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domenica 15 dicembre 2019

PL ARSENAL-MANCHESTER CITY= 0-3



Goals: 2'De Bruyne, 15'Sterling, 40'De Bruyne,
Arsenal. Leno, Maitland-Niles, Chambers, Sokratis, Kolasinac (Saka 40); Guendouzi, Torreira (Willock 81); Pepe, Ozil (Smith Rowe 56), Martinelli, Aubameyang.
Subs not used: Lacazette, Luiz, Nelson, Martinez.
Manager: Freddie Ljungberg
Manchester City. Ederson, Walker, Otamendi, Fernandinho, Mendy (Zinchenko 85); Rodri, Gundogan (Mahrez 71); Sterling, De Bruyne, Foden (Bernardo 56); Jesus.
Subs not used: Bravo, Angelino, Joao Cancelo, Garcia.
Manager: Pep Guardiola
Booked: Fernandinho, Rodri, Gundogan, Mendy, 
Sokratis,
Referee: Paul Tierney (Lancashire)
Attendance. 60.031

Table. 49.Liverpool, 39.Leicester, 35.Manchester City, 29.Chelsea, 26.Tottenham, 25 Manchester United, Sheffield United, 24.Wolverhampton....
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L'Arsenal non riesce a riprendersi dalla crisi, mentre il Manchester City sfrutta il passo falso del Leicester per rosicchiare due punti in classifica. Decisivo Kevin De Bruyne, con una doppietta ed un assist per Sterling. Spaesata e poco convinta la squadra di casa.
La ripresa, se possibile, vede l'Arsenal ancora più in difficoltà. Fredrik Ljungberg prova a mischiare le carte in tavola con l'ingresso in campo di Saka, Smith-Rowe e Joe Willock. I giovani talenti dell'Arsenal vengono applauditi dall'Emirates ma non riescono ad incidere sulla partita, con una corazzata, come quella del Manchester City, in pieno controllo della partita. Nemmeno negli ultimissimi minuti la squadra di casa riesce ad attuare un forcing offensivo per creare pericoli dalle parti di Ederson. La vittoria della formazione di Pep Guardiola non è mai stata in discussione.Continua il pessimo momento dell'Arsenal e lo si capisce fin dalle prime battute di gioco. Passano soltanto due minuti dal fischio d'inizio dell'arbitro e Kevin De Bruyne fa capire di essere in una giornata di grazia, segnando il goal del vantaggio. L'Arsenal prova a palleggiare ma il Manchester City ogni volta che arriva in area di rigore punisce i Gunners: dopo un quarto d'ora il punteggio parla già di uno 0-2 con la firma del solito Sterling, servito guarda caso da De Bruyne. Per concludere in bellezza il primo tempo, il centrocampista belga poi segna il terzo goal con un mancino al bacio da fuori area e sfiora anche il poker con un tiro potente e preciso che si stampa sul palo dopo la deviazione di Leno. da https://www.goal.com

giovedì 5 dicembre 2019

PL ARSENAL-BRIGHTON= 1-2



Goals. 36'Webster, 50'Lacazette, 80'Maupay,
Arsenal. Leno, Bellerin, Sokratis, Luiz, Kolasinac (Tierney 72); Xhaka, Torreira, Willock (Pepe 46); Ozil, Aubameyang, Lacazette (Martinelli 77).
Subs- Chambers, Nelson, Martinez, Guendouzi,
Manager. Freddie Ljungberg
Brighton. Ryan, Alzate (Duffy 88), Webster, Dunk, Burn, Propper, Stephens, Mooy, Gross (Trossard 80); Connolly (Montoya 76), Maupay.
Subs.: Bissouma, Murray, Button, Bernardo Goals: Webster 36, Maupay 80
Manager. Graham Potter
Booked. Gross, Bellerin, Luiz, Sokratis
Referee. Graham Scott

Attendance. 60.164
Table. 43.Liverpool, 35.Leicester, 35.Manchester City, 29.Chelsea, 23.Wolverhampton,  21.Manchester United, Crystal Palace, 20.Tottenham, 19.Arsenal, Sheffield United, Newcastle...
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I Gunners continuano a non vincere. Anzi, proseguono nella collezione di figuracce. I tre punti non arrivano dal 3-2 al Vitoria Guimaraes in Europa League: ma oltre ai risultati, manca anche il gioco. E Fredrik Ljungberg può farci veramente poco: eppure, le punte dei Gunners sembrano cercare di più il fraseggio offensivo, senza riuscirci particolarmente. Segno che manca anche la tranquillità. Il Brighton fa il colpaccio passando al 37' con un'azione “sporca”, quella che nasce da calcio d'angolo e porta Webster a calciare in rete. Leno, già bravo in occasioni precedenti, soprattutto su un sinistro di Maupay, non può farci nulla. Poca intensità tra i Gunners, che escono tra i fischi dell'Emirates soprattutto all'intervallo. Ljungberg, all'esordio casalingo, inserisce Pepé nella ripresa e dopo cinque minuti un colpo di testa fortunoso di Lacazette regala l'1-1 ai padroni di casa: Ryan smanaccia male, la palla termina sul palo e poi in porta. I Gunners si vedono annullare un gol irregolare di David Luiz, il pubblico rumoreggia ma sarebbe stato un vantaggio immeritato. Il Brighton ha un'identità addirittura più marcata rispetto all'Arsenal e la fa valere buttando via il pallone pochissime volte. I Seagulls vengono premiati a dieci minuti dal termine segnando con un colpo di testa di Maupay il gol del 2-1. Ljungberg mastica amaro, consapevole che avrà tanto lavoro da fare: i Gunners sono a 19 punti, un solo in più del Brighton, e la zona retrocessione dista solo cinque lunghezze. da https://www.sportmediaset.mediaset.it

giovedì 28 novembre 2019

EL ARSENAL-EINTRACHT FRANKFURT= 1-2




Goals. 46'Aubameyang, 55'Kamada(F), 64'Kamada,
Arsenal. Martínez, Chambers, Mustafi (Torreira 76), Sokratis, Tierney, David Luiz (Guendouzi 31), Xhaka, Martinelli (Ozil 60), Willock, Saka, Aubameyang
Subs not used: Leno, Lacazette, Pépé, Nelson
Manager. Unai Emery
Frankfurt. Rönnow, Abraham, Hasebe, Hinteregger, da Costa, Sow, Fernandes (Kohr 45), Kostic, Kamada, André Silva (Gacinovic 45), Mendes Paciência

Subs not used: Ndicka, Joveljic, Touré, Chandler, Zimmermann
Manager. Adolf Hutter
Booked: Kostic, Abraham, Paciencia, 
Martinelli, Mustafi, Xhaka, Guendouzi
Referee: Ruddy Buquet
Attendance. 49.419
Table. 10.Arsenal, 9.Frankfurt, 8.Standard Liege, 2.Vitoria Guimaraes.
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sabato 9 novembre 2019

PL LEICESTER-ARSENAL= 2-0


Goals, 68'Vardy, 75'Maddison,
Leicester. Schmeichel, Pereira, Evans, Soyuncu, Chilwell, Ndidi, Perez (Gray 59), Tielemans, Maddison, Barnes, Vardy.
Subs. Justin, Morgan, Albrighton, Ward, Choudhury, Praet.
Manager. Brendan Rodgers
Arsenal. Leno, Chambers, Luiz, Holding (Pepe 77), Bellerin, Torreira (Willock 80), Guendouzi, Kolasinac, Ozil, Lacazette, Aubameyang.
Subs. Tierney, Sokratis, Martinez, Martinelli, Saka.
Manager. Unai Emery
Booked: Bellerin, Evans,

Referee. Chris Kanavagh
Attendance. 32.209
Table. 31.Liverpool, 26. Leicester, Chelsea, 25. Manchester City, 17.Arsenal,Sheffield United, 16.Bournemounth, 15.Crystal Palace, Brighton, Burnley, Newcastle...
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Vardy e Maddison stendono i Gunners. Continua a volare il Leicester che grazie al 2-0 all’Arsenal conquista momentaneamente il secondo posto nella Premier League. Quarto successo di fila per le Foxes che al King Power Stadium battono l’Arsenal grazie a due reti nella seconda frazione. È il solito Vardy a sbloccare l’incontro con la rete dell’1-0 firmata al 68′, trattasi del nono gol in nove partite di Premier con l’Arsenal. Poi al 75′ Maddison chiude l’incontro siglando il 2-0 su assist dello stesso Vardy. Continua la crisi nera per l’Arsenal che rimedia la seconda sconfitta nelle ultime quattro gare e l’ultimo successo risale al 6 ottobre (1-0 vs Bournemouth). da https://www.sportface.it/

lunedì 21 ottobre 2019

PL SHEFFIELD UNITED-ARSENAL= 1-0


Goal. 30'Mousset,
Sheffield United. Henderson, Basham, Egan, O'Connell, Baldock, Lundstram, Norwood (McBurnie 85), Fleck, Stevens, McGoldrick (Freeman 78), Mousset (Sharp 56)
Subs. Robinson, Jagielka, Moore, Besic
Manager. Chris Wilder
Arsenal. Leno, Chambers, Sokratis, Luiz, Kolasinac, Guendouzi, Xhaka (Lacazette 69), Pepe (Martinelli 78), Willock (Ceballos 45), Saka, Aubameyang
Subs. Martinez, Tierney, Torreira, Holding
Manager. Unai Emery
Booked: Saka, Kolasinac, 
O'Connell, Fleck, McGoldrick, Henderson
Referee: Mike Dean

Attendance. 30.775
Table. 25.Liverpool, 19.Manchester City, 17.Leicester, Chelsea, 15.Arsenal, 14.Crystal Palace, 12.West Ham, Burnley, Tottenham, Sheffield United, Bournemounth...
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Cade l'Arsenal e lo fa in modo rumoroso. Dopo un periodo piuttosto positivo, infatti, i Gunners escono sconfitti dal campo dello Sheffield United. A Bramall Lane finisce 1-0 per i padroni di casa grazie alla rete decisiva segnata da Mousset, bravo alla mezz'ora a battere Leno su assist di O'Connell. Un occasione sprecata per la squadra di Emery, dal momento che con una vittoria avrebbe potuto consolidare il terzo posto in solitaria alle spalle di Liverpool e Manchester City. Invece, dopo aver raccolto sette punti nelle ultime tre giornate, ecco il ko. Oltre al danno, anche la beffa: già, perché Mousset, attaccante francese classe 1996, era alla sua prima partita da titolare in Premier con la maglia dello Sheffield. Grazie a lui le Blades salgono al nono posto a quota 12 in classifica assieme a Tottenham, Burnley, Bournemouth e West Ham. L'Arsenal resta fermo al quinto posto, con 15 punti, dietro anche al Chelsea e al Leicester. In un Monday Night che non si vedeva dal 2006 l'Arsenal cerca di tornare alla vittoria esterna che manca da quella di Newcastle. Ci prova con qualità e palleggio, che contrastano con la prova tutta grinta dei padroni di casa. Pepè sfiora il vantaggio mancando la porta da due passi su assist di Kolasinac, mentre lo Sheffield non perdona al 30’: angolo lungo su cui O’Connell ci mette la testa e fa da sponda per Mousset che alla prima da titolare si regala una notte bellissima. Xhaka prova a reagire con una conclusione dalla lunga distanza che impegna Henderson. Nella ripresa l'Arsenal fatica a trovare spazi per fare male e anzi deve fare i conti con un paio di tentativi da fuori di Fleck. Entra anche Lacazette ma il copione non cambia. Serata storica a Bramall Lane. da https://sport.sky.it

sabato 24 agosto 2019

PL LIVERPOOL-ARSENAL= 3-1


Goals. 41'Matip, 49'Salah(p), 58'Salah, 85'Torreira(A),
Liverpool. Adrian, Arnold, Matip, van Dijk, Robertson, Henderson, Fabinho, Wijnaldum (69' Milner) , Mo Salah, Firmino (85' Lallana), Mane (77'Chamberlain). 

Subs. Kelleher, Gomez, Shaqiri, Origi.
Manager Jurgen Klopp
Arsenal. Leno, Maitland-Niles, David Luiz, Sokratis, Monreal, Xhaka, Guendouzi (85'Mikhitaryan), Joe Willock (80'Lacazette), Dani Ceballos (61'Torreira), Nicolas Pepe, Pierre-Emerick Aubameyang.
Subs. Martinez, Chambers, Nelson, Kolasinac.
Manager. Unai Emery
Referee. Anthony Taylor

Booked. Fabinho, David Luiz,
Attendance, 53.298
Table. 9.Liverpool, 6.Arsenal, 5.Leicester, .....
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Grazie a Matip e a una doppietta di Salah, la squadra di Klopp conquista la terza vittoria nelle prime tre giornate confermando la propria candidatura al titolo. Solo per la cronaca la rete della bandiera di Torreira.
Tre giornate, tre vittorie. E la sensazione netta che, ancora una volta, il Liverpool proverà fino in fondo a spezzare quella maledizione che dura ormai da 29 anni, tempi in cui il campionato inglese si chiamava ancora First Division. Il 3-1 inflitto all'Arsenal, pienamente in partita per buona parte del primo tempo prima di crollare nella ripresa, è l'ennesima dimostrazione che la squadra di Klopp non ha intenzione di recriminare per l'esito sfavorevole dell'incredibile volata andata in scena col Manchester City nella scorsa stagione. Decisivi Matip, che apre le marcature agli sgoccioli del primo tempo, e Salah, autore di una doppietta prima dell'inutile graffio finale di Torreira. I Reds, a prescindere da quanto accadrà nelle gare della domenica, chiudono dunque il terzo turno come unica formazione imbattuta e ancora a punteggio pieno. Quanto all'Arsenal, buoni segnali da Pépé (all'esordio dal 1') e, in generale, discreta tenuta di squadra fino all'1-0. Ma questo Liverpool è un'altra cosa. da https://it.eurosport.com

mercoledì 29 maggio 2019

EL Final CHELSEA-ARSENAL= 4-1





Goals: 49'Giroud, 60'Pedro, 65'Hazard, 69'Iwobi, 72'Hazard,
Chelsea: Arrizabalaga, Azpilicueta, Christensen, Luiz, Emerson Palmieri, Kante, Jorginho, Kovacic (Barkley, 76) Pedro (Willian, 71), Giroud, Hazard (Zappacosta, 89).
Subs. Caballero, Cumming, Alonso, Higuain, Cahill, Ampadu, Gallagher, McEachran.
Manager. Maurizio Sarri
Arsenal: Cech, Papastathopoulos, Koscielny, Monreal (Guendouzi, 66), Maitland-Niles, Torreira (Iwobi, 67) Xhaka, Kolasinac, Lacazette, Ozil (Willock, 77), Aubameyang.
Subs. Leno, Iliev, Elneny, Lichtsteiner, Iwobi, Mustafi, Welbeck, Jenkinson, Nketiah, Saka.

Manager. Unai Emery
Booked. Christensen, Pedro,
Referee: Gianluca Rocchi
Attendance. 51.370
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Poker Blues a Baku. Il Chelsea mette le mani sull'Europa League con una prova sontuosa. Agli uomini di Sarri, che in Azerbaigian guadagna finalmente i galloni del "vincente", è bastato un tempo per regolare l'Arsenal. Dopo un avvio lento e timoroso, nella ripresa l'onda blu ha travolto infatti i Gunners, rei forse di non avrei affrontato la partita con più coraggio e aggressività fin dall'inizio e di non aver saputo approfittare di un primo tempo giocato a ritmi troppo blandi per due squadre inglesi. Alla resa dei conti in campo la differenza l'hanno fatta le scelte di Sarri e i colpi dei suoi campioni. Giroud, Hazard e Pedro su tutti. Ma non solo. Ha vinto la qualità. Dei calciatori e del gioco. Quando il Chelsea si è sciolto e si è messo a manovrare come vuole il "Comandante", la musica è cambiata a Baku. E l'Arsenal è stato costretto a fare solo da sparring partner ai Blues. Per buona pace di Emery, che fallisce il poker personale in Europa League incassando una sonora lezione da Sarri. Già, Sarri. Detto del primo trofeo in carriera, ora per il tecnico italiano resta da affrontare il discorso futuro. Un futuro che, se dovesse essere targato Juve, potrà contare sulle idee di un "vincente" in Europa. 
All'Olimpico di Baku l'avvio del match è nervoso. In palio c'è il titolo. E si vede. Nessuno vuol sbagliare e così la gara si sposta subito in mediana tra lanci lunghi e giocate semplici. Torreira ringhia su Hazard, David Luiz invece prende in consegna Aubameyang. A ritmo basso i Blues tengono la difesa stretta e provano a manovrare per vie centrali, i Gunners invece cercano di chiudere i rifornimenti per Jorginho e allargare il gioco sulle corsie esterne. E proprio da un inserimento di Maitland-Niles arriva il primo pericolo per Kepa, con Aubameyang che spara a lato da buona posizione. Un lampo che mette i brividi a Sarri, ma che non cambia l'inerzia della gara. Bloccato a centrocampo e con i play soffocati dal pressing, il match non decolla. Giroud pasticcia in area dopo un affondo di Kanté, poi Xhaka sfiora il colpaccio dal limite e Papastatopulos salva su Emerson. Tre guizzi che accendono la gara. Con le squadre più lunghe, l'Arsenal prova a prendere in mano il gioco, cercando di verticalizzare di prima e di sorprendere i Blues con i cambi di gioco. Ozil però non brilla e Lacazette e Aubameyang faticano a trovare gli spazi per far male. Il Chelsea invece si accende a tratti e quasi sempre grazie alle intuizioni di Hazard o Jorginho. Emerson testa i riflessi di Cech, poi il portiere dell'Arsenal deve superarsi su Giroud, salvando il risultato sul finire del primo tempo. 
Miracolo che al non gli riesce invece a inizio ripresa, quando il capocannoniere dell'Europa League sblocca la gara con una magia in tuffo di testa su assist perfetto di Emerson. Un gol che rompe l'equilibrio e cambia tutto. In svantaggio, l'Arsenal alza il ritmo e la mette sulla lotta. Il Chelsea però tiene i nervi saldi e sfrutta il giropalla sarriano per far saltare il banco. Tattica perfetta, che in campo aperto fa volare i Blues. Il bis lo firma Pedro, sempre decisivo quando conta, poi sale in cattedra Hazard, che prima firma il tris dal dischetto, poi cala il poker dopo il gol della bandiera di Iwobi. Un dominio che schiaccia i Gunners, ma che non trasforma la partita in un tiro al bersaglio verso la porta di Cech. Anche sotto di tre reti, infatti, l'Arsenal non molla e continua a spingere con orgoglio. Soprattutto con Iwobi. Per Emery però non è serata da imprese e il finale è buono soltanto per le statistiche e per applaudire il Chelsea. Sarri si prende l'Europa League. Il Comandante è diventato "grande".  da https://www.sportmediaset.mediaset.it

domenica 5 maggio 2019

PL ARSENAL-BRIGHTON= 1-1



Goals. 9'Aubameyang(p), 60'Murray(p),
Arsenal. Leno 5, Lichtsteiner 4.5 (Kolasinac 76 min, 5), Sokratis 5.5, Mustafi 6, Monreal 6; Torreira 6, Xhaka 5, (Iwobi 76, 5) Mkhitaryan 5 (Guendouzi 76, 5); Ozil 5; Lacazette 6, Aubaeyang 6. Subs. Cech, Elneny, Koscielny, Nketiah.
Manager. Unai Emery 5
Brighton. Ryan 7.5; Bruno 6.5, Duffy 8, Dunk 7, Bernardo 6; Stephens 6.5, Jahanbakhsh 4.5 (Knockaert 46, 7), Gross 6 (Kayal 90), Bissouma 6, March 7.5; Murray 6.5 (Andone 77). 
Subs. Button, Bong, Locadia, Burn.
Manager. Chris Hughton 7
Booking. Gross, Dunk, 
Sokratis, Xhaka, Lichtsteiner, Guendouzi,
Referee. 
Anthony Taylor 5
Attendance. 59.965
Table. 94'Liverpool, 92.Manchester City, 71.Chelsea, 70.Tottenham 67.Arsenal, 66.Manchester United, 56.Wolverhampton, 53.Everton, 51.Leicester, 50.Watford..
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Dopo tre sconfitte consecutive, l'Arsenal non va oltre l'1-1 contro un ottimo Brighton, salendo solamente a 67 punti in classifica. Un risultato che, a 90' dal termine della Premier League, proietta matematicamente il Chelsea di Sarri (71) alla prossima Champions League. Quarto posto, comunque, praticamente irraggiungibile per i Gunners, che anche in caso di aggancio al Tottenham (70), sarebbero svantaggiati dalla differenza reti (attualmente +28 Spurs, +20 la band di Emery). 
All'Emirates decidono i rigori di Aubameyang e Murray.
Col pensiero impellente di dover rispondere al Chelsea - vittorioso 3-0 contro il Watford - i Gunners iniziano subito all'attacco e, dopo 9' passano in vantaggio. Grazie a un calcio di rigore, prodotto da un contatto appena dentro l'area Monreal-Jahanbakhsh. Dal dischetto, Aubameyang spiazza all'angolino Ryan. I Seagulls provano a rispondere con un colpo di testa di Murrey bloccato da Leno al 26'. Ma, di fatto, sono i padroni di casa a sfiorare più volte il raddoppio: al 36' con un tuffo di testa su Mustafi (su corner di Xhaka) sventato sulla linea da Ryan il quale, al 40', si ripete con il piatto al volo - angolatissimo - di Aubameyang. Al 44' il portierone australiano respinge anche una conclusione dalla distanza di Mkhitaryan. Nella ripresa, l'Arsenal è irriconoscibile, probabilmente a causa delle fatiche di Europa League. Che i Gunners dovranno pensare a vincerla, specie dopo il rigore trasformato al 61' da Murray e assegnato per un fallo in area di Xhaka su March, successivo a una palla persa da Mkhitaryan. Nel finale, i Seagulls vanno vicini a vincerla ma Groß, appostato sulla line di porta, riesce nell'impresa di calciare fuori. Finisce 1-1. da https://it.eurosport.com

domenica 28 aprile 2019

PL LEICESTER CITY-ARSENAL= 3-0


Goals: 59'Tielemans, 86'Vardy, 95'Vardy,
Leicester. Schmeichel 8; Ricardo 8, Evans 8, Maguire 8, Chilwell 8; Ndidi 7 (Barnes 46' 7); Albrighton 8 (Gray 86'), Tielemans 8, Choudhury 8 (Mendy 78'), Maddison 8; Vardy 9. Subs. Soyuncu, Iheanacho, Ward, Fuchs
Manager: Brendan Rodgers 9
Arsenal. Leno 6; Maitland-Niles 3, Mustafi 3, Sokratis 3, Kolasinac 4; Mkhitaryan 4 (Guendouzi 73' 4), Torreira 5, Xhaka 3, Iwobi 5 (Koscielny 46' 4); Lacazette 5 (Nketiah 78'), Aubameyang 5. Subs. Cech, Elneny, Mavropanos, Willock

Manager: Unai Emery 4
Booked. Sokratis, 
Ndidi, Ricardo, Chilwell
Sent off: Maitland-Niles
Referee. Michael Oliver 7
Attendance. 32.037

Table. 92.Manchester City, 91.Liverpool, 70.Tottenham 68.Chelsea, 66.Arsenal, 65.Manchester United, 54.Wolverhampton, 51.Leicester, 50.Watford, 49.Everton..
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L'Arsenal prosegue il suo periodo nero e non solo manca l'aggancio (o il sorpasso) al Chelsea quarto in classifica, ma rimedia la terza sconfitta consecutiva complicando non poco il proprio cammino alla caccia di un posto in Champions League. E non è tutto, perché a Leicester i Gunners si fanno dominare e perdono senza alcuna attenuante, arrivando a 48 gol subiti in stagione e a tre partite di fila con tre gol al passivo (un record che resisteva dal 1967). Parte subito in controllo il Leicester, che fa girare bene palla e si rende anche pericoloso dalle parti di Leno: già al 7' minuti Evans spaventa la retroguardia dell'Arsenal con un bel colpo di testa che non inganna il portiere ospite, poi è Tielemans a provarci dalla distanza arrivando però in controtempo sul pallone. Ancora più pericoloso è Maddison, con il destro sul primo palo che termina sul fondo di pochissimo. Il possesso palla dei primi 20 minuti dice 81% Leicester, così i Gunners provano a reagire in contropiede: al 23' è Iwobi a proporsi sulla sinistra, sul suo cross arriva il destro al volo di controbalzo di Lacazette a dimostrare che gli ospiti sono ancora vivi. Soffrono maledettamente, però, come dimostrano la folata di Chilwell sulla sinistra (Maitland-Niles si fa sistematicamente saltare) e due grandi parate di Leno su Vardy e Ndidi. Al 31' è poi ancora Vardy a trovarsi davanti al portiere tedesco su gran lancio di Albrighton, ma il suo pallonetto sorvola la traversa. Al 35' l'Arsenal prova a reagire, con Aumabeyang che si distende in un contropiede concluso dal sinistro di Iwobi respinto di piede da Schmeichel, poi però perde per espulsione il disastroso Maitland-Niles (evitabile il suo pestone a Maddison) e ancora una volta Vardy impegna Leno. 

Nel secondo tempo Emery getta nella mischia Koscielny al posto di Iwobi (per qualche minuto era stato costretto a giocare da terzino addirittura Mkhitaryan). La contromisura regge però per appena un quarto d'ora: al 59' infatti Maddison dalla destra fa piovere in area un cross profondo su cui si avventa Tielemans, che manda a vuoto proprio Koscielny e incorna in porta il pallone del giusto vantaggio Leicester. E dopo un breve break dell'Arsenal (timide occasioni per Torreira e Aubameyang), le Foxes insistono: al 73' Tielemans riceve palla da Barnes e libera uno spettacolare destro a giro che sfiora il palo, un minuto dopo Leno deve parare nel corso della stessa azione prima su Ricardo Pereira e poi su Barnes. Nel finale è il giovanissimo Nketiah (subentrato a Lacazette) a far sperare all'Arsenal di riprendere la partita, speranza che viene demolita da quanto avviene nei minuti finali. All'86' arriva infatti il 2-0 di Vardy, che aiuta a capire le difficoltà dell'attuale Arsenal: il tutto parte da un rinvio dal fondo di Schmeichel che scavalca come due birilli Papastathopoulos e Koscielny, il numero 9 delle Foxes ha tutto il tempo di tentare il pallonetto, colpire la traversa e raccogliere il rimpallo appoggiando di testa il pallone nella porta sguarnita. E dopo un contropiede tre contro uno fallito da Barnes, arriva anche il 3-0 dello stesso Vardy, puntuale su un cross dalla destra di Pereira. E per l'Arsenal è davvero notte fonda.
da https://www.sportmediaset.mediaset.it

mercoledì 24 aprile 2019

PL WOLVERHAMPTON-ARSENAL= 3-1


Goals. 28'Neves, 37'Doherty, 47'Jota, 80'Sokratis,
Wolves: Patricio 7; Bennett 8, Coady 7.5, Boly 7; Doherty 8.5, Dendoncker 7.5, Neves 8, Jonny 8.5; Moutinho 8 (Gibbs-White 90'); Jimenez 7 (Adama 82'), Jota 9 (Cavaleiro 78'). Subs not used: Ruddy, Costa, Saiss, Vinagre
Manager. Nuno Espirito Santo 9
Arsenal: Leno 4; Maitland-Niles 5, Sokratis 5, Koscielny 4, Monreal 4; Torreira 4 (Guendouzi 59' 5), Xhaka 4; Iwobi 4 (Nketiah 71'), Ozil 3, Mkhitaryan 4 (Kolasinac 59' 5); Lacazette 4. 
Subs not used: Cech, Elneny, Mustafi, Willock
Manager. Unai Emery 3

Booked: Monreal, Xhaka, Torreira, Doherty
Referee. Stuart Atwell 6 

Attendance. 31.436
Table. 89.Manchester City, 88.Liverpool, 70.Tottenham 67.Chelsea, 66.Arsenal, 64.Manchester United, 51.Wolverhampton, 50.Watford, 49.Everton, 48.Leicester..
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Per Unai Emery adesso si fa complicata. Sul più bello, quando il suo Arsenal sembrava lanciato verso un grande finale di stagione, è arrivata una sconfitta durissima. Al Molineux Stadium i Gunners non ci hanno rimesso solo i tre punti, ma anche la faccia: 3-1 e tanti saluti alla Champions? Non ancora, ma rialzarsi dopo questa botta sarà dura soprattutto dopo gli insulti ricevuti dai suoi tifosi… che hanno preso di mira l’ex allenatore del Psg. Ruben Neves su calcio di punizione (28′), Matt Doherty di testa (37′) e Diogo Jota con un sinistro a incrociare (45’+2): il Wolverhampton cala il tris nel primo tempo e per l’Arsenal è notte fonda. Tre gol e favori del pronostico spazzati via: nella ripresa i Gunners hanno provato ad alzare la testa, ma la reazione degli uomini di Emery ha prodotto solo il gol di Sokratis all’80’. Al Molineux è finita 3-1 per il Wolverhampton, adesso l’Arsenal ha un punto di ritardo rispetto al Chelsea quarto quando mancano tre giornate alla fine della Premier. Tutto compromesso? Non ancora… ma Emery riuscirà a riprendersi dopo tutte queste critiche? da http://www.ilposticipo.it

domenica 21 aprile 2019

PL ARSENAL-CRYSTAL PALACE= 2-3



Goals: 17'Benteke, 47'Ozil, 61'Zaha, 69'McArthur, 77'Aubameyang,
Arsenal: Leno 6; Mustafi 3, Koscielny 5, Mavropanos 4 (Iwobi 46, 5); Jenkinson 5 (Maitland-Niles 46, 5), Guendouzi 6, Elneny 5 (Torreira 68), Kolasinac 5; Ozil 6; Aubameyang 6, Lacazette 6. Subs: Cech, Mkhitaryan, Monreal, Nketiah.
Manager. Unai Emery 5
Crystal Palace: Guaita 7; Wan-Bissaka 7, Kelly 7, Dann 7.5, Ward 6.5; McArthur 7.5, Kouyate 7.5, Milivojevic 8.5, Meyer 7 (Townsend 80); Benteke 7.5 (Ayew 78), Zaha 8. Subs: Van Aanholt, Hennessey, Batshuayi, Sako, Riedewald.
Manager. Roy Hodgson 7
Booked: Ward, 
Mavropanos, Mustafi, Guendouzi, Ozil
Referee: Jon Moss

Attendance. 59.929
Table. 88.Liverpool, 86.Manchester City, 67.Tottenham 66.Arsenal, Chelsea, 64.Manchester United, 49.Everton, Watford, 48.Leicester, Wolverhampton..
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Al 5’ una punizione pericolosa battuta dal Crystal Palace viene ben intercettata da Guendouzi. Al 14’ Mustafi riesce a salvare un colpo di testa di Kelly sul secondo pallo che rischiava di mettere in difficoltà Leno sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Dann. Sono due segnali di avvertimento per l’Arsenal, che infatti capitola al 17’: Benteke schiaccia di testa in posizione regolare la punizione di Milivojevic dalla destra e, non marcato da nessuno, infila il portiere tedesco, che avrebbe potuto intervenire meglio. La reazione dei Gunners tarda ad arrivare; Aubameyang e Lacazette non trovano i varchi giusti per attaccare. Alla mezz’ora la prima vera possibilità per il pareggio arriva sulla testa di Mustafi che non trova la porta di poco sul corner di Ozil. Al 43’ Leno compie un doppio salvataggio su Kouyate, che aveva la possibilità di chiudere quasi i conti. Così l’Arsenal trova il pareggio subito a inizio ripresa grazie a Ozil, che infila sul primo palo Guaita sfruttando al meglio l’assist di Lacazette. Il gol, che teoricamente avrebbe dovuto dare la carica ai padroni di casa, fa invece prendere coraggio agli ospiti che tornano in vantaggio al 61’: Mustafi si perde completamente Zaha dopo un lancio lungo, l’ivoriano approfitta dell’errore del difensore ex Sampdoria con un rasoterra che termina alle spalle di Leno. Le Aquile prendono il largo e trovano addirittura l’1-3, con MacArthur che trova il tocco vincente dopo una bell’azione personale di Dann. Quando mancano 13 minuti alla fine, Aubameyang tenta di riaccendere la luce all’Arsenal con una rete capolavoro dal limite dopo avere saltato quattro calciatori avversari. Ma è troppo tardi per gli uomini di Emery, che sono costretti al ko casalingo, senza riuscire ad approfittare delle sconfitte di Tottenham e Manchester United in ottica Champions League. Il Chelsea domani può scavalcare i Gunners e piazzarsi al terzo posto davanti agli Spurs. da https://www.sportmediaset.mediaset.it

giovedì 7 marzo 2019

EL STADE RENNAIS-ARSENAL= 3-1



Goals. 3'Iwobi, 42'Bourigeaud, 65'OG.Monreal, 88'Sarr,
Rennes. Koubek 6.5; Zeffane 7, Da Silva 7, Mexer 7, Bensebaini 8; Bourigeaud 9 (Lea Siliki 73), Andre 8, Grenier 8 (Gelin 90), Sarr 8; Ben Arfa 7.5; Hunou 7. Subs not used: Badiashile, Doumbia, Johansson, Lauriente, Del Castillo
Manager: Julien Stephan 8
Arsenal. Cech 7, Mustafi 5, Sokratis 4, Koscielny 5, Monreal 4; Xhaka 5, Torreira 6; Mkhitaryan 5, Ozil 4 (Ramsey 70, 5), Iwobi 6.5 (Guendouzi 53, 5); Aubameyang 4 (Kolansinac 79).  Subs: Leno, Maitland-Niles, Suarez, Nketiah
Manager. Unai Emery 5
Booked: Xhaka, 
Bourigeaud, Zeffane
Red card: Sokratis
Referee: Ivan Kruzliak (SVK) 6
Attendance: 29.171

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Il Rennes sorprende un Arsenal distratto e a tratti presuntuoso, che ora dovrà centrare una piccola impresa nel ritorno a Londra per passare il turno. Partono forte i Gunners, che già al 4' si portano in vantaggio grazie a un'incredibile invenzione di Iwobi: il nigeriano riceve palla da Monreal non lontano dalla bandierina del corner, prende il tempo a André e dopo essere entrato in area libera un beffardo rasoterra che Koubek non riesce a raggiungere. Il portiere di casa evita il tracollo con due grandi interventi su Torreira e Aubameyang, poi la partita svolta: Papastathopoulos viene ammonito due volte in pochi minuti, per falli su Ben Arfa e Sarr. Evitabile soprattutto il secondo, che oltretutto causa la punizione che Bourigeaud calcia contro la barriera, raccogliendo però la respinta che al 42' si trasforma in un missile che si infila alle spalle di Cech. La partita, già difficile, si complica ulteriormente per i Gunners nella ripresa: al 65' il Rennes attacca in maniera disordinata con la difesa avversaria nel pallone, tanto che sul cross dalla destra arriva una pazzesca autorete di anca da parte di Nacho Monreal. All'88' arriva quindi il definitivo 3-1, con Sarr che con una poderosa incornata conclude un perfetto contropiede dei suoi. da https://www.sportmediaset.mediaset.it/

sabato 29 dicembre 2018

PL LIVERPOOL-ARSENAL= 5-1


Goals: 11'Maitland-Niles(A), 14'Firmino, 16'Firmino, 32'Mane 32. 47'Salah(p), 62'Firmino(p),
Liverpool: Alisson 7; Alexander-Arnold 7, Lovren 7.5, Van Dijk 7.5, Robertson 7 (Clyne 83 6); Wijnaldum 7(Lallana 78 6), Fabinho 7; Shaqiri 7, Firmino 8.5, Mane 7 (Henderson 62 6); Salah 8. Subs not used: Keita, Sturridge, Mignolet, Origi.
Manager: Jurgen Klopp 8
Arsenal: Leno 5, Lichtsteiner 4, Sokratis 5, Mustafi 4 (Koscielny 46 5); Maitland-Niles 6, Torreira 5, Xhaka 4, Kolasinac 4 (Guendouzi 80 6); Ramsey 6, Aubameyang 5 (Lacazette 71 6), Iwobi 6.5. Subs not used: Cech, Elneny, Willock, Saka.
Manager: Unai Emery 5
Booked: Xhaka, Robertson,
Referee: Michael Oliver 7
Attendance: 53.326

Table. 54.Liverpool 45.Tottenham, 44.Manchester City, 40.Chelsea, 38.Arsenal, 32.Manchester United, 29.Wolverhampton, 28.Leicester, Watford, 27.Everton...
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Il Liverpool chiude con una vittoria il suo 2018, un anno comunque importante vista la finale di Champions disputata contro il Real Madrid nel maggio scorso. Da quel 3-1, i Reds sono cresciuti ancora di più, diventando una delle squadre favorite per la vittoria del titolo in Europa come in Inghilterra. Il 5-1 all'Arsenal proietta la squadra di Klopp a +9 dal Tottenham e a +10 dal Manchester City (che deve però giocare contro il Southampton). Un bel bottino, a pochi giorni dalla sfida più attese di tutte: quel Manchester City-Liverpool, del prossimo 3 gennaio, che ci dirà veramente se questa squadra può ambire a vincere la sua prima Premier League. Sì, perché i Reds non sono campioni d'Inghilterra dalla stagione 1989-1990, quando si giocava ancora la First Division.

Fase di studio nei primissimi minuti di gara, ma passato il decimo minuto ecco Iwobi che mette paura ad Alisson che devia in calcio d'angolo. All'11' arriva poi il vantaggio dei gunners con Maitland-Niles che supera l'ex portiere della Roma, sfruttando ancora una volta il pressing degli ospiti sul giro palla in uscita del Liverpool. La squadra di Klopp però non ci mette molto a rispondere: basta una fiammata di Salah per mettere in pressione la difesa dell'Arsenal, si scatena un flipper con Lichtsteiner che mette fuori causa Leno, favorendo il pareggio di Firmino. 90 secondi più tardi arriva anche il 2-1 dei Reds, ancora con Firmino, che recupera palla da Mané prima di saltare nettamente Mustafi e Papastathopoulos e superare nuovamente Leno. Poco dopo la mezz'ora arriva anche il tris con Mané su assist di Salah. Timida reazione dell'Arsenal con i tentativi di Iwobi e Ramsey, ma nel finale di tempo ecco il 4-1 dei Reds con un penalty messo a segno da Salah.
Nella ripresa è ancora il Liverpool a fare la voce grossa con Mané e Salah che mancano il gol del 5-1. Dall'altra parte Kolasinac chiede il rigore, ma per poco non rimedia un giallo per simulazione. Anche Fabinho si avvicina al gol, poi l'arbitro Oliver fischia un penalty per il fallo in area di Kolasinc su Lovren: questa volta Salah lascia la battuta a Firmino, che firma la tripletta personale spiazzando Leno. Nel finale i padroni di casa sfiorano anche il sesto gol, ma Henderson e Salah non trovano la porta. da https://it.eurosport.com

domenica 4 marzo 2018

PL BRIGHTON-ARSENAL= 2-1


L'Arsenal perde la quarta partite nelle ultime cinque sprofondando in casa del piccolo Brighton & Hove Albion. Sotto di due gol (Dunk e il solito Murray), i Gunners riescono solo a dimezzare lo svantaggio con la zampata di Aubameyang. Non il modo migliore per preparare la sfida di Europa League con il Milan: Wenger sempre più sotto accusa, il suo Arsenal non dà segni di vita.
"Il talento da solo non basta", dice il monumento del calcio inglese Rio Ferdinand commentando la sconfitta dell'Arsenal, l'ottava nel 2018, stavolta contro il Brighton & Hove Albion. E come dargli torto: gli uomini di Wenger incappano nella quarta sconfitta nelle ultime cinque partite sprofondando a -13 dal Tottenham quarto della classe. Non basta il talento, soprattutto se non c'è traccia di consistenza difensiva: vedasi l'uscita a farfalle di Petr Cech in occasione del tap-in a porta vuota di Dunk oppure lo stacco in totale solitaria di bomber Murray per il 2-0 del Brighton, decima forza di Premier dopo aver raccolto il prestigioso scalpo e ormai virtualmente salvo. Non basta la zampata da opportunista del neo acquisto Pierre Emerick Aubameyang (la seconda in maglia Gunners) su innesco di Ozil, l'Arsenal non ha la forza e la fame per agguantare il pari al The Amex, a tutto vantaggio dei Seagulls di mister Chris Hugthon. Il Milan affronterà dunque un Arsenal ai minimi storici (con un Wenger sempre più contestato), ma dovrà stare attento ai trappoloni: già, perchè in ogni caso la qualità non fa difetto a questo gruppo e si sa mai che i Gunners asciughino le polveri al momento opportuno. da https://it.eurosport.com
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Goals. 7'Dunk, 26'Murray, 43'Aubemayang,
Brighton: Ryan 7, Schelotto 6 (Bruno 69, 6), Duffy 7, Dunk 7, Bong 6; Knockaert 7 (March 77), Stephens 7, Propper 6, Izquierdo 6, Gross 7 (Kayal 86), Murray 7.
Subs not used: Ulloa, Goldson, Locadia, Krul. Manager: Chris Hughton 7 
Arsenal: Cech 5, Chambers 5 (Bellerin 83) Koscielny 4, Mustafi 5, Kolasinac 4, Wilshere 6, Xhaka 5, Mkhitaryan 5 (Nketiah 83), Ozil 4, Iwobi 5 (Welbeck 74, 5); Aubameyang 5. Subs not used: Ospina, Holding, Maitland-Niles, Elneny. Manager: Arsene Wenger 5 
Booked: Kolasinac, Wilshere, Xhaka, Stephens, Schelotto, Murray
Referee: Stuart Atwell
Attendance: 30,620
Table. 78.Manchester City, 60.Liverpool, 59.Manchester United, 58.Tottenham, 53.Chelsea, 45.Arsenal, 40.Burnley, 37.Leicester...

giovedì 1 marzo 2018

PL ARSENAL-MANCHESTER CITY= 0-3



Doveva essere la rivincita della finale di Coppa di Lega, è stata la seconda lezione di calcio impartita in quattro giorni dal Manchester City di Guardiola all'Arsenal di Wenger. Tre reti a zero e Gunners che sparano a salve, totalmente impotenti di fronte alle folate del City. Gattuso e il Milan possono sperare nel colpaccio in Europa League: questo Arsenal ha grande qualità davanti ma se l'avversario riesce a portare palla oltre la metà campo può godere di vere e proprie praterie. Aguero e compagni infatti non forzano i ritmi, vanno al piccolo trotto ma appena accelerano sembrano inarrestabili. I ragazzi di Pep oltre all'attacco hanno anche la miglior difesa del campionato ma inizialmente la linea davanti a Ederson sbanda pericolosamente. Il primo brivido arriva su un'infilata di Mkhitaryan: Ramsey mette in mezzo e Kompany per rinviare rischia l'autogol. I Gunners sembrano più determinati ma al 14' ecco il lampo della banda Guardiola: Sané parte in slalom speciale, serve Bernardo Silva al vertice dell'area e il portoghese batte Cech con un gran sinistro a giro. L'Arsenal non demorde e cerca con insistenza l'imbucata alle spalle della difesa dei Citizens: proprio su una di queste Bellerin al 22' libera Ramsey in mezzo all'area ma Ederson è magnetico. E al 27' il secondo fulmine: Sané mette in mezzo, triangolazione da playstation Aguero-David Silva e Cech nuovamente battuto. La partita finisce al 32'. Questa volta è Sané a usufruire della progressione dei compagni: Aguero salta il primo pressing, serve Walker sulla destra, che e manda in porta il tedesco. Solo un buon intervento di Cech evita il poker di Aguero, ancora una volta liberissimo in area di rigore. Assieme ai fiocchi di neve piovono fischi sull'Arsenal all'intervallo. Nel secondo tempo i Gunners provano a rientrare in partita: al 51' però Ederson para il rigore ad Aubameyang, spegnendo i sogni di rimonta dei padroni di casa. Il City decide di fare del secondo tempo una sorta di allenamento agonistico, lasciando la palla all'Arsenal. Le idee tra Ozil e compagni latitano e l'unico squillo vero è quello di Aguero, alla caccia del gol numero 200 con i Citizens, ma Cech è attento sul suo diagonale al 78'. E così, tra i fischi e le tribune quasi vuote dell'Emirates arriva la settima sconfitta su tredici partite nel 2018 per l'Arsenal mentre Pep Guardiola si porta a -5 vittorie dall'ipoteca della Premier League. da http://www.gazzetta.it
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Goals. 15'Bernaldo Silva, 28'Silva, 33'Sane,
Arsenal: Cech 4, Bellerin 4, Koscielny 4, Mustafi 4, Kolasinac 4, Xhaka 4, Ramsey 5, Mkhitaryan 4, Ozil 3, Aubameyang 4, Welbeck 4Subs not used: Ospina, Holding, Chambers, Maitland-Niles, Elneny, Iwobi, Nketiah.
Manager: Arsene Wenger  3
Manchester City: Ederson 7, Walker 7 (Zinchenko 73), Danilo 7, Kompany 7, Otamendi 7, Bernaldo Silva 7, Gundogan 7, D Silva 7 (Jesus 87), De Bruyne 7, Sane 7, Aguero 7 (Toure 82). Subs not used: Bravo, Stones, Laporte, Foden. Manager: Pep Guardiola 7
Bookings: Otamendi, Kolasinac,
Referee:  Andre Marriner.
Attendance: 58,420.

domenica 25 febbraio 2018

LC Final ARSENAL-MANCHESTER CITY= 0-3




La prima volta di Pep Guardiola in Inghilterra ha la miglior cornice possibile, quella del mitico Wembley. Ha il punteggio più inequivocabile che ci sia, un 3-0 che non dà spazio agli scettici. E ha tre firme non banali sulla finale di Coppa di Lega: quella di Aguero (fuoriclasse non sempre in sintonia col tecnico catalano), quella del redivivo capitan Kompany e quella di David Silva, reduce da un dramma familiare per fortuna a lieto fine. Se Gattuso ha avuto modo di vedere la partita prima di concentrarsi sulla Roma, avrà accolto con un sorriso il disagio dell'Arsenal, rivale negli ottavi di Europa League: mentre sui social piovono i #WengerOut, i tifosi dei Gunners lasciano lo stadio con venti minuti ancora da giocare. E' Cech il panchinaro eccellente della finale, la Carabao Cup è territorio di Ospina. Il portiere colombiano, però, non ha un grande impatto con Wembley: il tempo di vedere Aubameyang divorarsi il vantaggio a un metro dalla porta di Bravo ed ecco che gli tocca raccogliere il pallone in fondo alla propria rete. E' il Kun Aguero - e chi sennò - a beffarlo con un pallonetto morbidissimo al 18', figlio di una furbata al limite del regolamento nel lieve contatto precedente con Mustafi, una "sportellatina" utile per non far saltare il tedesco sul rinvio lungo di Bravo. Wenger protesta a muso duro con Guardiola e il quarto uomo, ma è 1-0. Poi arriva la stretta di mano tra i tecnici. Da lì la gara ha un padrone, ma il copione non cambia granché: sono di fronte due squadre che amano la velocità e la tecnica più della potenza, si continua a correre a ritmi forsennati, fino all'intervallo. Con Aguero nuovamente vicino al gol, ancora con un mezzo lob. Si riparte e Kompany sfiora il raddoppio con un destro deviato da Koscielny. E' solo questione di tempo, al minuto 58 il centrale belga se la toglie per davvero, la soddisfazione: zampata in allungo, Koscielny stavolta è in ritardo, arriva il 2-0. Che diventa 3-0 sette giri di lancette più tardi, perché un'altra interpretazione disastrosa della difesa dei Gunners consente a Danilo il più comodo degli assist per il diagonale vincente di David Silva. L'Arsenal si piega sulle ginocchia e non c'è più partita, l'ultimo terzo di gara diventa una passerella per il Manchester City, che incassa la quinta Coppa di Lega della sua storia e il primo trionfo dell'era Guardiola. Potete già scrivere "2" in quella casella: la Premier League, di fatto, è già dei Citizens. E la Champions? Chissà. da http://www.gazzetta.it
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Goals. 18'Aguero, 58'Kompany, 65'David Silva,
Arsenal: Ospina 5, Chambers 5 (Welbeck 66, 5), Mustafi 4, Koscielny 5, Bellerin 5, Wilshere 6 Xhaka 4, Monreal 5 (Kolasinac 26, 5); Ozil 4, Ramsey 5  (Iwobi 72, 5); Aubameyang 5. Sub: Cech, Mertesacker, Maitland-Niles, Elneny. Manager: Arsene Wenger 4
Manchester City: Bravo 6, Walker 6, Kompany 8, Otamendi 7, Danilo 7; De Bruyne 7, Fernandinho 6 (Bernardo Silva 52, 6), Gundogan 6, Silva 8, Aguero 8 (Foden 89), Sane 7 (Gabriel Jesus 77). Sub: Ederson (GK); Stones, Laporte, Zinchenko Manager: Pep Guardiola 7
Booked: Fernandinho, Kompany, Bellerin, Ramsey, Chambers, Wilshere
Referee: Craig Pawson (South Yorkshire) 6 
Attendance: 85.671 

giovedì 22 febbraio 2018

EL ARSENAL-OSTERSUNDS= 1-2




Che rischio, per l'Arsenal, che nonostante il positivo risultato dell'andata rischia seriamente di compromettere una qualificazione data praticamente per certa dopo lo 0-3 della settimana scorsa. Disputando un primo tempo molto sottotono, i ragazzi di Wengersubiscono due goal in due minuti, facendo sognare l'Ostersunds: al 22' segna infatti Aiesh, in seguito è Sema ad illudere i suoi. Nella ripresa, più concentrati, i gunners accorciano con Kolasinac, sfiorando spesso il 2-2 ma rischiando comunque di subire la terza rete.  Padroni di casa che scendono in campo con un 4-2-3-1 rimaneggiato visto il rotondo 0-3 dell'andata. Davanti ad Ospina, difesa a quattro composta da Hector Bellerin, Chambers, Holding e Kolasinac. Welbeck la prima punta, sostenuto dal terzetto di trequartisti Mkhitaryan-Wilshere-Iwobi. Nella zona mediana del campo, invece, Elneny e Maitland-Niles. Un più equilibrato 4-4-2 per gli ospiti, che si affidano a Ghoddos ed Hopcutt in avanti. Keita in porta, protetto dai centrali difensivi Papagiannopoulos e Pettersson. A centrocampo spazio ad Edwards e Nouri, affiancati daglie sterni Aiesh e Sema. Come terzini, Potter sceglie Mukiibi e Widgren. Gara particolarmente pimpante per l'Ostersunds, che al 4' potrebbero segnare grazie a Hopcutt, il cui tiro viene murato dalla retroguardia difensiva inglese. L'Arsenal, attendista, rischia anche sei minuti dopo, quando è Nouri a fallire il controllo praticamente davanti ad Ospina. Le azioni inglesi vengono tutte sventate dal centrale Papagiannopoulos, particolarmente attento nell'allontanare le palle alte proposte dai ragazzi di Wenger. Al 19' altra grande chance per gli ospiti, con Sema che sull'out mancino riesce ad entrare in area e a concludere trovando la risposta in due tempi di Ospina. Il tanto attaccare da parte degli svedesi viene massimamente premiato, con l'Ostersunds che al 22' passa clamorosamente in vantaggio grazie a Aiesh: Ghoddos apre perfettamente per l'esterno che, a tu per tu con Ospina, marca lo 0-1. Sulle ali dell'entusiasmo, gli svedesi marcano l'incredibile 0-2 con Sema, che controlla di corpo su Chambers e trafigge il portiere inglese grazie ad un mancino preciso e potente. Riassestandosi dopo il clamoroso uno-due, l'Arsenal cerca di rispondere colpo su colpo all'Ostersunds, galvanizzato e pronto a ravvivare ulteriormente una qualificazione data per impossibile all'andata. Al 35' si mette finalmente in evidenza l'Arsenal, quando è Welbeck a colpire di testa trovando però la risposta in due tempi di Keita. L'azione dell'attaccante di casa è l'ultimo squillo di un incredibile primo tempo, conclusosi con l'Arsenal clamorosamente sotto nonostante il differente tasso tecnico. Secondo tempo che inizia con l'Arsenal subito in attacco e pronto ad accorciare le distanze grazie a Senad Kolasinac, che al 47' ringrazia Mukiibi per la respinta corta ed insacca alle spalle di Keita, vanificando l'ottimo primo tempo dell'Ostersunds. Convinti di poter fare davvero male, cinque minuti dopo gli ospiti sfiorano il doppio vantaggio con Mukibi, servito da Papagiannopoulos ma chiuso da un ottimo Ospina. Con il passare dei minuti la fase propositiva dei ragazzi di Potter cala, complice anche la rete di Kolasinac capace di rimettere in salita la qualificazione per gli svedesi. All'ora di gioco buona opportunità per Elneny, il cui tiro dal limite dell'area di rigore viene sventato senza problemi da Keita. Continuando a pressare, al 68' ancora Gunners pericolosi con Welbeck, il cui colpo di testa non trova però maggior fortuna. Fase finale di gara particolarmente intensa, con l'Ostersunds ancora in avanti per aumentare le bassissime percentuali di qualificazione. All'84' ennesimo super traversone di Ghoddos in area, Islamovic è bravissimo a superare Chambers e a colpire di testa. Il pallone termina però di poco fuori. Un minuto dopo Iwobi prova a scattare, il difensore ospite Papagiannopoulos mette però un'ulteriore pezza, confermando uno stato di forma eccezionale ed una prova maiuscola. L'ultima azione di una sfida più incerta del previsto capita al 92', quando è Welbeck a provarci dalla distanza non trovando però impreparato Keita. La sfida finisce dunque così, con l'Ostersunds vincente ma in maniera inutile. Migliore in campo per i padroni di casa, Welbeck. Per gli ospiti in evidenza Ghoddos. da https://www.vavel.com
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Goals: 22'Aiesh, 23'Sema, 47'Kolasinac,
Arsenal: Ospina 6, Bellerin 5, Chambers 4, Holding 5, Kolasinac 5, Elneny 5, Maitland-Niles 4 (Xhaka 46, 6); Mkhitaryan 4, Wilshere 5 (Willock 76, 5), Iwobi 4 (Nelson 90); Welbeck 5. Subs not used: Macey, Monreal, Mustafi, Nketiah. 
Manager: Arsene Wenger 5
Ostersunds: Keita 6, Mukiibi 5 (Islamovic 73, 6), Papagiannopoulos 6, Petterson 6, Widgren 6; Aiesh 7 (Tekie 52, 6), Edwards 6, Nouri 7, Sema 7; Ghoddos 7, Hopcutt 6 (Arhin). Subs not used: Andersson, Begqvist, Gero, Mensah. 
Manager: Graham Potter 7
Bookings: Edwards, Widgren, Maitland-Niles, Mkhitaryan
Referee: Ivan Kruzliak (Slovakia) 6
Attendance: 58.405