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mercoledì 6 febbraio 2019

Arsenal: comunicato a Emery il budget per il mercato estivo

Brutte notizie per l'allenatore dell'Arsenal Unai Emery che, secondo il Mirror, ha appreso dalla sua dirigenza che anche la prossima estate potrà disporre di un budget limitato per il mercato. Dopo una politica di contenimento dei costi durante la finestra invernale, il manager basco avrà a disposizione "solo" 40 milioni di sterline per rinforzare la squadra nella prossima estate.

mercoledì 3 ottobre 2018

ARTICOLO. Herbert Chapman, colui che fece grandi i Gunners

«Kiveton Park può vantarsi di aver avuto due rivoluzioni: una industriale, l’altra sportiva». A Patrick Barclay, scrittore inglese che si occupa di sport, piacciono le biografie. Ha scritto di Ferguson, ha scritto di Mourinho. E questa frase, a proposito dell’anonima località sita nel cuore dell’Inghilterra, Kiveton Park, a 217 chilometri da Londra, non può essere certo smentita. Perchè? Non ho fatto i conti esatti e sarebbe bello poterlo appurare, ma se dovessi stilare una classifica delle cittadine più prolifiche in quanto a personalità legate al mondo del calcio, Kiveton sarebbe certamente ai primi posti.

Il personaggio del quale tesserò la storia in queste righe, viene da lì. Aveva un fratello, di nome Harry, ma questo nessun tifoso dell’Arsenal credo se lo ricordi. Perchè se andate dalle parti di Islington, Londra Nord, e magari costeggiate ciò che è rimasto in piedi della East Stand, la grande facciata bianca dietro cui oggi si cela non più l’erba verde di Highbury ma un silenzioso e recintato giardino residenziale, e provate a chiedere di un certo Chapman, il vostro interlocutore non potrà che conoscere soltanto il signor Herbert, nato in quella fucina di calciofili il 19 gennaio del 1878. Sì, sono passati giusto un po’ di decenni, ma non preoccupatevi: se l’interlocutore di cui sopra ha messo piede almeno una volta ad Highbury, l’ex stadio dell’Arsenal che sorgeva dove ora le sue tribune sono diventate condomini, non potrà non conoscere colui che se non fosse esistito, non avrebbe nemmeno reso possibile a quel tifoso anche solo di indossare una sciarpa biancorossa. Il fratello Harry, a cui accennavo, nato dodici mesi dopo di lui e morto giovanissimo a soli 37 anni per una tubercolosi, è stato per lungo tempo un giocatore dello Sheffield Wednesday col quale ha collezionato 269 presenze.
Ma come detto, Kiveton Park ha dato i natali anche a Bert Morley, difensore che per pochi anni a inizio secolo ha militato nel Grimsby e nel Notts County, Leslie Hofton, Manchester United o Walter Wigmore, un altro pioniere del football a cavallo fra l’ottocento e il novecento che ha collezionato più di 400 presenze in Football League con vari club. Di tutti questi però, Herber Chapman è il cittadino più rappresentativo di Kiveton. A lui si deve l’invenzione del Sistema, un modulo di gioco che fece scuola anche in Italia, e una serie di innovazioni e cambiamenti che dal 1925 al 1934, il periodo della sua carriera di allenatore dell’Arsenal, hanno trasformato per sempre il corso delle cose dalle parti di Londra Nord.
Anche se negli ultimi anni i Gunners sono stati bersaglio di parecchi sfottò per aver prodotto certamente un buon gioco e tantissimi talenti senza mai essere riusciti però, sotto la gestione Wenger, a vincere un solo trofeo europeo, nulla può scalfire l’aurea di storia e tradizione che circonda il club. Personalmente, sono molto legato a un film che tutti conoscerete, ossia Febbre a 90, tratto dal celebre romanzo di Nick Hornby. Ecco, avete presente la scena in cui padre e figlio si allontanano da Highbury subito dopo la fine di un match? Laggiù sul fondo potrete scorgere la grande insegna UNDERGROUND, e la stazione di riferimento, “Arsenal”. Da folle amante di quella pellicola, non ho potuto che ripercorrere in un paio di occasioni quel tragitto che dallo stadio alla metropolitana, e non potevo esimermi dal pensare che l’undici di Wenger è l’unica squadra di Londra ad avere intitolata una fermata della “Tube”. E il merito di chi fu? Di Chapman naturalmente, che oltre a fare grande l’Arsenal sul campo, decise che il vecchio nome “Gillespie Road” non era più cosa, e che tutti, soprattutto gli avversari, dovevano capire chiaramente che da quelle parti si entrava in territorio Gunners.
Impose una ferrea disciplina alla squadra ma non lesinava di parlare individualmente con i propri calciatori per ottenere una maggior chiarezza generale. Era manager e psicologo, di una squadra che aveva preso povera di successi (l’Arsenal, fondato nel 1886 non aveva ancora vinto nessun campionato quando Chapman ne diventò allenatore) e che in pochi anni condusse alla vetta del calcio inglese. Le referenze di Chapman d’altronde parlavano da sole: dopo aver portato il Leeds al miglior risultato della sua storia sino a quel momento, il quarto posto in seconda divisione, riuscì a dare all’Huddersfield due titoli e una FA Cup. Chapman apparse subito agli occhi del calcio inglese come un innovatore, un visionario, un allenatore tutto d’un pezzo che sapeva il fatto suo e aveva sconvolto gli equilibri del football d’oltremanica con le sue spiccate doti manageriali.
L’Arsenal non se lo fa scappare e lo ingaggia con la promessa reciproca di far diventare una formazione sinora povera di successi in una grande compagine temuta e rispettata. Ma in cosa consisteva il Sistema? Quando nel 1925 fu variata la regola del fuorigioco, che portò da tre a due i giocatori che l’attaccante avversario doveva trovarsi davanti al momento del passaggio del compagno per essere giudicato in posizione regolare, si avvertì il bisogno di infoltire la difesa. Così, nacque la figura dello stopper: il centromediano veniva arretrato sulla linea difensiva con compiti di marcatura, e i terzini andavano a premere sulle ali avversarie. Chapman sdoganò una sorta di 3-2-2-3, e se facciamo il giochino di disporre i puntini su un foglio e poi unirli come si usa nei giochi enigmistici, otterremmo un WM. Era un modulo e una tattica di gioco che privilegiava i duelli individuali per cui era indispensabile avere giocatori di qualità in squadra. Adottato dal Grande Torino in Italia, fece le fortune dei granata prima che il destino e Superga si mettessero di traverso.
Herbert Chapman fu uno degli allenatori più pagati dell’epoca, ben 2.000 sterline l’anno, briciole in confronto agli stipendi di oggi, ma un bel gruzzolo allora. David Jack, Alex James, Cliff Bastin, quest’ultimo solo sedicenne, sono soltanto alcuni dei nomi di quei pezzi da novanta che andarono a rimpolpare la rosa dell’Arsenal e la resero finalmente una formazione competitiva. Tuttavia, anche i migliori risultati vanno ottenuti con grande pazienza, pertanto solo nella stagione 1929-30, mentre in Italia inizia il primo campionato a girone unico come lo conosciamo oggi, i Gunners centrano il primo titolo: la FA Cup sollevata il 26 aprile del ’30 proprio contro l’ex formazione condotta da Chapman, l’Huddersfield, battuto a Wembley dai gol di James e Lambert. É solo l’inizio di una pioggia di trofei che si abbatterà sul Nord di Londra: nel 1931 arriva il primo titolo inglese, vinto staccando Aston Villa e Sheffield Wednesday, nella stagione in cui il Manchester United retrocede in seconda divisione. Sì, avete capito bene…
Curiosamente, quando l’Arsenal e Chapman fanno il bis nel 1933, il secondo e il terzo posto spetta ancora alle medesime avversarie, i Villans e ancora il Wednesday. La Coppa dei Campioni era ancora lontana a venire, e salgono i rimpianti se pensiamo a quegli anni immediatamente precedenti alla Seconda Guerra Mondiale, quando sarebbe stato davvero fantastico ammirare una partita europea tra quell’Arsenal e la Juventus dei cinque scudetti consecutivi, o se ad Highbury fosse calato l’Athletic Bilbao, vincitore anch’esso in quegli anni dei suoi primi due titoli. La felice parabola del manager dello Yorkshire, finisce nel peggior modo possibile: un malanno trascurato si tramuta in una polmonite che non gli lascia scampo quando è ancora alla guida dell’Arsenal, all’inizio del 1934. Aveva soltanto 55 anni. Forse il destino calcistico di Herbert era già scritto in famiglia: era figlio di un minatore, che lavorava duro, così come lui fece con i suoi giocatori. E soprattutto, aveva molti fratelli. Quanti erano in tutto i figli di padre John? Undici. Se passate da Highbury o scegliete di perdervi nel tour guidato dell’Emirates Stadium (dove troverete la sua statua all’esterno e un busto del suo volto all’interno), il nuovo impianto dei Gunners dal 2006, guardatevi intorno: tutto ciò che vedrete vi parlerà di Herbert Chapman che trovò il Sistema di far diventare grande un piccolo club.
di Stefano Ravaglia, da lasettimanasportiva.com

venerdì 14 settembre 2018

Emery fissa le regole: nessun interprete, bisogna parlare in inglese

Si gioca in Inghilterra e bisogna parlare inglese. E questo vale per tutti, allenatore compreso. Questa, secondo il "Mirror", una delle norme imposte da Unai Emery nello spogliatoio dell'Arsenal. Lo stesso tecnico spagnolo non è ancora del tutto a suo agio con la nuova lingua ma conta di poter parlare un inglese fluente entro Natale e pretende dai suoi giocatori la stessa cosa. Emery ha anche rifiutato l'aiuto di un interprete ritenendo che la sua presenza rallenterebbe il processo di crescita della squadra, ma si avvale comunque di qualche aiutino: nelle conferenze stampa, ad esempio, si avvale della presenza di una figura simile, "just in case", che interviene solo nel caso in cui si blocchi, ed è seguito da un insegnante di inglese che è con lui anche sul campo di allenamento. Una bella sfida per Emery, che ritiene fondamentale l'utilizzo universale dell'inglese, ma che nelle conversazioni individuali è però disposto a parlare la lingua madre del suo interlocutore. da http://www.corrieredellosport.it

mercoledì 23 maggio 2018

Arsenal, Emery è il nuovo allenatore: ora è ufficiale

Dopo le voci è arrivata l'ufficialità: è Unai Emery l’allenatore chiamato a raccogliere l’eredità di Arsene Wenger all’Arsenal. Lo spagnolo lascia il PSG e approda in Premier League. Ad anticipare il trovato accordo è stato il sito ufficiale dello stesso Emery nella giornata di ieri, sulla cui homepage è parsa per qualche minuto (probabile che qualcuno abbia commesso un errore) un’immagine dell’allenatore con il logo della compagine londinese in primo piano accompagnata dal commento: “Orgoglioso di far parte della famiglia dell’Arsenal”. Un’opzione, quella legata all’approdo a Londra dell’ex tecnico del PSG, che ha preso corpo negli ultimi giorni dopo che Mikel Arteta era sembrato realmente ad un passo dal firmare il contratto che l’avrebbe legato ai Gunners. Emery ha parlato così a caldo: "Sono entusiasta di entrare a far parte di un grande club. L'Arsenal è conosciuto e amato in tutto il mondo per il suo stile di gioco, il suo impegno per i giovani giocatori, il fantastico stadio, il modo in cui viene gestito il club. Non vedo l'ora di iniziare". Unai Emery, classe 1971, nel corso della sua carriera ha allenato Lorca, Almeria, Valencia, Spartak Mosca, Siviglia e appunto PSG, vincendo un campionato francese, due Coppe di Francia, due Coppe di Lega francesi, due Supercoppe francesi e tre Europa League (tutte con il Siviglia). A lui il difficile compito di far ripartire l’Arsenal dopo la chiusura dell’era Wenger che è durata ben 22 anni. da http://www.goal.com

venerdì 18 maggio 2018

Arsenal: sarà Arteta il successore di Wenger

Mikel Arteta sta per tornare all'Arsenal, ma stavolta nelle vesti di manager. Dopo 5 stagioni trascorse con i Gunners, il 36enne spagnolo è a un passo dal diventare il successore di Wenger che dopo 22 anni ha salutato i londinesi. Arteta era il vice di Pep Guardiola al Manchester City, un ruolo che ha abbandonato per affrontare la prima grande avventura da allenatore della sua carriera.  L'accordo è stato trovato, nelle prossime ore dovrebbe arrivare la firma e l'annuncio ufficiale da parte dell'Arsenal. Che ha puntato su Arteta dopo aver valutato profili di gran lunga più esperti come Carlo Ancelotti, Luis Enrique e Massimiliano Allegri. La scelta è ricaduta su una figura che conosce alla perfezione l'ambiente. 
Arteta, 110 presenze in Premier League condite da 14 gol, avrà il compito di risollevare una squadra che ha chiuso al sesto posto in campionato e che per il secondo anno di fila non si è qualificata per la Champions League. Non proprio la più semplice delle imprese. da https://www.foxsports.it

venerdì 20 aprile 2018

Wenger abdica a fine stagione: l'annuncio sul sito del club

È ufficiale: dopo 22 anni sulla panchina dell'Arsenal, Arsene Wenger lascerà il suo incarico di manager a fine stagione. Lo ha annunciato lui stesso in un breve comunicato pubblicato sul sito ufficiale del club: "Grato e onorato per aver avuto questo privilegio, ma dopo un'attenta valutazione e continue discussioni con il club, sento che è il momento giusto di lasciare". Con il tecnico francese i gunners hanno vinto 17 titoli vinti in 22 stagioni: 3 Premier, 7 FA Cup e 7 Community Shield. Wenger detiene tuttora il record di partite consecutive senza sconfitte (49) nel campionato inglese. Correva l'anno 2003-2004 e quello era l'Arsenal degli Invincibili, con in rosa gente come Cole, Pires, Vieira a Thierry Henry. La squadra attualmente si trova al sesto posto della Premier (a 9 punti dal Chelsea, quinto) ma ancora in corsa in Europa League: deve giocare la semifinale contro l'Atletico Madrid. da https://www.gazzetta.it

Arsenal, il Daily Mail è sicuro: Vieira allenatore dopo Wenger

Secondo l'edizione online del tabloid britannico il futuro dell'Arsenal continuerà a parlare francese. Dopo Arsene Wenger, infatti, sulla panchina dei Gunners potrebbe sedersi l'ex stella degli "Invincibili", Patrick Vieira, al momento allenatore del New York City
Rivederlo nel centro sportivo dell'Arsenal potrebbe essere un regalo fantastico per i tifosi dei Gunners. Sognare non costa nulla, specialmente se si tratta di Patrick Vieira. In campo prima, in panchina poi. Un cerchio che si chiuderebbe, se si dovesse realizzare quanto preannunciato dal Daily Mail. Secondo l'edizione online del tabloid inglese, infatti, il sostituto di Arsene Wenger dovrebbe ancora parlare francese, oltre a essere una vecchia conoscenza, sia dell'allenatore che di tutto l'ambiente del nord di Londra: Vieira, appunto. Al momento allenatore del New York City e quindi inserito nell'universo Manchester City (dato che entrambe le squadre sono di proprietà dell'universo City Football Group, con cui Vieira ha un progetto a lungo termine in corso), il francese sarebbe il nome giusto per ridare lustro al nome e all'immagine dei Gunners. L'ex centrocampista e capitano, infatti, risveglierebbe dal torpore dei 22 anni di Wenger quei tifosi che forse hanno sofferto di disaffezione nei confronti dell'universo Arsenal, anche per i risultati non propriamente vincenti delle ultime stagioni del francese, che a parte i successi nelle coppe nazionali (ultimi due FA Cup 2017 e Community Shield 2017), non regala un campionato dal 2003-2004, quello festeggiato nella foto qui sotto. Secondo il Daily Mail, comunque, anche una eventurale vittoria dell'Europa League non cambierebbe la posizione del board dell'Arsenal, che sogna Vieira ma in ogni caso vorrebbe separarsi da Wenger. da https://sport.sky.it

lunedì 26 marzo 2018

In Germania sicuri: Arsenal, c’è la firma di Tuchel. E Wenger…

Thomas Tuchel e l’Arsenal, un matrimonio che in Germania danno già per fatto. Infatti, dopo aver rifiutato il Bayern Monaco, l’ormai ex tecnico del Borussia Dortmund avrebbe firmato il proprio contratto con i Gunners. A riportarlo con certezza è il portale tedesco Kicker: Tuchel sarebbe ormai pronto a prendere il posto di Arsene Wenger sulla panchina del club londinese. Wenger, tuttavia, è legato all’Arsenal fino al 2019 e durante le prossime settimane verrà fatta maggiore chiarezza. In casa Arsenal c’è aria di svolta. da http://www.alfredopedulla.com

martedì 27 febbraio 2018

Henry al posto di Wenger? "Mi piacerebbe"

"Wenger out" presto potrebbe non essere più soltanto un hashtag. Non in questa stagione, ovvvio: non rientra nel modo di fare dell'Arsenal che dall'1 ottobre 1996 ha sempre lo stesso allenatore. La disfatta con il Manchester City nella finale di Coppa di Lega, tuttavia, ha riacceso i rumors su una svolta che i tifosi chiedono da più di due stagioni, non solo sui social network. E magari per il Milan, che sfiderà i londinesi agli ottavi di Europa League, non è una brutta notizia. Allegri, Jardim, Simeone, Ancelotti: i nomi accostati alla panchina dei Gunners recentemente sono stati molteplici. E lo sono ancora. La novità, allora, è rappresentata dalla voce relativa al possibile arrivo di Thierry Henry, che all'Arsenal ha giocato 8 stagioni, dal 1999 al 2007 partecipando da calciatore (e da protagonista) al periodo più bello dell'era Wenger. Ora che sta studiando da allenatore, potrebbe prendere il posto del suo vecchio maestro. "L'Arsenal è il club del mio cuore - ha detto lui -, ovviamente mi piacerebbe allenarlo, ma non è certo un mio diritto. Ho un rispetto enorme per Arsene e per ciò che ha fatto. Io sono impegnato con il Belgio (è assistente del c.t. Martinez, n.d.r.), non so se sarei pronto per l'Arsenal. Nessuno lo sa. Devo ancora imparare il lavoro. Forse un giorno sarò un buon allenatore, magari tra un anno, o tra due, ma non so dire quando. Ora sto imparando". da http://www.premiumsporthd.it

sabato 13 gennaio 2018

Calciomercato, Ancelotti all'Arsenal: c'è l'accordo, 10 milioni annui

L’Arsenal ha scelto l’erede di Arsène Wenger, verso l’addio dopo ben 22 anni passati a Londra. E il nuovo allenatore dei Gunners, stando a quanto riporta il Corriere dello Sport, sarà Carlo Ancelotti. Il curriculum e i successi ottenuti in carriera, qualora dovesse arrivare la firma, verranno strapagati: contratto di 4 anni a 10 milioni di euro a stagione. La fumata bianca è vicina, l’accordo tra le parti sarebbe stato trovato. Il tecnico azzurro, qualche mese fa, aveva rifiutato l’offerta dell’Arabia Saudita, che gli aveva proposto 10 milioni di euro esclusivamente per guidare la Nazionale ai Mondiali in Russia della prossima estate. Insomma, si starebbero per spegnere - se mai fossero state accese - le ultime speranze di vedere Ancelotti sulla panchina dell’Italia. Il sogno di Carlo Tavecchio, presidente dimissionario della Federcalcio, sta per svanire. La notizia della possibile intesa tra il tecnico e l'Arsenal, club pronto al rilancio dopo le ultime stagioni non esaltanti, sta già facendo il giro del mondo. Un botto di calciomercato, seppur riguardante un allenatore. L’Arsenal non ha dubbi, Ancelotti rappresenta il profilo ideale per tornare a competere in Premier League e magari anche in Europa. I primi contatti tra le parti risalirebbero tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. A giugno "Carletto" potrebbe diventare ufficialmente il nuovo tecnico dei Gunners e dettare le nuove manovre di calciomercato. Le cifre sarebbero impressionanti: 4 anni di contratto e ingaggio a doppia cifra, 10 milioni di euro a stagione più bonus legati ai traguardi raggiunti dalla squadra.
Il ciclo Wenger sta per chiudersi, a giugno dovrebbe iniziare quello di Ancelotti. Il francese lascerebbe l’Arsenal dopo ben 22 anni. Arrivò nell’estate del 1996. In totale, con i Gunners, ha conquistato 3 Premier League (1997-1998, 2001-2002, 2003-2004), 7 FA Cup (1997-1998, 2001-2002, 2002-2003, 2004-2005, 2013-2014, 2014-2015, 2016-2017), 7 Community Shield (1998, 1999, 2002, 2004, 2014, 2015, 2017) e 6 Supercoppe d'Inghilterra (1999, 2000, 2003, 2005, 2016, 2017). In più da ricordare la finale di Champions League persa con il Barcellona nel maggio del 2006 (gol di Campbell, poi rimonta firmata da Eto'o e Belletti). Il prossimo calciomercato potrebbe porre fine alla sua avventura sulla panchina dell'Arsenal. da https://www.foxsports.it

venerdì 24 novembre 2017

Wenger consiglia il suo erede all'Arsenal

Dall'Inghilterra arrivano nuove voci sul ventilato addio di Wenger all'Arsenal. Secondo il Daily Star, il tecnico francese, in scadenza nel giugno 2019, avrebbe individuato il suo successore: si tratta dell'olandese Giovanni van Bronckhorst. Pare che il francese sia rimasto colpito dal 42enne allenatore del Feyenoord e abbia consigliato alla dirigenza londinese proprio l'ex centrocampista del Barcellona come prossimo manager dei Gunners.In carica dal 2015, l'olandese ha condotto il Feyenoord alla vittoria della KNVB Cup nella prima stagione, mentre lo scorso anno il club di Rotterdam ha trionfato nel campionato olandese dopo 18 anni. Van Bronckhorst ha vestito la maglia dell'Arsenal dal 2001 al 2003, conquistando la Premier League e la FA Cup, prima di passare al Barcellona.
L'alternativa all'olandese è Eddie Howe, tecnico del Bournemouth. da http://www.calciomercato.com

martedì 29 agosto 2017

Arsenal, caos nello spogliatoio: i giocatori urlano contro Wenger

Prima erano solo i tifosi a spingere per l’addio, ma adesso ci si mettono anche i calciatori. La stagione è appena iniziata e, nonostante il successo nel Community Shield contro il Chelsea campione d’Inghilterra, Arsène Wenger è nuovamente al centro della critica. Dopo tre giornate l’Arsenal è già a -6 dalla capolista Manchester United e questo perché sono arrivate due sconfitte consecutive in trasferta contro Stoke City prima e Liverpool. In particolar modo il k.o. che pesa di più è soprattutto quello arrivato sul terreno di gioco dei Reds, visto il 4-0 finale. Una brutta figura che non è andata giù agli stessi giocatori dei Gunners che, come riporta il Daily Mail, nello spogliatoio di Anfield Road hanno urlato contro il proprio allenatore, reo di non cambiare mai la formazione, nemmeno nei momenti di difficoltà. Il manager francese, secondo il quotidiano inglese, avrebbe incassato in silenzio lo sfogo della sua squadra. Adesso la sosta per le Nazionali prima del rientro in campo contro il Bournemouth ancora a secco di punti in Premier League: obbligatoria la vittoria tra le mura amiche dell’Emirates Stadium, anche se ormai è rottura nell’ambiente londinese. da http://www.itasportpress.it

domenica 28 maggio 2017

Wenger rimanda sul suo futuro: "Si deciderà la prossima settimana"

L'Arsenal si aggiudica la FA Cup battendo in finale il Chelsea per 2-1. Successo arrivato grazie al goal nel finale di Ramsey, che ha ristabilito subito le distanze dopo il provvisorio pareggio di Diego Costa. In conferenza stampa Arsene Wenger celebra il successo: "Sono molto orgoglioso per il modo in cui abbiamo vinto. Abbiamo battuto il Manchester City in semifinale ed il Chelsea in finale, non poteva essere più dura. Siamo stati bravi ma, soprattutto, una squadra". L'allenatore non riesce a digerire il mancato successo in Premier League:"Abbiamo vinto 7 delle ultime 8 partite e fino a dicembre eravamo imbattuti da 20 gare. Peccato per il black-out fatale di marzo". Infine Wenger si sofferma sulla sua situazione: "E' ridicolo pensare che dopo 20 anni il mio futuro all'Arsenal possa dipendere da una partita. La prossima settimana ne sapremo di più. L'importante è il bene del club, per questo bisognerà vedere se sono ancora l'uomo giusto". da http://www.goal.com/

mercoledì 19 aprile 2017

Arsenal, i programmi per la prossima stagione: c'è ancora Wenger

Sembrava che lo storico rapporto tra Arsène Wenger e l'Arsenal fosse destinato a concludersi in cifra tonda, vent'anni, al termine di questa stagione. Il manager francese è ai minimi storici in termini di consenso da parte dei Gunners, anche nell'ultima partita al Riverside Stadium, vinta per 2-1 contro il Middlesbrough, sono stati esposti degli striscioni che lo invitano ad andarsene e chiudere questa pagina di storia del club di Londra. Il dibattito è ormai aperto da mesi, tra i pochi che lo vorrebbero ancora su quella panchina e i tanti che invece vorrebbero cambiare.
Un confronto che ha portato a varie contestazioni nel corso di questa stagione, in cui l'Arsenal sta lottando per arrivare almeno al quarto posto valido per i preliminari di Champions League. Questo ha alimentato lo stato d'insoddisfazione dei Gunners, che non riescono a vincere la Premier League dal lontano 2003. Il malcontento ha raggiunto toni esasperati, provocando addirittura risse tra gli stessi tifosi dell'Arsenal.
Tanti sperano ancora che Arsène Wenger se ne vada al termine della stagione e che al suo posto, magari, possa arrivare Massimiliano Allegri, uno dei nomi accostati alla panchina londinese per l'annata 2017/2018. Lo stesso manager francese, dopo l'ennesima domanda sul suo futuro, ha risposto acidamente: "Il prossimo anno continuerò ad allenare, o qui o altrove". Tutti fattori che sembrano portare all'inevitabile separazione. Che però non è così scontata, visto che la società sta strutturando la programmazione per il prossimo campionato e, al momento, questa prevede la presenza di Wenger in panchina.
Non è finita, perché secondo quanto si apprende dai media britannici i contestatori di Arsene Wenger non avranno vita facile per almeno altri due anni. Dovrebbe infatti essere questo il prolungamento che firmerà il manager francese con l'Arsenal proseguendo così un percorso iniziato 20 anni fa, che ha portato al club londinese molti successi e altrettante delusioni. All'interno delle sue mansioni per la prossima stagione, Wenger avrà il compito di supervisionare un processo di rifondazione della squadra, sia dal punto di vista degli acquisti che delle cessioni. Tra i primi obiettivi c'è il terzino sinistro dello Schalke 04 Sead Kolasinac, a cui è già stato offerto un contratto di quattro anni pur di battere la concorrenza del Milan. Questo significherebbe in automatico l'addio del 31enne Nacho Monreal, che probabilmente tornerà in Spagna. L'Arsenal vorrebbe invece confermare Kieran Gibbs proponendogli un nuovo contratto: qualora rifiutasse, le alternative sono Kieran Tierney del Celtic e Ryan Sessegnon del Fulham. Altri giocatori ai quali sarà proposto il rinnovo sono Alex Oxlade-Chamberlain (richiesto da Liverpool e dalle due squadre di Manchester) e Jack Wilshere (non così convinto di restare), entrambi in scadenza a giugno 2018. Ma a prescindere dagli interpreti, il direttore d'orchestra dovrebbe essere ancora lui, come confidato dallo stesso Wenger ad alcuni tifosi dell'Arsenal qualche settimana fa. Come riportato dal Mirror, ne sono convinti anche gli stessi calciatori, che non si aspettano nessuna novità. Sembrava che lo storico rapporto si dovesse interrompere a 20 anni. Ma ora è molto più probabile che arrivi a 21, forse 22. dahttp://www.foxsports.it/

mercoledì 29 marzo 2017

Arsenal, Henry glissa: "Io al posto di Wenger? Non so se sono pronto"

Thierry Henry e l'Arsenal. Un'accoppiata vincente in grado di regalare anni di emozioni, gioie e successi ai tifosi dei Gunners. Come per ogni cosa però, il tempo passa e con esso cambiano molte altre cose. Henry, per esempio, dopo una breve carriera da commentatore, è diventato assistente di Roberto Martinez nella nazionale belga. E l'Arsenal, soprattutto negli ultimi anni, è in affanno, in apnea, incapace di tornare ai vertici del calcio mondiale.
E se adesso Henry e l'Arsenal si incontrassero di nuovo? Nelle ultime ore si è fatta strada la possibilità che la prossima estate, con il possibile addio di Wenger dopo 21 anni, alla guida del club londinese arrivi proprio la leggenda Thierry Henry. Lui ovviamente non si sbilancia sull'argomento, preferisce rimandare ogni discorso. Non che qualcuno lo abbia già contattato e gli abbia proposto una bozza di contratto, ma lui fa dietrofront, non si ritiene ancora pronto per un ruolo di tale importanza e responsabilità. 
Ho sentito fare il mio nome per il dopo Wenger, ma al momento sono solo parole ed è una cosa che non dipende da me. L'Arsenal è la squadra del mio cuore e ho il massimo rispetto per tutti lì, per Wenger in particolare. Non so se sono pronto, né che cosa succederà in futuro, ma io sto imparando ancora e ne avrò per molto tempo. Questo è un lavoro duro, che mi piace ma che devo imparare bene. Non farò sicuramente l'assistente per tutta la vita.
Così Henry ha commentato la vicenda. Al momento la possibilità di diventare il nuovo allenatore dell'Arsenal lo lusinga ma lo mette anche davanti a un bivio importante: continuare l'apprendistato alle spalle di Martinez o ascoltare il cuore e tentare subito la fortuna? da http://www.foxsports.it

venerdì 10 marzo 2017

Arsenal: «Capiamo i tifosi, ma Wenger ha un contratto fino a fine stagione»

La crisi dell'Arsenal sembra avere come unica prospettiva sicura il cambio di allenatore, con Arsene Wenger destinato a lasciare dopo più di 20 anni la panchina dei Gunners. Il 5° posto in Premier League, con il distacco ora di 16 punti dai rivali londinesi del Chelsea di Conte, capolista indiscussa, e soprattutto l'eliminazione dagli ottavi di finale di Champions League con il pesante passivo del doppio 5-1 subito dal Bayern Monaco (con tanto di figuraccia per la risata in panchina di Alexis Sanchez), hanno incrinato definitivamente la storia d'amore tra il popolo Arsenal e il 67enne manager francese. "Wenger out" è ormai lo slogan, e l'hashtag, più diffuso tra il pubblico dell'Emirates, che ha voltato le spalle al tecnico. Motivo per cui il club ha voluto prendere posizione, oggi, con un comunicato sul sito ufficiale. In una nota a firma del presidente, Sir Chips Keswick, si legge: "Siamo pienamente consapevoli dell'attenzione attualmente focalizzata sul club e comprendiamo il dibattito. Rispettiamo il diritto dei tifosi alle proprie diverse opinioni individuali, ma abbiamo sempre portato avanti questo grande club di calcio avendo a cuore i suoi migliori interessi a lungo termine". Dopo la premessa, il capo dell'Arsenal spiega: "Arsène ha un contratto fino al termine della stagione. Eventuali decisioni verranno prese da noi reciprocamente e comunicate al momento giusto, nel modo giusto." da http://www.tuttosport.com

venerdì 17 febbraio 2017

Wenger: "Via dall'Arsenal? Non so ma non smetto"

La pesante sconfitta contro il Bayern Monaco ha lasciato il segno in casa Arsenal. Ancora una volta la squadra inglese allenata da Arsene Wenger non è riuscita a rispondere presente nel momento importante della stagione e dopo il 5-1 dell’Allianz Arena vede allontanarsi ogni possibilità di qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Poco più di ventiquattro ore dopo il ko in Germania, il club inglese ha così deciso di convocare una conferenza stampa per provare a dare risposte ai tifosi. Wenger allena l’Arsenal dal 1996 e dopo i trionfi degli anni scorsi (con la squadra degli Invincibili guidata da Thierry Henry, soprattutto) ha attraversato annate complicate, fatte di pochi successi e tante critiche. A parlare è lo stesso allenatore francese.

Sulla gara di Monaco - "Fino all'intervallo le cose non andavano male, anzi; eravamo in una posizione ideale, dopo però è andato tutto male, sul 3-1 eravamo colpiti mentalmente dal risultato e siamo diventati ancora più vulnerabili. Quello che conta per noi è rimanere concentrati sulla prossima partita e lasciare che gli altri critichino. Noi dobbiamo pensare solo a quello che conta e cioè il prossimo impegno. Dobbiamo avere fiducia e credere nel nostro modo di giocare, dobbiamo restare uniti. Adesso ci sarà la partita contro il Sutton e per un po' di tempo non dovremo più pensare alla Champions League e al ritorno contro il Bayern. Dopo la partita non c'è stata nessuna rivolta come qualche media ha scritto - ha poi aggiunto l’allenatore - la squadra era ovviamente molto delusa e colpita e c'era una grande tristezza. Odio perdere, voglio il meglio per questo club e sento una grande responsabilità".
Sul futuro - Nelle ultime ore si sono rincorse numerose voci su una possibile fine del rapporto con l’Arsenal al termine della stagione, alcuni avevano addirittura pensato che l’allenatore potesse dimettersi dopo il ko dell’Allianz Arena. Ma non è questa l’intenzione di Wenger, che del futuro ha parlato così senza chiarire quale sarà il suo destino nei prossimi mesi: "Deciderò cosa fare tra marzo e aprile, ma non so precisamente quando. Parlerò con i dirigenti ma non voglio affrontare questo tema adesso, quello che conta è il club non il mio futuro e le decisioni che prenderò. L’anno prossimo allenerò ancora, qui o da un’altra parte. Quando non vinci c'è sempre qualcosa che non va e bisogna accettarlo. Nei 20 club che sono andati avanti in Champions solo tre hanno giocato tutte le stagioni in quella competizione: noi, il Bayern e il Real Madrid. Se non è tutto perfetto, non è per forza tutto sbagliato. E' importante per l'Arsenal prendere la giusta decisione per il futuro del club, io ho avuto numerose possibilità di andare da un'altra parte ma ho pensato sempre al bene dell'Arsenal per 20 anni. Il mio successore? E' importante che squadra e società rimangano nelle mani giuste". da http://sport.sky.it/

martedì 14 febbraio 2017

Panchina Arsenal, crolla la quota su Benitez

Massimiliano Allegri non si scopre, ma resta favorito; mentre Rafa Benitez è in fortissima rimonta nelle quote sul prossimo allenatore dell’Arsenal. Con Arsene Wenger sarà quasi sicuramente addio a fine stagione e di conseguenza anche i bookmaker inglesi vanno a caccia del nuovo manager dei Gunners. Allegri piace tantissimo, ma lo stesso tecnico ha spiegato di voler restare ancora a lungo in bianconero «almeno per altre tre o quattrocento partite», ha spiegato prima della sua panchina numero 100 con la Juve. Oltremanica non desistono e lo danno ancora come prima opzione per il futuro dei londinesi, dato a 4,50 nelle scommesse sul loro prossimo tecnico. Nelle ultime ore, però, sta riprendendo quota la candidatura di Rafa Benitez. La scelta del tecnico spagnolo è crollata da 66 a 13 volte la scommessa, segno che molto probabilmente qualcosa si sta muovendo. Tra Rafa e Allegri, restano solide anche altre due opzioni il tecnico del Bournemouth, Eddie Howe, dato a 6,00, e l’attuale allenatore del Borussia Dortmund, Thomas Tuchel, a 5,00. Suggestiva, infine, l’ipotesi che in panchina possa sedersi Thierry Henry, idolatrato ex attaccante dei Gunners, dato a 26,00. da http://www.corrieredellosport.it/

sabato 11 febbraio 2017

Ian Wright: "Ho parlato con Wenger, lascerà l'Arsenal". E sale la candidatura di Allegri

"Ho l'impressione che stia per dire stop. Wenger ha l'aria stanca, sembra senza fiato. Sento che se ne andrà alla fine della stagione. Gli ho parlato giovedi, e mi ha davvero detto che sta arrivando la fine della sua esperienza all'Arsenal. Non gliel'avevo mai sentito dire che prima".Parola di Ian Wright, bomber implacabile dei gunners che, con Arsene Wenger alla guida, vinsero la Premier nel 1997-1998. Ora, però, dopo 21 anni, l'avventura del tecnico francese a Londra sarebbe davvero terminata: un addio che in qualche misura va a rinforzare i rumors che vorrebbero, sulla panchina del club londinese, Max Allegri, che pochi giorni fa, in merito ad un suo futuro professionale in Inghilterra, ha nicchiato. Il contratto di Wenger è in scadenza: oltre a quello del livornese, i tabloids fanno i nomi di Tuchel, Schmidt e Jardim. La dirigenza dei gunners gli avrebbe offerto il rinnovo mediante un altro biennale, ma la sconfitta contro il Chelsea (3-1) di una settimana fa avrebbe fatto maturare nel 67enne nato a Strasburgo la decisione di lasciare, una volta per tutte. E l'ipotesi d'un clamoroso e affascinante derby made in London tra due tecnici che hanno fatto la storia della Juventus diventa sempre più concreta e affascinante. da https://www.fantagazzetta.com

mercoledì 18 gennaio 2017

«Allegri si avvicina all'Arsenal. Decisione entro marzo»

«Allegri si avvicina sempre di più all'Arsenal». In Inghilterra sono sicuri: il tecnico della Juve è il candidato numero uno alla panchina dei Gunners. Secondo il Sun, infatti, Wenger sta per lasciare la guida della squadra dopo 21 anni. Gli agenti di Max sarebbero già in contatto con la dirigenza del club inglese. L'allenatore è chiamato a prendere una decisione entro marzo. Il tabloid parla di rapporti non ottimali tra il tecnico e qualcuna delle stelle della Juve, motivo in più per pensare all'addio. Inoltre Allegri è convinto di poter vincere con l'Arsenal anche grazie alle sue conoscenze tattiche. In caso di addio a Torino arriverebbe Paulo Sousa. da http://www.tuttosport.com/