mercoledì 19 aprile 2017

Arsenal, i programmi per la prossima stagione: c'è ancora Wenger

Sembrava che lo storico rapporto tra Arsène Wenger e l'Arsenal fosse destinato a concludersi in cifra tonda, vent'anni, al termine di questa stagione. Il manager francese è ai minimi storici in termini di consenso da parte dei Gunners, anche nell'ultima partita al Riverside Stadium, vinta per 2-1 contro il Middlesbrough, sono stati esposti degli striscioni che lo invitano ad andarsene e chiudere questa pagina di storia del club di Londra. Il dibattito è ormai aperto da mesi, tra i pochi che lo vorrebbero ancora su quella panchina e i tanti che invece vorrebbero cambiare.
Un confronto che ha portato a varie contestazioni nel corso di questa stagione, in cui l'Arsenal sta lottando per arrivare almeno al quarto posto valido per i preliminari di Champions League. Questo ha alimentato lo stato d'insoddisfazione dei Gunners, che non riescono a vincere la Premier League dal lontano 2003. Il malcontento ha raggiunto toni esasperati, provocando addirittura risse tra gli stessi tifosi dell'Arsenal.
Tanti sperano ancora che Arsène Wenger se ne vada al termine della stagione e che al suo posto, magari, possa arrivare Massimiliano Allegri, uno dei nomi accostati alla panchina londinese per l'annata 2017/2018. Lo stesso manager francese, dopo l'ennesima domanda sul suo futuro, ha risposto acidamente: "Il prossimo anno continuerò ad allenare, o qui o altrove". Tutti fattori che sembrano portare all'inevitabile separazione. Che però non è così scontata, visto che la società sta strutturando la programmazione per il prossimo campionato e, al momento, questa prevede la presenza di Wenger in panchina.
Non è finita, perché secondo quanto si apprende dai media britannici i contestatori di Arsene Wenger non avranno vita facile per almeno altri due anni. Dovrebbe infatti essere questo il prolungamento che firmerà il manager francese con l'Arsenal proseguendo così un percorso iniziato 20 anni fa, che ha portato al club londinese molti successi e altrettante delusioni. All'interno delle sue mansioni per la prossima stagione, Wenger avrà il compito di supervisionare un processo di rifondazione della squadra, sia dal punto di vista degli acquisti che delle cessioni. Tra i primi obiettivi c'è il terzino sinistro dello Schalke 04 Sead Kolasinac, a cui è già stato offerto un contratto di quattro anni pur di battere la concorrenza del Milan. Questo significherebbe in automatico l'addio del 31enne Nacho Monreal, che probabilmente tornerà in Spagna. L'Arsenal vorrebbe invece confermare Kieran Gibbs proponendogli un nuovo contratto: qualora rifiutasse, le alternative sono Kieran Tierney del Celtic e Ryan Sessegnon del Fulham. Altri giocatori ai quali sarà proposto il rinnovo sono Alex Oxlade-Chamberlain (richiesto da Liverpool e dalle due squadre di Manchester) e Jack Wilshere (non così convinto di restare), entrambi in scadenza a giugno 2018. Ma a prescindere dagli interpreti, il direttore d'orchestra dovrebbe essere ancora lui, come confidato dallo stesso Wenger ad alcuni tifosi dell'Arsenal qualche settimana fa. Come riportato dal Mirror, ne sono convinti anche gli stessi calciatori, che non si aspettano nessuna novità. Sembrava che lo storico rapporto si dovesse interrompere a 20 anni. Ma ora è molto più probabile che arrivi a 21, forse 22. dahttp://www.foxsports.it/

lunedì 17 aprile 2017

PL MIDDLESBROUGH-ARSENAL= 1-2




Almeno per qualche giorno, il contestatissimo Arsene Wenger può finalmente respirare. I piazzamenti Champions sono ancora abbastanza lontani, ma intanto il primo passo verso l'avvicinamento a City e compagnia è compiuto: il 2-1 al Middlesbrough nel Monday Night della trentatreesima giornata vale tantissimo, perché tiene in vita le speranze dei Gunners. Oltre a cancellare, seppur parzialmente, l'onta dello 0-3 nel derby col Crystal Palace. Sotto la pioggia incessante che bagna il Riverside Stadium il protagonista è Alexis Sanchez, che segna lo 0-1 e apre l'azione del gol della vittoria firmato da Özil. In mezzo il pari di Negredo, bello quanto inutile. L'ennesimo passettino verso il baratro per un Boro a cui si può imputare poco o nulla dal punto di vista di grinta e impegno, ma che proprio non riesce a vincere: non accade ormai da 4 mesi esatti. Le occasioni per rimontare sull'onda dell'entusiasmo del pari, la squadra di Agnew le avrebbe pure, però non le sfrutta. E così a prevalere sono i londinesi, che a fatica rimangono lì, poco dietro le prime, e provano a sognare ancora: i punti di distacco dal quarto posto sono 7, ma con una gara in meno. Poca qualità ma parecchia volontà per il Middlesbrough, che nei primi minuti qualche grattacapo all'Arsenal lo crea: Leadbitter non trova la porta da lontano, Negredo viene murato per due volte in area da Holding. De Roon segna, ma in netta posizione di fuorigioco, e così dal 25' i Gunners iniziano a carburare: in due minuti hanno la palla buona Ramsey e Sanchez, ma prima Barragan e poi Guzan fanno buona guardia sui tentativi avversari. La rete del vantaggio ospite arriva al 42': punizione ingenuamente concessa proprio al limite da Clayton, che consente allo stesso Sanchez di scavalcare la barriera e lasciare immobile Guzan per lo 0-1. Un gioiello.

5 minuti nella ripresa e il Boro perviene al pari: centro tagliato di Downing, Negredo elude la marcatura di Koscielny e in spaccata ravvicinata non lascia scampo all'incolpevole Cech. È l'inizio di un momento favorevole ai padroni di casa, che però non lo esplorano fino in fondo: il ceco è provvidenziale sul tuffo di testa di Ayala, ergendosi a baluardo per evitare il tracollo. E così l'Arsenal, dopo aver sofferto, si riorganizza. Manca il nuovo vantaggio con Özil (bravo Guzan in uscita), poi lo trova al 71': lob di Sanchez per Ramsey, appoggio per lo stesso tedesco che col destro trova il fondo della rete. Finale di passione, con l'highlight di una grande opportunità per Gibson: sulla sua deviazione ravvicinata, però, Cech è un gatto e blinda il risultato. da http://it.eurosport.com
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Goals: 42'Sanchez, 50'Negredo, 71'Ozil,
Middlesbrough: Guzan 6.5; Barragan 7, Gibson 7, Ayala 6.5, Fabio 6 (Friend 17, 7); Clayton 6.5, De Roon 6.5 (Gestede 79), Leadbitter 7; Ramirez 6.5 (Traore 68, 6), Downing 7; Negredo 7 Subs not used: Konstantopoulos, Bernardo, Bamford, Forshaw
Arsenal: Cech 6; Gabriel 6, Koscielny 6, Holding 6; Oxlade-Chamberlain 7, Xhaka 6, Ramsey 6, Monreal 6; Sanchez 7 (Coquelin 90), Ozil 7 (Bellerin 90); Giroud 6,5. Subs not used: Gibbs, Walcott, Iwobi, Martinez, Elneny
Booked: Oxlade-Chamberlain, Gabriel, 
Leadbitter, Gestede
Referee: Anthony Taylor
Attendance: 31.298

Table. 75.Chelsea, 71.Tottenham, 66. Liverpool, 64. Manchester City, 60. Manchester United, 57.Arsenal, Everton, 44.West Bromwich... 

venerdì 14 aprile 2017

L’Arsenal senza Champions rischia il primo bilancio in rosso dal 2002

Con il rischio di non qualificarsi alla Champions League nella prossima stagione l’Arsenal vede all’orizzonte per la prima volta dal 2002 la concreta possibilità che il bilancio 2017 si chiuda in perdita per un valore intorno ai 30 milioni di euro.
Nei mesi scorsi CF calcioefinanza.it aveva evidenziato – analizzando i conti degli ultimi anni – il particolare modello di business del club londinese, che ha privilegiato la stabilità alle vittorie negli ultimi due decenni in cui Arsene Wenger è stato alla guida della squadra, e che – soprattutto – nemmeno la costruzione dello stadio Emirates aveva messo in difficoltà dal punto di vista economico come potrebbe accadere ora in caso di mancato approdo nell’Europa che conta. Complessivamente Wenger ha saputo condurre la propria squadra sempre ai primi 4 posti di un campionato difficile come la Premier League e detiene anche il record di 18 partecipazioni consecutive in Champions League.
Non farcela per il 19esimo anno avrebbe risvolti pesanti che ripropongono per tutti i top club il tema della necessità di un business model che possa prescindere dagli incassi Champions. L’ultima perdita dell’Arsenal – come detto – si è registrata nel 2002 con un rosso di 20,6 milioni di sterline.

Negli anni successivi la vendita immobiliare del vecchio Highbury ha contribuito ad alti profitti, in particolare tra il 2008 e il 2012. Nel 2016, tuttavia, gli utili sono scesi a 2,9 milioni di sterline, il punto più basso in 14 anni.
La prospettiva di guadagnare 17 milioni di sterline dall’Europa League anzichè i 45 milioni degli ultimi anni di Champions League darebbe una frenata ai conti.
L’Arsenal è sulla buona strada per realizzare un profitto in questa stagione, in particolare con i soldi del nuovo accordo sui diritti tv della Premier League. Tuttavia, soprattutto se il club dovesse spendere pesantemente su nuovi acquisti per potersi rilanciare, l’ipotesi di rosso è concreta. E i margini di manovra non sono moltissimi, anche perchè – ad esempio – il club ha già i più alti prezzi dei biglietti nel calcio inglese. da http://www.calcioefinanza.it