lunedì 24 gennaio 2022

HISTORY - 1998. Quando l'Arsenal voleva comprare Wembley..

Tutto vero, fortuna che poi non si è realizzato, l'Arsenal ha giocato solo 6 partite di Champions League nelle stagioni 1998/99 & 1999/2000 con poca fortuna. Poi l'interesse della proprietà dei Gunners andarono verso Ashburton Grove, meno male. Sotto l'articolo del marzo 1998 de "La Stampa".
Fine di un mito: Wembley, tempio del calcio inglese, potrebbe essere venduto all'Arsenal. Il club londinese ha presentato un'offerta formale di quasi 350 miliardi di lire per l'acquisto dello stadio alla Wembley Pie, società proprietaria dell'impianto. La notizia ha scosso tutto il calcio britannico perché viene nel momento meno opportuno. Il governo inglese è da tempo pronto a versare 700 miliardi di lire per demolire l'impianto attuale (resterebbero soltanto le due celebri torri) e costruirne uno nuovo che diventerebbe ufficialmente lo stadio nazionale. 
Il nuovo megastadio è destinato a essere la punta di diamante della candidatura inglese ai Mondiali del 2006. Ma la Wembley Pie tergiversa, perché uno stadio costruito con soldi dello Stato non può per legge essere usato a scopo di lucro. Quindi, oltre alla gloria di essere «stadio nazionale», l'offerta dello Stato offre ben poco. Lo stesso Havelange, presidente della Fifa, ha dichiarato ieri che «Wembley è l'elemento più importante della candidatura inglese», e un portavoce federale ha aggiunto: «Senza Wembley sfumerebbe la Coppa». L'alternativa per la Football Association sarebbe costruire uno stadio altrove (si parla di un sito vicino al Millennium Dome, cupolone costruito per celebrare il millennio): ipotesi costosa e senza il fascino delle due torri. Da parte sua l'Arsenal ha dichiarato di non avere scelta. Più volte i Gunners hanno chiesto il permesso di ampliare lo stadio di Highbury, ma le autorità lo negano. Tanto più che Highbury, monumento nazionale, non può essere demolito. (da "La Stampa" del 13 marzo 1998)

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