Una domenica perfetta. Settima vittoria consecutiva tra campionato e coppe, il sesto gol del sempre più strepitoso Aaron Ramsey ad aprire le marcature, due assist (e mezzo) di un Ozil che sembra giocare nei Gunners da una vita, e la festa del centenario dell’Arsenal come squadra del nord di Londra (si trasferì ad Highbury esattamente 100 anni fa) è completata dal primato in classifica. Insomma, i tempi duri dei Gunners e la clamorosa – e brutta – sconfitta nella prima di campionato sono già un lontano ricordo. L’Arsenal infatti, dal 3-1 subito in casa contro l’Aston Villa, non si è più fermato e con 4 vittorie consecutive in Premier vola in testa alla classifica. Il merito, tanto per cambiare, passa dai piedi di due giocatori che stanno incredibilmente incidendo in questo inizio di stagione: Aaron Ramsey e Mesut Ozil. Da una parte il gallese, ancora oggi, ha confermato quanto il coro “He scores when he wants” sia clamorosamente di moda, siglando dopo 4 minuti il gol che ha aperto le marcature. Dall’altro, invece, l’acquisto che i tifosi dei Gunners avevano atteso per tutta l’estate: il giocatore di qualità. Non sarà infatti il bomber che tutti attendevano nel nord di Londra, ma l’Arsenal sembra già essere la creatura di Mesut Ozil. Il tedesco ex Real Madrid dà l’impressione di essere parte del meccanismo dei Gunners di Wenger dalla notte dei tempi, e non è un caso che tutte e tre le reti di oggi passino proprio dai suoi piedi. Se quella che apre il vantaggio è una punizione insidiosa non trattenuta da Begovic dopo solo 4 minuti – bravo Ramsey ad avventarsi sulla palla vagante -, le reti di testa di Mertesacker e Sagna nascono ancora da due calci da fermo del tedesco. Insomma, al di là di questo l’Arsenal gioca una buona partita ma soprattutto dà l’impressione di poter controllare bene lo Stoke. Già, ci sono anche i Potters in campo. Il radicale cambio di filosofia tra il gioco di Tony Pulis e quello di Mark Hughes propone uno Stoke decisamente più disposto a tenere il pallone nei piedi… ma allo stesso tempo ne sottolinea la sterilità in zona d’attacco. Il gol del momentaneo pareggio di Cameron al 26’ del primo tempo arrivato dopo un palo clamoroso colpito da Arnautovic, è in realtà tutto sommato un fulmine a ciel sereno nel pomeriggio dell’Arsenal. I Gunners avevano infatti controllato in precedenza e, nonostante qualche immediato scricchiolio post pareggio, l’hanno fatto anche per tutta la ripresa, portando via 3 punti strameritati e una vittoria – la settima consecutiva tra campionato e coppe – che conferma il momento di forma degli uomini di Wenger. E in una Premier che in questo primo mese è ancora alla caccia di un battistrada che possa imporre l’andatura, questo Arsenal prova a candidarsi come tale. da http://it.eurosport.yahoo.com
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Arsenal (4-3-2-1): Begovic 5; Cameron 6, Shawcross 6, Huth 6, Pieters 5 (Palacios 67); Wilson 6, N'Zonzi 6, Adam 6 (Ireland 59, 5); Walters 5, Arnautovic 6; Jones 6 (Pennant 75).
Subs not used: Whelan, Crouch, Etherington, Crouch, Sorensen
Stoke (4-3-2-1): Szczesny 6; Sagna7, Mertesacker 7, Koscielny 7, Gibbs 7; Flamini 8, Wilshere 6 (Monreal 73), Ramsey 7; Gnabry 5 (Ryo 73), Ozil 8 (Arteta 81); Giroud 6.
Subs not used: Vermaelen, Viviano, Bendtner, Jenkinson
Referee: Mike Dean
Man of the match: Ozil
Table. 12 Arsenal Tottenham, 10 Manchester City, Liverpool e Chelsea, 9 Everton, 8 Southampton,.