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giovedì 18 aprile 2019

EL NAPOLI-ARSENAL= 0-1



Goal. 36'Lacazette,
Napoli: Meret, Maksimovic (Mertens 45), Chiriches, Koulibaly, Ghoulam (Rui 70), Callejon, Allan, Fabian, Zielinski, Milik, Insigne (Younes 60).  Subs: Ospina, Malcuit, Rui, Verdi, Hysaj
Manager. Carlo Ancelotti
Arsenal: Cech, Sokratis, Koscielny, Monreal, Maitland-Niles, Torreira, Xhaka (Elneny 60), Kolasinac, Ramsey (Mkhitaryan 34), Lacazette (Iwobi 68), Aubameyang. Subs: Leno, Ozil, Mustafi, Guendouzi.

Manager. Unai Emery
Booked. Cech, Callejon, Insigne,
Referee: Ovidiu Alin Hategan (Romania)
Attendance. 39.438
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Fuori dall’Europa. Fuori da tutto. Finisce con un mese di anticipo la stagione del Napoli. E si chiude tra la contestazione e la delusione della gente. Il San Paolo fischia, intona cori contro Aurelio De Laurentiis, mentre l’Arsenal festeggia coi suoi mille tifosi la semifinale appena conquistata. C’è stato poco da fare, la formazione inglese si è difesa con ordine, senza affanni, lasciando poco o nulla ai tentativi napoletani. Pochi, per la verità e nessuno che abbia mai impensierito seriamente Cech. Il gol di Lacazette poco dopo la mezz’ora del primo tempo, ha cancellato il sogno, ha gettato nello sconforto il San Paolo, perché poi nei restanti minuti, il Napoli non ha mai dato l’impressione di poterlo sovvertire il risultato. Finisce male, dunque, il primo anno di Carlo Ancelotti, per ripettinare le bambole dovrà aspettare l’inizio della prossima stagione. Napoli europeo ha avuto una sua quadratura tattica, quest’anno, e Carlo Ancelotti l’ha voluta riproporre anche per affrontare l’Arsenal. La difesa prevede tre difensori centrali ed un esterno sinistro, in questo caso, Ghoulam. Lo schema è quello solito, il 4-4-2, al quale l’allenatore si affida rimandando a tempi migliori l’esperimento del tridente alle spalle di Arek Milik. Unai Emery, invece, presenta la stessa formazione della gara d’andata con la sola eccezione di Xhaka al posto di Ozil. L’avvio del Napoli è timoroso, bisogna aspettare il 17’ per vedere la prima conclusione in porta. Callejon calcio su Cech il cross di Koulibaly scattato in contropiede. Si muove bene, Lorenzo Insigne: lui è in palla, tiene bene sul piano tecnico e da un suo taglio nasce il gol di Milik che l’arbitro annulla per un evidente fuorigioco dell’attaccante polacco. L’Arsenal si distende con equilibrio, cercando di non scoprirsi e di non lasciare spazio alle ripartenze napoletane. Zileinski, al 28’, trova Milik tutto solo, al centro dell’area, ma il suo colpo di testa è fuori misura, l’errore c’è tutto. Il centrocampo inglese è ordinato, l’azione passa attraverso Ramsey, mentre Xhaka imposta pure da lontano, provando a scatenare l’offensiva di Lacazette e Aubameyang. Ed è proprio quest’ultimo che tenta di impensierire Meret (31’), ma il portiere contiene la sua conclusione. Sull’azione di rimessa del Napoli si ferma Ramsey. Il centrocampista si tocca la coscia sinistra, ha dolore. Si tratta di una ricaduta della contrattura subito due settimane fa. Al suo posto, Emery inserisce Mkhitaryan. Di certo, l’Arsenal non rinuncia a giocare, mette tante energie nella fase difensiva, ma nelle ripartenze tiene in apprensione il reparto arretrato. E’ il 35’ quando Maksimovic nel tentativo di anticipare Lacazette lo falcia da dietro. L’arbitro fischia la punizione, Meret sistema la barriera e quando l’attaccante inglese batte, lui va dalla parte opposta rispetto al pallone che finisce in rete. Sul San Paolo cala il gelo, adesso, l’impresa si fa davvero ardua, per qualificarsi il Napoli ne dovrà segnare quattro. da https://www.gazzetta.it

giovedì 11 aprile 2019

EL ARSENAL-NAPOLI= 2-0



Goals. 15'Ramsey, 25'Koulibaly(og),
Arsenal. Cech; Sokratis, Koscielny, Monreal; Maitland-Niles, Torreira (Elneny 77), Ramsey, Kolasinac; Ozil (Mkhitaryan 67); Aubameyang, Lacazette (Iwobi 67). Subs. Leno, Mustafi, Suarez, Guendouzi
Manager. Unai Emery
Napoli. Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Rui; Callejon, Fabian (Ounas 83), Allan, Zielinski; Mertens (Milik 66), Insigne (Younes 83). Subs. Ospina, Malcuit, Chiriches, Ghoulam
Manager. Carlo Ancelotti 

Booking. Hysaj
Referee. Alberto Mallenco (Spain)

Attendance. 59.738
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La faccia smarrita, quasi disperata di Lorenzo Insigne a fine primo tempo dà il segno della disfatta. Callejon dal fondo gli serve una palla invitante a 7-8 metri da Cech, con la difesa dell’Arsenal saltata, ma Lorenzo spara malamente alto e lì evaporano le speranze del Napoli di rimettere un minimo in discussione la sfida allo scadere, dopo il 2-0 al pronti-via dell’Arsenal. Poi nella ripresa gli azzurri riequilibrano la sfida almeno sul piano del gioco, e anche se il risultato è pesante qualche possibilità di ribaltarlo fra una settimana al San Paolo c’è. Su tutti spicca la stella di Ramsey, che dà una grande soddisfazione ai suoi prossimi tifosi juventini risultando l’uomo che sposta gli equilibri: tatticamente e anche come finalizzatore. Si sapeva della partenza sprint dei Gunners, ma il Napoli non solo si difende con qualche difficoltà, ma balbetta nelle uscite esaltando il pressing e la velocità dell’Arsenal con Ozil trequartista e Aubameyang e Lacazette lì davanti a spaziare su tutto il fronte d’attacco. Ancelotti risponde lasciando fuori Milik per preferire la Banda Bassotti. Ma Mertens e Insigne non riescono mai a dare profondità all’azione. Dovrebbero partire alle spalle degli statici difensori inglesi, ma non lo fanno mai, anche perché in mediana il Napoli è sempre in difficoltà e i centrocampisti, puntualmente ben pressati, non riescono mai a girarsi per impostare. Non è un caso che entrambi i gol del primo tempo nascano da uscite sbagliate degli azzurri. Con Allan e Fabian Ruiz in grande difficoltà su Ramsey e Torreira, autori certo non per combinazione delle reti che fissano la prima parte di gara. Dopo che già Koulibaly si è esibito in "parate" in scivolata e altri salvataggi, ecco il vantaggio al 14’. Mario Rui maldestramente sbaglia un passaggio colpendo Ramsey che avvia l’azione. I Gunners vedono il buco a destra e Lacazette attacca lo spazio, il filtrante per l’ottimo Maitland-Niles è simbolico della caduta del Napoli, perché è un tunnel su Koulibaly, costretto a uscire per tamponare. E così l’esterno destro classe ‘97 porge il mezzo per Ramsey che realizza perentorio l’1-0. Balbetta il Napoli, Ancelotti si sbraccia per cercare di sistemare le posizioni in campo. Non c’è reazione azzurra, mentre le furie rosse continuano a imperversare. E così, con Fabian Ruiz lento e compassato che non riesce a giocare in verticale il pallone e rincula, ecco arrivare come un falco Torreira che si accentra e tira dal limite, Koulibaly nel tentativo di respingere anche questa cambia la direzione del pallone spiazzando Meret: 2-0. Con l’uruguaiano che festeggia mostrando una maglia con la foto di lui in blucerchiato, alla Sampdoria. Aubameyang e Lacazette imperversano sbagliando più volte la conclusione del 3-0, anche per la capacità di Meret di metterci qualche pezza. Poi al tramonto del primo tempo Allan riesce a servire in profondità Callejon, il cross basso indietro dello spagnolo è perfetto, sballata la conclusione di Insigne. Ancelotti fa ripassare la lezione ai suoi e nel secondo tempo quanto meno il Napoli alza il baricentro e prova a colpire. Ma è sempre l’Arsenal a ripartire e sale in cattedra Meret con due parate importanti su Ramsey e Maitland-Niles. Callejon, il più lucido tatticamente, lancia Insigne oltre ai difensori, il cross per Zielinski è buono, ma il polacco alza incredibilmente. Intanto è entrato Milik e il Napoli prova più a pressare, poi Ancelotti passa al 4-2-3-1 inserendo Younes e Ounas e l’algerino tira un paio di volte, ma non trova la conclusione perentoria. Intanto Ramsey e Aubameyang divorano il 3-0. E in una notte nera resta lo spiraglio per un ritorno molto complicato ma non impossibile, vista la difesa non impeccabile dei Gunners. da https://www.gazzetta.it

giovedì 14 marzo 2019

EL ARSENAL-STADE RENNAIS= 3-0




Goals. 5'Aubameyang, 15'Maitland-Niles, 72'Aubameyang,
Arsenal. Cech, Mustafi, Koscielny, Monreal, Kolasinac, Ramsey (Torreira 87'), Xhaka, Maitland-Niles, Ozil (Mkhitaryan 70'), Aubameyang, Lacazette (Iwobi 70').
Subs: Leno, Suarez, Guendouzi, Nketiah.
Manager. Unai Emery
Rennes. Koubek, Traore, Da Silva, Mexer, Bensebaini, Bourigeaud, Andre (Siliki 79'), Grenier (Honou 70'), Sarr, Ben Arfa, Niang.
Subs: Badiashile, Zeffane, Doumbia, Del Castillo, Gelin.
Manager. Julien Stephan

Booked. Traorè, Sitoe, Grenier, Borigenaud, Kolasinac, Mikhitaryan, Lacazette, Aubameyang,
Referee: Andris Treimanis (Latvia)
Attendance. 59.453
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L'Arsenal batte il Rennes, ma all'Emirates Stadium non manca qualche brivido di troppo: c'è infatti da ribaltare il 3-0 dell'andata e i bretoni fanno tutto il possibile per vendere cara la pelle. La partita si mette però bene già dopo 5 minuti, quando i Gunners sfondano a destra e Ramsey trova al centro Aubameyang: per l'ex Borussia Dortmund è un gioco da ragazzi segnare sottomisura l'1-0. Proprio lui al 15' si propone sulla sinistra e dopo una fantastica triangolazione riesce a crossare con la palla sulla linea di fondo, sul palo opposto irrompe Maitland-Niles che incorna il pallone del raddoppio. Era il risultato che serviva all'Arsenal, che a questo punto compie l'errore di rilassarsi. E il Rennes per poco non ne approfitta: Ben Arfa spaventa Cech, poi in apertura di ripresa ci prova Grenier: mira sbagliata di pochissimo. L'attentissimo Cech (ex della partita) dice di no anche a Sarr e Ben Arfa, poi l'Arsenal decide di mettersi al sicuro. E così dopo una fitta rete di passaggi, al 72' Kolasinac trova il fondo sulla sinistra e crossa per Aubameyang, il centravanti completa la doppietta e va a recuperare a bordocampo una maschera da Black Panther: la festa è completa. Ma bisogna arrivare al triplice fischio dell'arbitro: Aubameyang manca due volte il colpo del 4-0 e nel finale l'Arsenal trema. La beffa potrebbe arrivare da un momento all'altro, ma non arriva. E la rimonta, con passaggio del turno annesso, è completa. da https://www.sportmediaset.mediaset.it

giovedì 7 marzo 2019

EL STADE RENNAIS-ARSENAL= 3-1



Goals. 3'Iwobi, 42'Bourigeaud, 65'OG.Monreal, 88'Sarr,
Rennes. Koubek 6.5; Zeffane 7, Da Silva 7, Mexer 7, Bensebaini 8; Bourigeaud 9 (Lea Siliki 73), Andre 8, Grenier 8 (Gelin 90), Sarr 8; Ben Arfa 7.5; Hunou 7. Subs not used: Badiashile, Doumbia, Johansson, Lauriente, Del Castillo
Manager: Julien Stephan 8
Arsenal. Cech 7, Mustafi 5, Sokratis 4, Koscielny 5, Monreal 4; Xhaka 5, Torreira 6; Mkhitaryan 5, Ozil 4 (Ramsey 70, 5), Iwobi 6.5 (Guendouzi 53, 5); Aubameyang 4 (Kolansinac 79).  Subs: Leno, Maitland-Niles, Suarez, Nketiah
Manager. Unai Emery 5
Booked: Xhaka, 
Bourigeaud, Zeffane
Red card: Sokratis
Referee: Ivan Kruzliak (SVK) 6
Attendance: 29.171

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Il Rennes sorprende un Arsenal distratto e a tratti presuntuoso, che ora dovrà centrare una piccola impresa nel ritorno a Londra per passare il turno. Partono forte i Gunners, che già al 4' si portano in vantaggio grazie a un'incredibile invenzione di Iwobi: il nigeriano riceve palla da Monreal non lontano dalla bandierina del corner, prende il tempo a André e dopo essere entrato in area libera un beffardo rasoterra che Koubek non riesce a raggiungere. Il portiere di casa evita il tracollo con due grandi interventi su Torreira e Aubameyang, poi la partita svolta: Papastathopoulos viene ammonito due volte in pochi minuti, per falli su Ben Arfa e Sarr. Evitabile soprattutto il secondo, che oltretutto causa la punizione che Bourigeaud calcia contro la barriera, raccogliendo però la respinta che al 42' si trasforma in un missile che si infila alle spalle di Cech. La partita, già difficile, si complica ulteriormente per i Gunners nella ripresa: al 65' il Rennes attacca in maniera disordinata con la difesa avversaria nel pallone, tanto che sul cross dalla destra arriva una pazzesca autorete di anca da parte di Nacho Monreal. All'88' arriva quindi il definitivo 3-1, con Sarr che con una poderosa incornata conclude un perfetto contropiede dei suoi. da https://www.sportmediaset.mediaset.it/

giovedì 21 febbraio 2019

EL ARSENAL-BATE BORISOV= 3-0



Goals: 4'VolkovOG, 39'Mustafi, 60'Sokratis,
Arsenal: Cech 6; Lichtsteiner 7, Mustafi 7, Koscielny 6.5 (Sokratis 57, 7), Monreal 6; Guendouzi 5 (Torreira 63, 6), Xhaka 6; Mkhitaryan 6 (Suarez 78), Ozil 6, Iwobi 7; Aubameyang 6. Subs not used: Leno, Ramsey, Kolasinac, Nketiah.
Manager: Unai Emery 6
Bate Borisov: Scherbitski 5; Rios 5, Volkov 5, Filipenko 5.5, Filipovic 6; Simovic 5, Dragun 5 (Berezkin 64, 5); Milic 5, Baga 5 (Hleb 58, 5.5), Stasevich 6; Skavysh 4 (Dubajic 72). Subs not used: Chichkan, Yablonski, Nemirko, Moumkam.
Manager: Alyaksey Baha 5
Referee: Alberto Mallenco (SPA) 6

Attendance. 58.812
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Squalificato Lacazette, Emery sceglie un 4-2-3-1 con Mkhitaryan, Ozil e Iwobi dietro Aubameyang. Torreira in panchina, a destra in difesa c'è Lichtsteiner. A prescindere dagli uomini, l'Arsenal punta sull'effetto-Emirates per ribaltare lo 0-1 dell'andata a favore del Bate Borisov. E infatti i Gunners partono molto forte, trovando dopo 4' il vantaggio: Aubameyang si invola sulla fascia destra, il suo cross è deviato in rete da uno sfortunato autogol di Volkov. I piani del Bate, senza l'ex Hleb, vanno in fumo, anche perché Lichtsteiner, moto perpetuo sulla fascia, salva sulla linea il possibile colpo del pareggio di Dragun. Il Bate non demerita, ma subisce il 2-0 taglia-gambe con Mustafi, abile al 39' a svettare su calcio d'angolo di Xhaka. Con un gol i bielorussi cambierebbero lo scenario, e Skavysh ci va vicino in apertura di ripresa, con un sinistro che Cech blocca in due tempi. Baha, allenatore dei bielorussi, butta nella mischia anche Hleb, appluadito dall'Emirates, ma non basta. L'Arsenal trova il 3-0 al 60' con Papastathopoulos. Il greco, appena entrato al posto dell'infortunato Koscielny, sfrutta un'uscita pessima di Scherbitski ancora su corner di Xhaka, e regala gli ottavi a Emery. da https://www.sportmediaset.mediaset.it

giovedì 14 febbraio 2019

EL BATE BORISOV-ARSENAL= 1-0


Goal. 45'Dragun,
Bate Borisov: Scherbitski 7, Rios 7, Volkov 7, Filipenko 7, Filipovic 6, Baga 6, Dragun 8, Hleb 7 (Berezkin 58, 6); Milic 7 (Dubajic 69), Skavysh 7 (Moukam 80), Stasevich 7
Subs not used: Chichkan, Yablonski, Simovic, Bessmertny
Manager: Alyaksey Baha 7
Arsenal: Cech 6, Mustafi 5, Koscielny 6, Monreal 5, Maitland-Niles 5 (Aubameyang 68, 5), Guendouzi 4, Xhaka 5 (Torreira 69, 5), Kolasinac 5 (Suarez 74, 5); Iwobi 5, Mkhitaryan 5, Lacazette 5.
Subs not used: Leno, Elneny, Lichtsteiner Nketiah.
Manager: Unai Emery 4
Booked: Dubajic, Filipovic, Dragan, Xhaka. Redcard: Lacazette
Red Card: Lacazette,
Referee: Srdjan Jovanovic (SRB) 7

Attendance. 12.527
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Il Bate Borisov non è un avversario facile e questo si poteva immaginare alla vigilia della sfida contro l’Arsenal. Più difficile pensare che la squadra di Emery potesse uscire sconfitta, anche se di misura, da una gara che ha visto occasioni da entrambe le parti, con i padroni di casa più bravi a concretizzare vicino alla porta appena prima dell’intervallo. Nel secondo tempo l’Arsenal spinge alla ricerca del pari e invece trova solo il rosso diretto a Lacazette per un brutta gomitata a un avversario, segno più evidente del nervosismo e della frustrazione che si impradoniscono con il passare dei minuti della mente dei Gunners. Partita che inizia subito regalando emozioni, nei primi 15 minuti ci provano senza fortuna Mkhitaryan e Milic. Al 29’ ancora Milic spaventa l’Arsenal, centrando il palo con un fantastico colpo di tacco, con Cech battuto che può tirare un sospirone di sollievo. Non si può dire lo stesso al 45’, quando il Bate trova la rete del vantaggio con Drahun che sul cross di Stasevich conclude di testa e non lascia scampoa Cech. L’Arsenal nella ripresa aumenta la propria spinta per cercare di recuperare il risultato, ma l’occasione migliore capita ancora ai padroni di casa con Stasevich e Cech deve metterci ancora una pezza. All’81’ Lacazette lascia il proprio gomito sul volto di Filipovic e si prende un rosso diretto inevitabile. Al ritorno all’Emirates il francese non ci sarà e per l’Arsenal non sarà semplice provare a rimontare. da https://www.sportmediaset.mediaset.it

giovedì 13 dicembre 2018

EL ARSENAL-QARABAQ= 1-0

Goal: 16'Lacazette,
Arsenal: Martinez, Jenkinson, Sokratis, Koscielny (Monreal 72), Maitland-Niles, Elneny, Willock, Nketiah, Ozil (Gilmour 83), Saka, Lacazette (Medley 63)
Subs not used: Iliev, Mkhitaryan, Guendouzi, John-Jules.

Manager. Unai Emery
Qarabag: Vagner, Medvedev, Rzezniczak (Ozobic 85), Sadygov, Badavi Huseynov, Guerrier, Slachev, Qarayev, Michel (Abdullayev 61), Madatov (Quintana 75), Zoubir
Subs not used: Mahammadaliyev, Mammadov, Agolli, Diniyev
Manager. Urban Qurbanov
Booked: Qarayev
Referee: Jens Maae
Attendance. 58.101
Group E. 
Table. 16.Arsenal, 13.Sporting Lisboa, 3.Vorskla, Qarabag.
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giovedì 29 novembre 2018

EL VORSKLA-ARSENAL= 0-3



Goals.  10'Smith Rowe, 27'Ramsey, 41'Willock, 
Vorskla: Shust, Perduta, Dallku, Chesnakov, Artur, Sapai (Da Cruz 36), Sklyar, Sharpar, Rebenok (Sakiv 84), Kulach (Kane 70), Kolomoets.  Subs: Tkachenko, Sergiychuk, Mysyk, Nicolas Careca, Chyzhov.
Manager. Vasil Sacko
Arsenal: Cech, Lichtsteiner, Jenkinson, Holding (Medley 59), Maitland-Niles, Guendouzi (Gilmour 76), Ramsey (Saka 68), Elneny, Willock, Nketiah, Smith-Rowe. Subs: Martinez, Mkhitaryan, Osei-Tutu, John-Jules.
Manager. Unai Emery
Booked: Holding, 
Sklyar, Sharpar, Kolomoets
Referee: Bartosz Frankowski (Poland)
Attendance. 7.751
Table. 13.Arsenal, 10.Sporting Lisboa, 3.Vorskla, Quarabag,
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giovedì 8 novembre 2018

EL ARSENAL-SPORTING LISBOA= 0-0


Goal. -
Arsenal: Cech 6; Lichtsteiner 6.5 (Maitland-Niles, 74), Holding 6.5, Sokratis 6.5, Jenkinson 6.5 (Kolasinac 60); Guendouzi 7, Ramsey 6.5; Smith Rowe 6.5, Mkhitaryan 6.5, Iwobi 6; Welbeck 6 (Aubameyang 30, 6). Subs: Martinez, Torreira, Maitland-Niles, Nketiah. 
Manager. Unai Emery: 6
Sporting Lisboa: Ribeiro 6; Gaspar 6, Coates 6, Mathieu 6.5, Acuna 6.5; Nani 6.5, Miguel Luis 6, Guedlj 6, Bruno Fernandes 6.5; Montero 6 (Bas Dost 69), Diaby 6 (Cabral 23)
Subs: Salin, Jefferson, Pinto, Mane, Petrovic.

Manager. Thiago Fernandes: 6

Bookings: Gaspar, Luis, Acuna, Lichtsteiner
Red Card: Matheiu,
Referee: Gediminas Mazeika (LTU) 6 
Attendance. 59.759
Table. 10.Arsenal, 7.Sporting Lisboa, 3.Vorskla, Quarabag,
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giovedì 25 ottobre 2018

EL SPORTING LISBOA-ARSENAL= 0-1


Goal. 77'Welbeck,
Sporting Lisbon: Ribeiro; Ristovski (Gaspar 45), Pinto, Coates, Acuna; Battaglia, Petrovic, Gudelj (Cabral 71); Nani (Diaby 87), Montero, Fernandes.
Subs not used: Mane, Salin, Mathieu, Luis
Manager. Josè Peseiro
Arsenal: Leno; Lichtsteiner, Papastathopoulos, Holding, Xhaka; Elneny (Torreira 58), Guendouzi; Mkhitaryan, Ramsey, Welbeck (Lacazette 81); Aubameyang (Iwobi 86).
Subs not used: Ozil, Mustafi, Jenkinson, Martinez.

Manager. Usai Emery
Booked: Holding, Mkhitaryan, 
Coates, Acuna, Battaglia, Cabral,
Referee: Damir Skomina
Attendance: 40.784
Table.  9.Arsenal, 6.Sporting Lisboa, 3.Vorskla, 0.Quarabag.
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Senza Var accade anche questo. L'undicesima vittoria di fila dell’Arsenal sullo Sporting Lisbona è stata macchiata nel finale da un episodio che ha mandato su tutte le furie soprattutto i tifosi dei Gunners. Nel finale della partita di Europa League, vinta dalla squadra di Unai Emery, è successo un episodio che è subito diventato virale sui social network inglesi. Calcio d'angolo in pieno recupero battuto dall’Arsenal, nell’area dello Sporting si creano non uno, ma tanti blocchi. Quando la maggior parte dei giocatori si rialza, Lichtsteiner sembra dire qualcosa al difensore uruguaiano Coates. Il 28enne dello Sporting, protagonista in negativo anche del gol di Wellbeck che ha deciso l’incontro, quando si rialza da terra sembra colpire con la testa quella di Lichtsteiner. L'ex terzino della Juventus cade a terra. L’arbitro e i suoi assistenti non hanno visto l'episodio. La squadra di Emery guida ora il girone E con nove punti, tre punti di vantaggio proprio sullo Sporting Lisbona. da https://sport.sky.it

giovedì 4 ottobre 2018

EL QARABAQ-ARSENAL= 0-3



Goals. 4'Sokratis, 52'Smith Rowe, 79'Guendouzi,
Qarabag: Vagner, Medvedev, Badavi Huseynov, Rzezniczak, Agolli, Michel, Garayev (Slavchev 83) Madatov (Delarge 60), Ozobic (Abdullayev 67), Zoubir, Emeghara. Subs: Halldorsson, Mammadov, Abbas Huseynov, Diniyev.
Manager. Qurban Qurbanov
Arsenal: Leno, Holding, Sokratis, Monreal (Torreira 45), Lichtsteiner, Elneny, Guendouzi, Kolasinac, Smith Rowe (Ozil 64), Welbeck, Iwobi (Lacazette 70).
 Subs: Martinez, Bellerin, Mustafi, Xhaka.

Manager. Unai Emery
Booked: Holding, 
Medvedev 
Referee: Davide Massa (Italy)
Attendance. 63.412
Table. 6.Arsenal, Sporting Lisboa, 0.Vorskla, Qarabag.
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Preziosa vittoria dell'Arsenal di Emery, che batte il Qarabaq e sale a quota sei nel gruppo E. Sperando inutilmente in una frenata dello Sporting Lisbona, i gunners si portano a +3 dalla seconda, affrontando con più tranquillità il prosieguo del girone. Subito in goal con Sokratis, gli inglesi rischiano qualcosa ma doppiano con il giovane Smith-Rowe nella ripresa, chiudendo definitivamente i conti grazie a Guendouzi. Arsenal dunque a punteggio pieno, Qarabaq ancora a 0.
Azeri che scendono in campo adottando il 4-2-3-1. Davanti a Vagner, difesa a quattro composta da Medvedev, Husenyov, Rzeźniczak ed Agolli. Dietro Emeghara, molta trequarti formata da Madatov, Ozobic e Zoubir. In mediana, invece, Garayev e Michel. Un rimaneggiato 3-4-3, invece, per gli inglesi, con Emery che piazza Iwobi e Smith-Rowe ai lati di Welbeck. Leno in porta, protetto dal terzetto difensivo Holding-Sokratis-Monreal. Chiavi del centrocampo affidate ad Elneny e Guendouzi, affiancato da Lichtsteiner e Kolasinac.
Arsenal subito offensivo e pericoloso al terzo, quando è Iwobi a concludere a botta sicura trovando però la risposta sulla linea di un difensore avversario. Poco male, comunque, per i gunners, che sugli sviluppi del corner fanno 0-1 grazie al tap-in di Sokratis, nel posto giusto al momento giusto. Continuando a pressare, i ragazzi di Emery affondano ancora al diciottesimo e con Smith-Rowe, che conclude di destro non trovando però lo specchio della porta. Il Qarabaq si affaccia dalle parti di Leno solo dopo ventisette minuti e con Madatov, il cui destro non preoccupa affatto il portiere tedesco. Passano centoventi secondi ed è ancora l'esterno offensivo a rendersi pericoloso, da ottima posizione mette però fuori. Alternandosi come in uno scambio tennistico, le due formazioni concludono la frazione con una chance per parte: al 38' preciso tiro a fil di palo di Smith-Rowe, due minuti dopo è Filip Ozobic a mancare il goal praticamente a due passi da Leno. 
Seconda frazione che comincia con il Qarabaq in goal al 49', quando è Madatov a battere Leno. Il direttore di gara Massa ferma tutto però per offside. Dal goal (quasi) subito, l'Arsenal trova la forza di ricompattarsi e di bissare quattro minuti dopo con Smith-Rowe, che riceve Iwobi e batte Vagner con un preciso destro diagonale. All'ora di gioco, per cercare di accorciare il passivo, è Garayev a concludere da ottima posizione: ancora una volta Leno è però superlativo. Dopo venti minuti di relativa pacatezza, l'Arsenal colpisce ancora all'ottantesimo, quando è Matteo Guendouzi a scaricare un tiro imparabile per il portiere azero. E' l'ultima occasione del match, che si conclude per 3-0 a favore dei ragazzi di Emery. Migliore in campo per gli azeri, Madatov. Per gli inglesi in evidenza Smith-Rowe.
da https://www.vavel.com

giovedì 20 settembre 2018

EL ARSENAL- VORSKLA= 4-2


Goals: 32'Aubameyang, 56'Aubemayang, 48'Welbeck, 74'Ozil, 77'Chesnakov, 94'Sharpar,
Arsenal: Leno; Lichtsteiner, Holding, Sokratis, Monreal; Torreira (Guendouzi 57), Elneny; Mkhitaryan, Iwobi (Smith-Rowe 70), Welbeck; Aubameyang (Ozil 57). Subs not used: Martinez, Bellerin, Nketiah, Lacazette. 

Manager: Unai Emery.
Vorskla: Shust; Perduta, Dallku, Chesnakov, Artur; Kobakhidze (Sergiychuk 77), Kravchenko (Sklyar 70), Sharpar, Rebenok; Kulach (Careca 75), Kolomets. Subs not used: Tkachenko, Girogadze, Sakiv, Misik. 

Manager: Vasyl Sachko.
Bookings: Sharpar
Referee: Bart Vertenten.
Attendance (tickets sold): 59,039

Table. 3.Arsenal, Sporting Lisboa, 0.Vorskla, Qarabag.
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All’Emirates l’Arsenal la sblocca al 32’ con Aubameyang che in allungo sul suggerimento di Iwobi punge Shust. Iwobi ancora protagonista nell’azione del raddoppio dei Gunners, che arriva ad inizio ripresa: il numero 17 la dà a Mkhitaryan che pennella per la testa di Welbeck, il quale non deve far altro che segnare di testa (48’). Tutto troppo facile per la squadra di Emery che al 56’ cala il tris ancora con Aubameyang, che fa fuori un difensore e con un destro a giro batte il portiere. Ozil arrotonda il risultato per i suoi al 74’ con un tocco ravvicinato sull’assist dell’ex Juve Lichtsteiner. Gli ospiti trovano il primo gol con il bellissimo sinistro di Chesnakov (77’), seguito.da quello di Sharpar (94’) da http://www.sportmediaset.mediaset.it

giovedì 3 maggio 2018

ELS ATLETICO MADRID-ARSENAL= 1-0




6 minuti e Diego Costa si divora il possibile 1-0, calciando a lato davanti a Ospina dopo aver resistito di forza a due avversari. Poco dopo l'Arsenal perde Koscielny, che si fa male da solo, probabilmente al tendine d'Achille, e deve abbandonare il campo tra lacrime che non lasciano presagire nulla di buono. L'equilibrio regna sovrano e le palle gol non abbondano: una capita a Lacazette, che aggira Oblak ma non trova spazio e tempo per calciare. A pochi minuti dall'intervallo, l'Atletico inizia a premere sul serio, ma Koke e Griezmann non trovano di poco i pali di Ospina. Al secondo di recupero, però, gli spagnoli passano: gran traccia dello stesso Griezmann per Diego Costa, che si infila alle spalle di Bellerin e davanti al portiere non perdona, scaraventando sotto la traversa col sinistro la palla dell'1-0.
Ripresa tesissima. Ramsey ha una buona palla davanti a Oblak, ma calcia in qualche modo e non trova la porta. Risponde il solito Diego Costa, fermato miracolosamente da Chambers al momento di giustiziare Ospina. Griezmann manca il 2-0 su punizione, Özil ha un paio di buone opportunità in area ma non trova i compagni, quindi Xhaka chiama Oblak alla prima parata dell'incontro: gran sinistro dello svizzero, gran deviazione in angolo del portiere di casa. Un brivido di qua, un brivido di là: Xhaka rimpalla il sinistro di Griezmann a pochi passi dalla porta e il neo entrato Mkhitaryan tira di pochissimo sopra la traversa. Simeone inserisce Torres, che sfiora il 2-0: bravo Ospina a opporsi al suo destro. Nemmeno i 3 minuti di recupero assegnati da Rocchi propongono scossoni: l'Arsenal non sfonda, l'Atletico resiste. E va ancora una volta in finale. da https://it.eurosport.com
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Goals.47'Diego Costa,
Atletico Madrid: Oblak 6, Thomas 7 (Savic 93), Gimenez 7, Godin 8, Lucas 6, Saul Niguez 6, Gabi 7, Koke 7, Vitolo 6 (Correa 74); Costa 7 (Torres 83), Griezmann 7. Subs not used: Gameiro, Filipe Luis, Olabe, Werner.
Manager: Diego Simeone 7
Arsenal: Ospina 6, Bellerin 5, Mustafi 6, Koscielny 6 (Chambers 12, 6), Monreal 5, Ramsey 5, Xhaka 5, Wilshere 6 (Mkhitaryan 68, 6); Welbeck 5, Ozil 5, Lacazette 5,
Subs not used: Cech, Iwobi, Kolasinac, Maitland-Niles, Nketiah.
Manager:  Arsene Wenger 5
Bookings: Wilshere, Monreal, Mustafi, Gabi, Saul Niguez, Costa
Referee: Gianluca Rocchi (Italy)
Attendance: 67.000

giovedì 26 aprile 2018

ELS ARSENAL-ATLETICO MADRID= 1-1





Sarà ricordata forse con grosso rammarico l’ultima partita casalinga europea di Arsene Wenger sulla panchina dell’Arsenal. I londinesi infatti sono usciti con un deludente 1-1 dalla gara d’andata della semifinale di Europa League contro l’Atletico. Deludente perché i Gunners hanno giocato con un uomo in più per 80 minuti dopo il rosso estratto all’indirizzo di Vrsaljko per un doppio fallo nel giro di pochissimi minuti. La prestazione, in particolare nel primo tempo, non è stata affatto da buttare, anzi, ma a pesare sul punteggio finale sono state le enormi quantità di occasioni gettate al vento sia prima che dopo il vantaggio realizzato da Lacazette al 61’. Nei minuti finali è arrivata la classica beffa e a colpire, in una situazione di difficoltà per i Colchoneros, è stato l’uomo leader, Griezmann, pericoloso in un paio di situazioni anche nella prima frazione di gioco. Simeone, allontanato e costretto a seguire l’incontro dalla tribuna per oltre 75 minuti di gioco, non poteva desiderare risultato migliore visto come si era messa la partita. Al match di ritorno tra 7 giorni, il Cholo avrà a disposizione la vittoria per conquistare la finale di Lione o anche un pareggio senza gol, puntando sul suo punto forte: la difesa.
Wenger sceglie la difesa a 4 e schiera Welbeck e Ozil alle spalle di Lacazette. A centrocampo tanta qualità con Ramsey, WIlshere e Xhaka dove i primi due si alternano come terzo riferimento offensivo alle spalle dell’attaccante francese. Simeone invece deve rinunciare ai suoi terzini titolari, Filipe Luis e Juanfran, sostituiti rispettivamente da Lucas Hernandez e Vrsaljko. Correa e Koke sono gli esterni di centrocampo, Saul e Thomas Partey compongono la linea centrale. In attacco c’è il duo composto da Gameiro e Griezmann. La partenza dell’Atletico è molle e dopo neanche 100 secondi di gioco costa già il primo giallo della partita, rifilato all’indirizzo di Vrsaljko per un intervento duro e tattico. Questa situazione carica i padroni di casa e soprattutto Lacazette che nel giro di 60 secondi spaventa due volte i madridisti. Nella prima occasione pizzica il palo con una conclusione volante, molto complicata da trasformare in rete, poi ci riprova di testa e chiama Oblak al primo grande intervento della serata. I Colchoneros continuano ad essere assenti mentalmente e dopo soli 10 minuti il terzino ex Sassuolo rimedia il secondo giallo e l’espulsione per un fallo con il piede a martello ai danni di Lacazette. Simeone è una furia, non riesce a contenersi e dopo l’ennesima protesta – con tanto di insulto - viene allontanato anche lui dall’arbitro Turpin. Nel frattempo in panchina l’Atletico non ha terzini a disposizione ed è quindi Thomas ad arretrare sulla linea dei difensori. L’Arsenal però continua a giocare benissimo e crea un’altra chance con il colpo di testa di Wilshere, troppo centrale per far male al portiere.
La spinta degli 11 di Wenger è incontenibile. La salvezza degli spagnoli si chiama però Oblak, bravissimo a opporsi con i piedi al tentativo di Welbeck. L'Atletico prova ad allentare la pressione, ma l'inferiorità numerica e il nervosismo si fanno sentire. I Gunners prendono fiato e si riaffacciano in attacco alla mezz'ora, con Monreal che cerca un gol complicato incrociando il mancino al volo, senza però trovare fortuna. Passato lo spavento, la formazione ora guidata dal vice Burgos prende coraggio e cerca a sua volta di creare difficoltà agli avversari. Il primo squillo degli ospiti capita sul destro di Griezmann, ma Ospina si distende e neutralizza con sicurezza. Poco dopo il francese ha di nuovo la chance di portare avanti i suoi, grazie a una travolgente azione di Thomas, ma non riesce ad angolare la conclusione e l'estremo difensore colombiano devia in angolo. Nel finale di primo tempo l'Arsenal torna a rendersi pericoloso, ma c'è troppa foga tra i padroni di casa e finisce per rendere troppo confusa la manovra negli ultimi metri. L'ultimo tentativo spetta comunque a Correa, il cui tiro termina alto sulla traversa. Il direttore di gara, dopo due minuti di recupero, manda le squadre al riposo sullo 0-0.
In avvio di ripresa è ovviamente sempre l'Arsenal a fare la partita, ma l'Atletico sempre più equilibrato rispetto alla prima frazione di gioco. Basta un tentativo velleitario di Ramsey dalla distanza però a riaccendere il forcing dei Gunners. La difesa spagnola contiene a fatica e al 61' soccombe. Monreal recupera con forza una palla sulla trequarti, Wilshere pennella verso il centro e Lacazette di testa trova il meritato vantaggio. La squadra di Wenger non si siede sugli allori e continua ad attaccare alla ricerca del raddoppio, ma in un paio di situazioni manca il guizzo finale. Burgos capisce il momento di difficoltà e decide di coprirsi inserendo Gabi per Gameiro, autore di una prova incolore anche a causa dell'inferiorità numerica.
Il copione della partita non cambia neanche nei minuti successivi, ma Oblak non viene praticamente mai chiamato in causa. L'Arsenal infatti ogni tanto si specchia troppo e si perde negli ultimi messaggi. La difesa invece non è imperforabile e nella fase finale del match subisce la beffa. La classica regola del «gol sbagliato, gol subito» si materializza infatti a otto giri di lancette dal termine quando Griezmann, su un lancio in verticale di Godin, vola via sul filo del fuorigioco e realizza l'1-1. Ospina riesce a ipnotizzare l'attaccante francese sul primo tentativo che poi ribadisce in rete sulla ribattuta. I Gunners non si fanno abbattere e vanno subiti vicini al nuovo vantaggio con il colpo di testa di Ramsey, ma il portiere sloveno dell'Atletico vola e manda la sfera in angolo. I padroni di casa effettuano il forcing finale, ma gli spagnoli tengono duro e strappano un pareggio importantissimo in vista del ritorno. Per l'Arsenal resta l'amaro in bocca per aver sprecato una grandissima occasione di ipotecare la finale. da https://sport.sky.it
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Goals. 61'Lacazette, 82'Greizmann,
Arsenal: Ospina 6, Bellerin 6, Mustafi 6, Koscielny 5, Monreal 6, Ramsey 7, Xhaka 6, Wilshere 7, Welbeck 6, Ozil 6, Lacazette 7.
Subs not used: Cech, Holding, Iwobi, Chambers, Maitland-Niles, Kolasinac, Nketiah
Manager: Arsene Wenger 6 
Atletico Madrid: Oblak 8, Vrsaljko 3, Gimenez 7, Godin 9, Lucas 6; Correa 6 (Savic 75), Saul 6, Thomas 7, Koke 7, Gameiro 6 (Gabi 65), Griezmann 7.
Subs not used: Werner, Torres, Costa, Vitolo, Olabe del Amo. 
Manager: Diego Simeone 5
Yellow cards: Vrsaljko.
Red cards: Vrsaljko  
Referee: Clement Turpin 7
Attendance: 59.066 

giovedì 12 aprile 2018

EL CSKA MOSCOW-ARSENAL= 2-2


I russi nonostante siano chiamati all'impresa riescono solo a giocare di rimessa, in contropiede. Il divario tecnico tra le due squadre sembra smaccato. Ma proprio quando la squadra di Wenger sembra gestire senza problemi la gara, viene punita da Chalov che dopo un grande intervento di Cech è lesto a ribattere in rete. Ramsey è il più pericoloso, quello che spinge e inventa assist per Lacazette e per le groppate di Wellbeck. Ma il gallese non basta. E i russi nella ripresa raddoppiano al 5' Destro improvviso di Golovin, Cech devia male e concede a Nababkin il tap-in vincente di destro. Il CSKA ora ci crede. cresce e sfiora il 3-0. Wenger corre ai ripari puntando sulla difesa a 5 (esce Wilshere, c'è Chambers). E Welbeck su assist di Elneny firma un gol pesantissimo. L'Arsenal ora può respirare. E Ramsey si conferma l'incubo del CSKA trovando pure il pareggio. I numeri: 55% di possesso palla per il Cska, 45 per l'Arsenal; 15 tiri (5 in porta) per i russi, 10 e 4 nello specchio per i Gunners. Calci d'angolo 6-2 per gli inglesi. da https://www.gazzetta.it
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Goals. 38'Chalov,50'Nababkin, 75'Welbeck, 90'Ramsey,
CSKA Moscow: Akinfeev; Berezutski, Ignashevich, Berezutski; Nababkin, Bistrovich (Natcho 71), Kuchaev, Dzagoev (Vitinho 36), Golovin; Musa, Chalov (Milanov 79) 
Subs not used: Pomazun, Shchennikov, Zhamaletdinov, Khosonov. 
Manager Viktor Goncharenko
Arsenal: Cech; Bellerin, Mustafi, Koscielny, Monreal; Elneny, Wilshere (Chambers 69), Ramsey; Welbeck, Ozil; Lacazette (Iwobi 76). Subs not used: Mertesacker, Holding, Kolasinac, Macey, Nketiah. 
Manager Arsene Wenger
Booking: Golovin 
Attendance: 29.284

giovedì 5 aprile 2018

EL ARSENAL-CSKA MOSCOW= 4-1



L'Arsenal trova il gol per due volte con Aaron Ramsey nel giro di 2 minuti tra il 7' e il 9' minuto. Solo uno dei due appoggi in rete viene però considerato valido, il secondo, mentre il primo viene annullato per fuorigioco. Azioni pressoché identiche, con una verticalizzazione con apertura esterna: nel primo caso per Ozil (in offside), nel secondo per Bellerin. In entrambi, però, il comune denominatore è Ramsey, che prima di sinistro e poi di destro trova il gol, con solo il secondo che viene convalidato. Il Cska però continua a giocare, nonostante l'1-0 avversario: grande fame offensiva per i russi, che col proprio talento più splendente trovano il pareggio al quarto d'ora: Golovin si inventa una punizione stupenda che lascia immobile Cech: 1-1 all'Emirates. Pareggio che potrebbe durare pochissimo, visto che Musa ha una grossa chance ma calcia fuori di sinistro. Al 22' viene concesso un calcio di rigore all'Arsenal, con Ozil che viene affossato da Shennikov dopo una bella progressione palla al piede. Dal dischetto va Lacazette che batte Akinfeev spiazzandolo con il destro. Passano appena 5 minuti e Ozil e Ramsey inventano un gol da incorniciare: il tedesco scucchiaia il pallone con il suo sinistro vellutato per il gallese, che al volo, di tacco, scavalca Akinfeev e fa 3-1. Ma gli uomini di Wenger non vogliono smettere di creare calcio, attaccare la profondità e trovare la via del gol. Che, al 35', arriva, di nuovo con Lacazette: l'attaccante dei Gunners riceve in area un cross da sinistra di Ozil, stoppa e col mancino fa 4-1. La grande prestazione della prima frazione viene ripresa nei secondi quarantacinque minuti, con tantissime occasioni create dai Gunners senza che vengano sfruttate: Ramsey centra il palo, Iwobi (entrato per l'infortunato Mkhitaryan) crea tanto e Welbeck, subentrato a Lacazette, non trova la via del gol. Ben 4 nel primo tempo, che mettono una seria ipoteca sulla qualificazione. Con la semifinale sempre più vicina. da https://sport.sky.it
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Goals. 9'Ramsey, 15'Golovin, 23'Lacazette(p), 27'Ramsey, 35'Lacazette,
Arsenal: Cech; Bellerin, Mustafi, Koscielny, Monreal; Mkhitaryan (Iwobi 62), Ramsey, Xhaka, Wilshere (Elneny 75); Ozil; Lacazette (Welbeck 75). Subs not used: Macey, Holding, Chambers, Kolasinac. 
Manager Arsene Wenger
CSKA Moscow: Akinfeev; A. Berezutski, Ignashevich, V. Berezutski; Kuchaev, Golovin, Natcho (Milanov 75), Dzagoev (Vitinho 64), Schennikov; Musa (Khosonov 83), Wernbloom. 
Subs not used: Pomazun, Bistrovic, Chalov, Zhamaletdinov. 
Manager Viktor Goncharenko
Bookings: Dzagoev, Schennikov, Musa, Akinfeev, Xhaka, Bellerin,
Attendance: 58.200

giovedì 15 marzo 2018

EL ARSENAL-MILAN= 3-1




Al Milan non basta una bella prova d'orgoglio per proseguire l'avventura in Europa League. Costretti a risalire il pesante 0-2 dell'andata, i rossoneri hanno sognato per un attimo dopo il gol del momentaneo vantaggio realizzato al 35' da Calhanoglu ma si sono visti frenare dalla cinquina arbitrale che ha regalato all'Arsenal il rigore dell'1-1 che, di fatto, ha cambiato la storia della partita e ha chiuso definitivamente ogni speranza. Al di là del rammarico per l'episodio negativo, Gattuso può comunque ritenersi soddisfatto. Non voleva che i suoi giudicassero la trasferta di Londra una scampagnata e la squadra ha risposto presente, dimostrando di essere in crescita sotto il profilo della personalità e dell'autostima. Dopo aver visto la squadra in difficoltà a centrocampo all'andata, Gattuso ha deciso di cambiare, varando il 4-4-2. Ha messo una vera punta, Silva, accanto a Cutrone e ha chieso a Suso e Calhanoglu il sacrificio di arretrare il raggio d'azione. In mediana ha sacrificato Bonaventura preferendo Montolivo alla regia di Biglia. Wenger ha replicato con un altro accorgimento tattico: ha varato il 4-2-3-1, alzato Wilshere dietro a Welbeck con Mkhitaryan e Ozil più larghi. In più ha restituito la maglia da titolari in difesa sulle corsie a Bellerin e Monreal. Il Milan ha avuto subito, dopo appena 40", la palla per segnare ma l'ha sciupata proprio con Silva che ha calciato sull'esterno della rete da favorevole posizione un ottimo suggerimento dalla destra di Borini. L'Arsenal, malgrado l'infortunio occorso dopo appena 11′ a Koscielny, rimpiazzato da Chambers, non si è spaventato, ha iniziato a macinare gioco e ha costretto i rossoneri a tenere il baricentro basso. Precisi nella manovra, i gunners, però, hanno faticato a rendersi pericolosi chiamando in causa Donnarumma solo con un sinistro sul primo palo di Welbeck. Il Milan ha ripreso coraggio dopo la mezz'ora e al 35' è stato premiato: Rodriguez ha servito Calhanoglu che con uno strepitoso esterno destro a giro da 28 mt ha infilato il pallone nell'angolo alla sinistra di Ospina. Neppure il tempo di esultare che i rossoneri si sono visti frenare dalla terna arbitrale. Lo svedese Eriksson, indotto all'errore dall'assistente di porta, il signor Stefan Johannesson, ha decretato un rigore per l'Arsenal giudicando punibile un lievissimo tocco sul braccio di Rodriguez a Welbeck che è caduto a terra fulminato, tra l'altro anche a scoppio ritardato. Sul dischetto è andato lo stesso centravanti biancorosso che ha spiazzato Donnarumma. Il Milan si è innervosito. E a contribuire a peggiorare la situazione è stato anche un tocco di braccio ravvicinato di Chambers su un sinistro in girata in area di Silva. Stavolta l'arbitro ha visto bene ma i rossoneri si sono sentiti defraudati e hanno perso le misure in campo. Bene gli è andata che Mkhitaryan (2), Wilshere, Ramsey e Mustafi non ne abbiano approfittato, a cavallo tra i due tempi, per raddoppiare immediatamente. I passati pericoli hanno rinfrancato i rossoneri che hanno ripreso coraggio e solo per un soffio non sono stati premiati: Suso, con un sinistro dal limite, e poi Cutrone, con una mezza girata, hanno mancato di un nulla la porta biancorossa. Nel mezzo c'è stato un episodio simile al rigore concesso all'Arsenal (un lieve contatto tra Monreal e Silva) sul quale l'arbitro, a ragione, ha preferito sorvolare usando, però, un metro diverso rispetto a quello usato in precedenza. Gattuso ha tentato il tutto per tutto inserendo Kalinic al posto di Cutrone ma il croato lo ha tradito mancando l'ultima buona occasione per l'1-2: su un traversone di Borini ha girato debolmente di testa il pallone verso la rete consentendo a Ospina una facile parata. L'Arsenal ha tirato un sospiro di sollievo e, nel finale, si è andato a prendere la vittoria. Ad aiutarlo ha pensato Donnarumma che si è goffamente deviato nella propria porta un sinistro non irresistibile da 28 mt di Xhaka. Il Milan ha mancato il 2-2 con Silva e all'86' ha subito anche l'immeritato 3-1, realizzato di testa da Wilshere, lesto a riprendere una corta respinta di Donnarumma su un precedente colpo di testa di Ramsey. Il Milan così lascia l'Europa. Adesso dovrà pensare a riconquistarla immediatamente attraverso il campionato o la Coppa Italia. da http://www.repubblica.it
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Goals. 35'Calhanoglu, 39'Welbeck(p), 71'Xhaka, 86'Welbeck,
Arsenal: Ospina 6, Bellerin 6, Mustafi 6, Koscielny (Chambers 11, 6), Monreal 6, Ramsey 7, Xhaka 6, Ozil 6 (Kolasinac), Wilshere 7.5, Mkhitaryan 6(Elneny 6), Welbeck 6. Subs: Cech, Iwobi, Maitland-Niles, Nketiah. 
Manager: Arsene Wenger 6.
AC Milan: Donnarumma 5, Borini 6, Bonucci 6, Romagnoli 6, Rodriguez 6; Suso 6, Kessie 6 (Locatelli), Montolivo 6, Calhanoglu 6 (Bonaventura 6); Cutrone 5 (Kalinic 6), Silva 6. Subs: Storari, Biglia, Zapata, Musacchio. 
Manager: Rino Gattuso 6.
Bookings: Donnarumma, Borini, Romagnoli, Suso, Calhanoglu, Monreal,
Referee: Jonas Eriksson (Sweden) 5
Attendance: 58.873

giovedì 8 marzo 2018

EL MILAN-ARSENAL= 0-2




C’è un momento in cui ti appaiono chiari i tuoi limiti. Succede quando ti apri al mondo, esci dal cortile di casa, si alza la famosa asticella e scopri, un po’ stupito, che ancora non ci sei. Non a quel livello lì. Il Milan prende una lezione dall’Arsenal che definisce, persino in modo eccessivo, la sua dimensione. Una sconfitta severa, che servirà per la crescita, ma che, con un 2-0 in casa, inguaia pesantemente l’attuale percorso in Europa. All’Emirates tra una settimana servirà una maturazione accelerata e un’impresa vera, e i germi di speranza sono solo dentro una ripresa giocata con maggior piglio, quando l’Arsenal aveva però deciso di calare i ritmi. E pensare che quelli che si giocavano tutto erano gli inglesi, guidati dal vecchio condottiero Wenger che sembrava aver perso ogni mordente sui suoi. Invece no.
Ma i ragazzi sono così. Spavaldi se non gli lasci il tempo di pensare a dove sono, ai 72mila sugli spalti, all’Arsenal che ha fatto la storia del calcio, all’atmosfera che devi guardare i cartelloni con la scritta Europa League perché altrimenti sembrerebbe tanto una di quelle sere di Champions. Così i ragazzi terribili del Milan partono bene, con Bonaventura che non arriva di un niente su un calcio d’angolo deviato da Koscielny, ma più passano i minuti e più pensano. Male. Arriva, improvvisa, la timidezza, prende il sopravvento la fretta, che fa sbagliare anche quello che in genere si fa d’istinto (vedi Cutrone e l’improbabile tiro di punta), che fa risultare stranamente impacciati, che fa fare sempre la scelta sbagliata, che fa incespicare Calhanoglu e Bonaventura, due che si cercheranno sempre ma non si capiranno mai. La malizia, da ragazzi, poi, non c’è e Calhanoglu sta in piedi su un’uscita di Ospina che lo tocca, invece di cercare il rigore. Le gambe pesano di più, e chissà che la rincorsa non cominci a chiedere il conto o che gli allenamenti non siano stati eccessivi, o se invece è l’ansia a tagliare il fiato. D’altra parte l’Arsenal, con un 4-2-3-1 che ha sorpreso forse Gattuso, ha modo di pressare altissimo, con almeno quattro giocatori a bloccare sul nascere ogni ripartenza rossonera. Il Milan non riesce mai ad uscire palla al piede, si limita ad un giro palla improduttivo, né tantomeno a ripagare l’Arsenal con la stessa moneta, il pressing alto. Gli inglesi mettono in mostra tutta la loro abitudine a partite così e la loro qualità. Ozil, certo, che ha messo lo zampino nei due gol, ma tutti si imbucano con facilità, bucando la famosa compattezza rossonera. Mkhitarian, al 15’ lascia sul posto Calabria, calcia di potenza, beccando la sfortunata deviazione di Bonucci che batte Donnarumma. Il Milan è tramortito, sbanda (Welbeck manca di killer instinct), sembra risvegliarsi ma è poco lucido, mentre l’Arsenal può far ancora male: Mkhitarian prende la traversa, poi al 49’, Ramsey avvia un’azione con un colpo di tacco e la conclude (assist di Ozil) mettendo a sedere Donnarumma. Nella ripresa l’Arsenal, dopo aver sbagliato il terzo gol con Welbeck, pensa a gestire. Bonaventura mostra il primo tiro in porta, poi spreca la più ghiotta occasione, un rigore in movimento. Gattuso prova il piano B con le due punte, ma produce solo una bella palla di André Silva per Kalinic fermato da Ospina. I ragazzi ci riproveranno a Londra. Intanto sanno meglio chi sono e come crescere. da http://www.corriere.it
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Goals. 14'Mkhitaryan, 54'Ramsey,
AC Milan: G Donnarumma 6, Calabria 6 (Borini 79), Bonucci 6, Romagnoli 5, Rodriguez 6; Kessie 5, Biglia 5, Bonaventura 6, Suso 6, Cutrone 6 (Silva 69, 5), Calhanoglu 6 (Kalinic 62). Unused subs: A. Donnarumma, Zapata, Montolivo, Locatelli
Manager: Gennaro Gattuso 5
Arsenal: Ospina 6, Chambers 5 (Elneny 85), Mustafi 6, Koscielny 7, Kolasinac 6.5 (Maitland-Niles 62, 6); Ramsey 7, Xhaka 6, Wilshere 8, Mkhitaryan 7, Ozil 6 (Holding 80); Welbeck 5. Unused subs: Cech, Nelson, Iwobi, Nketiah.
Manager: Arsene Wenger 6
Bookings: Kolasinac, Ramsey,
Referee: Clement Turpin (FRA) - 6.5
Attendance: 72,821