domenica 4 marzo 2018

PL BRIGHTON-ARSENAL= 2-1


L'Arsenal perde la quarta partite nelle ultime cinque sprofondando in casa del piccolo Brighton & Hove Albion. Sotto di due gol (Dunk e il solito Murray), i Gunners riescono solo a dimezzare lo svantaggio con la zampata di Aubameyang. Non il modo migliore per preparare la sfida di Europa League con il Milan: Wenger sempre più sotto accusa, il suo Arsenal non dà segni di vita.
"Il talento da solo non basta", dice il monumento del calcio inglese Rio Ferdinand commentando la sconfitta dell'Arsenal, l'ottava nel 2018, stavolta contro il Brighton & Hove Albion. E come dargli torto: gli uomini di Wenger incappano nella quarta sconfitta nelle ultime cinque partite sprofondando a -13 dal Tottenham quarto della classe. Non basta il talento, soprattutto se non c'è traccia di consistenza difensiva: vedasi l'uscita a farfalle di Petr Cech in occasione del tap-in a porta vuota di Dunk oppure lo stacco in totale solitaria di bomber Murray per il 2-0 del Brighton, decima forza di Premier dopo aver raccolto il prestigioso scalpo e ormai virtualmente salvo. Non basta la zampata da opportunista del neo acquisto Pierre Emerick Aubameyang (la seconda in maglia Gunners) su innesco di Ozil, l'Arsenal non ha la forza e la fame per agguantare il pari al The Amex, a tutto vantaggio dei Seagulls di mister Chris Hugthon. Il Milan affronterà dunque un Arsenal ai minimi storici (con un Wenger sempre più contestato), ma dovrà stare attento ai trappoloni: già, perchè in ogni caso la qualità non fa difetto a questo gruppo e si sa mai che i Gunners asciughino le polveri al momento opportuno. da https://it.eurosport.com
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Goals. 7'Dunk, 26'Murray, 43'Aubemayang,
Brighton: Ryan 7, Schelotto 6 (Bruno 69, 6), Duffy 7, Dunk 7, Bong 6; Knockaert 7 (March 77), Stephens 7, Propper 6, Izquierdo 6, Gross 7 (Kayal 86), Murray 7.
Subs not used: Ulloa, Goldson, Locadia, Krul. Manager: Chris Hughton 7 
Arsenal: Cech 5, Chambers 5 (Bellerin 83) Koscielny 4, Mustafi 5, Kolasinac 4, Wilshere 6, Xhaka 5, Mkhitaryan 5 (Nketiah 83), Ozil 4, Iwobi 5 (Welbeck 74, 5); Aubameyang 5. Subs not used: Ospina, Holding, Maitland-Niles, Elneny. Manager: Arsene Wenger 5 
Booked: Kolasinac, Wilshere, Xhaka, Stephens, Schelotto, Murray
Referee: Stuart Atwell
Attendance: 30,620
Table. 78.Manchester City, 60.Liverpool, 59.Manchester United, 58.Tottenham, 53.Chelsea, 45.Arsenal, 40.Burnley, 37.Leicester...

sabato 3 marzo 2018

Arsenal, tracollo totale. La situazione ora è critica

La totale disfatta di questa stagione dell’Arsenal si può semplicemente descrivere andando a guardare gli spalti mezzi vuoti dell’Emirates Stadium. Ai momenti difficili Wenger e i suoi ragazzi sono stati abituati negli ultimi anni, ma il supporto dei tifosi si è sempre fatto sentire e nonostante in molti spingessero per un addio dell’allenatore francese, il pubblico di fede Gunnernon ha mai mancato di incitare e sostenere la squadra. Per la prima volta nella storia della gestione Wenger, i supporters hanno deciso di mollare la squadra. Questo 2018 rappresenta, probabilmente, l’anno del tracollo per l’Arsenal. Nell’arco di pochi giorni, doppia batosta inferta dal Manchester City, 3-0 in finale di Coppa di Lega, 3-0 anche stasera in una partita che poteva rappresentare un’importante occasione di rivincita per i londinesi. Ma in appena 20 minuti, i Citizens hanno a dir poco spazzato via i rivali con una prestazione ancora una volta nettamente superiore, e con i padroni di casa del tutto in balia dei ragazzi di Pep Guardiola. E’ la quarta sconfitta in 7 partite di Premier League dall’inizio del nuovo anno, tra cui anche il derby perso contro il Tottenham. A questo si deve aggiungere la già menzionata disfatta in Carabao Cup, la sconfitta in casa contro l’Ostersund in Europa League, il clamoroso tracollo in FA Cup contro il Nottingham Forrest. Complessivamente, tra tutte le competizioni, sono 7 sconfitte in 13 partite per l’Arsenal, numeri di una crisi la cui unica via di uscita, a questo punto, sembra davvero la separazione tra Wenger e il club. La squadra rimane in corsa solo per l’EL, in cui dovrà confrontarsi con un Milan che ora come ora sembra un ostacolo molto difficile e ostico da superare: se dovesse arrivar anche il fallimento europeo, non è da escludere che la dirigenza prenda anticipatamente provvedimenti e si cerchi un traghettatore per raggiungere quantomeno l’obiettivo Champions League, al momento distante 10 punti. Per l’anno prossimo, come noto da tempo, l’obiettivo numero uno è Carlo Ancelotti. da http://www.gazzamercato.it

giovedì 1 marzo 2018

PL ARSENAL-MANCHESTER CITY= 0-3



Doveva essere la rivincita della finale di Coppa di Lega, è stata la seconda lezione di calcio impartita in quattro giorni dal Manchester City di Guardiola all'Arsenal di Wenger. Tre reti a zero e Gunners che sparano a salve, totalmente impotenti di fronte alle folate del City. Gattuso e il Milan possono sperare nel colpaccio in Europa League: questo Arsenal ha grande qualità davanti ma se l'avversario riesce a portare palla oltre la metà campo può godere di vere e proprie praterie. Aguero e compagni infatti non forzano i ritmi, vanno al piccolo trotto ma appena accelerano sembrano inarrestabili. I ragazzi di Pep oltre all'attacco hanno anche la miglior difesa del campionato ma inizialmente la linea davanti a Ederson sbanda pericolosamente. Il primo brivido arriva su un'infilata di Mkhitaryan: Ramsey mette in mezzo e Kompany per rinviare rischia l'autogol. I Gunners sembrano più determinati ma al 14' ecco il lampo della banda Guardiola: Sané parte in slalom speciale, serve Bernardo Silva al vertice dell'area e il portoghese batte Cech con un gran sinistro a giro. L'Arsenal non demorde e cerca con insistenza l'imbucata alle spalle della difesa dei Citizens: proprio su una di queste Bellerin al 22' libera Ramsey in mezzo all'area ma Ederson è magnetico. E al 27' il secondo fulmine: Sané mette in mezzo, triangolazione da playstation Aguero-David Silva e Cech nuovamente battuto. La partita finisce al 32'. Questa volta è Sané a usufruire della progressione dei compagni: Aguero salta il primo pressing, serve Walker sulla destra, che e manda in porta il tedesco. Solo un buon intervento di Cech evita il poker di Aguero, ancora una volta liberissimo in area di rigore. Assieme ai fiocchi di neve piovono fischi sull'Arsenal all'intervallo. Nel secondo tempo i Gunners provano a rientrare in partita: al 51' però Ederson para il rigore ad Aubameyang, spegnendo i sogni di rimonta dei padroni di casa. Il City decide di fare del secondo tempo una sorta di allenamento agonistico, lasciando la palla all'Arsenal. Le idee tra Ozil e compagni latitano e l'unico squillo vero è quello di Aguero, alla caccia del gol numero 200 con i Citizens, ma Cech è attento sul suo diagonale al 78'. E così, tra i fischi e le tribune quasi vuote dell'Emirates arriva la settima sconfitta su tredici partite nel 2018 per l'Arsenal mentre Pep Guardiola si porta a -5 vittorie dall'ipoteca della Premier League. da http://www.gazzetta.it
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Goals. 15'Bernaldo Silva, 28'Silva, 33'Sane,
Arsenal: Cech 4, Bellerin 4, Koscielny 4, Mustafi 4, Kolasinac 4, Xhaka 4, Ramsey 5, Mkhitaryan 4, Ozil 3, Aubameyang 4, Welbeck 4Subs not used: Ospina, Holding, Chambers, Maitland-Niles, Elneny, Iwobi, Nketiah.
Manager: Arsene Wenger  3
Manchester City: Ederson 7, Walker 7 (Zinchenko 73), Danilo 7, Kompany 7, Otamendi 7, Bernaldo Silva 7, Gundogan 7, D Silva 7 (Jesus 87), De Bruyne 7, Sane 7, Aguero 7 (Toure 82). Subs not used: Bravo, Stones, Laporte, Foden. Manager: Pep Guardiola 7
Bookings: Otamendi, Kolasinac,
Referee:  Andre Marriner.
Attendance: 58,420.