MANCHESTER CITY : Hart 6, Sagna 6, Mangala 6.5, Otamendi 8, Clichy 5.5, Jesus Navas 7 (Bony 79, 6), Fernando 6.5 (Toure 79, 6), Fernandinho 6.5, De Bruyne 7, Iheanacho 5.5 (Sterling 71, 5.5), Aguero 6.5
Subs: Caballero, Delph, Demichelis, Tasende
Booked: Fernandinho, Otamendi
ARSENAL: Cech 6, Bellerin 5.5, Gabriel 6, Koscielny 6, Monreal 6, Elneny 5 (Coquelin 76, 6), Ramsey 6, Welbeck 6 (Wilshere 24, 6), Iwobi 5 (Walcott 59, 6) Sanchez 6, Giroud 6
Subs :Gibbs, Ospina, Cazorla, Campbell
Goals: Aguero 8, Giroud 10, De Bruyne 51, Sanchez 68
Booked: Gabriel
Referee: Anthony Taylor
Attendance: 54,425
Table. 80. Leicester, 70. Tottenham, 68. Arsenal 66. Manchester City, 63. Manchester United, 60. Southampton, 59. West Ham, 58. Liverpool..
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Meglio partire dalla classifica per riepilogare la corsa al terzo posto: Arsenal punti 68, Manchester City 65, Manchester United 63. Con i Red Devils che hanno però una gara in meno rispetto ad entrambe le rivali. Tutto è ancora aperto, ma solo teoricamente: la realtà dice invece che il 2-2 tra City e Gunners, un pari bello ed emozionante per gran parte della gara, regala a Sanchez e compagni la possibilità di qualificarsi direttamente in Champions League con un altro punto, da strappare domenica prossima al già retrocesso Aston Villa. Sì, lo United può vincere il recupero infrasettimanale di martedì contro il West Ham e poi anche l'ultima partita, ma la differenza reti (+25 contro +13) è nettamente favorevole all'Arsenal. Quanto al City, che saluta l'ultima partita casalinga di Pellegrini, è praticamente un addio al terzo posto. Ma il problema vero è che è a forte rischio pure il quarto, vista la concorrenza dei cugini: Pep Guardiola, insomma, potrebbe dover iniziare la propria avventura inglese partendo dall'Europa League. Fase di studio? Schermaglie tattiche in attesa di capire come si posiziona l'avversario? Ma quando mai: in Premier League si può anche partire a mille all'ora, diversamente da altre latitudini. Ed è così che fanno City e Arsenal, già sull'1-1 dopo 10 minuti: apre Agüero, che all'8' supera Cech con un sinistro sul primo palo, risponde 2' più tardi Giroud, di testa da un angolo propiziato da un quasi-autogol di Clichy. Roba per cuori forti. E il bello è che le due squadre non provano nemmeno ad abbassarli, questi ritmi infernali. Ancora Agüero e poi Navas mancano il 2-1, mentre Wenger perde Welbeck: problema alla caviglia per l'inglese, che lascia il posto a Wilshere e preoccupa anche Hodgson. Il finale di tempo è un monologo del City, che però tiene tanto la palla ma sbatte inesorabilmente contro il muro formato dai londinesi, capaci di tenere il pari fino all'intervallo.
da https://it.sports.yahoo.com
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