sabato 22 febbraio 2014

PL ARSENAL-SUNDERLAND= 4-1


Al termine di partite come questa la domanda sorge spontanea: era un test credibile? Trovare una risposta è in ogni caso opinabile, e a parlare lasciamo dunque la classifica che grazie alla passeggiata dell’Arsenal ai danni del malcapitato Sunderland dice che i Gunners rispondono alla vittoria in pieno recupero del Chelsea e restano a -1 dalla vetta. E’ questa la notizia più importante per Wenger che dopo la sconfitta pensate in Europa e il ko col Liverpool di qualche settimana fa che fece perdere la vetta, ritrova in un solo pomeriggio il sorriso: dalla pace fatta di Giroud con il gol e il pubblico alla prestazione corale di un Arsenal che privo di Ozil – addirittura in tribuna - torna a creare bel gioco e dare spettacolo. Certo, dall’altra parte del campo c’era l’arrendevole Sunderland… ma ai tifosi– e al Chelsea di Mourinho – questo interessava relativamente poco. La resistenza del Sunderland dura la bellezza di 4 minuti, quando al termine di una percussione centrale Giroud porta avanti i Gunners con un piattone sinistro da centro-area. E per i Black Cats è subito notte fonda. Poco aggressivi e pungenti, l’Arsenal si permette di abbassare oltremodo il ritmo ma gli uomini di Poyet non riescono comunque a farsi vedere dalle parti di Sczcesny. Quando lo sciagurato Vergini offre poi l’assist del 2-0 a Giroud la frittata è a quel punto completa. Da lì in poi l’Arsenal si mette infatti solo alla ricerca del gol-spettacolo che, puntualmente, trova a 3 minuti dalla fine del primo tempo quando Rosicky chiude un’azione tutta di prima in cui partecipano 5 giocatori. La ripresa è pura statistica e nonostante i primissimi minuti raccontino di un Sunderland più voglioso, a punire al 56’ è Koscielny che con una zuccata di testa da centro-area firma il poker. Il resto è del tempo è pura accademia per i Gunners e il gran gol nel finale di Giaccherini serve solo a privare Szczesny di un’imbattibilità all’Emirates che durava da 537 minuti. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Arsenal (4-3-2-1): Szczesny 7; Sagna 7, Mertesacker 7, Koscielny 7.5 (Flamini 67), Monreal 6 (Jenkinson 45, 6); Arteta 7, Wilshere 7, Rosicky 8 (Gnabry 73); Cazorla 7.5, Podolski 6.5; Giroud 8.5. 
Subs: Oxlade-Chamberlain, Fabianski, Sanogo, Bendtner.
Gol. 4 Giroud, 31 Giroud, 42 Rosicky, 56 Koscielny, 80 Giaccherini,
Sunderland (4-5-1): Mannone 5; Bardsley 5.5, Vergini 4, O'Shea 5, Alonso 5; Johnson 5 (Larsson 45, 5), Ki 5.5 (Scocco 73), Bridcutt 6, Colback 6, Borini 5.5; Altidore 4 (Giaccherini 45). 
Subs: Gardner, Celustka, Cuellar, Ustari.
MOM: Giroud
Referee: Andre Marriner 6
Table. 60 Chelsea, 59 Arsenal, 57 Manchester City, 56 Liverpool, 50 Tottenham, 45 Everton, Manchester United, 40 Newcastle..

Oggi s'inaugura la statua di Dennis Bergkamp



Faceva parte anche lui dell'Arsenal degli invicibili. La paura di volare non ha impedito a Dennis Bergkampdi conquistare tre volte la Premier League e quattro volte la FA Cup in undici anni con la maglia dei Gunners. Una leggenda, che l'Arsenal ha voluto onorare con una statua.La scultura, svelata da Ken Friar e che ritrae Bergkamp durante un match di campionato col Newcastle risalente al 2003, è stata collocata all'Emirates Stadium accanto ad altre statue di bandiere dell'Arsenal come Herbert Chapman, Tony Adams e Thierry Henry. 

Bergkamp, autore di 120 reti in 423 gare con l'Arsenal, si è detto onorato di questo riconoscimento: "Sono molto orgoglioso e fiero - ha detto l'ex attaccante olandese, oggi vice allenatore dell'Ajax - . Tutti sanno che io amo l'Arsenal, i tifosi, lo staff e tutti i miei compagni sono stati fantastici. Avevamo una squadra incredibile, che ha avuto tanto successo in quegli anni". "Per me l'Arsenal è come una famiglia, dove ho passato alcuni degli anni più belli ed importanti della mia vita. E' stato fantastico tornare qui - conclude Bergkamp - , rivedere tutti ed essere onorato in questo modo". da http://www.goal.com/

mercoledì 19 febbraio 2014

CL ARSENAL-BAYERN MUNCHEN= 0-2
























Chiamatela legge del più forte, chiamatela come vi pare, ma alla fine vince sempre il Bayern. La rivincita degli ottavi dello scorso anno finisce con identico scarto: quello di 2 gol in trasferta a favore dei bavaresi. Non è bastato un Arsenal partito a mille ma soprattutto non è bastato un rigore dopo solo 8 minuti. Lo sciagurato Ozil ha finito infatti col farsi ipnotizzare dal compagno di nazionale Manuel Neuer e da lì in poi è iniziata la lenta risalita del Bayern. Ad aiutare i ragazzi di Guardiola l’espulsione di Szczesny sul finale di primo tempo dopo la dormita colossale della linea difensiva dei Gunners. E, come detto, un secondo tempo di lento e inesorabile dominio bavarese. Il gol di Kroos prima, il lungo controllo poi e il morso finale di Muller a chiudere (presumibilmente) i discorsi qualificazione e le speranze di un Arsenal che aveva provato a difendersi con onore. Il super-Bayern continua così il suo cammino, ma con un’unica avvertenza: evitare la dormita dello scorso anno nel match di ritorno. Nel primo tempo succede davvero di tutto. Il Bayern è inizialmente annichilito davanti a un Arsenal da “bava alla bocca” e dopo 8 minuti i Gunners potrebbero essere già avanti. Il Bayern Monaco però può vantare su colui che da molti è considerato il miglior portiere al mondo: Manuel Neuer. L’estremo difensore tedesco giustifica tale investitura nel giro di 3 minuti quando prima si supera in un intervento in controtempo su Sanogo – davvero un gatto nell’andar giù sulla sua sinistra – e poi ipnotizza Ozil dagli undici metri. Già perché l’Arsenal in quella fase si conquista anche un rigore, ma il numero 10 tedesco dei Gunners non trova nulla di meglio da fare che calciare malissimo davanti al suo compagno di nazionale. Da quel momento in poi il Bayern risale, l’Arsenal tira il fiato e nel finale di tempo i bavaresi rendono il favore; la linea di difesa degli inglesi si addormenta sull’inserimento dalle retrovie di Robben che solo davanti a Szczesny è messo giù: è rosso e rigore. Dal dischetto va il rigorista Alaba ma il suo piattone è troppo aperto: palo esterno e fuori. All’intervallo è pari e patta. Ma l’equilibrio dura poco e la ripresa con l’uomo in più è una variabile che cambia completamente le carte in tavole. Specie dopo il siluro di Toni Kroos che apre le danze del Bayern con un destro a giro di prima di rara bellezza. Da lì in poi è un match “senza senso”. L’Arsenal si chiude a riccio nella strenua difesa dello 0-1 e il Bayern fa sfoggio delle proprie abilità di palleggio. Il “fortino” dei Gunners – e le residue speranze di qualificazione – cadono a 2 minuti dalla fine quando Koscielny si fa attirare dal taglio di Pizarro lasciando spazio all’inserimento di Muller. Zero a due. Game, set and match Bayern Monaco. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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ARSENAL (4-2-3-1)  Szczesny 5; Sagna 7, Mertesacker 7,  Koscielny 7.5, Gibbs 5.5 (Monreal 31);  Flamini 6.5, Wilshere 6.5; Oxlade-Chamberlain (Rosicky 74) 6.5, Ozil 6, Cazorla 5 (Fabianski 39); Sanogo 6.5 
Subs not used: Podolski, Giroud, Jenkinson, Gnabry 
Booked: Rosicky, Sanogo
Sent off: Szczesny
Manager: Arsene Wenger 6 
BAYERN MUNICH (4-3-2-1)  Neuer 7; Lahm 7, Boateng 5.5 (Rafinha 46), Dante 6.5; Alaba 6.5; Martinez 7,  Alacantara 7.5, Robben 7.5, Kroos 8, Gotze 6.5;  Mandzukic 7 
Subs not used: Starke, Van Buyten, Rafinha, Pizarro, Muller, Contento, Schweinsteiger 
Goals: Kroos 54, Muller 88
Booked: Boateng, Mandzukic
Manager: Pep Guardiola 7
Man of the match: Kroos
Referee: Nicola Rizzoli 8