Il livello di rischio di questa partita, per l’Arsenal, era da spia rossa. Lottare per un’intera stagione per un obiettivo su cui si era partiti da favoriti e ritrovarsi nel giro di 4 giorni a doversi guardare addirittura alle spalle, poteva essere un fattore molto, ma molto pericoloso. Gli uomini di Wenger però trovano la scossa giusta, almeno dal punto di vista del punteggio, grazie al solito Alexis Sanchez. E’ il cileno a portare i gol che finalmente legittimano quell’inutile dato rappresentato dal possesso palla. E così, questa volta, al 70% complessivo di partita passata con il pallone tra i piedi corrispondono anche 2 reti che garantiscono ai Gunners il controsorpasso sul City al 3° posto e danno un po’ più di tranquillità per il rush finale. Occhio però: lo United, 5° e a -4 punti, ma anche il Liverpool – che in questo finale di stagione sembra essere tra le più in forma – obbligheranno l’Arsenal a mantenere alto il livello d’allerta. Anche perché alla penultima i Gunners andranno proprio all’Etihad per sfidare il City. E se quelle dietro avranno l’accortezza di continuare a mantenere pressione, potremmo vivere un’ultima giornata di Premier League davvero epica.
Un gol subito per evitare pericoli e poi gestirla, magari facendone un altro prima della fine del tempo. Doveva essere questa la ricetta per liberarsi del sempre tignoso WBA di Pulis e il piatto, questa volta, è riuscito alla perfezione. Merito di un sontuoso Alexis Sanchez, capace con la sua splendida giocata dopo solo 5 minuti di controllare spalle alla porta, liberarsi, e calciare dal limite all’angolino basso. Una rete che mette in discesa i piani di un Arsenal che questa volta – a differenza di domenica col Palace – ha anche l’accortezza di mettersi al sicuro. Dopo il colpo di testa di McAuley che termina sulla traversa e fa tremare Cech, i Gunners capiscono infatti che serve il 2-0 per mettersi sul serio al sicuro. E a risolvere i problemi, tanto per cambiare, ancora Sanchez: punizione dal limite sul palo del portiere e Foster battuto.
Il primo tempo concluso così sul 2-0 permette all’Arsenal un secondo tempo da accademia, da allenamento agonistico. Non succede praticamente nulla se non un giro palla infinito, sei cambi, e un diagonale interessante di Campbell nel finale. L’avessero capito anche domenica col Palace, forse avremmo avuto una terza incomoda nel finale tra Leicester e Tottenham.
Risultato storico quello di stasera per i Gunners perché rappresenta la vittoria numero 500 in Premier League. Un traguardo raggiunto fin qui solo dal Manchester United (che comanda a quota 584).
da http://it.eurosport.com/
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Arsenal: Cech 6, Bellerin 7, Mertesacker 6, Koscielny 6.5, Monreal 6.5; Elneny 6, Ramsey 7; Sanchez 7,5 (Walcott, 86), Ozil 7 (Campbell, 86), Iwobi 7 (Coquelin, 82); Giroud 5.
Subs not used: Gabriel, Ospina, Chambers, Welbeck
Manager: Arsene Wenger - 7
West Brom: Foster 5; Dawson 5, McAuley 6, Evans 6, Chester 5 (Olsson 46, 6); Fletcher 6.5, Sandro 5 (Rondon 46, 6), Yacob 5.5; Sessegnon 6.5, McClean 6.5 (Gardner 64, 6); Berahino 6
Subs not used: Anichebe, Myhill, McManaman, Leko.
Booked: McAuley
Manager: Tony Pulis - 5.5
Scorer: Sanchez, 6, 38
Referee: Jon Moss
Attendance: 59,568
Table. 73. Leicester, 68. Tottenham, 63. Arsenal, 61. Manchester City, 59. Manchester United, 56. West Ham, 54. Liverpool..
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