
giovedì 18 febbraio 2010
Wenger spiega perché il gol del Porto non era regolare

mercoledì 17 febbraio 2010
CL PORTO-ARSENAL= 2-1


Ha segnato nelle ultime due partite di Champions League disputate ma non è né Wayne Rooney né Arjen Robben. È Sol Campbell, quello che sarebbe stato il protagonista autentico della sfida degli ottavi che vedeva di fronte Porto e Arsenal all'Estadio do Dragao. Perché all'ultimo è sceso in campo e non ha disdegnato, togliendosi lo sfizio di andare in gol. Peccato che il roccioso difensore inglese non abbia fatto i conti con Fabianski, autore di una papera e mezza. Ingenuità che in serate del genere e contro un Porto di questo valore si pagano. I lusitani ringraziano e fanno loro l'andata per 2-1.
Arsene Wenger si presenta all'Estadio do Dragao addirittura senza sette giocatori, tutti fuori per infortunio (Almunia, Gallas, Song, Arshavin, van Persie, Djorou e Eduardo). Il tecnico dell'Arsenal schiera quindi titolare il veterano Sol Campbell, tornato nello scorso gennaio dopo un'indecorosa parentesi con il Notts County (quarta serie inglese). Il modulo è un 4-3-3 con Bendtner punta unica e Nasri-Fabregas di supporto. Jesualdo Ferreira risponde con un modulo speculare nel quale in attacco Falcao viene supportato da Hulk (fuori da dicembre per una lunga squalifica rimediata in campionato) e Varela. In mediana, torna dopo un mese Raul Meireles.
L'avvio è da paura. Nei primi tre minuti il Porto ha due occasionissime con Ruben Micael e Hulk, ma in entrambi i casi gli inglesi si salvano per il rotto della cuffia. All'11', però, arriva l'1-0. Lo scatenato Varela sfonda a destra e poi tenta un tiro-cross che sorprende il pessimo Fabianski. L'Arsenal sbanda paurosamente in difesa, ma non molla. E al 18' arriva il gol da libro Cuore. Corner per i Gunners, la difesa lusitana si addormenta e Rosicky serve Campbell in area piccola. Tocco dentro del difensore e rete, alla prima presenza in Champions dalla finale di Parigi 2006 persa contro il Barcellona. Anche in quell'occasione andò in gol. La sfida si fa entusiasmante e prima della mezz'ora Helton viene sollecitato in un paio di circostanze. Dopo i ritmi calano, le due squadre rifiatano e si va all'intervallo su un giusto 1-1.
Dopo aver tirato il fiato nel finale della prima frazione, le due squadre tornano a darsi battaglia in avvio di ripresa. E tra 50' e 51' succede di tutto. Da una parte Rosicky chiede un penalty che potrebbe starci, dall'altra Campbell sfiora involontariamente un pallone che Fabianski (tutt'altro che il migliore del match) prende con le mani. L'arbitro Hansson, lo stesso dell'ormai celebre Francia-Irlanda, concede la punizione in area. Fabianski dà la palla a Ruben Micael e questo batte subito servendo Falcao, liberissimo. La dormita costa il 2-1. Il Porto si carica e al 60' Hulk va vicinissimo al terzo gol con una bella girata. I lusitani ci provano, ma pian piano perdono convinzione, accontentandosi del punteggio. Wenger mette Walcott per Rosicky (68'), però non trova la scossa. L'Arsenal fa due conti e capisce che in una serata storta come questa il 2-1 non è così male. E il match termina così. Il Porto ride, ma con il ritorno all'Emirates (contro dei Gunners finalmente al completo) il rischio che il successo di questa sera sia una mezza occasione persa c'è. A patto che i lusitani non dimostrino anche allora di essere superiori agli inglesi. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Porto: Helton ,Bruno Alves ,Fucile ,Rolando ,Pereira ,Raul Meireles (Costa ,68 ) ,Reges ,Ruben (Belluschi ,85 ) ,Varela ,Falcao ,Hulk (Mariano Gonzalez ,81)Subs not used: Guarin,Bastos Pimparel,Lopes,Maicon,
Arsenal: Fabianski ,Vermaelen ,Clichy ,Campbell ,Sagna ,Fabregas ,Denilson ,Nasri (Eboue ,88 ) ,Diaby ,Rosicky (Walcott ,68 ) ,Bendtner (Vela ,83)Subs not used Silvestre,Mannone,Traore,Ramsey, Gol: 11 Aut.Fabianski, 18 Campbell, 51 Falcao,
Bookings: Bruno Alves ,Fucile ,Pereira ,Reges (Porto) Diaby (Arsenal)
Referee: Martin Hansson (Sweden)
Arsenal: Fabianski ,Vermaelen ,Clichy ,Campbell ,Sagna ,Fabregas ,Denilson ,Nasri (Eboue ,88 ) ,Diaby ,Rosicky (Walcott ,68 ) ,Bendtner (Vela ,83)Subs not used Silvestre,Mannone,Traore,Ramsey, Gol: 11 Aut.Fabianski, 18 Campbell, 51 Falcao,
Bookings: Bruno Alves ,Fucile ,Pereira ,Reges (Porto) Diaby (Arsenal)
Referee: Martin Hansson (Sweden)
martedì 16 febbraio 2010
Arsenal: tocca a Sol Campbell
Da Parigi a Oporto il tragitto non è poi così breve. Per Sol Campbell non lo è stato né nello spazio né tantomeno nel tempo. L'ultima volta che scese in campo a difesa dei colori dei Gunners con la toppa della Champions League sulla spalla destra era esattamente il 17 maggio del 2006. Quel giorno portò in vantaggio l'Arsenal allo Stade de France prima di vedersi rimontare dai gol di Eto'o e Belletti. Dal 17 maggio al 17 febbraio passano 3 anni e 9 mesi. Stasera (mercoledì) contro il Porto allo Stadio do Dragao, Campbell dovrebbe tornare in campo per la prima volta con la maglia dell'Arsenal in Champions League. Quest'anno ha già giocato due partite, una in campionato (0-0 al Villa Park subentrando a Vermaelen al 35') e l'altra in FA Cup (persa 3-1 a Stoke - partita giocata dall'inizio).
"È una possibilità che non mi sento di escludere al momento", ha spiegato in conferenza stampa Wenger. "Questo perché se lui non dovesse giocare mi troverei con due giocatori mancini al centro della difesa [Vermaelen e Silvestre] e questa cosa non mi piace. Sol avrebbe la possibilità di dimostrare che è valsa la pena di acquistarlo e che potrà contribuire al passaggio del turno".
Gallas non sarà l'unico assente, visto che Wenger si troverà a fare a meno anche di Alex Song, Andrey Arshavin e Manuel Almunia. Ma per Wenger l'Arsenal resta comunque in grado di impensierire gli avversari. "A livello ideale, avremmo voluto che giocassero, ma credo sia proprio parte del disputare questa competizione il fatto di concentrarsi sui giocatori che giocano e non su quelli che non giocano. La vera domanda è 'possiamo ottenere un buon risultato con tutti i giocatori che non sono venuti con noi ad Oporto'? e io sono convinto che la risposta è si. Perciò meglio concentrarsi sui quelli che giocano".
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