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venerdì 15 aprile 2011

I ponti Danny Friszman & Ken Friar

Il momento del discorso di Peter Hill Wood, con tutta la dirigenza tra cui Kroenke Ieri a Londra, zona Ashburton Grove è stata una giornata particolare, con tutta la dirigenza al completo sono state presentate le targhe che rinominano i due ponti che prima si chiamavano "North Bridge" e "South Bridge", con "The Ken Frian Bridge" & "The Danny Fiszman Bridge" in onore dei due massimi dirigenti, di cui Fiszman morto solo 3 giorni fà. (foto Arsenal)

martedì 1 marzo 2011

Futuro prossimo; Queensland Road

Le immagini che vedete le ho catturate prima di Arsenal-Barcelona, dietro la Clock End è in costruzione un nuovo complesso residenziale, il Queensland Road. Queste nuove palazzine saranno il futuro dell'Arsenal. Verranno messe in vendita e l'Arsenal ne ricaverà tutti i benefici economici, che apporteranno notevoli introiti nelle casse societarie dei Gunners. Il futuro è sempre più roseo a dispetto delle situazioni disastrose degli altri club in tutta Europa http://www.arsenal.com/news/news-archive/newlon-signs-up-for-queensland-road-project http://www.arsenal.com/news/news-archive/newlon-signs-up-for-queensland-road-project

martedì 24 agosto 2010

E' tornata la Clock End.

Nella partita di sabato contro il Blackpool, è tornato il famoso orologio a capeggiare sulla "rinomata", Clock End. Una bella cosa da parte della società che ha ridato anche i nomi delle vecchie tribune di Highbury al nuovo stadio..

lunedì 5 luglio 2010

Clock dentro l'Emirates

La decisione di riportare il famoso Clock che campeggiava ad Highbury dentro l'Emirates è un passo giusto da parte di questa società, nel 2006 era stato piazzato fuori lo stadio davanti ad uno dei due ponti che portano al Grove. La posizione scelta è senz'altro più bella.

mercoledì 3 marzo 2010

"Torna" la storica Clock End

Era la tribuna con l'orologio che ha fatto la storia di Highbury. Il direttore generale dell'Arsenal Ivan Gazidis ha confermato che la società riporterà in auge la storica Clock End, tribuna che ha fatto la storia di Highbury per più di 70 anni fino al trasferimento all'Emirates nel 2006. Ma come? Al momento di lasciare lo storico impianto, l'orologio (che era stato montato negli anni '30) era stato risparmiato dall'abbattimento ed era stato installato all'esterno dell'Emirates. Ma adesso la società ha deciso di riposizionarlo di nuovo all'interno dello stadio. "Vogliamo riportare l'orologio all'interno dello stadio così che torneremo ad avere le storiche quattro tribune: la Clock End, la North Bank e le tribune Est ed Ovest" ha spiegato Gazidis. "Vogliamo fare in modo che l'Emirates sia il miglior stadio del mondo anche tra 5, 10 o 15 anni. Vogliamo che non sia soltanto una meraviglia tecnologica, ma anche un posto in cui i nostri tifosi possano respirare la tradizione del club". Difficile, ma almeno ci provano... da http://www.tuttopremier.it/

giovedì 7 gennaio 2010

mercoledì 11 febbraio 2009

Shop, ristoranti e museo. Emirates, lo stadio dei sogni

Il tempio londinese dell'Arsenal un modello di efficenza e comodità. Sempre aperto per la società è un business sempre più importante
LONDRA - Benvenuti allo stadio che tutti vogliono imitare, soprattutto nell'idea di chiamarlo col nome dello sponsor: l'Emirates Stadium. Il modernissimo colosso di cemento, vetro e acciaio ha preso il posto del vecchio stadio stadio dell'Arsenal, ad Hidghbury, quartiere nord Est di Londra. L'antico Highbury, in piedi dal 1913 al 2006, dove l'Italia disputò una storica partita nel 1934 e dove durante la seconda guerra mondiale gli inglesi misero cannoni antiaereo (non a caso quelli dell'Arsenal si chiamano Gunners...), non esiste più: al suo posto sono stati costruiti lotti di appartamenti e un centro commerciale. Una furia rinnovatrice ha colpito gli stadi più antichi di Londra: dopo Wembley completamente ricostruito ecco la nuova casa dell'Arsenal. Il Brasile, colossale macchina, da soldi ha concluso ricchissimi contratti tv per una serie di partite da disputare proprio qui. Il nuovo stadio - 60.355 posti, per un costo di 430 milioni di sterline - inizialmente doveva chiamarsi "Ashburton Grove" (e qualche tifoso nostalgico in realtà lo chiama ancora così) ma poi ai manager dell'Arsenal venne l'idea. E così, dopo un contratto da 100 milioni di sterline per otto anni con la Emirates Airline, ecco lo stadio col nome della ricchissima e munifica linea aerea. Per l'Uefa ufficialmente è ancora Arsenal Stadium. Ma al Bayern Monaco hanno fatto la stessa cosa con la Allianz Arena. E forse questo accadrà anche con l'ex stadio Delle Alpi a Torino, che non diventerà mai probabilmente stadio "Gianni Agnelli" come molti tifosi della Juventus invece vorrebbero. Tribune molto ravvicinate ma non a strapiombo sul campo, un terreno perfetto come tutti quelli inglesi, seggiolini rossi per richiamare la maglia dell'Arsenal, illuminazione potentissima per rendere le riprese tv ottimali. Nel nuovo complesso su Holloway Road ha sede ovviamente il club di Arsène Wenger e subito accanto al portone della sede c'è l'ingresso di The Armoury che altro non è che il colossale shop dove si può comprare di tutto: bene in mostra le maglie col numero 23 di Arshavin, l'ultimo campione acquistato a suon di milioni di sterline dallo Zenit (18 per la precisione). Al primo piano del complesso, subito fuori, lo stadio il Museo dell'Arsenal. E con una telefonata ci si può prenotare per un tour di un'ora dello stadio, dal campo fino agli spogliatoi: costo del giro standard 12 sterline. I ristoranti dell'Emirates Stadium - quello della tribuna principale anche di buon livello- lavorano tutta la settimana. Nella giornata della partita si riescono a servire quasi ottomila pasti... Dopo lunghissime discussioni sul finanziamento di un nuovo stadio per l'Arsenal, la nuova struttura fu costruita in circa due anni e mezzo: dal febbraio 2004 quando cominciarono i lavori all'ottobre 2006 quando fu inaugurato dal principe Filippo Duca di Edimburgo. Ma in realtà l'Arsenal ci aveva già giocato in Premier League fin da agosto. Il club ha calcolato che il nuovo stadio porterà incrementi di fatturato di almeno 30-40% l'anno. Lo stadio è sempre aperto e funziona tutti i giorni: ha infatti anche un centro conferenze molto usato. Nel marzo del 2008 si è svolto qui perfino un summit tra il premier Gordon Brown e il presidente francese Nicolas Sarkozy. Mentre Bruce Springsteen vi ha fatto tappa con la sua E Street Band.

lunedì 7 luglio 2008

Brisbane Road & Ashburton Grove.

Avevo programmato da qualche mese la mia prima visita ad Ashburton Grove con l'amico Matteo per la partita del 12 novembre 2006 contro il Liverpool e, vista la concomitanza con il primo turno proper di FA Cup, speravo in un turno casalingo di una squadra londinese in uno di quegli stadi che non avevo ancora visitato. La fortuna ha voluto che il Leyton Orient fosse sorteggiato in casa contro il Notts County e allora sabato 11 novembre eccomi a Brisbane Road, o Matchroom Stadium com'è stato chiamato da qualche anno dopo l'avvento del presidente Barry Hearn e le relative ristrutturazioni apportate. Matteo ha seguito invece il Wealdstone in trasferta a Bath, vicino a Bristol, contro il Bath City FC. Sono arrivato alla stazione di Leyton sulla Central Line circa 2 ore prima della partita. Il quartiere mi ha ricordato molto quello di West Ham, d'altronde sono abbastanza vicini, e sono passato anche dalla stazione di Stratford che nel 2012 sarà molto più movimentata immagino... Intorno allo stadio poca, pochissima gente: ho ritirato il mio biglietto precedentemente prenotato via internet, ho fatto un giro ai 2(!) club shops, uno nuovo nella tribuna ovest e l'altro nella storica East Stand, ho scattato qualche foto intorno allo stadio e circa tre quarti d'ora prima sono entrato nella West Stand. Ho scelto questa tribuna solamente per avere una visuale migliore della East Stand, unica trbuna rimasta intatta e che trasuda vero football. Unica nota stonata dell'impianto di Brisbane Road il cantiere nella north end: l'anno prossimo dovrebbero partire i lavori per la costruzione della end simile a quella costruita nel lato sud. La partita dal punto di vista tecnico non è certamente stata delle migliori ma l'agonismo, la "cattiveria" sportiva in certi interventi e i continui capovolgimenti di fronte, soprattutto nel primo tempo grazie anche all'arbitraggio (tre fischi nella prima mezzora!), hanno reso la partita veramente divertente e piacevole. L'atmosfera era abbastanza tranquilla e lo dimostra anche il non certo elevatissimo numero di spettatori presenti, 3011 di cui circa 200/250 arrivati da Nottingham. La domenica invece sono arrivato ad Ashburton Grove (nella foto) con largo anticipo sperando che il nuovo museo fosse aperto ma non lo era, ho scoperto solo dopo che avrebbe aperto più tardi ma ormai non c'era più tempo per una visita approfondita, sarà per la prossima volta. Prima di tutto sono andato a fare un tour attorno ad Highbury e non ero il solo a rendere omaggio alla The Home of Football. Prima con Matteo e poi con un amico inglese ho scattato innumerovoli foto per rendermi conto una volta tornato a casa che purtroppo quello che ho visto con i miei occhi era vero: la Clock End completamente rasa al suolo, la North Bank scoperchiata e senza un pezzo dell'Upper Tier mentre la West Stand e la East Stand ancora in piedi (e fortunatamente lo rimarranno per sempre) ma senza seggiolini e in uno stato deprimente. Uno dei miei amici inglesi appena giunti davanti alla East Stand si è lasciato andare ad un solo commento: "it's horrible". Vabbeh. Una volta finito il saluto ad Highbury e rispettato i miei soliti appuntamenti con spacciatori di progs ecc. sono andato al nuovo stadio. Visto da fuori è molto imponente e anche dentro non è affatto male: l'atmosfera in termini di acustica, favorita sicuramente dalla partita di cartello, era migliore di quella che si viveva ad Highbury ed è anche molto più comodo e c'è molto più spazio tra i seggiolini. Io ero nell'upper tier sopra i tifosi del Liverpool e devo dire che secondo me dalle prime file del lower tier non penso si veda benissimo, non che ad Highbury si vedesse bene ma almeno ti sembrava di essere in campo, qui invece si è decisamente più distanti. Questo forse è uno dei pochi lati negativi del nuovo stadio e, pur rimanendo convinto che nessun nuovo impianto potrà mai sostituire Highbury, devo ammettere che mi ha fatto una buona impressione. Ovvio che ci vorrà del tempo per sentirsi a casa, ma le premesse non sono cattive. La prestazione dell'Arsenal non è stata delle migliori ma comunque sono arrivati i 3 punti e un 3-0 al Liverpool è sempre un risultato importante. Curioso che gli uomini di Benitez siano tornati in campo 20 minuti dopo il fischio finale per una seduta defaticante... uno dei pochissimi tifosi rimasti si è lanciato in un paio di cori solitari: "3-0 to the Arsenal" e "Who are you?". Dopo la partita, essendo uscito praticamente per ultimo, non ho potuto verificare con mano i problemi che molti tifosi dell'Arsenal hanno sollevato per quanto riguarda le code alle stazioni di Arsenal e Finsbury Park, sicuramente è una questione su cui l'Arsenal dovrà lavorare perchè 60.000 persone (60110 per l'esattezza contro il Liverpool) non sono 38000 e soprattutto per evitare che parecchi tifosi debbano uscire alcuni minuti prima della fine della partita per evitare le code nel ritorno a casa.
di Roberto Puzzi da UK Football, please n° 21