal ho detto no a tutti i club del mondo

La delusione per la mancata qualificazione per la prossima Champions League, dopo 19 anni di presenze ininterrotte, è ancora forte ma Arsene Wenger non si arrende. Il tecnico dell'Arsenal, contestatissimo durante tuta la dura stagione dei Gunners, dovrebbe rimanere ancora al suo posto anche se il suo futuro resta in bilico visto che l'accordo ancora non c'è ma una cosa la chiarisce: “Non è il momento di parlare del mio futuro ma non si può mettere in dubbio il mio amore per questo club, per il quale ho detto di no a tutti i club del mondo per continuare con questo progetto. Ho mostrato fedeltà assoluta. Purtroppo da gennaio abbiamo giocato in un ambiente difficile per tante ragioni. C'è stata un'atmosfera orrenda ed è stata dura. Sicuramente le voci su di me possono avere influito ma nessuno potrà mai mettere in dubbio la mia professionalità”. da http://www.sportevai.it/

venerdì 19 maggio 2017

L'ex difensore dell'Arsenal, Tony Adams, spiega: "Wenger non potrebbe allenare fuori da un sacchetto di carta, non è un tecnico".

Quella che si avvia alla conclusione è stata, per Arsene Wenger, una delle stagioni più complicate in assoluto da quando siede sulla panchina dell’Arsenal. Approdato nel club dei Gunners nel lontano 1996, per la prima vera volta in più di 20 anni, il tecnico transalpino è parso a tratti ad un passo dal non concludere la stagione. L’ex capitano e bandiera dell’Arsenal, Tony Adams, nel suo nuovo libro, ha spiegato: “Arsene essenzialmente non è un allenatore. La parte tecnica non è il suo forte. Nella bozza originale del mio libro avevo detto che lui non sarebbe stato capace di allenare al di fuori di un sacchetto di carta”. Nonostante le critiche, Adams ha vinto molto con l’Arsenal guidato all’epoca daWenger: “Quando è arrivato era assolutamente l’uomo migliore per l’Arsenal. La squadra aveva una difesa inglese e talenti esotici in avanti. Dopo le partenze di Ashley Cole e Campbell però, tanto è andato perso per strada. Sono arrivati difensori semplicemente non all’altezza e a loro non è stato insegnato l’arte del difendere correttamente. Ho visto arrivare ragazzi che non sono migliorati ed altri che sono stati lasciati esposti agli attacchi perché non c’era protezione”. Wenger, dal canto suo, ha preferito non commentare le parole dell’ex difensore: “Non dò molta importanza a quello che dice Adams onestamente”. da http://www.goal.com/

venerdì 12 maggio 2017

Wenger: "Non mi serve un ds, decido io il meglio per i Gunners"

L'allenatore dell'Arsenal Arsene Wenger, intervistato dal London Evening Standard, ha parlato così della possibilità di lavorare al fianco di un direttore sportivo: "Non so cosa significhi questa parola. Non l'ho mai capito. Sono io il manager dell'Arsenal e finché lo sarò mi assumerò il ruolo di prendere tutte le decisioni tecniche, puntando sempre al meglio per la mia squadra". da https://www.tuttomercatoweb.com

mercoledì 10 maggio 2017

Wenger: "La mancanza della Champions non sarebbe grave per noi"

Nonostante la deludente classifica e il serio rischio di non qualificarsi alla prossima Champions League, il tecnico dell'Arsenal Arsene Wenger non si dimostra comunque preoccupato: "Non sarebbe grave perché la nostra situazione economica è buona. Non qualificarsi alla Champions non è più pesante come qualche anno fa, non ci sarebbe alcuna ripercussione sui nostri acquisti estivi". da https://www.tuttomercatoweb.com

lunedì 8 maggio 2017

Arsenal, riscatto Wenger: Mourinho battuto dopo quasi 13 anni di sfide

Grido di gioia per Arsene Wenger, che battendo 2-0 all'Emirates questo pomeriggio il Manchester United ha ottenuto il suo riscatto personale contro il rivale José Mourinho e rialimentato le ambizioni dei Gunners in Premier League. Dopo quasi 13 anni di sfide alla guida dell' Arsenal , al 13° tentativo, il tecnico francese è riuscito ad avere la meglio in una partita di campionato sul collega portoghese. Nelle precedenti 12 gare lo Special One era sempre riuscito ad uscirne indenne, riportando 7 successi e 5 pareggi contro l'allenatore dell'Arsenal. In un'altra occasione Wenger era andato vicino a spezzare il sortilegio: nel dicembre 2006 infatti i Gunners conducevano 1-0, quando all'84' Essien riuscì a segnare e fissò il punteggio sull'1-1. Prima di essere nominato manager dei Red Devils, Mourinho inflisse anche un umiliante 6-0 all'Arsenal di Wenger nel marzo 2014. Ora finalmente le reti di Xhaka e Welbeck permettono a Wenger di prendersi la sua rivincita e di riaccendere una fiammella di speranza per la Champions, visto che i londinesi, a - 2 in classifica dallo United, devono recuperare una partita. Non solo: la vittoria dell'Arsenal all'Emirates spezza anche la serie positiva dei Red Devils, che durava da 25 gare. Senza dubbio una bella risposta ai tifosi che chiedevano alla proprietà del club londinese di dargli il benservito. da http://www.goal.com

lunedì 1 maggio 2017

Wenger: “Bravo, Tottenham. Ci hai superato dopo 20 anni”

Arséne Wenger, tecnico dell’Arsenal, ha commentato l’amara sconfitta di ieri contro il Tottenham per 2-0. Queste le sue parole a Sky Sports: “Hanno meritato la vittoria, dopo il rigore sono diventati molto più pericolosi, potevamo ridurre il passivo, le occasioni ci sono state, ma loro sono stati perfetti, solo la voglia non è bastata. Faccio i complimenti agli avversari, quest’anno finiranno la stagione in una posizione più alta rispetto a noi, ma il nostro obbiettivo stagionale non è finire avanti il Tottenham, bensì vincere il campionato. Sono riusciti a superarci dopo 20 anni. Non siamo soddisfatti, certo, ma non pensiamo di fare dei paragoni tra noi e loro“. da http://www.itasportpress.it/

sabato 29 aprile 2017

Arsenal, prosegue la protesta dei tifosi: Londra colorata con "#Wengerout"

Continua la battaglia interna tra i tifosi dell'Arsenal pro e contro il rinnovo del contratto al francese Arsene Wenger. E mentre l'interessato evita accuratamente di parlare dell’argomento, i suoi detrattori alzano il tiro delle proteste, anche con iniziative spettacolari come quella messa in scena venerdì sera.
#wengerout. Questo l'hashtag utilizzato dalla frangia ostile allo storico manager dei Gunners per fidelizzare i tifosi contrari ad un prolungamento del suo contratto. L'attuale sesto posto in classifica e la bruciante eliminazione dalla Champions League agli ottavi di finale con la doppia sconfitta per 5-1 subìta dal Bayern Monaco di Carlo Ancelotti, infatti, stanno minando forse irrimediabilmente un rapporto già in crisi da diverse stagioni. L'ultima azione attuata per scoraggiare il manager francese a restare alla guida dell'Arsenal e per dare un segnale forte alla dirigenza dello scontento che ormai pervade la maggior parte dei supporter, è stata davvero sorprendente. Grazie all'ausilio di uno speciale macchinario, infatti, alcuni tifosi hanno proiettato prima sull’esterno del vecchio stadio Highbury e poi su quello dell’Emirates Stadium un fascio di luce che ha rilasciato la scritta "#Wenger out". Il messaggio è stato poi riportato anche sul famoso Marble Arch, l'arco di marmo situato nei pressi di Hyde Park. Prima di quest'ultimo atto, il gruppo anti-Wenger si era messo in mostra lo scorso 18 marzo facendo volare un piccolo aereo sopra lo stadio del West Bromwich Albion (match terminato 3-1 per i padroni di casa) con uno striscione legato alla coda che riportava la scritta: "No new contract #Wenger Out". Il contratto del francese scadrà al termine di questa stagione e forse, dopo ventuno anni, sarà addio. da http://www.gazzetta.it/