Chiamatela legge del più forte, chiamatela come vi pare, ma alla fine vince sempre il Bayern. La rivincita degli ottavi dello scorso anno finisce con identico scarto: quello di 2 gol in trasferta a favore dei bavaresi. Non è bastato un Arsenal partito a mille ma soprattutto non è bastato un rigore dopo solo 8 minuti. Lo sciagurato Ozil ha finito infatti col farsi ipnotizzare dal compagno di nazionale Manuel Neuer e da lì in poi è iniziata la lenta risalita del Bayern. Ad aiutare i ragazzi di Guardiola l’espulsione di Szczesny sul finale di primo tempo dopo la dormita colossale della linea difensiva dei Gunners. E, come detto, un secondo tempo di lento e inesorabile dominio bavarese. Il gol di Kroos prima, il lungo controllo poi e il morso finale di Muller a chiudere (presumibilmente) i discorsi qualificazione e le speranze di un Arsenal che aveva provato a difendersi con onore. Il super-Bayern continua così il suo cammino, ma con un’unica avvertenza: evitare la dormita dello scorso anno nel match di ritorno. Nel primo tempo succede davvero di tutto. Il Bayern è inizialmente annichilito davanti a un Arsenal da “bava alla bocca” e dopo 8 minuti i Gunners potrebbero essere già avanti. Il Bayern Monaco però può vantare su colui che da molti è considerato il miglior portiere al mondo: Manuel Neuer. L’estremo difensore tedesco giustifica tale investitura nel giro di 3 minuti quando prima si supera in un intervento in controtempo su Sanogo – davvero un gatto nell’andar giù sulla sua sinistra – e poi ipnotizza Ozil dagli undici metri. Già perché l’Arsenal in quella fase si conquista anche un rigore, ma il numero 10 tedesco dei Gunners non trova nulla di meglio da fare che calciare malissimo davanti al suo compagno di nazionale. Da quel momento in poi il Bayern risale, l’Arsenal tira il fiato e nel finale di tempo i bavaresi rendono il favore; la linea di difesa degli inglesi si addormenta sull’inserimento dalle retrovie di Robben che solo davanti a Szczesny è messo giù: è rosso e rigore. Dal dischetto va il rigorista Alaba ma il suo piattone è troppo aperto: palo esterno e fuori. All’intervallo è pari e patta. Ma l’equilibrio dura poco e la ripresa con l’uomo in più è una variabile che cambia completamente le carte in tavole. Specie dopo il siluro di Toni Kroos che apre le danze del Bayern con un destro a giro di prima di rara bellezza. Da lì in poi è un match “senza senso”. L’Arsenal si chiude a riccio nella strenua difesa dello 0-1 e il Bayern fa sfoggio delle proprie abilità di palleggio. Il “fortino” dei Gunners – e le residue speranze di qualificazione – cadono a 2 minuti dalla fine quando Koscielny si fa attirare dal taglio di Pizarro lasciando spazio all’inserimento di Muller. Zero a due. Game, set and match Bayern Monaco. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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ARSENAL (4-2-3-1) Szczesny 5; Sagna 7, Mertesacker 7, Koscielny 7.5, Gibbs 5.5 (Monreal 31); Flamini 6.5, Wilshere 6.5; Oxlade-Chamberlain (Rosicky 74) 6.5, Ozil 6, Cazorla 5 (Fabianski 39); Sanogo 6.5
Subs not used: Podolski, Giroud, Jenkinson, Gnabry
Booked: Rosicky, Sanogo
Sent off: Szczesny
Manager: Arsene Wenger 6
BAYERN MUNICH (4-3-2-1) Neuer 7; Lahm 7, Boateng 5.5 (Rafinha 46), Dante 6.5; Alaba 6.5; Martinez 7, Alacantara 7.5, Robben 7.5, Kroos 8, Gotze 6.5; Mandzukic 7
Subs not used: Starke, Van Buyten, Rafinha, Pizarro, Muller, Contento, Schweinsteiger
Goals: Kroos 54, Muller 88
Booked: Boateng, Mandzukic
Manager: Pep Guardiola 7
Man of the match: Kroos
Referee: Nicola Rizzoli 8