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domenica 26 settembre 2021

PL ARSENAL-TOTTENHAM= 3-1





Goals. 12'
Smith-Rowe, 28'Aubameyang, 34'Saka, 78'Son(T),
Arsenal. Ramsdale; Tomiyasu, White, Gabriel, Tierney; Partey, Xhaka (Lakanga 80); Saka (Maitland-Niles 87), Odegaard, Smith-Rowe (Tavares 87); Aubameyang.
Subs. Leno, Lacazette, Holding, Soares, Pepe, Martinelli
Manager. Mikel Arteta
Tottenham. Lloris; Tanganga (Royal 45), Sanchez, Dier, Reguilon; Ndombele (Gil 69), Hojbjerg, Alli (Skipp 45); Moura, Kane, Son.
Subs. Gollini, Romero, Gil, Rodon, Lo Celso, Davies, Scarlett.
Manager. Nuno Espirito Santo
Booked. Skipp,
Referee. Craig Pawson,
Attendance. 59.919
Table. 14.Liverpool,13.Manchester United,Manchester City,Everton,Chelsea, 12.Brighton, 11.West Ham, 10.Aston Villa, 9.Tottenham,Brentford,Arsenal..
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Preziosa vittoria per l'Arsenal che ha mosso la propria classifica al termine di un match ben giocato. Nella sfida di oggi contro il Tottenham, quasi tutto è andato per il verso giusto. Dopo aver sbloccato lo 0-0 iniziale gli uomini di Arteta non si sono più voltati indietro con il Tottenham che ha sì provato a smuovere la situazione ma era troppo tardi. Il gol della bandiera ha solo fissato il risultato sul 3-1 senza cambiare il segno in schedina maturato fino a quel momento. Lo 0-0 d'inizio partita resta tale fino al minuto 12 quando la rete di Emile Smith Rowe spezza l'equilibrio. Ha così inizio quella fase nella quale c'è chi vorrebbe trovare il gol della sicurezza senza però rischiare di subire il pareggio, e chi invece deve trovare il gol per riportare tutto in parità. 'Vince' la ricerca del doppio vantaggio che vede la luce al 27'. Arriveranno poi altre segnature. L'ultima sarà del Tottenham ma si rivelerà inutile. Vittoria dell'Arsenal per 3-1.
Dopo che Son Heung-Min ha portato in vantaggio l'Arsenal al 12°, Pierre-Emerick Aubameyang (27°.) e Bukayo Saka (34°) con le loro reti hanno chiuso il primo tempo sul risultato di 3-0. Il Tottenham è riuscito ha realizzare il gol della bandiera nel secondo tempo con Son Heung-Min al 79° minuto. da https://sport.sky.it

giovedì 15 aprile 2021

EL SLAVIA PRAGUE-ARSENAL= 0-4




Goals. 18'
Pepe, 21'Lacazette(p), 24'Saka, 77'Lacazette,
Slavia. Kolar; Bah (Visinsky 46), Holes, Zima, Boril (Dorley 46); Sevcik, Stanciu (Lingr 46), Hromada (Masopust 46), Provod; Olayinka; Kuchta.
Subs. Stejskal, Kovar, Tecl, Sima, Traore.
Manager: Jindrich Trpisovsky
Arsenal. Leno; Chambers, Holding, Mari, Xhaka; Ceballos, Partey (Cedric 79); Pepe (Balogun 88), Smith Rowe (Elneny 67), Saka (Martinelli 79); Lacazette (Nketiah 79).
Subs. Ryan, Hillson, Bellerin, Gabriel, Willian, Nelson, Azeez.
Manager: Mikel Arteta
Booked: Martinelli, 
Hromada, Olayinka,
Referee: Cüneyt Çakir (Tur).
Attendance. 750 (for coronavirus restricion)
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Serata perfetta per l'Arsenal nonostante un compito non facile: vincere a Praga, impresa fallita precedentemente da Leicester e Rangers. L'1-1 dell'Emirates obbliga i Gunners a sbilanciarsi, e la formazione di Arteta si riversa sin da subito in avanti, provocando il primo spavento ai padroni di casa al 15', con il gol di Smith-Rowe annullato per fuorigioco. Tre minuti dopo, però, nessuno può negare il vantaggio ai londinesi, segnato da Pépé sull'assist proprio di Smith-Rowe. Passa un solo minuto e Hromada commette fallo in area su Saka, provocando il rigore trasformato da Lacazette che vale il 2-0. Al 24', è addirittura 3-0 grazie allo splendido assolo di Saka, che si porta il pallone sul sinistro e fulmina Kolar sul primo palo. Il match, di fatto, si chiude con largo anticipo, con gli ospiti che gestiscono e calano il poker al 77' con Lacazette. Con questo 4-0, l'Arsenal vola in semifinale: i Gunners, nel doppio confronto con il Villarreal, cercheranno la finale già raggiunta nel 2019, ma persa contro il Chelsea. da https://www.sportmediaset.mediaset.it

sabato 26 dicembre 2020

PL ARSENAL-CHELSEA= 3-1




Goals. 24'
Lacazette(p), 44'Xhaka, 56'Saka, 85'Abraham(C),
Arsenal. Leno, Holding, Pablo Mari, Tierney, Bellerin, Elneny, Xhaka, Saka, Smith-Rowe (Willock 65), Lacazette (Mustafi 90) Martinelli (Pepe 71).
Subs. Ceballos, Runarsson, Aubameyang, Maitland-Niles, Cedric, Nketiah.
Manager. Mikel Arteta
Chelsea. Mendy, James, Zouma, Thiago Silva, Chilwell, Kante (Havertz 74), Kovacic (Jorginho 45), Mount, Pulisic, Abraham, Werner (Hudson-Odoi 45).
Subs. Arrizabalaga, Rudiger, Giroud, Gilmour, Azpilicueta, Emerson Palmieri.
Manager. Frank Lampard
Bookings: Silva, 
Mari, Tierney 
Referee: Michael Oliver
Attendance. ---
Table. 31.Liverpool, 28.Leicester, 27.Manchester United, 26.Everton, 25.Aston Villa, Tottenham,Chelsea,Southampton, 23.Manchester City, 21.West Ham, 20.Wolverhampton, 19.Newcastle, 18.Crystal Palace, 17.Leeds,Arsenal...
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Sei forze fresche rispetto al ko con l’Everton, modulo 4-2-3-1, ma, soprattutto, orgoglio e dedizione. La prima risposta dei Gunners è un atto di fiducia nei confronti di Arteta: la squadra non ha abbandonato il suo leader. La seconda è la gestione del match, iniziato con il piglio giusto, aggredendo un Chelsea svuotato. Ed è questa un’altra chiave di lettura della partita: lo spirito molle dei Blues. L’Arsenal dopo 30 secondi sfiora l’1-0: il tocco di Martinelli – uno dei sei nuovi – sul cross di Bellerin è sballato. Il Chelsea è sorpreso dalla partenza pancia a terra dei Gunners, ma al 13’ Mount, su punizione, colpisce il palo esterno. Holding e Mari indovinano due recuperi importanti in difesa, Smith-Rowe fallisce una buona chance. Al 33’, rigore per l’Arsenal: James atterra Tierney. Lacazette spiazza Mendy ed è 1-0. Il Chelsea va in confusione e al 43’, su punizione, Xhaka, eterno discusso dei Gunners, piazza la botta del 2-0. In apertura di ripresa, Saka con un pallonetto liftato abbatte per la terza volta Mendy. Martinelli manca il poker al 64’. Il Chelsea ha un sussulto, ma all’82’ Mendy è bravissimo su Lacazette e, a ruota, Elneny colpisce la traversa con una legnata memorabile. All’85’, sull’invito di Hudson-Odoi, Abraham firma la rete dei Bues, ma serve la benedizione della VAR per valutare la posizione del centravanti. Allo scadere, rigore per il Chelsea: Mari affonda Mount. Sul dischetto si presenta Jorginho, ma Leno non si fa incantare dall’italiano: il portiere tedesco respinge il pallone con la mano sinistra. E’ il secondo penalty fallito dall’ex giocatore del Napoli negli ultimi quattro: la santabarbara delle critiche è già partita. Arteta sorride. Era ora. da https://www.gazzetta.it

mercoledì 1 gennaio 2020

PL ARSENAL-MANCHESTER UNITED= 2-0



Goals. 8'
Pepe, 42'Sokratis,
Arsenal. Leno, Maitland-Niles, Sokratis, Luiz, Kolsinac (Saka 69); Torreira, Xhaka, Pepe  (Nelson 63), Ozil, Aubameyang, Lacazette.
Subs. Martinez, Holding, Guendouzi, Willock, Ceballos.
Manager. Mikel Arteta
Man Utd. De Gea, Wan-Bissaka, Lindelof, Maguire, Shaw, Fred, Matic (Mata 81); James (Greenwood 59), Lingaard  (Pereira 59), Rashford, Martial.
Subs. Romero, Jones, Williams, Young.

Manager. Ole Gunnar Solskjaer
Booking. 
Kolasinac
Referee. Chris Kavanagh

Attendance. 60.328
Table. 55.Liverpool, 45.Leicester, 44.Manchester City, 36.Chelsea, 31. Manchester United,  30.Tottenham, Wolverhampton, 29.Sheffield United, 28.Crystal Palace, 27.Arsenal...
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La continuità non è mai stata la peculiarità dell’Arsenal, anche nelle stagioni migliori. Altrimenti non si spiega come mai la squadra di Arteta veleggi in un’anonima posizione di classifica dopo 90’ in cui ha dominato il Manchester United. I Gunners hanno costruito la vittoria con un primo tempo di grandissimo livello, poi nella ripresa si sono limitati a controllare una reazione dei Red Devils per la verità molto sterile.
James, titolare a destra nell’undici di Solskjaer, costringe al fallo da ammonizione Kolasinac dopo nemmeno 2’. Ma è un falso allarme, perché l’Arsenal mette in campo tanta intensità e non è certo la qualità che manca ai Gunners. Così dopo soli 8’ Kolasinac sfonda a sinistra, cross sporcato da Lindelof e sinistro vincente di Pèpè, inseguito invano dal Napoli in estate. Lacazette si mangia il raddoppio, un ottimo Torreira sfiora il palo. Ma c’è solo una squadra in campo e il raddoppio in chiusura di primo tempo, che arriva con Sokratis su azione da calcio d’angolo, è il giusto e meritato premio. Nella ripresa la squadra di Arteta allenta fisiologicamente i giri del motore, ma Leno non deve fare gli straordinari nella prima partita del 2-0. Se giocherà così, l’Arsenal non faticherà a risalire in classifica, anche se certi traguardi sono ormai preclusi. Mentre lo United 2019/20 resta un grosso enigma: in arrivo l’ennesima rivoluzione estiva? da https://www.gazzetta.it/

mercoledì 30 ottobre 2019

LC LIVERPOOL-ARSENAL= 5-5 pen. 5-4


Goals:6'Mustafi OG, 19'Torreira, 26'Martinelli, 36'Martinelli, 43'Milner(p), 54'Maitland-Niles, 58'Oxlade-Chamberlain, 62'Origi, 70'Willock, 94'Origi,
Liverpool. Kelleher, Williams, Gomez, Van den Berg, Milner, Lallana, Oxlade-Chamberlain (Chirivella 81), Keita (Jones 55), Elliott, Origi, Brewster
Subs. Adrian, Kane, Larouci, Clarkson, Koumetio
Manager. Jurgen Klopp
Arsenal.Martinez, Bellerin, Holding, Mustafi, Kolasinac (Tierney 83), Torreira (Ceballos 72), Willock, Maitland-Niles, Ozil (Guendouzi 65), Saka, Martinelli
Subs. Sokratis, Lacazette, Pepe, Macey,
Manager Unai Emery
Bookings: Willock, Kolasinac,
Lallana, Brewster
Referee. Andre Marriner

Attendance. 52.694
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Il Liverpool accede ai quarti di finale di League Cup nella maniera più impensata: 5-5 nei primi 90' con sforbiciata finale di Origi al 94'. Ai calci di rigore, il giovane Kelleher para la conclusione di Ceballos e Jones realizza il penalty decisivo. Il totale? 10-9 per i ragazzi di Klopp...   "Solo ad Anfield!". Una frase più volte pronunciata dopo la straordinaria rimonta sul Barcellona nella passata edizione di Champions League e che torna di attualità questa sera. Il Liverpool, infatti, accede ai quarti di finale di League Cup nella maniera più impensata: 5-5 contro l'Arsenal nei primi 90' con sforbiciata finale di Origi al 94'. Ai calci di rigore il giovane Kelleher para la conclusione di Ceballos e Jones realizza il penalty decisivo. Il totale? 10-9 per i ragazzi di Klopp. E dire che i penalty sono stati battuti, come prevede il regolamento della Carabao Cup, senza la disputa dei tempi supplementari (per favorire un risparmio energetico): chissà, viene da pensare, come sarebbe proseguita la partita che, in pratica, ha visto un gol ad ogni tiro in porta... da https://it.eurosport.com

domenica 22 settembre 2019

PL ARSENAL-ASTON VILLA= 3-2



Goals: 20'McGinn, 59'Pepe, 60'Wesley, 81'Chambers, 84'Aubameyang,
Arsenal. Leno; Kolasinac, Luiz, Sokratis, Maitland-Niles; Xhaka (Willock 72), Guendouzi; Saka (Chambers 46), Ceballos (Torreira 72), Pepe; Aubameyang
Subs not used: Martinelli, Martinez, Nelson, Ozil
Manager: Unai Emery
Aston Villa. Heaton; Guilbert, Engels, Mings, Taylor; McGinn, Nakamba (Hourihane 86), Grealish; Trezeguet (Elmohamady 68), Wesley, El-Ghazi (Lansbury 86)
Subs not used: Davis, Konsa, Jota, Steer

Manager: Dean Smith
Booked: Engels, 
Matlaind-Niles (2 yellows), Xhaka, Guendouzi, Pepe, Leno
Red Card: Maitland-Niles,
Referee.
Jonathan Moss
Attendance. 60.331
Table. 18.Liverpool, 13.Manchester City, 11.Leicester, Arsenal, West Ham, 10.Bournemonth, 8.Tottenham, Chelsea..
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giovedì 2 maggio 2019

ELS ARSENAL-VALENCIA=3-1 (1°leg)




Goals. 11'Diakhaby(V), 18'Lacazette, 25'Lacazette, 90'Aubameyang,
Arsenal. Cech; Sokratis, Koscielny (Monreal 82'), Mustafi; Maitland-Niles, Xhaka, Guendouzi (Torreira 58'), Kolasinac; Ozil (Mkhitaryan 75'); Lacazette, Aubameyang. Subs: Leno, Elneny, Iwobi, Nketiah
Manager. Unai Emery
Valencia. Neto; Gabriel Paulista, Garay, Diakhaby, Roncaglia; Piccini, Soler (Wass 71'), Parejo, Gaya; Rodrigo, Guedes (Gameiro 71'). Subs. Domenech, Toni Lato, Ferran Torres, Mina, Sobrino
Manager. Marcelino
Booked. Diakhaby, Parejo
Referee. Clement Turpin (Lyon)

Attendance. 58.969
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L'Arsenal batte 3-1 il Valencia nella semifinale d'andata di Europa League e mette una seria ipoteca sulla qualificazione alla finale di Baku. Partita in salita per gli uomini di Emery che, colpiti a freddo da una rete di Diakhaby, rimontano grazie a una doppietta di Lacazette e al sigillo finale di Aubameyang. Successo meritato per i Gunners, mentre gli spagnoli di Marcelino si spengono dopo un ottimo primo tempo.

Primi 45 minuti spettacolari. Il Valencia parte meglio e all'11' gela l'Emirates: corner dalla destra di Parejo sul secondo palo per la torre di Rodrigo, stacco imperioso di Diakhaby che sovrasta Xhaka e Lacazette trafiggendo Cech con un'incornata imprendibile. Maitland-Niles rischia il patatrac con un retropassaggio avventato due minuti più tardi, ma all'improvviso l'Arsenal si sveglia e pareggia: Lacazette lancia in profondità Aubameyang che evita Roncaglia con un dribbling secco e anticipa Neto toccando per Lacazette che aveva seguito l'azione, facile per il numero 9 dell'Arsenal insaccare a porta vuota. Al 26' i Gunners completano la rimonta: traversone dalla sinistra di Kolasinac, Roncaglia si perde la marcatura di Lacazette che schiaccia di testa. Neto respinge e manda il pallone sul palo, senza però imedire che termini oltre la linea bianca. Turpin concede la rete grazie all'ausilio della Goal Line Technology.
Ripresa decisamente di marca dell'Arsenal. Al 63' Lacazette manca l'incornata a due passi da Neto dopo l'ennesimo liscio di Roncaglia, poi al 67' lo stesso Neto e Gabriel si oppongono a due conclusioni ravvicinate dello scatenato Lacazette. Il Valencia prova a pungere in contropiede ma col passare dei minuti si fa schiacciare e al 90' incassa il terzo gol: Neto si oppone d'istinto a un destro dal limite di Lacazette, l'azione prosegue e Aubameyang, su cross di Kolasinac, insacca con un destro al volo la rete del definitivo 3-1.
da https://it.eurosport.com

giovedì 11 aprile 2019

EL ARSENAL-NAPOLI= 2-0



Goals. 15'Ramsey, 25'Koulibaly(og),
Arsenal. Cech; Sokratis, Koscielny, Monreal; Maitland-Niles, Torreira (Elneny 77), Ramsey, Kolasinac; Ozil (Mkhitaryan 67); Aubameyang, Lacazette (Iwobi 67). Subs. Leno, Mustafi, Suarez, Guendouzi
Manager. Unai Emery
Napoli. Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Rui; Callejon, Fabian (Ounas 83), Allan, Zielinski; Mertens (Milik 66), Insigne (Younes 83). Subs. Ospina, Malcuit, Chiriches, Ghoulam
Manager. Carlo Ancelotti 

Booking. Hysaj
Referee. Alberto Mallenco (Spain)

Attendance. 59.738
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La faccia smarrita, quasi disperata di Lorenzo Insigne a fine primo tempo dà il segno della disfatta. Callejon dal fondo gli serve una palla invitante a 7-8 metri da Cech, con la difesa dell’Arsenal saltata, ma Lorenzo spara malamente alto e lì evaporano le speranze del Napoli di rimettere un minimo in discussione la sfida allo scadere, dopo il 2-0 al pronti-via dell’Arsenal. Poi nella ripresa gli azzurri riequilibrano la sfida almeno sul piano del gioco, e anche se il risultato è pesante qualche possibilità di ribaltarlo fra una settimana al San Paolo c’è. Su tutti spicca la stella di Ramsey, che dà una grande soddisfazione ai suoi prossimi tifosi juventini risultando l’uomo che sposta gli equilibri: tatticamente e anche come finalizzatore. Si sapeva della partenza sprint dei Gunners, ma il Napoli non solo si difende con qualche difficoltà, ma balbetta nelle uscite esaltando il pressing e la velocità dell’Arsenal con Ozil trequartista e Aubameyang e Lacazette lì davanti a spaziare su tutto il fronte d’attacco. Ancelotti risponde lasciando fuori Milik per preferire la Banda Bassotti. Ma Mertens e Insigne non riescono mai a dare profondità all’azione. Dovrebbero partire alle spalle degli statici difensori inglesi, ma non lo fanno mai, anche perché in mediana il Napoli è sempre in difficoltà e i centrocampisti, puntualmente ben pressati, non riescono mai a girarsi per impostare. Non è un caso che entrambi i gol del primo tempo nascano da uscite sbagliate degli azzurri. Con Allan e Fabian Ruiz in grande difficoltà su Ramsey e Torreira, autori certo non per combinazione delle reti che fissano la prima parte di gara. Dopo che già Koulibaly si è esibito in "parate" in scivolata e altri salvataggi, ecco il vantaggio al 14’. Mario Rui maldestramente sbaglia un passaggio colpendo Ramsey che avvia l’azione. I Gunners vedono il buco a destra e Lacazette attacca lo spazio, il filtrante per l’ottimo Maitland-Niles è simbolico della caduta del Napoli, perché è un tunnel su Koulibaly, costretto a uscire per tamponare. E così l’esterno destro classe ‘97 porge il mezzo per Ramsey che realizza perentorio l’1-0. Balbetta il Napoli, Ancelotti si sbraccia per cercare di sistemare le posizioni in campo. Non c’è reazione azzurra, mentre le furie rosse continuano a imperversare. E così, con Fabian Ruiz lento e compassato che non riesce a giocare in verticale il pallone e rincula, ecco arrivare come un falco Torreira che si accentra e tira dal limite, Koulibaly nel tentativo di respingere anche questa cambia la direzione del pallone spiazzando Meret: 2-0. Con l’uruguaiano che festeggia mostrando una maglia con la foto di lui in blucerchiato, alla Sampdoria. Aubameyang e Lacazette imperversano sbagliando più volte la conclusione del 3-0, anche per la capacità di Meret di metterci qualche pezza. Poi al tramonto del primo tempo Allan riesce a servire in profondità Callejon, il cross basso indietro dello spagnolo è perfetto, sballata la conclusione di Insigne. Ancelotti fa ripassare la lezione ai suoi e nel secondo tempo quanto meno il Napoli alza il baricentro e prova a colpire. Ma è sempre l’Arsenal a ripartire e sale in cattedra Meret con due parate importanti su Ramsey e Maitland-Niles. Callejon, il più lucido tatticamente, lancia Insigne oltre ai difensori, il cross per Zielinski è buono, ma il polacco alza incredibilmente. Intanto è entrato Milik e il Napoli prova più a pressare, poi Ancelotti passa al 4-2-3-1 inserendo Younes e Ounas e l’algerino tira un paio di volte, ma non trova la conclusione perentoria. Intanto Ramsey e Aubameyang divorano il 3-0. E in una notte nera resta lo spiraglio per un ritorno molto complicato ma non impossibile, vista la difesa non impeccabile dei Gunners. da https://www.gazzetta.it

giovedì 14 marzo 2019

EL ARSENAL-STADE RENNAIS= 3-0




Goals. 5'Aubameyang, 15'Maitland-Niles, 72'Aubameyang,
Arsenal. Cech, Mustafi, Koscielny, Monreal, Kolasinac, Ramsey (Torreira 87'), Xhaka, Maitland-Niles, Ozil (Mkhitaryan 70'), Aubameyang, Lacazette (Iwobi 70').
Subs: Leno, Suarez, Guendouzi, Nketiah.
Manager. Unai Emery
Rennes. Koubek, Traore, Da Silva, Mexer, Bensebaini, Bourigeaud, Andre (Siliki 79'), Grenier (Honou 70'), Sarr, Ben Arfa, Niang.
Subs: Badiashile, Zeffane, Doumbia, Del Castillo, Gelin.
Manager. Julien Stephan

Booked. Traorè, Sitoe, Grenier, Borigenaud, Kolasinac, Mikhitaryan, Lacazette, Aubameyang,
Referee: Andris Treimanis (Latvia)
Attendance. 59.453
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L'Arsenal batte il Rennes, ma all'Emirates Stadium non manca qualche brivido di troppo: c'è infatti da ribaltare il 3-0 dell'andata e i bretoni fanno tutto il possibile per vendere cara la pelle. La partita si mette però bene già dopo 5 minuti, quando i Gunners sfondano a destra e Ramsey trova al centro Aubameyang: per l'ex Borussia Dortmund è un gioco da ragazzi segnare sottomisura l'1-0. Proprio lui al 15' si propone sulla sinistra e dopo una fantastica triangolazione riesce a crossare con la palla sulla linea di fondo, sul palo opposto irrompe Maitland-Niles che incorna il pallone del raddoppio. Era il risultato che serviva all'Arsenal, che a questo punto compie l'errore di rilassarsi. E il Rennes per poco non ne approfitta: Ben Arfa spaventa Cech, poi in apertura di ripresa ci prova Grenier: mira sbagliata di pochissimo. L'attentissimo Cech (ex della partita) dice di no anche a Sarr e Ben Arfa, poi l'Arsenal decide di mettersi al sicuro. E così dopo una fitta rete di passaggi, al 72' Kolasinac trova il fondo sulla sinistra e crossa per Aubameyang, il centravanti completa la doppietta e va a recuperare a bordocampo una maschera da Black Panther: la festa è completa. Ma bisogna arrivare al triplice fischio dell'arbitro: Aubameyang manca due volte il colpo del 4-0 e nel finale l'Arsenal trema. La beffa potrebbe arrivare da un momento all'altro, ma non arriva. E la rimonta, con passaggio del turno annesso, è completa. da https://www.sportmediaset.mediaset.it

domenica 10 marzo 2019

PL ARSENAL-MANCHESTER UNITED= 2-0



Goals: 12'Xhaka, 69'Aubameyang(p),
Arsenal: Leno, Sokratis, Koscielny, Monreal, Maitland-Niles, Ramsey, Xhaka, Kolasinac, Ozil (Iwobi 77), Lacazette (Nketiah 86), Aubameyang (Suarez 80).
Subs not used: Cech, Elneny, Iwobi, Mustafi, Guendouzi.
Manager. Unai Emery
Manchester United: De Gea, Young, Smalling, Lindelof, Dalot (Martial 70), Fred, Matic (Greenwood 80), Shaw, Pogba, Lukaku, Rashford.
Subs not used: Bailly, Andreas Pereira, Rojo, Romero, McTominay.
Manager. Ole Gunnar Solskiaer
Booked: Matic, Pogba, 
Sokratis, Kolasinac
Referee: Jon Moss

Attendance. 60.000
Table. 74.Manchester City, 73.Liverpool, 61.Tottenham, 60.Arsenal, 58. Manchester United, 57.Chelsea, 44.Wolverhampton, 43.Watford...
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Emery e Solskjaer si sfidano a specchio perché entrambi scelgono la difesa a tre e poi trequartista dietro a due punte. Ozil da una parte con Lacazette e Aubameyang a guidare l'assalto; dall'altra Pogba alle spalle della coppia Lukaku-Rashford che tanto bene ha fatto a Parigi in Champions in una notte che rimarrà nella storia del club.
La sfida pesa perché è uno spartiacque per il quarto posto. La partita si attesta da subito su ritmi altissimi, con le due squadre che si affrontano a viso aperto. I Gunners accettano la sfida dello United, ma sono i Red Devils mettono i brividi all'Emirates con Lukaku che viene però fermato dalla traversa e a un passo dal suo 13° gol in Premier League.
Al 12' l'Arsenal passa in vantaggio con Xhaka che dai 25 metri lascia partire un sinistro che sorprende un non perfetto De Gea. Lo United risponde subito, ma Fred non è fortunato e la sua conclusione si stampa sul palo. E Solskjaer allarga le braccia sconsolato. La partita la fa nel complesso la squadra ospite che, però, fa fatica a essere incisiva sotto porta e al 36' Lukaku che non riesce a concludere dopo aver saltato Leno. Lo United gioca bene, ma non riesce a essere cinico. La ripresa si apre senza cambi. Pronti via e lo United va subito vicinissimo al pareggio con Lukaku che da due passi viene murato da Leno dopo una geniale imbucata di Rashford. Poco prima era stato lo stesso attaccante classe '97 a provare il tiro finito, però, alto. Rashford è scatenato e una sua punizione dai 20 metri finisce al lato non di molto. L'Arsenal ci prova con Xhaka, ma il suo sinistro stavolta non sorprende De Gea che guarda spegnersi il tiro al lato.
Sokratis salva su un'incursione di Fred, capovolgimento di fronte e il brasiliano entra a contatto in area con Lacazette che cade per Moss è rigore. Decisione al limite, soprattutto per il metro adottato finora dall'arbitro. Dal dischetto Aubameyang va centrale e spiazza De Gea che invece sceglie il lato sinistro. Per il gabonese è il 17° gol in Premier League. È 2-0 Arsenal, punizione francamente severa per Pogba e compagni. Il gol del raddoppio è un propulsore nelle gambe dei Gunners che vanno subito vicini al tris con Lacazette che però allarga troppo il destro. 
L'Emirates è una bolgia, anche perché l'Arsenal vede ora il quarto posto e anche una mini fuga allungando a +2 sullo United e a +3 sul Chelsea in classifica. La rete subita è anche un colpo alla morale del team di Solskjaer che fatica molto a trovare nuove occasioni. Il tecnico norvegese ci prova togliendo Dalot e inserendo Martial, Emery risponde con Denis Suarez per Aubameyang. Nello United dentro anche il talentino Greenwood per uno spento Matic. Ma Leno non corre pericoli. L'Arsenal può così festeggiare un successo d'oro massiccio. da https://www.foxsports.it

sabato 19 gennaio 2019

PL ARSENAL-CHELSEA= 2-0



Goals: 14'Lacazette, 39'Koscielny,
Arsenal: Leno 6; Bellerin 6 (Elneny 72, 6), Sokratis 7, Koscielny 7.5, Kolasinac 6.5; Torreira 7, Guendouzi 6, Xhaka 7, Ramsey 7 (Maitland-Niles 68, 6); Lacazette 8 (Iwobi 67, 6), Aubameyang 6
Subs not used: Cech, Mustafi, Monreal, Ozil
Manager: Unai Emery 8
Chelsea: Kepa 6; Azpilicueta 7, Rudiger 6, Luiz 6, Alonso 6; Jorginho 6, Kante 6, Kovacic 6 (Barkley 63, 6); Pedro 5 (Hudson-Odoi 80, 6), Willian 5 (Giroud 68, 5), Hazard 6
Subs not used: Caballero, Christensen, Emerson, Ampadu
Manager: Maurizio Sarri 5
Booked: Luiz, Barkley
Referee: Anthony Taylor 6

Attendance: 59.979
Table. 60.Liverpool 53.Manchester City, 48.Tottenham, 47.Chelsea, 44.Arsenal, 44.Manchester United, 33.Watford, 32.Wolverhampton, 31.Leicester, West Ham...
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Partenza incontenibile dei Gunners: al 5’, dalla destra, Lacazette manda a centro area un pallone che Aubameyang gira a lato su pressione di Azpilicueta. All’8’ sugli sviluppi di un corner battuto sulla mancina, Papastathopoulos va in elevazione sfiorando il palo alla sinistra di Kepa. Il portiere del Cheslea e dunque miracoloso al 13’ sulla prolunga di testa di Koscielny su assist di Torreira: respinta di vero istinto dell’ex Athletic Bilbao. Il quale, tuttavia, non può alcunché 1’ dopo: corner battuto corto e palla messa al centro per Lacazette, che si porta palla sul destro e la scaraventa di prepotenza sotto l’incrocio dei pali. E’ 1-0.
Il Chelsea è sopraffatto dai ritmi infernali imposti dall’Arsenal, che al 18’ sfiora il raddoppio: Aubameyang prende il tempo sulla sinistra ad Azpilicueta e calcia verso lo specchio con Kepa nuovamente impegnato in respinta. I Blues provano a rispondere sul ribaltamento di fronte con un pallonetto di Pedro, che fa la barba il palo. Ma sono i padroni di casa a fare la partita e a raddoppiare dopo una straordinaria rovesciata di Aubameyang, che manda a lato di pochissimo: al 3’, punizione di Torreira, sponda e palla rimessa al centro da Papastathopoulos e gol di Koscielny, che supera Kepa toccando il pallone con la spalla.
Il 2-0 scuote il Chelsea, che al 45’, con il colpo di testa di Marcos Alonso (su assist dalla bandierina di Willian) colpisce in pieno il palo. Nella ripresa, i Gunners tengono la pressione alta, occupando ottimamente gli spazi: di occasioni se ne contano molto meno rispetto al primo tempo e, più che altro, c’è da ravvisare il brutto infortunio occorso a Bellerin, che mette male il piede a terra andando in torsione sul ginocchio. Possibile l’interessamento ai legamenti. Il Chelsea si rassegna quanto prima e il match termina 2-0. da https://it.eurosport.com

domenica 2 dicembre 2018

PL ARSENAL-TOTTENHAM= 4-2




Goals: 10'Aubameyang(pen), 30'Dier, 34'Kane(pen), 56'Aubameyang, 74'Lacazette, 77'Torreira,
Arsenal: Leno 5, Mustafi 6 (Guendouzi 71), Sokratis 7, Holding 6.5; Bellerin 6.5, Torreira 8, Xhaka 7, Kolasinac 6,5; Mkhitaryan 5 (Lacazette 46, 7), Aubameyang 8, Iwobi 6 (Ramsey 46, 7). Subs not used: Cech, Lichtsteiner, Maitland-Niles, Elneny.
Manager: Unai Emery 8
Tottenham: Lloris 5; Aurier 5, Foyth 5, Vertonghen 5, Davies 6 (Rose, 82); Sissoko 6, Dier 6, Eriksen 6; Alli 6 (Winks, 79); Son 6 (Moura, 79), Kane 6

Subs: Gazzaniga, Alderweireld, Walker-Peters, Llorente.
Manager: Mauricio Pochettino 5
Bookings: Vertonghen, Dier, Alli, Aurier, 
Mustafi, Xhaka, Torreira
Sent off: Vertonghen.
Referee: Mike Dean 6
Attendance: 59.973
Table. 38.Manchester City, 36.Liverpool, 31.Chelsea, 30.Tottenham, Arsenal, 22.Everton, Manchester United, 21. Leicester City, 20.Bournemounth, Watford..
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Arsenal, meritatamente Arsenal. I Gunners superano 4-2 il Tottenham nel North London derby numero 183 e agganciano gli Spurs al quarto posto. L’ascesa della squadra di Unai Emery è irresistibile: diciannove risultati utili di fila, gioco spettacolare, Aubameyang capocannoniere della Premier a quota 10. Dopo una falsa partenza con due k.o., l’Arsenal ha spiccato il volo e l’allenatore spagnolo è riuscito a chiudere definitivamente l’era-Wenger. Il Tottenham perde male: l’espulsione di Vertonghen all’85’ per doppia ammonizione e la rissa scatenata dopo l’1-1 di Dier hanno messo a nudo il nervosismo della squadra di Pochettino. Il match entra subito nel vivo con il rigore concesso all’Arsenal per un fallo netto di mano di Vertonghen: Aubemeyang spiazza Lloris e porta avanti i Gunners. La prima reazione degli Spurs è un assalto di Son al 12’, poi una serie di coast to coast tra le due squadre: gara velocissima. Al 30’, l’1-1 di Dier, sulla punizione di Eriksen: zuccata perfetta, errore di Leno, ma posizione di partenza del centrocampista inglese in odore di fuorigioco. Dier festeggia indicando con il dito ai tifosi dell’Arsenal di tacere e si scatena un principio di rissa, con Alli protagonista. Al 34’, rigore per gli Spurs, ma le immagini mostreranno che non c’è stato contatto tra Holding e Son. Dean non può affidarsi alla Var e Kane, dal dischetto, fa salire sul 2-1 il Tottenham. Nell’intervallo, Emery ribalta l’Arsenal: dentro Ramsey e Lacazette, fuori Mkhitaryan e Iwobi. I Gunners hanno un altro passo e al 56’, su azione in verticale avviata da Bellerin e rifinita da Ramsey, Aubameyang con un destro spettacolare fulmina Lloris: un capolavoro. L’Arsenal insiste, ma al 63’ il Tottenham alza la voce con Son. La svolta arriva al 74’: Lacazette si apre lo spazio al limite dell’area e, in caduta, azzecca un sinistro millimetrico. Il 3-2 esalta i Gunners e al 77’, sul servizio di Aubameyang, l’ex sampdoriano Torreira sigla il 4-2. Il Tottenham s’innervosisce e all’85’ Vertonghen rimedia il secondo cartellino giallo: espulsione e buonanotte Spurs. da https://www.gazzetta.it

domenica 7 ottobre 2018

PL FULHAM-ARSENAL= 1-5



Goals. 29'Lacazette, 44'Schurrle, 49'Lacazette, 68'Ramsey, 79'Aubameyang, 91'Aubameyang,
Fulham: Bettinelli, Christie, Odoi, Ream (Kamara 54), Le Marchand, Seri, Anguissa (McDonald 62), Vietto (Johansen 83), Schurrle, R Sessegnon, Mitrovic. Subs not used: Ayite, Sergio Rico, Mawson, S Sessegnon. 

Manager Slavisa Jokanovic
Arsenal: Leno, Bellerin, Holding, Mustafi, Monreal, Torreira, Xhaka, Mkhitaryan, Iwobi (Ramsey 67), Welbeck (Aubameyang 62), Lacazette (Guendouzi 81). Subs not used: Martinez; Sokratis, Lichtsteiner, Kolasinac. 

Manager Unai EmeryBooked: Vietto, Schurrle
Referee: Paul Tierney
Attendance. 25.401
Table. 20.Chelsea, 19. Manchester City, Liverpool, 18.Tottenham, Arsenal 16.Bournemounth, 15.Wolverhampton...
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Emery rinuncia dal primo minuto ad Aubameyang, fermato in settimana dall’influenza, schierando Iwobi, Welbeck e Mkhitaryan alle spalle di Lacazette. Ma i Gunners devono fare attenzione alla qualità offensiva del Fulham: Vietto scalda subito i guanti di Leno, Mitrovic è chiuso miracolosamente in angolo da Le Marchand. Ritmo indiavolato dei Cottagers nella prima fase, l’Arsenal fatica ma si aggrappa alla qualità dei suoi interpreti. Il solito Lacazette, poco prima della mezz’ora, è chirurgico nel chiudere con una gran girata un’azione splendida rifinita da Monreal, poi Mkhitaryan va vicino subito dopo anche al bis, ma è meno preciso del compagno. Proprio Monreal però, con un rinvio sbagliato, propizia a fine prima frazione il pari di Schurrle, imbeccato da Vietto e bravo a scavalcare Leno. Nel secondo tempo, l’Arsenal entra determinato a vincerla: Bettinelli deve compiere un miracolo su Bettinelli, poi deve però arrendersi alla seconda prodezza balistica di Lacazette, che lo fulmina da fuori area con un destro fantastico di prima intenzione. Il terzo gol dei Gunners è addirittura meraviglioso: azione praticamente tutta di prima avviata da Lacazette, il gol lo confezionano i due neo entrati Aubameyang e Ramsey che la mette dentro di tacco sul cross del gabonese. Azione da vedere e rivedere, che si candida già a gol dell’anno. Si spalancano praterie a quel punto per gli uomini di Emery, che dilagano: Aubameyang mette il punto esclamativo con la rete del 4-1, anche lui con un pregevole stop e tiro, per poi realizzare anche il 5-1 in diagonale. Sono sei consecutive in campionato e nove in tutte le competizioni per Emery e i suoi, che arrivano a ridosso della vetta. Nella lotta per la Premier, forse, si dovrà fare i conti anche con loro.
da http://www.sportmediaset.mediaset.it

giovedì 8 marzo 2018

EL MILAN-ARSENAL= 0-2




C’è un momento in cui ti appaiono chiari i tuoi limiti. Succede quando ti apri al mondo, esci dal cortile di casa, si alza la famosa asticella e scopri, un po’ stupito, che ancora non ci sei. Non a quel livello lì. Il Milan prende una lezione dall’Arsenal che definisce, persino in modo eccessivo, la sua dimensione. Una sconfitta severa, che servirà per la crescita, ma che, con un 2-0 in casa, inguaia pesantemente l’attuale percorso in Europa. All’Emirates tra una settimana servirà una maturazione accelerata e un’impresa vera, e i germi di speranza sono solo dentro una ripresa giocata con maggior piglio, quando l’Arsenal aveva però deciso di calare i ritmi. E pensare che quelli che si giocavano tutto erano gli inglesi, guidati dal vecchio condottiero Wenger che sembrava aver perso ogni mordente sui suoi. Invece no.
Ma i ragazzi sono così. Spavaldi se non gli lasci il tempo di pensare a dove sono, ai 72mila sugli spalti, all’Arsenal che ha fatto la storia del calcio, all’atmosfera che devi guardare i cartelloni con la scritta Europa League perché altrimenti sembrerebbe tanto una di quelle sere di Champions. Così i ragazzi terribili del Milan partono bene, con Bonaventura che non arriva di un niente su un calcio d’angolo deviato da Koscielny, ma più passano i minuti e più pensano. Male. Arriva, improvvisa, la timidezza, prende il sopravvento la fretta, che fa sbagliare anche quello che in genere si fa d’istinto (vedi Cutrone e l’improbabile tiro di punta), che fa risultare stranamente impacciati, che fa fare sempre la scelta sbagliata, che fa incespicare Calhanoglu e Bonaventura, due che si cercheranno sempre ma non si capiranno mai. La malizia, da ragazzi, poi, non c’è e Calhanoglu sta in piedi su un’uscita di Ospina che lo tocca, invece di cercare il rigore. Le gambe pesano di più, e chissà che la rincorsa non cominci a chiedere il conto o che gli allenamenti non siano stati eccessivi, o se invece è l’ansia a tagliare il fiato. D’altra parte l’Arsenal, con un 4-2-3-1 che ha sorpreso forse Gattuso, ha modo di pressare altissimo, con almeno quattro giocatori a bloccare sul nascere ogni ripartenza rossonera. Il Milan non riesce mai ad uscire palla al piede, si limita ad un giro palla improduttivo, né tantomeno a ripagare l’Arsenal con la stessa moneta, il pressing alto. Gli inglesi mettono in mostra tutta la loro abitudine a partite così e la loro qualità. Ozil, certo, che ha messo lo zampino nei due gol, ma tutti si imbucano con facilità, bucando la famosa compattezza rossonera. Mkhitarian, al 15’ lascia sul posto Calabria, calcia di potenza, beccando la sfortunata deviazione di Bonucci che batte Donnarumma. Il Milan è tramortito, sbanda (Welbeck manca di killer instinct), sembra risvegliarsi ma è poco lucido, mentre l’Arsenal può far ancora male: Mkhitarian prende la traversa, poi al 49’, Ramsey avvia un’azione con un colpo di tacco e la conclude (assist di Ozil) mettendo a sedere Donnarumma. Nella ripresa l’Arsenal, dopo aver sbagliato il terzo gol con Welbeck, pensa a gestire. Bonaventura mostra il primo tiro in porta, poi spreca la più ghiotta occasione, un rigore in movimento. Gattuso prova il piano B con le due punte, ma produce solo una bella palla di André Silva per Kalinic fermato da Ospina. I ragazzi ci riproveranno a Londra. Intanto sanno meglio chi sono e come crescere. da http://www.corriere.it
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Goals. 14'Mkhitaryan, 54'Ramsey,
AC Milan: G Donnarumma 6, Calabria 6 (Borini 79), Bonucci 6, Romagnoli 5, Rodriguez 6; Kessie 5, Biglia 5, Bonaventura 6, Suso 6, Cutrone 6 (Silva 69, 5), Calhanoglu 6 (Kalinic 62). Unused subs: A. Donnarumma, Zapata, Montolivo, Locatelli
Manager: Gennaro Gattuso 5
Arsenal: Ospina 6, Chambers 5 (Elneny 85), Mustafi 6, Koscielny 7, Kolasinac 6.5 (Maitland-Niles 62, 6); Ramsey 7, Xhaka 6, Wilshere 8, Mkhitaryan 7, Ozil 6 (Holding 80); Welbeck 5. Unused subs: Cech, Nelson, Iwobi, Nketiah.
Manager: Arsene Wenger 6
Bookings: Kolasinac, Ramsey,
Referee: Clement Turpin (FRA) - 6.5
Attendance: 72,821

sabato 3 febbraio 2018

PL ARSENAL-EVERTON= 5-1




Se l’Arsenal giocasse sempre così...Un ritornello che fa parte della storia dei Gunners e che descrive bene il pomeriggio dell’Emirates, dove la squadra di Wenger domina un Everton inguardabile. Ramsey è il mattatore del match con una tripletta, i gol di Koscielny e del nuovo grande acquisto Aubameyang sigillano il punteggio, mentre Mkhitaryan fa il bello e il cattivo tempo, confezionando tre assist. La squadra di Wenger rimane sesta a 5 punti dalla zona Champions (ma con una partita in più rispetto a Chelsea e Liverpool). Nell’Everton ritorno amaro a Londra per Theo Walcott, uscito tra gli applausi dei suoi ex tifosi nella secondo tempo. L’Arsenal arriva alla sfida con l’Everton in crisi di risultati, ma l’avvio di gara fa vedere una squadra che gioca un gran calcio. L’Everton non reagisce e i Gunners si portano subito avanti: apertura di Aubameyang, cross di Mkhitaryan e piattone facile di Ramsey. L’Emirates apprezza. La difesa dei Toffees non è scesa in campo e il raddoppio di Koscielny sugli sviluppi di un calcio d’angolo ne è la conseguenza. Ma l’Arsenal ha ancora fame. Iwobi appoggia per Ramsey che dal limite dell’area fa partire un destro potente: palla deviata e Pickford battuto per la terza volta in 19 minuti. Partita virtualmente chiusa. Aubameyang ha voglia di mettersi in mostra e lo scavetto con cui punisce l’Everton per la quarta volta, pur in fuorigioco, fa scaldare le mani ai sostenitori dei Gunners. La ripresa si gioca solo per regolamento e serve solo a ritoccare il risultato. Walcott esce tra gli applausi e il suo sostituto Calvert-Lewin accorcia il risultato di testa. Nel finale, altra discesa di Mkhitaryan e altro piattone di Ramsey: l’hat-trick è servito, il gallese si porta a casa il pallone. Iniezione di fiducia per la squadra di Wenger, ma per provare a risalire in classifica servirà giocare così anche lontano dall’Emirates. da https://it.eurosport.com

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Goals. 6'Ramsey, 14'Koscielny, 19'Ramsey, 37’Aubameyang, 64'Calvert-Lewn, 73'Ramsey,
Arsenal: Cech (Ospina 69), Bellerin, Koscielny, Mustafi, Monreal (Kolasinac 45), Ramsey (Wilshere 74), Xhaka, Mkhitaryan, Ozil, Iwobi, Aubameyang. 
Subs: Lacazette, Chambers, Maitland-Niles, Elneny.
Everton: Pickford, Keane (Davies 45), Williams, Mangala, Kenny, Schneiderlin, Gueye, Martina, Walcott (Calvert-Lewin 60), Niasse (Tosun 77), Bolasie. 
Subs: Rooney, Tosun, Sigurdsson, Holgate, Robles.
Booked: Koscielny, Mustafi
Referee: Neil Swarbrick
Attendance: 59.306
Table. 69.Manchester City, 56.Manchester United, 50.Chelsea, Liverpool, 48.Tottenham, 45.Arsenal, 36.Burnley, 35.Leicester..

venerdì 22 dicembre 2017

PL ARSENAL-LIVERPOOL= 3-3



Al termine di una sfida assolutamente pazza Arsenal e Liverpool inaugurano la diciannovesima di Premier e l’abbuffata calcistica di Natale con un pirotecnico 3-3.

Al 52’ la partita sembrava decisa a favore degli ospiti: la superiorità del complesso di Klopp, oltre ai due gol di vantaggio, appariva fuori discussione. I “fab four” del Liverpool – Coutinho, Salah, Firmino e Mane – seminavano il panico nella difesa dei londinesi a ogni accelerazione. Forse l’unico aspetto stupefacente è che a quello snodo i Reds non avessero infilato più proiettili nel corpo di un Arsenal che sembrava moribondo. Le reti degli ospiti le avevano messe a segno il secondo giocare più piccolo in campo – Coutinho (171 centimetri) – di testa dopo una deviazione sfortunata di Koscielny (26’) e Salah a segno con il suo ventunesimo sigillo stagionale (52’).
Poi ciò che nessuno, nemmeno il più accanito tifoso dei Gunners, si sarebbe potuto aspettare. Una rimonta incredibile, pazzesca, tanto più che è avvenuta in cinque minuti. Tra il 53’ e il 58’ l’undici di Wenger ha colpito addirittura tre volte, ribadendo che la difesa del Liverpool non è una sicurezza. Sanchez di testa, Xhaka con una sassata da fuori area pessimamente negoziata da Mignolet e Özil con un delizioso tocco sotto hanno fatto esplodere l’Emirates e temere a Klopp di subire la sua prima sconfitta inglese contro l’Arsenal.
Il Liverpool ha però cuore e classe. E al 71’ di una sfida che a tratti è sembrata una gigantesca partita a flipper Firmino ha piegato le mani a Cech, apparso tutt’altro che irreprensibile nell’occasione. Al fischio finale di Atkinson i giocatori delle due squadre non sapevano se esultare, imprecare o semplicemente chiedersi che cosa fosse esattamente successo. Il pareggio alla fine ci sta, il Liverpool rimane al quarto posto con una lunghezza di vantaggio sui Gunners, ma se continueranno di questo passo queste due squadre potranno dare vita, di qui a fine stagione, a una bella lotta fatta di sorpassi e contro-sorpassi. da http://www.gazzetta.it
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Goals. 26'Coutinho(L), 52'Salah(L), 53'Sanchez, 53'Xhaka, 58'Ozil, 71'Firmino(L).
ArsenalCech; Bellerin, Koscielny, Monreal (Mustafi 46), Maitland-Niles; Wilshere, Xhaka, Ozil; Iwobi (Welbeck 78), Lacazette, Sanchez (Walcott 89).
Subs not used: Ospina, Kolasinac, Elneny, Coquelin.
Liverpool: Mignolet; Gomez, Lovren, Klavan, Robertson; Can, Henderson (Milner 11), Coutinho (Oxlade-Chamberlain 84); Salah, Firmino, Mane (Wijnaldum 80).
Subs not used: Karius, Alexander-Arnold, Lallana, Solanke.
Booking: Iwobi.
Referee: Martin Atkinson.  
Attendance: 59,409
Table. 52.Manchester City, 41.Manchester United, 38.Chelsea, 35.Liverpool, 34.Arsenal, 32.Burnley, 31.Tottenham, 26.Leicester, 25.Everton...

sabato 18 novembre 2017

PL ARSENAL-TOTTENHAM= 2-0



Negli ultimi 3 derby giocati in campionato all’Emirates erano arrivati sempre pareggi, sempre per 1-1. Stavolta il risultato è diverso: 2-0 per l’Arsenal, che vince l’11^ gara casalinga consecutiva in Premier League, 6^ consecutiva in questa stagione. Wenger interrompe la striscia negativa di 6 derby del Nord di Londra senza vittorie in campionato, mentre Pochettino perde la sua imbattibilità nelle sfide di campionato contro i Gunners. A segno Alexis Sanchez, che aveva già segnato nel North London derby il 5 aprile 2016 a White Hart Lane. In quel caso il cileno aveva messo a segno la rete del definitivo 2-2, regalando il pareggio ai suoi. L'Arsenal con questa vittoria sale a 22 punti, portandosi ad una sola lunghezza dai rivali. Le due squadre scendono in campo con un 3-4-2-1 speculare. La prima occasione della gara non si fa attendere: al minuto 5 gli attaccanti dell’Arsenal rimangono in pressione e non lasciano impostare i difensori avversari, ne deriva una palla recuperata e Sanchez può servire Lacazette in area, il francese rientra sul destro e spara, ma la palla è alta. La risposta del Tottenham arriva solo 1 minuto più tardi. Non si capiscono bene Koscielny e Mustafi, che vanno a saltare sullo stesso pallone, nessuno lo allontana anzi viene favorito Kane che si può involare negli 11 metri dei Gunners: il suo tiro però centra Cech. Al decimo sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi, di nuovo con un disimpegno sbagliato della retroguardia Spurs. Ramsey recupera ai venticinque metri, sulla sinistra arriva veloce Kolasinac che mette al centro bene ma Lacazette non controlla. Al 18’ ancora minacciosa la squadra di Wenger. Sanchez trova in posizione centrale Ramsey, che verticalizza in maniera perfetta per Bellerin. Il cross basso e teso dello spagnolo sarebbe buono per il tap-in di Lacazette, l’ex Lione va in scivolata ma non ci arriva. Si resta 0-0. L’Arsenal non segna ma sale in cattedra, pressando alto e gestendo il ritmo del derby. Il Tottenham subisce fino al 30’, quando esce dalla propria metà campo e si rende pericoloso due volte con Eriksen. Il danese prima verticalizza per Kane, ma il passaggio è troppo lungo, poi stoppa in area e calcia veloce prendendo il palo esterno. La squadra di Pochettino insiste: palla in mezzo per Kane che stacca di testa, Cech blocca. Ma nel momento migliore degli avversari, l’Arsenal passa: punizione da 35 metri, palla messa al centro da Ozil e colpo di testa di Mustafi a battere Lloris. I Gunners si gasano e aumentano il ritmo andando subito a raddoppiare con un’azione stupenda. Lacazette viene liberato in area con un passaggio filtrante, il francese non cerca la porta ma serve Sanchez, che deposita in rete senza problemi. Kane prova a caricarsi la squadra sulle spalle, ma viene prima chiuso da Koscielny e poi tira a lato di destro dopo un tunnel. Il primo tempo si chiude sul 2-0 per i lanceri. Le squadre rientrano in campo con gli stessi undici, anche se negli Spurs si prepara da subito Son. Il Tottenham prova a rimettersi in partita e comincia con maggiore decisione, lo stesso però fanno i Gunners che non vogliono mollare la presa. Ne nascono un paio di cartellini gialli. Davinson Sanchez è bravo a contenere Lacazette lanciato a rete, Monreal allontana un cross pericoloso. L’Arsenal al decimo ci prova con un contropiede bellissimo orchestrato da Ozil e Ramsey, l’ultimo passaggio di Sanchez però è troppo lungo. Gli Spurs rispondono con Eriksen e Kane, l’attaccante inglese viene liberato dentro l’area dal compagno ma la sua conclusione è fermata alla disperata da Mustafi. Pochettino mette dentro Winks e toglie Dembele, mentre l’Arsenal avrebbe spazio in contropiede ma non trova il colpo del ko. Il Tottenham aumenta la pressione ma sbatte sul muro difensivo di Wenger, con Koscielny, Mustafi e Monreal tutti autori di ottime prove. Al 69’ un ottimo cambio di lato libera Alexis Sanchez al limite dell’area, il cileno mira l’angolino e calcia di collo: sopra la traversa. Un minuto dopo il Nino Maravilla riceve lo scarico di Ozil e batte di destro, ma non colpisce bene e Lloris blocca facilmente. Wenger decide che è il momento di cambiare qualcosa e richiama Lacazette, inserendo Coquelin, quando il Tottenham si prepara al forcing degli ultimi 15 minuti mettendo Son e Llorente (al posto di Alli e Kane). Sanchez va ancora vicino al 3-0, stavolta si libera in area con un gran dribbling e poi spara su Lloris, bravo a chiudere lo specchio. L’Arsenal rischia e infatti gli ospiti hanno la chance per riaprirla: Dier di testa cerca il palo lontano, Cech deve allungarsi per respingere. A sette dal termine i lanceri sprecano un altro contropiede e viene richiamato in panchina Ozil (sostituito da Iwobi). Due minuti più tardi ecco un’altra occasione Spurs per riaprire il derby: Llorente fa la sponda di testa per Son, che da dentro l’area spedisce alto e si dispera. Il Nino Maravilla continua a mettere in apprensione la difesa di Pochettino, ma manca l’ultimo passaggio o il tiro vincente per fare il 3-0. Scadono i 90 minuti regolamentari, quando Xhaka calcia fuori su punizione. Nei 4 minuti di recupero prima Sanchez e Iwobi vanno vicini al terzo gol, poi è ancora Mustafi a salvare la porta di Cech in scivolata. Finisce 2-0, l'Arsenal torna a vincere il North London derby. da https://sport.sky.it

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Goals. 37'Mustafi, 41'A.Sanchez,
Arsenal: Cech; Koscielny, Mustafi, Monreal; Bellerin, Ramsey, Xhaka, Kolasinac; Ozil (Iwobi 84), A. Sanchez; Lacazette (Coquelin 73). Manager Wenger
Unused subs: Ospina, Mertesacker, Maitland-Niles, Wilshere, Welbeck
Tottenham: Lloris; D. Sanchez, Dier, Vertonghen; Trippier, Sissoko, Dembele (Winks 62), Davies; Eriksen, Dele (Son 75); Kane (Llorente 75). Manager Pochettino
Unused subs: Vorm, Foyth, Aurier, Walker-Peters
Booking: Kane 50, Xhaka 32, A. Sanchez 38, Mustafi 48, Monreal 73
Referee: Mike Dean
Attendance: 59.530
Table. 32.Manchester City, 25.Chelsea, 23.Manchester United, Tottenham, 22.Liverpool, Arsenal, Burnley, 15.Watford, Brighton e Huddersfield...

venerdì 11 agosto 2017

PL ARSENAL-LEICESTER CITY= 4-3




È finalmente tempo di Premier. La stagione si annuncia come una delle più equilibrate degli ultimi anni, sull’asse Londra (Chelsea e Tottenham) - Manchester (City e United). L’Arsenal e il Liverpool appaiono appena un gradino più in basso, ma i Gunners inaugurano l’edizione 2017-18 con un’emozionante vittoria in rimonta (4-3) nell’anticipo sul Leicester City.
Privi della propria difesa titolare e con Sanchez che fluttua tra un mal di stomaco e un mal di pancia, i biancorossi della capitale partono come meglio non potrebbero e al 2’ l’incornata del debuttante Lacazette sul centro di Elneny non dà scampo a Schmeichel. Le Volpi rispondono in un battibaleno: passano sessanta secondi e l’obiettivo della Roma Mahrez mette di poco a lato; al 5’ però Cech, dopo una sua uscita fuori tempo, deve raccogliere il pallone in fondo al sacco a seguito di una sponda di Maguire e della deviazione vincente sempre di testa di Okazaki. Gli uomini di Wenger controllano la partita, potrebbero passare due volte con Welbeck e poi con Kolasinac, ma al primo errore sono puniti. Xhaka regala palla a centrocampo e sull’asse Albrighton-Vardy arriva il tocco vincente dell’attaccante degli ospiti al 29’. L’Arsenal barcolla e Okazaki per poco non li punisce di nuovo. Dopo un mani di Ndidi non sanzionato in area, i Gunners hanno un guizzo allo scadere della prima frazione di gioco: la conclusione di Lacazette è ribattuta, la palla schizza tra Kolasinac e Welbeck e il numero 23 dei padroni di casa buca Schmeichel.
A inizio ripresa i londinesi si fanno sorprendere dai gemelli del gol con la maglia del Leicester. Mahrez costringe Cech in angolo e al 56’ sull’assist dalla bandierina del franco-algerino Vardy, lasciato libero dai padroni di casa, devia di testa in rete. L’Arsenal fatica, s’ingarbuglia, l’Emirates mormora. Wenger cambia tutto: modulo, passando alla difesa a quattro con un poker di giocatori offensivi, e interpreti inserendo Ramsey e Giroud. E sono proprio il gallese (83’) e il francese (85’) a regalare ai Gunners i tre punti. In entrambi i casi l’uomo dell’ultimo passaggio è Xhaka. L’inizio di contestazione è messo da parte, le grida “Wenger out” sono rimpiazzate dalla note di un festoso “Hey Jude”: per la seconda volta in otto anni l’Arsenal inizia la Premier con il piede giusto. da http://www.gazzetta.it/
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Goals: 2'Lacazette, 5'Okazaki, 29'Vardy, 45'Welbeck, 56'Vardy, 83'Ramsey, 85'Giroud,
Arsenal: Cech 5, Holding 5 (Giroud 67, 7), Monreal 6, Kolasinac 7; Bellerin 6, Xhaka 6, Elneny 6 (Ramsey 67, 7), Oxlade-Chamberlain 7; Ozil 5, Welbeck 7 (Walcott 75, 6); Lacazette 8. Subs: Ospina, Iwobi, Mustafi, Coquelin. Manager Wenger: 8
Leicester City: Schmeichel 7, Simpson 6, Morgan 6, Maguire 7, Fuchs 6, Ndidi 7, James 7 (Iheanacho 82, 6); Mahrez 7, Okazaki 7 (Amartey 70, 6), Albrighton 7; Vardy 8
Subs: Chilwell, Gray, Iheanacho, King, Hamer, Slimani Manager: Shakespeare: 7
Booked: Morgan 
Referee: Mike Dean 7
Attendance: 59,387