Due squadre incomplete. E’ grossomodo questa qui la sentenza che ne esce al triplice fischio di Oliver del minuto 100: l’Arsenal non ha gli attributi per gestire questo tipo di partite e situazioni; il Liverpool non ha l’organico per convertire in vittorie anche la più grintosa e propositiva delle giornate. La sfida di Anfield tra le due grandi delusioni della prima parte di stagione conferma in fondo quanto già tutti sapevamo: Reds e Gunners sono appunto, a loro modo, due delusioni. E se proprio-proprio non dovesse bastarvi la classifica – al momento entrambe fuori dall’Europa - basta guardare l’andamento di questo folle pomeriggio per convincersi. Gli uomini di Rodgers sono quasi riusciti a perdere una partita stra-dominata dal punto di vista di gioco e occasioni; i ragazzi di Wenger sono riusciti a non vincere contro un Liverpool difensivamente degno di un campetto di Sunday League. Insomma, come dicevamo, due incomplete. Il sesto posto dei Gunners e il decimo dei Reds stanno lì a ricordarcelo. Il 3-4-2-1 è modulo che dopo mesi di esperimenti ha finalmente dato una sorta di equilibrio al Liverpool: Gerrard e Lucas impostano velocemente per gli esterni o i due trequartisti che tornano così a creare occasioni in fase offensiva. Il problema? Nessuno, quelle occasioni, riesce a buttarle dentro. Il Liverpool doma fin dal primo minuto un Arsenal lento e piuttosto abulico, ma persino quando all’ultimo fiato del primo tempo Coutinho riesce finalmente a trovare il diagonale giusto, i Reds riescono a farsi nel male da soli: un minuto di recupero, punizione buttata dentro dall’Arsenal, una serie di dormite difensive (e ben poca reattività generale) ed ecco che Debuchy sposta Skrtel per il clamoroso gol del pareggio. E nemmeno la ripresa cambia un granché questa trama. Il Liverpool gioca meglio e costruisce di più, ma su una veloce transizione dei Gunners quattro difensori fanno le belle statuine da cui Giroud, in area piccola, ne esce protagonista. La squadra di Rodgers si ritrova così paradossalmente sotto e inizia il suo assedio. Le chance passano, Borini entra e per eccesso di foga riesce a farsi cacciare nel giro di un quarto d’ora, ma a salvare la baracca c’è Skrtel: la vistosa fasciatura arrivata dopo il fortuito incrocio con gli scarpini di Giroud – che tiene il gioco fermo quasi 6 minuti ed è spiegazione del maxi-recupero finale – non impedisce allo slovacco di salire in area con il più classico dei ‘terzo-tempo’ e insaccare il 2-2 al minuto 96. Un punto a testa quindi… ma che non serve davvero a nessuno.
da https://it.eurosport.yahoo.com
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Liverpool (3-4-3): Jones, 6 Toure, 6 (Lambert, 81), Skrtel, 7, Sakho, 5.5, Henderson, 6.5, Lucas, 7, Gerrard, 7, Markovic, 7 (Borini, 74), Lallana, 6, Sterling, 7, Coutinho, 7.5.
Subs not used: Mignolet (GK), Enrique, Moreno, Manquillo, Can.
Scorers: Coutinho, 44, Skrtel, 90 +6.
Booked: Borini
Sent off: Borini
Manager: Brendan Rodgers, 7.
Arsenal (4-3-3): Szczesny 6.5, Chambers 6, Mertesacker 6, Debuchy 6.5, Gibbs 5.5, Oxlade-Chamberlain 5, Flamini 6.5, Cazorla 7, Sanchez 6.5, Giroud, 6.5 Welbeck 5.5.
Subs not used: Martinez, Podolski, Walcott, Maitland-Niles.
Scorers: Debuchy, 45+1, Giroud, 64.
Booked: Flamini, Debuchy.
Manager: Arsene Wenger
Attendance: 44,703
Referee: Michael Oliver, 7.
Table. 39. Chelsea, Manchester City, 32 Manchester United, 31 West Ham, 29 Southampton, 27 Arsenal, Tottenham, 25 Swansea, 23. Newcastle 22. Liverpool...
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