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martedì 30 maggio 2017

Arsenal, accordo per Wenger: resterà per altri due anni

Arsene Wenger proseguirà la sua avventura come manager dell'Arsenal. Secondo la BBC, l'allenatore francese avrebbe raggiunto un accordo verbale con il proprietario Stan Kroenke al termine dell'incontro avuto nella serata di ieri. Dunque, la vittoria in FA Cup deve aver convinto i dirigenti dei Gunners a voler proseguire con lui. La stagione dell'Arsenal, infatti, è stata salvata solo dal successo nella Coppa d'Inghilterra dopo che in campionato i Gunners erano giunti 18 punti dietro il Chelsea campione, al quinto posto, per la prima volta fuori dalla top four dal 1996. Il contratto di Wenger sarebbe scaduto al termine di questa stagione dopo 21 anni trascorsi alla guida del club del nord di Londra. da http://sport.sky.it

venerdì 14 aprile 2017

L’Arsenal senza Champions rischia il primo bilancio in rosso dal 2002

Con il rischio di non qualificarsi alla Champions League nella prossima stagione l’Arsenal vede all’orizzonte per la prima volta dal 2002 la concreta possibilità che il bilancio 2017 si chiuda in perdita per un valore intorno ai 30 milioni di euro.
Nei mesi scorsi CF calcioefinanza.it aveva evidenziato – analizzando i conti degli ultimi anni – il particolare modello di business del club londinese, che ha privilegiato la stabilità alle vittorie negli ultimi due decenni in cui Arsene Wenger è stato alla guida della squadra, e che – soprattutto – nemmeno la costruzione dello stadio Emirates aveva messo in difficoltà dal punto di vista economico come potrebbe accadere ora in caso di mancato approdo nell’Europa che conta. Complessivamente Wenger ha saputo condurre la propria squadra sempre ai primi 4 posti di un campionato difficile come la Premier League e detiene anche il record di 18 partecipazioni consecutive in Champions League.
Non farcela per il 19esimo anno avrebbe risvolti pesanti che ripropongono per tutti i top club il tema della necessità di un business model che possa prescindere dagli incassi Champions. L’ultima perdita dell’Arsenal – come detto – si è registrata nel 2002 con un rosso di 20,6 milioni di sterline.

Negli anni successivi la vendita immobiliare del vecchio Highbury ha contribuito ad alti profitti, in particolare tra il 2008 e il 2012. Nel 2016, tuttavia, gli utili sono scesi a 2,9 milioni di sterline, il punto più basso in 14 anni.
La prospettiva di guadagnare 17 milioni di sterline dall’Europa League anzichè i 45 milioni degli ultimi anni di Champions League darebbe una frenata ai conti.
L’Arsenal è sulla buona strada per realizzare un profitto in questa stagione, in particolare con i soldi del nuovo accordo sui diritti tv della Premier League. Tuttavia, soprattutto se il club dovesse spendere pesantemente su nuovi acquisti per potersi rilanciare, l’ipotesi di rosso è concreta. E i margini di manovra non sono moltissimi, anche perchè – ad esempio – il club ha già i più alti prezzi dei biglietti nel calcio inglese. da http://www.calcioefinanza.it

venerdì 10 marzo 2017

Arsenal: «Capiamo i tifosi, ma Wenger ha un contratto fino a fine stagione»

La crisi dell'Arsenal sembra avere come unica prospettiva sicura il cambio di allenatore, con Arsene Wenger destinato a lasciare dopo più di 20 anni la panchina dei Gunners. Il 5° posto in Premier League, con il distacco ora di 16 punti dai rivali londinesi del Chelsea di Conte, capolista indiscussa, e soprattutto l'eliminazione dagli ottavi di finale di Champions League con il pesante passivo del doppio 5-1 subito dal Bayern Monaco (con tanto di figuraccia per la risata in panchina di Alexis Sanchez), hanno incrinato definitivamente la storia d'amore tra il popolo Arsenal e il 67enne manager francese. "Wenger out" è ormai lo slogan, e l'hashtag, più diffuso tra il pubblico dell'Emirates, che ha voltato le spalle al tecnico. Motivo per cui il club ha voluto prendere posizione, oggi, con un comunicato sul sito ufficiale. In una nota a firma del presidente, Sir Chips Keswick, si legge: "Siamo pienamente consapevoli dell'attenzione attualmente focalizzata sul club e comprendiamo il dibattito. Rispettiamo il diritto dei tifosi alle proprie diverse opinioni individuali, ma abbiamo sempre portato avanti questo grande club di calcio avendo a cuore i suoi migliori interessi a lungo termine". Dopo la premessa, il capo dell'Arsenal spiega: "Arsène ha un contratto fino al termine della stagione. Eventuali decisioni verranno prese da noi reciprocamente e comunicate al momento giusto, nel modo giusto." da http://www.tuttosport.com

mercoledì 26 ottobre 2016

L’Arsenal contro i posti vuoti allo stadio: tessera ritirata a chi non va all’Emirates

In occasione delle ultime partite disputate all’Emirates Stadium dall’Arsenal sono stati evidenti i numerosi posti vuoti in tribuna nonostante i numeri relativi alle presenze fossero positive. La formazione londinese ha così deciso di correre ai ripari con una decisione insolita ma allo stesso tempo clamorosa. Il club, secondo quanto riporta il quotidiano inglese The Telegraph starebbe infatti valutando di ritirare l’abbonamento a chi ha sottoscritto la tessera ma non si reca allo stadio. Una decisione in merito potrebbe essere già annunciata in seguito alla riunione annuale del board dell’Arsenal. A confermarlo è stato anche un portavoce dei Gunners ai microfoni del “Telegraph”:“Vedere così tanti posti vuoti in gare da tutto esaurito è molto fastidioso, soprattutto perché si sa che la domanda di biglietti è altissima. Se qualcuno sceglie di sottoscrivere l’abbonamento per andare allo stadio solo qualche volta in una stagione, dovrebbe ricevere un avvertimento. Successivamente dovrebbe perdere il diritto di prelazione per la stagione successiva. Ci guadagneremmo tutti: più gente allo stadio significa più guadagni per i ristoranti e i negozi del club presenti nell’area, ma soprattutto si creerebbe un’atmosfera migliore, di cui potrebbe avvantaggiarsi anche la squadra. Se i dirigenti sono interessati solo a fare soldi, allora non saranno preoccupati da questa situazione. Se invece si prende in considerazione quanto sia importante l’atmosfera che si respira all’Emirates Stadium e poter incoraggiare i giocatori a frequentare lo stadio, allora diventa necessario valutare una possibile soluzione”. La decisione che potrebbe essere presa dall’Arsenal non è poi così insolita nel panorama del calcio europeo. Ci sono stati infatti diversi club in Germania che hanno deciso di ritirare l’abbonamento a chi non frequenta abitualmente lo stadio. In Premier League, invece, ogni società sta valutando una soluzione personalizzata. da http://www.calcioefinanza.it/

giovedì 20 ottobre 2016

LʼArsenal passa allʼenergia rinnovabile: lʼEmirates Stadium sarà alimentato dal sole

La squadra di calcio dell'Arsenal vuole passare all'energia rinnovabile per alimentare l'Emirates Stadium e tutti i suoi uffici e impianti. La società londinese ha infatti firmato un accordo con un'azienda attiva nel settore dell'energia solare, che a breve soddisferà al 100% il fabbisogno energetico degli immobili societari. L'obiettivo è quello di ridurre i costi, le emissioni e gli sprechi.
Energia pulita anche per i tifosi - La svolta ambientalista del team inglese coinvolgerà anche i tifosi, ai quali lo sponsor Octopus Energy offre un contratto per rifornirsi in casa della stessa energia "verde" usata dalla società all'Emirates Stadium. Nel contratto sono compresi inoltre gadget ufficiali dell'Arsenal e un tour dello stadio. da http://www.tgcom24.mediaset.it/

mercoledì 18 maggio 2016

Diritti Tv Arsenal in testa incassando 129 milioni di euro

Diritti Tv. Introiti. Parole che, nel calcio d’oggi, specialmente dopo l’avvento del famoso “Fair play finanziario“, sono forse più importanti di “Gol” “fuorigioco” “calcio di rigore”. Cos’è il fair play finanziario? E’ quell’istituto che, introdotto nel 2009, mirava all’estinzione dei debiti delle squadre e, in un arco temporale di lungo medio periodo, vuole l’auto-sostentamento delle squadre. Spieghiamoci meglio. Le squadre dovrebbero spendere una cifra pari e non superiore agli introiti che riescono a generare. Ed ecco che, appunto, i diritti televisivi, giocano un ruolo fondamentale in quest’ottica.
Analizziamo brevemente il caso della Premier League. A differenza della nostra Serie A per tutte le squadre appartenenti al massimo campionato inglese c’è una cifra uguale per tutti: 55 milioni di sterline, quello che viene chiamato “introito base”. In aggiunta a questo però si va a sommare un sostanzioso supplemento derivante dal numero di volte che il club è andato in onda live. Il Leicester di Claudio Ranieri, ad esempio, è andato in onda live 15 volte, contro le 27 dell’Arsenal, il che ha portato alla società londinese un bonus di 21.8 milioni di sterline, contro i 12,8 delle foxes. Anche City e Tottenham hanno superato il Leicester in questa speciale classifica, collezionando rispettivamente un bonus di 20.3 e 17.3 milioni di sterline. Sicuramente l’anno prossimo, visto l’appeal di campioni in carica il Leicester spera di dominare anche questa speciale classifica, ma per questa stagione, sicuramente non ci si può lamentare…
Altro introito importante è quello del “Bonus-piazzamento” che ha portato molti milioni nelle casse delle prime quattro in Premier League. Nello specifico il Leicester ha incassato 25 milioni, l’Arsenal secondo 23.7 seguite da Tottenham (22.5) e Manchester City (21.2). Sommando tutti questi introiti e facendo una classifica abbiamo: Arsenal (101 milioni di sterline, 129 milioni in euro) al comando, Manchester City secondo (126 milioni di euro) seguito dal Totthenam (121,5 milioni di euro) e “solo” quarto il Leicester (119 milioni di euro).
Per fortuna però, la palla è rotonda, non vince sempre chi ha più denaro…
da http://it.eurosport.com/

martedì 19 aprile 2016

Emirates e Arsenal: la sponsorizzazione sportiva come strategia di marketing

La sponsorship fra Emirates, la compagnia aerea di Dubai e l’Arsenal, la squadra di calcio londinese è il contratto di sponsorizzazione sportiva più grande che sia mai stata siglato in tutta la storia del calcio inglese. Gli Emirates sono il Brand più conosciuto fra gli appassionati di Calcio.
Un solido legame con gli appassionati, il consolidamento del rapporto negli anni, la condivisione di passioni, hanno fatto sì che lasponsorizzazione sportiva si dimostrasse il mezzo vincentedella loro strategia di marketing.
La sponsorship Emirates-Arsenal Football Club inizia nell’ottobre 2004 quando Emirates firma con la società londinese un contratto di sponsorship per un valore di 100 milioni di sterline. L’accordo prevede la sponsorizzazione del nuovo stadio della squadra londinese per i prossimi 15 anni. L’impianto sportivo, del valore di 357 milioni di sterline e con capacità di 60.000 posti viene chiamato Emirates Stadium. Nel 2006 Emirates diventa per otto anni main sponsor del Club e il logo “Fly Emirates” compare sulle magliette della squadra. Nel dicembre 2012 Emiratesrinnova con l’Arsenal un nuovo accordo di sponsorizzazione del valore di 185 milioni di euro, fino al termine della stagione 2018/19 per un totale di 150 milioni di sterline. Una storia di sports sponsorship sensazionale e ricca di successi.
L’Arsenal è tre volte vinciore della Premier League e sempre in gara per la UEFA Champions League. Il club londinese conta su un seguito estremamente significativo in tutto il mondo che consente a Emirates di raggiungere un pubblico internazionale attraverso la sponsorizzazione. Secondo alcuni sondaggi, l’eccezionale base globale di tifosi dell’Arsenal conta 27 milioni di persone: Emirates si presenta sullo scenario internazionale in partnership con una squadra leader.
“Continuiamo a vedere il valore strategico delle nostre sponsorizzazioni nel mondo dello sport”, ha spiegato ai media lo sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, presidente e amministratore delegato di Emirates, “e la nostra sponsorizzazione con l’Arsenal non è diversa. Il club è stato un importante fattore di crescita dell’attività aziendale negli ultimi dieci anni. Questa collaborazione conferma la perfetta combinazione di due marchi veramente globali”. da http://rtrsports.com/

lunedì 14 marzo 2016

Wenger-Arsenal: fine di un'era

La stagione dell'Arsenal è ormai finita. La sconfitta interna per 2-1 contro il Watford in FA Cup fa scendere i titoli di coda sulla stagione 2015/2016 per gli uomini di Arsene Wenger. Proprio quella FA Cup che i Gunners avevano vinto nelle ultime due stagioni e che aveva salvato la panchina del francese, può portare alla fine di un matrimonio iniziato nella stagione 96/97. 
A chiederselo è il Mirror, che lancia in prima pagina la domanda: "Arsenal-Wenger, siamo alla fine?". E' una domanda retorica per il tabloid inglese, che ritiene che ormai sia impossibile rimediare al clima di negatività e sfiducia che si è creato attorno all'allenatore alsaziano, che continua a ritenersi "immune" da colpe e anzi punta il dito contro il mondo Arsenal, reo di "Fare una tragedia per ogni sconfitta. Ormai è una farsa", come ha tuonato Wenger in conferenza stampa. La realtà dice però che l'Arsenal non vince il campionato da ormai 12 anni e in campionato è terzo, a 8 punti dal Leicester e a sei dai rivali del Tottenham, ed è ancora una volta praticamente fuori dalla Champions League (sembra utopico rimontare il 2-0 dell'andata a Barcellona) già agli ottavi e adesso out anche da tutte e due le coppe nazionali. Insomma, Wenger ha pochissimo a cui aggrapparsi per tirare acqua al proprio mulino. Sul Mirror molti opinionisti hanno esposto la propria idea, e la frase di John Cross sintetizza al meglio il momento: "Quando perdi i tuoi tifosi, perdi il tuo lavoro". I tifosi infatti hanno espresso chiaramente la loro opinione con uno striscione esposto ieri allo stadio: "Grazie Arsene ma è il momento di salutarci".
Il contratto di Wenger scadrà nel giugno 2017, data in cui è già previsto che lasci il club, ma l'addio a questo punto potrebbe avvenire con un anno di anticipo. Nomi per i suoi sostituti si fanno da tempo: si è parlato di Roberto Martinez dell'Everton e di due simboli del club come Patrick Vieira, allenatore del New York City, e Dennis Bergkamp, vice allenatore dell'Ajax. Wenger e Arsenal, un amore intenso che è meglio chiudere per il bene di tutti: il club ha il bisogno di rinnovare la guida tecnica, l'allenatore, che ha segnato una vera e propria era della storia dei Gunners, eviterebbe di logorare del tutto il rapporto con i suoi tifosi. da http://www.calciomercato.com/

mercoledì 2 marzo 2016

Super Lega europea, l'Arsenal si dissocia

Nemmeno il tempo di ventilarne l'idea che la "Super League europea" già incassa il primo no: è quello dell'Arsenal, una delle cinque squadre che, secondo il "Sun", avrebbero tenuto ieri un incontro segreto sul progetto. "Siamo fortemente contrari a qualsiasi fuga" (dalla Champions League), è la risposta che trapela dai Gunners che, insieme a Chelsea, Liverpool, Manchester United e Manchester City, avrebbero preso parte ieri a quello che il tabloid britannico ha battezzato come un "incontro clandestino", organizzato dal proprietario dei Miami Dolphins, una franchigia della Nfl, Stephen Ross. L'Arsenal ha fatto sapere che i club non hanno utilizzato la riunione per spingere su una modifica della Premier League o per creare una Super League, ma solo per discutere dei cambiamenti da apportare alle competizioni europee (da sottoporre poi all'Uefa). da http://www.raisport.rai.it/

lunedì 8 febbraio 2016

L’Arsenal fa già mercato a Leicester, ma il primo prescelto è un osservatore video analista

Il dibattito è già aperto sui social, quanto riuscirà il Leicester a resistere all’assalto estivo dei grandi club inglesi e non solo? In attesa di conoscere le offerte che verranno e gli affari che eventualmente andranno in porto, la prima operazione ad andare in porto è quella dell’Arsenal che si è assicurato fin da subito i servigi di Ben Wrigglesworth, classe 1991, l’osservatore a cui sono attribuite tra le altre le scoperte di Ryiad Mahrez e N’Golo Kante.
L’ex osservatore del Leicester ha alle spalle un curriculum già importante. Cresciuto in Prozone Sports (è laureato a Leeds, dove la società ha sede) si è successivamente accasato al Notts County e da tre stagioni e mezza stava lavorando al Leicester. Per i Gunners svolgerà il ruolo di video analista scout mentre per i Foxes era capo del dipartimento di video scouting.
Un colpo curioso, come detto, proprio nelle ore in cui il dibattito si concentra sulla capacità di resistenza del Leicester che in estate (ma i contatti saranno naturalmente attivati prima) proverà a rinforzarsi senza smembrare la squadra che sta sorprendendo tutti in Premier League.
Il dibattito sui social è aperto, e se molti con un po’ di dietrologia (spesso poi giustificata dalle operazioni di mercato) considerano il rinnovo di Vardy come una pura operazione interlocutoria che il club avrebbe fatto solo per assicurarsi un lauto incasso dalla successiva cessione, allo stesso tempo attendono di vedere quali saranno le mosse.
Di certo i 150 milioni di euro garantiti il prossimo anno anche arrivando all’ultimo posto in Premier League sono una buona base di partenza. Il campionato più ricco del mondo in questo senso potrebbe garantire i club anche medio piccoli dall’assalto dei grandi proprio perchè la necessità di vendere i giocatori non può essere impellente economicamente se non a fronte di guai finanziari dipendenti da altre dinamiche.
Il rischio d’altro canto è che sul mercato si finisca di pagare il talento più di quanto questo effettivamente valga. Proprio perchè date le condizioni di partenza i club inglesi andranno sul mercato a carte scoperte, dialogando con altre realtà che sanno bene che il cash non manca.
Di certo la Premier 2015-2016 sta anticipando quel che potrebbe diventare il campionato inglese: dopo 10 anni in cui i verdetti al vertice sono stati rotti solo dall’irruzione a suon di milioni del Manchester City questo è il momento dell’incertezza. Quest’anno tre tra le maggiori squadre degli ultimi 15 anni come Liverpool, Manchester United e Chelsea rischiano di stare fuori (molto probabilmente lo saranno 2 su 3) dalla Champions League. Il futuro potrebbe essere molto simile anche per gli altri grandi club.
Anche per questo gli inglesi sono tra coloro che spingono maggiormente per introdurre in Champions un meccanismo di iscrizioni slegato dai risultati sportivi che già il Sun ha ribattezzato “il complotto dei giganti”. da http://www.calcioefinanza.it/

martedì 27 ottobre 2015

Arsenal multato per utilizzo di agente senza licenza: trema la Premier League?

C’è del marcio nel mercato della Premier League. Lo sostengono, pensano e sospettano in molti, scrutando prezzi dei cartellini e movimenti di denaro degni di una finanziaria. Da ieri i dietrologi sostenitori di questa teoria hanno un piccolo appiglio in più - e finalmente concreto - a cui aggrapparsi per tenerla in vita: l’Arsenal multato per 60mila sterline (83.540 euro al cambio) dalla Football Association per aver violato le norme sull’utilizzo degli agenti di calciatori nell’acquisto di Calum Chambers, arrivato nell’estate del 2014 dal Southampton in cambio di 16 milioni di sterline. 
Il peccato, seppure veniale, commesso dai Gunners è il «fronting», ovvero aver partecipato a un affare in cui è coinvolto un procuratore non autorizzato e privo di licenza. L’intruso in questione si chiama Filippo Ercolano, fondatore della Cassius Sport Company. «Abbiamo agito sempre in buona fede e non avevamo idea che il rappresentante del giocatore non fosse autorizzato a partecipare ai negoziati per il trasferimento», la difesa sbandierata dall’Arsenal per tutta l’inchiesta. Una linea parzialmente accolta dalla Fa che ha riconosciuto, nonostante i pagamenti da 30mila e 120mila sterline alla Cassius Sports Company, l’assoluta assenza di dolo da parte del club londinese. Un pochino peggio, invece, è andata a Alan Middleton, l’agente regolarmente autorizzato a operare sia da parte dell’Arsenal che di Chambers, multato per la modica cifra di 30mila sterline e «sospeso da ogni agenzia/attività di intermediazione per un periodo di tre mesi». 
La strana storia consumata sull’asse Arsenal-Southampton-Chambers-Ercolano-Middleton, però, non è la prima del genere in Inghilterra. Nel 2011, ad esempio, il Queens Park Rangers pagò con 875mila sterline di multa e nessun punto di penalizzazione, riuscendo a salvare la promozione dalla Championship alla Premier League appena ottenuta sul campo, l’utilizzo di procuratori non iscritti all’elenco Fifa nell’operazione per l’acquisizione dell’argentino Aleandro Faurlin, successivamente transitato per sei mesi al Palermo nel 2013. «Abbiamo migliorato le nostre procedure per evitare che simili situazioni accadano di nuovo», il commento della Fa che sa tanto di minaccioso avviso ai naviganti del mercato per il futuro . Solo il tempo dirà se il “Chambersgate” passerà alla storia come una semplice eccezione, frutto di una disattenzione, o la prima di una lunga serie di spiacevoli scoperte all’interno dei ricchi e pazzi affari della Premier League. 
da http://www.lastampa.it/

venerdì 16 ottobre 2015

Champions, i tifosi del Bayern protestano con l'Arsenal per il costo del biglietto

Sgradita sorpresa per i tifosi del Bayern Monaco che volevano vedere dal vivo la partita di Champions League contro l'Arsenal di martedì prossimo. I biglietti più economici per entrare all' Emirates, infatti, costano 86€ che, con il costo di tasse e spedizione, arrivano a 100. Una spesa "impossibile" secondo i supporter bavaresi, che hanno deciso di entrare allo stadio solo cinque minuti dopo il fischio iniziale. Con un post su Facebook, la tifoseria del Bayern ha comunicato la decisione: "Una scelta del genere distrugge la cultura del tifo, rendendo impossibile il viaggio ai più giovani o a chi ha problemi economici. In Germania il biglietto meno caro per una partita del Bayern è di 30 euro, per la Dinamo Zagabria ne abbiamo pagati 40, arrivando ai 50 per l'Olympiakos. Vogliamo protestare contro lo stadio ma rimanendo al suo interno".
Recentemente, la Bbc ha pubblicato un'inchiesta evidenziando come l'Arsenal sia la squadra di Premier League che fa pagare di più i biglietti. Wenger non ha mosso ciglio: "E' mio compito cercare di valorizzare un patrimonio come quello della nostra squadra". da http://www.sportmediaset.mediaset.it/

venerdì 9 ottobre 2015

Liam Brady ambasciatore dell’Arsenal, il ritorno del talent scout

Liam Brady sarà ambasciatore dell’Arsenal, con una particolare attenzione al settore giovanile. L’ex direttore del settore giovanile avrebbe accettato il ruolo e sarebbe pronto a rientrare nel club dopo che negli scorsi anni i Gunners hanno già potuto apprezzare le sue doti di talent scout dirigendo l’Academy in particolare quando Jack Wilshere e Cesc Fabregas erano in crescita.Brady in Italia è ricordato in particolare per le stagioni alla Juventus (e quel rigore segnato a Catanzaro all’ultima giornata che diede uno scudetto alla squadra bianconera) prima di vestire anche le maglie di Inter, Sampdoria e Ascoli prima di chiudere la carriera a fine anni ’80 con il West Ham. Di origini irlandesi, con la sua nazionale ha collezionato 79 presenze totali prima di tornare con il ruolo di assistente del commissario tecnico dal 2008 al 2010 nello staff di Giovanni Trapattoni. Quello del leggendario giocatore sarebbe un emozionante ritorno, 18 mesi dopo aver lasciato il ruolo di direttore del settore giovanile. La notizia di Liam Brady ambasciatore dell’Arsenal si è diffusa domenica dopo che Brady è stato avvistato all’Emirates in occasione della vittoria per 3-0 contro il Manchester United. Come detto Brady è già stato all’Academy dei gunners, un anno e mezzo fa il suo sostituto, Andries Jonker, è arrivato dopo aver lavorato per Bayern Monaco, Barcellona e la FA olandese. Brady ha svolto un ruolo fondamentale nel favorire alcuni dei migliori giovani talenti dell’Arsenal negli ultimi anni: giocatori del calibro di Jack Wilshere, Kieran Gibbs, Cesc Fabregas, Wojciech Szczesny e Ashley Cole hanno beneficiato di guida di Brady. da http://www.calcioefinanza.it/

Non posso che essere contento per questa news, ritrovare Chippy dentro la società dopo esser stato sostituito 2 anni  fa da responsabile dell'Academy.

venerdì 25 settembre 2015

Kroenke, l’azionista di maggioranza dell’Arsenal realizza dividendi vendendo servizi al club

Per la seconda volta in due anni il maggior azionista dell’Arsenal, l’imprenditore statunitense Stan Kroenke, riceverà un pagamento di 3 milioni di sterline, per aver offerto al club tramite la sua holding sportiva “servizi strategici e di consulenza”. Una situazione che non sta piacendo affatto all’Arsenal Supporters’ Trust, la rappresentanza dei tifosi/azionisti del club, che affidandosi alle parole di un portavoce ha fatto sapere di non gradire affatto. L’accusa dell’Ast è chiara: Kroenke userebbe il club come un investment vehicle, allo stesso modo in cui la famiglia Glazer amministrerebbe il Manchester United. da http://www.calcioefinanza.it/

giovedì 17 settembre 2015

Bilancio Arsenal 2015, stima sui conti del supporters’ trust: Gunners chiudono stagione in utile.

Arsenal bilancio 2015 – In attesa della discussione dei conti ufficiali del club relativi al 2014/15, attesa per fine settembre, il supporters’ trust dell’Arsenal ha fatto i conti in tasca al club di cui rappresenta una parte, basandosi sui dati ufficiali di cui è in possesso.
Sul sito ufficiale del trust che riunisce i tifosi-investitori dei Gunners sono così comparse non solo le stime relative ai conti del club al 31 maggio 2015,ma anche una stima che copre le proiezioni sui dati relative al bilancio successivo, cioè quelle al 31 maggio 2016. Come in ogni club inglese che si rispetti, anche l’Arsenal ha un supporters’ trust. Nato nel 2003, serve a promuovere e rappresentare gli interessi dei tifosi che sono anchestakeholders del club, oltre a facilitarne i rapporti con il club e svolgere una funzione di supporto e controllo alle attività di una società tra le più grandi in Inghilterra. Attualmente,il trust dell’Arsenal detiene il 4,5% delle quote del club. Lo scorso anno sfondato il muro dei 300 milioni.
Negli anni, l’Arsenal ha visto crescere la propria mole di ricavi in maniera consistente. Un trend cresciuto in maniera consistente soprattutto nella stagione 2013/14, quando il fatturato del club è arrivato a raggiungere la cifra complessiva di 359 milioni di euro, arrivando per la prima volta nella propria storia a sfondare il muro dei 300 milioni di euro e ottenendo un +23% sui conti rispetto al 2012/13, quando il fatturato è stato di 284 milioni di euro. Una performance ottenuta grazie a due voci. La prima è stata quella del matchday: due stagioni fa, l’Emirates Stadium ha garantito alle casse del club un gettito di 119 milioni di euro. Un risultato notevole, se come nota Deloitte nel suo report Football Money League è il secondo stadio al mondo per revenues dopo l’Old Trafford del Manchester United. Quindi, la voce dei diritti tv: 147 milioni di euro, con un incremento del +39% rispetto alla stagione precedente.I conti del 2014/15: si chiuderà in utile
Quest’ultima voce è destinata a rimanere invariata nell’ultimo bilancio, mentre crescerà nel 2016, grazie al nuovo accordo con la Premier League, è destinato ad arrivare a 130 milioni di sterline dagli attuali 120. Secondo la stima dei conti del supporters’ trust, espressi in sterline, anche i ricavi da stadio saranno pressoché invariati: da 100 milioni di sterline si passerà a 98 milioni.
Le voci in crescita sono quelle relative ai ricavi commerciali e a quelli della vendita al dettaglio (retail). Secondo i calcoli del trust, per quanto riguarda la parte commerciale si passerà dai 59 milioni di sterline del 2014, ai 78 milioni di sterline stimati al 31 maggio 2015, con un incremento del 32% rispetto all’anno precedente. Una voce destinata a crescere ancora nel 2016, quando la stima è di 80 milioni di sterline.
Aggiungendo i ricavi in crescita da retail, da 18 a 22 milioni di sterline, si arriva a un totale di 320 milioni di sterline di ricavi. Numeri positivi anche per quanto riguarda gli utili del club, che secondo le stime sarebbero di 16 milioni di sterline, pari al cambio attuale a 21 milioni di euro. Il costo per gli ingaggi è previsto in aumento da 166 milioni a 180 milioni di sterline, così come aumenteranno gli ammortamenti (da 40 a 56 milioni). Il totale dei costi passerà così da 291 a 318 milioni di euro. L’utile operativo arriva così a 2 milioni di sterline. Calcolando una stima di 27 milioni di sterline in più dal player trading e al netto delle tasse, si arriva così a un utile di 16 milioni. da http://www.calcioefinanza.it/

venerdì 24 luglio 2015

«L'Arsenal può comprare chiunque»

“Wenger può infrangere il record del club in quanto a investimenti”. Parola di Philip Harris, Barone di Peckham, direttore non esecutivo dell’Arsenal. Il 72enne re dei tappeti, proprietario della Carpetright, rivela al Daily Mail che il manager dei Gunners “può comprare chiunque, tranne Cristiano Ronaldo e Lionel Messi". Un tesoretto, quello dell'Arsenal, che può permettergli di lottare per ogni competizione. "Quando ci siamo trasferiti da Highbury all’Emirates i soldi erano pochi - rivela -, ma ora abbiamo più di 200 milioni di sterline in banca".
Il dirigente poi risponde alle accuse di tirchieria spesso rivolte a Wenger: "Lui è così: puoi dirgli che non ci sono soldi e non si preoccuperebbe, ma puoi dargli 100 milioni e potrebbe anche non spenderli".
Sul mercato, poi, Harris rivela: "Al momento non abbiamo in programma nessun acquisto, a meno che Arsene non trovi una vera superstare come Ozil o Sanchez. Ne sta cercando uno, ma non ci sono molti disponibili. In tal caso saremmo disposti a superare il nostro record di spesa per un trasferimento. Se lui vuole qualcuno in particolare, Messi e Ronaldo a parte, può averlo”.
E il Daily Mail avrebbe anche individuato l’uomo che fa al caso dell’Arsenal: è Karim Benzema, attaccante del Real Madrid. .“Abbiamo una lista di giocatori che Wenger vuole – continua il tycoon -. Certo, c’è un attaccante, ma non vi dirò di chi si tratta. Dobbiamo convincere la squadra di cui fa parte a venderlo, ma credo che lui voglia venire da noi”. Infine un passaggio su Sterling, costato al Manchester City 64 milioni di euro: “Sono contento che l’Arsenal non l’abbia preso – conclude Lord Harris -. Ha ancora tanto da imparare”.
da http://www.corrieredellosport.it/

martedì 16 giugno 2015

New Kit home 2015/16


Ecco la nuova maglia home per la stagione 2015/16, con una grande festa è stata presentata ieri sera fuori dall'Emirates Stadium, con un presentatore d'eccezione, Thierry Henry.

lunedì 8 giugno 2015

Arsenal e Citroen, nuovo spot per ringraziare i tifosi e raccogliere fondi

Arsenal e Citroen, uno dei sodalizi commerciali più solidi che esistono nel calcio europeo, si dilettano nel creare e pubblicare uno spot pubblicitario dal duplice obiettivo. Nel nuovo video fatto da Arsenal e Citroen vengono utilizzati tre giocatori, Ramsey, Mertesacker e Koscielny che ringraziano i propri tifosi per il sostegno dato per l’intera stagione. Attraverso le migliori canzoni degli anni ’90, i tre calciatori dell’Arsenal cercano di esprimere tutto il loro ringraziamento per l’affetto ricevuto, dando appuntamento ai propri beniamini alla prossima stagione che inizierà ad agosto con la Premier League. La squadra di Wenger ha terminato il campionato al terzo posto con 75 punti, a 4 lunghezze dal Manchester City e a dodici dal Chelsea. Eppure per il club inglese, la stagione 2014/2015 è stata al dir poco esaltante per come la squadra ha interpretato il calcio del tecnico francese e per come è riuscito ad entusiasmare i propri tifosi. Stagione conclusa in maniera soddisfacente anche grazie alla vittoria della FA Cup a discapito dell’Aston Villa.
Per questo motivo, Arsenal e Citroen hanno voluto ringraziare i tifosi. Il secondo motivo della creazione di tale spot risiede nel marketing e nel volontariato. Infatti, la metà dei proventi derivanti dalla vendita di questa parodia musicale, scaricabile tramite iTunes, sarà devoluta alla Fondazione Arsenal che persegue da tempo principi come l’educazione attraverso lo sport. Attraverso questi nuovi fondi, il club inglese potrà così perseguire i suoi fini di crescita dei giovani calciatori tramite uno degli sport più seguiti al mondo, ovvero il calcio. Con questo nuovo spot pubblicitario, si solidifica ulteriormente il sodalizio commerciale che c’è tra Arsenal e Citroen e ciò non può far altro che bene ad entrambe. Sia l’una che l’altra hanno sempre come obiettivo quello di puntare a valorizzare al massimo il proprio brand ed una iniziativa del genere non può far altro che facilitare il compito di entrambe nel raggiungimento di tale obiettivo. da http://www.calcioefinanza.it/

martedì 17 febbraio 2015

Henry inizia a lavorare con l’Arsenal

Thierry Henry si prepara un futuro da allenatore. L’ex bandiera dell’Arsenal, dopo aver preso parte in Galles ad un corso valido per la preparazione alla licenza B della UEFA, è stato utilizzato da Arsene Wenger come preparatore dell’academy dei Gunners di Hale End. Il francese ha già diretto alcune sessioni con gruppi di età diverse, svolgendo un buon lavoro di avvicinamento alla prima squadra. da http://www.agentianonimi.com/

mercoledì 3 dicembre 2014

Wenger: "Henry tornerà"

Thierry Henry non è stato certo un giocatore come tutti gli altri per l’Arsenal, i tifosi non lo hanno mai dimenticato e a dimostrarlo c’è una sua statua, che giganteggia all’esterno dell’Emirates. Insomma, una storia d’amore senza fine. Il francese ha annunciato ieri, con un post sul proprio profilo Facebook, di aver terminato la sua avventura americana, in forza ai New York Red Bulls. Dopo 4 anni e mezzo nella MLS, il futuro dell’ex stella dei Gunners risulta ora incerto. E’ stato proprio lui, infatti, a dire di voler riflettere sulla strada che prenderà la sua vita e se ritirarsi o meno dal calcio giocato. A tal proposito è intervenuto oggi anche Arsene Wenger, vero e proprio 'padre' calcistico di Henry. Il tecnico dell’Arsenal si è espresso così: "E' giusto che voglia riflettere sulla decisione da prendere. L’ho fatto esordire io a 17 anni e ora ne ha 37. Inoltre qui ha vissuto i momenti più belli e importanti della sua carriera". Poi apre le porte verso un suo ritorno: "Sono certo che un giorno tornerà qui a Londra, non so in che veste, ma tornerà". Parole che fanno seguito ad altre dichiarazioni rilasciate qualche settimana fa sempre dallo stesso Wenger, con le quali aveva fatto capire di intravedere un futuro da allenatore per il transalpino. I rumours dilagano, e si fanno sempre più insistenti le voci che vogliono il francese di ritorno all’Arsenal, magari non come giocatore ma come assistente proprio di Wenger. E chissà che un giorno l’allievo possa prendere il posto del maestro.
da http://www.goal.com/