In uno dei pochi sabati della stagione calcistica senza Premier, vedi un po’ di maglie targate Arsenal sul tube e inizi a farti delle domande.
In pochi secondi fai menti locale e ti ricordi che all’Emirates si sfidano le vecchie glorie dei Gunners e quelle del Milan. Lo stadio dei biancorossi è pieno come un uovo, quasi come se si trattasse di una sfida di Champions. La buona notizia è che l’Arsenal Foundation, impegnata in diversi progetti a favore della comunità, incassa la bellezza di un milioncino di sterline.
Ovviamente il risultato non conta – quattro a due a favore dei padroni di casa – ma un paio di episodi curiosi vale la pena di raccontarli.
Kanu, dinoccolato ancora più del solito, fa finta di niente e, nonostante Wenger (perché ovviamente ad allenare le Legends dell’Arsenal è l’alsaziano) lo releghi in panchina, si presenta in campo al fischio d’inizio. Quando Webb fa le verifiche contabili e ne trova dodici in biancorosso, manda Cuore Matto in castigo, sulla panca che accoglie le altre riserve dell’Arsenal.
L’appuntamento tra il nigeriano e il campo è comunque solo rimandato e quando il quarantenne esce dal campo di gioco lo fa con il pallone del match, grazie a una tripletta niente male. I tifosi dei Gunners danno ancora maggiore colore al siparietto, salutando il fuoriclasse africano al grido di “Sign him up!”.
Altro momento di risate generali quando Di Canio e Winterburn si affrontano e simulano la spinta dell’italiano e il goffo atterramento dell’ex laterale sinistro dei Gunners. A ricordare ovviamente l’episodio di Sheffield Wednesday – Arsenal del ’98 e il KO dell’arbitro Alcock, a fronte del colpo ricevuto dall’ex laziale. In quell’occasione proprio Winterburn aveva accompagnato l’uscita dal terreno di gioco di Di Canio con parole non certo mielose!
Insomma quei ragazzi in metropolitana con una casacca Arsenal un po’ retro’ non hanno certo avuto torto: un pomeriggio per una buona causa, un hat-trick, qualche tocco di classe e quattro belle risate …
da http://inthebox.gazzetta.it/